18 July, 2024
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Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco in seduta ordinaria per martedì 29 gennaio, alle 19.00, per la trattazione dei seguenti punti inseriti all’ordine del giorno:

 Imposta Unica Comunale (IUC), approvazione delle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) anno 2019;

 Approvazione del documento unico di programmazione 2019-2021 e del bilancio di previsione finanziario 2019-2021 (art. 151 del decreto legislativo  n° 267/200 e art. 10, decreto legislativo n° 118/2011)

 Moratoria pesca del riccio di mare – Approvazione ordine del giorno

 Interrogazione presentata dal gruppo Genti Noa su: “Opere di urbanizzazione Loc. S’Arriaxiu”;

 Interrogazione presentata dal gruppo Sant’Antioco Attiva su: “Viabilità nel territorio comunale in prossimità del Faro”;

 Mozione presentata dal gruppo Genti Noa su: “Novero degli studenti aventi diritto alle borse di studio.

In caso di mancato esaurimento dei punti all’ordine del giorno, entro le 22.00, la seduta sarà aggiornata alle 19.00 di martedì 5/02/2019.

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L’assessore degli Affari generali con delega ai flussi migratori, Filippo Spanu, ha tenuto oggi una conferenza stampa in cui ha fatto il punto, insieme alla responsabile del Servizio Prevenzione dell’ATS ASSL di Cagliari Silvana Tilocca, su tutte le iniziative in corso nell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

«Siamo impegnati su più fronti per dare corso ai principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalle norme del diritto internazionale – ha detto Filippo Spanu – per garantire accoglienza a tutti coloro che ne hanno diritto e, contemporaneamente, opportunità di crescita per le nostre comunità.»

Sulla salute dei migranti la Regione, con l’ATS, ha attuato un progetto FAMI finanziato dal ministero dell’Interno che ha coinvolto 1.262 tra richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. In particolare medici e operatori sanitari hanno seguito 155 persone in condizione di vulnerabilità post-traumatica o con grave disagio psico-sanitario. 51 minori stranieri anche non accompagnati sono stati presi in carico nell’ambito psico-socio-sanitario. Nel corso del progetto sono stati formati 84 operatori su vulnerabilità post-traumatica e grave disagio psicosanitario. Nell’ambito della salute il ministero dell’Interno ha positivamente valutato il progetto e ha per questo deciso di finanziarie ulteriori attività per il triennio 2019-2021.

«Abbiano rilevato – ha detto Silvana Tilocca – che il disagio complessivo della persona si sia tradotto in molti casi in problematiche di ordine psichiatrico e di natura fisica. Il progetto ha evidenziato l’importanza di proseguire il sostegno nei tempi successivi allo sbarco ai fini della prevenzione di patologie di natura psicologica o psichiatrica.»

«Stiamo lavorando insieme alle altre Regioni – ha chiarito Filippo Spanu – al ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto Sicurezza. E’ in via di completamento la fase di acquisizione degli elementi tecnici e giuridici a sostegno delle nostre argomentazioni contro un provvedimento che riteniamo iniquo e in grado sia di disintegrare un sistema di accoglienza faticosamente costruito in questi ultimi anni insieme ai Comuni, sia di creare insicurezza ed allarme sociale nelle nostre comunità.»

L’assessore Filippo Spanu si è soffermato sul Global Compact for migration, voluto dall’ONU al fine di concordare una risposta globale e unitaria alle questioni legate al fenomeno migratorio: la Regione nei giorni scorsi ha inviato una lettera al capo dello Stato Sergio Mattarella a seguito dell’iniziativa della Sardegna di promuovere, con altre 6 regioni, comuni, università e associazioni, un appello rivolto a Governo e Parlamento affinché l’Italia sottoscriva il documento. «Pur nel rispetto dell’autonomia parlamentare e del suo ruolo di super partes – si legge nella lettera – chiediamo il suo autorevole sostegno perché la nostra posizione possa essere appoggiata nell’ambito del dibattito a livello nazionale affinché l’Italia possa partecipare in maniera attiva e propositiva alla discussione globale, la cui vasta complessità non può esaurirsi in meri slogan politici o nell’avallo di posizioni affatto risolutive dei problemi, se non quando addirittura contrarie a principi umanitari».

Anche alla luce dei dati drammatici forniti nei giorni scorsi dal ministro degli Interni algerino Noureddine Bedoui, la Regione continua a manifestare preoccupazione per la rotta tra Algeria e Sardegna che ha provocato nel 2018 tante vittime (circa 200 tra morti e dispersi secondo quanto dichiarato dall’esponente del governo di Algeri). «A fronte dei tanti impegni assunti dal ministero dell’Interno e delle nostre richieste di intervento il flusso resta costante. La Regione, dal canto suo, ha messo a punto un progetto – ha spiegato l’assessore – per contrastare lo sbarco nell’isola di migranti in arrivo dal paese nordafricano».

Per ricordare le vittime lungo questa rotta, il prossimo 26 gennaio è stata organizzata una commemorazione al largo di Sant’Antioco, davanti all’Isola del Toro. Saranno presenti l’assessore Filippo Spanu, il sindaco Ignazio Locci, il direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai, Houssa Seduci, giornalista France24 e Dzair news Don Marco Lai ed Arianna Obinu, scrittrice ed autrice del libro “Harraga. Migranti irregolari dall’Algeria. Il sogno europeo passa dalla Sardegna”, e  i rappresentanti della comunità algerina in Sardegna.

Sul Centro di Permanenza per i rimpatri (Cpr) a Macomer Filippo Spanu ha dichiarato che «è tutto fermo, non abbiamo informazioni che ci inducono a ritenere che il Cpr possa essere aperto entro l’estate perché importanti procedure amministrative non sono state ancora completate».

Attualmente sono 2.552 le persone ospiti delle strutture di accoglienza della Sardegna. Sono 2328 i rifugiati ospiti dei 97 Cas, 224 sono inseriti nei 16 Sprar. 222 i minori stranieri non accompagnati presenti nell’isola. La Regione, per favorire il processo di inclusione, con il Piano per l’accoglienza recentemente approvato dalla Giunta ha messo in campo diversi progetti: dalle attività di volontariato in ambiti di pubblica utilità alle iniziative sportive all’agricoltura sociale per valorizzare le competenze dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale nel settore agricolo e pastorale, con particolare riferimento ai Centri di accoglienza ubicati nelle aree rurali. 

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha emesso un’ordinanza tesa a regolamentare gli orari in cui è possibile praticare attività rumorosa nell’ambito dei cantieri edili. Partendo dal presupposto che l’Amministrazione comunale considera l’edilizia un settore strategico in grado di contribuire allo sviluppo della città, lo scopo dell’ordinanza è, da una parte, ridurre al minimo il disagio provocato dai lavori edili tutelando la salute pubblica, e dall’altra, garantire alle imprese la possibilità di svolgere il proprio lavoro all’interno di una cornice di regole certe e chiara. 

Secondo quanto emerso anche in occasione di un incontro tenutosi recentemente in aula consiliare tra gli operatori del settore e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, il documento a firma del Sindaco stabilisce che in tutto il comune di Sant’Antioco, secondo il “piano di zonizzazione acustica del territorio comunale” (PAC), le attività artigianali in genere e tutte le attività rumorose dislocate nelle aree del PAC potranno essere esercitate con emissioni sonore che superino i limiti massimi di livello stabiliti dal D.P.C.M. 1/03/1991 e dal regolamento del PAC, esclusivamente:

– Nel periodo ottobre-marzo, dalle 8.00 alle 13.00; e dalle 14.00 alle 17.00;

– Nel periodo settembre/aprile-giugno dalle 8.00 alle 13.00; e dalle 14.00 alle 18.00;

– Nel periodo luglio-agosto dalle 8.00 alle 13.00;

Fanno eccezione tutti gli interventi di emergenza che, in ogni caso, dovranno essere comunicati a mezzo pec ed indirizzati al Comando di Polizia Municipale entro 12 ore dalla previsione di inizio lavori. 

Tutte le attività che, nell’ambito dei cantieri edili, non producono immissioni sonore, possono essere esercitate, indipendentemente dagli orari succitati.

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Valorizzazione e riqualificazione della necropoli punica di Sulky (settore nord), una delle più vaste del Mediterraneo e tra le aree archeologiche di maggiore pregio di Sant’Antioco. Obiettivo: rendere fruibile il sito, attraverso un percorso di visita protetto, sia nell’area esterna, sia, soprattutto, nelle suggestive e ricche tombe che compongono gli spazi sotterranei: «Recentemente – spiega il sindaco Ignazio Locci – abbiamo approvato il progetto esecutivo che, grazie a uno stanziamento di circa 100mila euro frutto di un finanziamento della Fondazione di Sardegna, prevede la riqualificazione dell’area e la successiva apertura al pubblico. Il progetto, di straordinaria importanza nell’ambito della valorizzazione dei beni archeologici, a cui si legano concrete ricadute turistiche, è il risultato della collaborazione tra la Soprintendenza, il comune di Sant’Antioco e la Fondazione di Sardegna».

Con l’intervento in programma, dunque, si intende risolvere immediatamente la situazione di incuria e abbandono del sito archeologico di Is Pirixeddus, salvaguardandolo tramite tecniche non invasive e rispettose del contesto. Mirato a rendere fruibile il bene, il programma di lavoro prevede il ripristino, la regolarizzazione e la stabilizzazione dei piani dei camminamenti interni al settore nord, con particolare attenzione alla sistemazione del tratto d’ingresso di via Castello, dove verrà posizionato il blocco servizi, info-point e biglietteria (struttura in legno di dimensioni contenute). Si procederà, inoltre, con la predisposizione dell’impianto di illuminazione segna passo del percorso di visita, interno ed esterno, e sempre lungo il percorso verranno collocati, in lingua italiana e inglese, pannelli didattici ed informativi.

Esprime soddisfazione l’assessore della Cultura e dei Beni archeologici Rosalba Cossu: «L’intervento proposto, grazie anche alla accurata scelta dei materiali, oltre ad essere caratterizzato da una totale reversibilità, è in grado di garantire la completa fruibilità, in totale sicurezza, delle aree e delle tombe del settore Nord, restituendo al sito l’adeguato decoro che gli compete. Siamo felici di poter contribuire al recupero ed alla valorizzazione dei beni archeologici di Sant’Antioco: investire nel nostro immenso e prezioso patrimonio culturale è uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati a inizio mandato».

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha stanziato 350.000 euro per la realizzazione del “Programma di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del mando stradale per ripristinare le condizioni minime di sicurezza per veicoli e cittadinanza”. Una cifra che va ad aggiungersi alle somme già stanziate nel 2018, grazie alle quali sono state messe in sicurezza una trentina di strade. Con il Piano del 2019 si interverrà sia in ambito urbano (principalmente) sia in ambito extra-urbano.

«Sin dal nostro insediamento abbiamo indicato tra le priorità – commenta il sindaco Ignazio Locci – quella di mettere mano alle strade di Sant’Antioco che necessitano urgentemente di interventi di ripristino, liberando importanti risorse: l’anno scorso oltre 300mila euro, quest’anno 350mila. Siamo consapevoli che anche con il progetto del 2019 non riusciremo a concludere l’intero Piano dell’asfalto, ma proseguiremo su questa strada.»

Con i fondi frutto del ribasso di gara dell’appalto 2018 ed in attesa che prenda avvio il Piano appena approvato, intanto, nelle prossime settimane si procederà con la bitumazione di via Matteotti, da via Renzo Laconi fino all’intersezione con viale Trento, e da viale Trento fino all’incrocio con via Campidano.

«Nel 2019 – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – si interverrà prioritariamente sui tratti di strade presenti in centro urbano che, a causa dei continui lavori di adeguamento dei sottoservizi a cui si aggiungono i danni prodotti dalle abbondanti precipitazioni autunnali, manifestano una scarsa tenuta del manto stradale, con conseguenti problemi di sicurezza e percorribilità. L’elenco delle strade è ampio e, per citare alcuni esempi, si rifarà la centralissima via XXIV Maggio, nonché il tratto non ancora ripristinato di viale Trento, da via Nazario Sauro fino a via Campidano, mentre in ambito extra-urbano si provvederà a bitumare l’ultimo tratto di via Golfo di Palmas, a Maladroxia.»

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Rendere accogliente e bella la cosiddetta “Porta d’ingresso alla città”, ridandole lustro e qualità. Il comune di Sant’Antioco investe 150mila euro sul “Lungomare Silvio Olla, ex Lungomare Caduti di Nassiriya”, con un progetto di riqualificazione che mira ad una manutenzione straordinaria del verde esistente con integrazione di alberi e l’inserimento di un mix di fiori per abbellire la zona. Ma non solo: tra le varie opere previste si è deciso di intervenire anche sul prato attuale, prevedendo una sua migliore sistemazione, uniformandolo con semina a gramigna e con un impianto di irrigazione, predisposto a settori, tale da sopperire anche alla carenza d’acqua nel periodo estivo.

«Ma, soprattutto – spiega l’assessore dei Lavori Pubblici Francesco Garau -, eviteremo il transito delle automobili nell’area, piazzando dei dissuasori che consentiranno l’ingresso soltanto ai pedoni. L’obiettivo, non a caso, è quello di restituire ai cittadini quella porzione del Lungomare. I lavori prevedono, infatti, anche la sistemazione dello stradello pedonale sterrato, che darà così la possibilità di praticare sport all’aperto e in riva al mare. Attività che attualmente si svolge lungo la strada, in luogo poco sicuro. Accanto ai dissuasori e agli accessi ai percorsi di camminamento, inoltre, verranno posizionate delle fontanelle di acqua.»  

L’area d’intervento si colloca in prossimità della strada di accesso all’isola ed è costituita da una striscia di terra delimitata a est dal mare, a sud dall’approdo pescherecci, a ovest dalla strada “Caduti di Nassiriya” e a nord dal porticciolo turistico. Esprime soddisfazione il sindaco Ignazio Locci, che fin dal suo insediamento ha avviato un progetto di riqualificazione dell’intero Lungomare, dal Silvio Olla al Cristoforo Colombo.

«Portiamo avanti il programma di sistemazione dell’intera area, meglio nota come “La Marina” – commenta il sindaco – oltre un anno fa abbiamo eliminato le transenne che delimitavano una porzione del Lungomare Cristoforo Colombo, in zona Lido, ridando decoro a quella striscia di Lungomare. Successivamente, con apposita ordinanza, siamo riusciti a rimuovere le barche abbandonate (ben 17) nel Lungomare Silvio Olla, fronte parco giardino, proprio dove oggi interveniamo con questo progetto. Il Lungomare è la “Porta d’ingresso alla città” e per questo merita particolare attenzione. Con questo progetto, contiamo, infine, di potenziare anche gli arredi dedicati ai bambini del Parco Giardino.»

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Il comune di Sant’Antioco, con la delibera di Giunta n° 255 del 20/12/2018, ha deciso di investire 200mila euro per “interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento rete illuminazione pubblica” e si concentra sia sul centro urbano (efficientamento e riqualificazione illuminotecnica), da Piazza Italia a Piazza Umberto passando per il Corso Vittorio Emanuele, sia su alcune zone della città in cui mancano totalmente i pali della luce (tratto finale di viale Trento) oppure sono esistenti e non più in funzione (via Venezia e vico Venezia, tra le tante). 

«L’intervento, dal punto di vista progettuale, si configura come una ristrutturazione, con incremento delle qualità e delle prestazioni energetiche ed illuminotecniche rispetto alla situazione attuale. La principale esigenza da soddisfare – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – è quella di mantenere in efficienza o ripristinare il servizio di illuminazione pubblica dove mancante o insufficiente, per necessità di sicurezza sia dell’impianto nei confronti di contatti diretti o indiretti, sia delle persone in transito nelle aree pedonali e delle automobili lungo le strade. Gli interventi di ripristino riguardano la manutenzione straordinaria di quei punti luce il cui sostegno è stato rimosso perché pericolante, oppure caduto a seguito del degrado provocato dalla corrosione. Si opererà, per citare alcuni esempi, in via Matteotti, dove verranno ripristinati 3 pali e altrettanti saranno sostituiti. Si proseguirà nel tratto finale di viale Trento, dove manca totalmente l’impianto, inserendo nuovi punti luce e mettendo definitivamente in sicurezza quel tratto di strada. E ancora: via Torino, via Trilussa, via Carbonia, eccetera.»

Esprime soddisfazione il sindaco Ignazio Locci: «È un altro degli impegni che abbiamo assunto all’inizio del nostro mandato il paese mostra evidenti carenze dal punto di vista dell’illuminazione pubblica e non a caso investiamo una somma consistente, ben 200 mila euro. Oltre a migliorare e ripristinare l’impianto esistente, portiamo la luce là dove non c’è mai stata. Ci sarà ancora tanto da fare per riqualificare l’intera rete, ma finalmente mettiamo mano a una vecchia emergenza».

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Sul sito istituzionale del comune di Sant’Antioco www.comune.santantioco.ca.it, è stato pubblicato l’opuscolo con il rendiconto dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Ignazio Locci, dall’insediamento a oggi. Un documento che riporta, in maniera breve e schematica, i principali risultati ottenuti.

L’opuscolo, stampato e distribuito ai cittadini (Comunicazione istituzionale ai sensi della Legge 7 giugno 200 n° 150 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”) si suddivide in macroaree: Lavori pubblici, viabilità e sicurezza, decoro urbano; Turismo, Spettacoli, Intrattenimento e Commercio; Cultura, Beni archeologici, Pubblica istruzione; Politiche sociali, Servizi alla famiglia ed alla persona; Sport.

All’interno delle macroaree sono elencati tutti i maggiori provvedimenti messi in campo dalla Giunta Locci: «A distanza di un anno e mezzo dall’insediamento dell’Amministrazione comunale che mi onoro di guidare – commenta il sindaco Ignazio Locci – ho ritenuto opportuno realizzare un resoconto dei principali risultati ottenuti fino a oggi, a testimonianza del lavoro compiuto per lo sviluppo della città. Per risollevare le sorti di Sant’Antioco c’è ancora tanto da fare, ma siamo certi di essere sulla buona strada».

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La Giunta del comune di Sant’Antioco, con la delibera n° 248 del 17/12/2018, ha confermato servizi e tariffe relativi all’IMU (Imposta Municipale Unica) senza aumentare le aliquote e, nel contempo, ha abbattuto fino all’80% il valore, ai fini del calcolo IMU, delle aree edificabili (zona C6 non lottizzata, zona C7 non lottizzata, zona D2 non lottizzata) prive di piano attuativo.

«Abbiamo così posto rimedio a quella che era considerata un’antipatica patrimoniale senza alcun senso – spiega il sindaco Ignazio Locci – e siamo andati incontro alle esigenze dei proprietari di terreni valutati sì edificabili ai fini IMU, ma nei quali, attualmente, non è ancora possibile costruire. Nello specifico, per la zona C6 non lottizzata si passa da 30,18 euro di valore a metro quadro a 6,35; C7 non lottizzata da 25,90 a 6,25; D2 non lottizzata da 16,43 a 6,25 euro. Si tratta, dunque, di riduzioni considerevoli. Nel contempo, abbiamo confermato le tariffe precedenti per tutte le altre tipologie immobiliari, mantenendo le aliquote invariate e in linea con i livelli del territorio.»

Nei giorni scorsi, inoltre, sempre in tema di imposte, la Giunta, con la delibera n° 241 del 13/12/2018, ha rimodulato le tariffe del Contributo Ambientale di Soggiorno, disponendo l’aumento di soli 0,25 euro, valido a partire dal 2019 (dal 1 aprile al 31 ottobre).

«L’esperienza del primo anno di gestione del Contributo Ambientale di Soggiorno – commenta il sindaco di Sant’Antioco – ci ha indotto a rivedere il quadro tariffario, apportando un piccolo aumento che mantiene l’imposta comunque a livelli bassi e accessibili per coloro che scelgono Sant’Antioco per trascorrere le proprie vacanze. Ricordo che si tratta di un balzello esclusivamente a carico dei turisti, che in  questo modo offrono un minimo contributo alla gestione e al miglioramento dei servizi di igiene urbana, dagli interventi di manutenzione, pulizia e sorveglianza strade, piazze, spiagge, pinete e verde pubblico e di accessibilità delle spiagge e delle coste, alle azioni di promozione del sistema turistico locale.»

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«E’ surreale ed inaccettabile che il 10 dicembre 2018, alla convocazione della riunione in regione avente oggetto il Piano Sulcis, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ignazio Locci fosse assente! In maniera incredibile e del tutto inspiegabile la Giunta e questa maggioranza non hanno ritenuto importante presidiare la sede istituzionale più adeguata per fare valere le proprie priorità (Edilizia, Nautica, Turismo) ma, sopratutto, ciò che hanno votato insieme a tutto il Consiglio in merito alla richiesta di rimodulazione delle risorse del Piano Sulcis.»

Lo scrive, in una nota, Monica Fois, segretaria del Circolo del Partito democratico di Sant’Antioco.

«Il Partito democratico – conclude Monica Fois – non crede assolutamente che la maggioranza non disponesse di un consigliere da delegare in rappresentanza di questa città, su una tematica di importanza epocale.»