11 January, 2025
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Nuova iniziativa del comune di Sant’Antioco nell’ambito del programma di educazione ambientale. Nei giorni scorsi ha preso il via il progetto di installazione di 18 cartelli in altrettanti punti sensibili dell’isola di Sant’Antioco. Luoghi dove abitualmente gli incivili abbandonano i rifiuti in maniera indiscriminata. Si tratta di pannelli che richiamano i simboli della terra antiochense: dal riccio di mare ai fenicotteri, dalla pecora alla tartaruga, dal polpo ai gabbiani, accompagnati da messaggi in sardo, italiano e inglese, che invitano al rispetto dell’ambiente e al mantenimento del decoro. Tra questi: il fenicottero con accanto il messaggio “proteggi gli animali e la natura. Non abbandonare i rifiuti!”; o la lumaca che invita a utilizzare i contenitori e a non buttare i rifiuti per terra; e ancora, un’indicazione, con immagine una pecorella, rivolta al viaggiatore: “Il viaggiatore rispettoso lascia solo l’impronta”.

«Con questo progetto – commenta il sindaco Ignazio Locci – portiamo avanti la nostra lotta al “sacchetto selvaggio”, cercando di sensibilizzare cittadini e viaggiatori sul rispetto dell’ambiente. I cartelli sono stati collocati quasi tutti, in posizioni che vanno dal centro urbano alle strade di penetrazione agraria, senza dimenticare le località costiere. Mantenere pulito un territorio ampio come il nostro non è semplice. Noi ce la mettiamo tutta, e siamo consapevoli che su questo fronte c’è bisogno dell’impegno di tutti. Un impegno che certo non manca, considerati gli ottimi risultati raggiunti in termini di percentuale di rifiuto differenziato. Il Comune, per combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, oltre all’attuale progetto di installazione della cartellonistica, da tempo ha intensificato i controlli ad opera delle autorità preposte (Compagnia Barracellare e Polizia Municipale), che quotidianamente battono il territorio avvalendosi anche delle moderne strumentazioni in dotazione (video e foto trappole), che consentono di scovare coloro che deturpano la nostra isola. A ciò si aggiunge il lavoro instancabile dell’Ufficio Ambiente del Municipio.»

A Sant’Antioco è operativo un Ecocentro moderno e funzionale (in questa stagione aperto mattina e sera, tutti i giorni) dove conferire i propri rifiuti, sia che si tratti di cosiddetti ingombranti, sia che si tratti di semplice spazzatura.

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Il campetto di calcio a cinque di via Matteotti, a Sant’Antioco, sarà messo in sicurezza. Sono iniziati i lavori (21mila euro di investimento) per la costruzione di una recinzione che delimiti il campo di gioco, particolarmente frequentato dai giovani del rione (e non soltanto), evitando così la “fuga” del pallone dal rettangolo di gioco.

Il campo “rionale” ad accesso libero, situato accanto alla battutissima via Matteotti, è dotato di porte da calcetto ma è sprovvisto di qualsiasi tipo di recinzione. Non di rado, infatti, il pallone finisce nella carreggiata, mettendo a rischio la sicurezza sia dei giovani sportivi, sia degli automobilisti.

«Da qui – commenta il sindaco Ignazio Locci – la decisione di risolvere un problema di vecchia data, divenuto più insistente da quando, alcuni anni fa, sono state piazzate le porte senza tuttavia prevedere la costruzione di una rete di delimitazione. Le opere non si limiteranno alla sola recinzione: contiamo, infatti, di sistemare anche la zona circostante al campo. Questi lavori si inseriscono all’interno di un ampio progetto di riqualificazione di tutto il patrimonio della città. Attualmente sono attivi diversi cantieri: dalla ristrutturazione e messa in sicurezza della Basilica, alla realizzazione del piazzale del cimitero, dall’efficientamento energetico e potenziamento dell’illuminazione pubblica, al nuovo piano dell’asfalto che partirà a breve. Senza dimenticare – conclude Ignazio Locci – gli importanti lavori di sistemazione delle strade rurali, sia del centro dell’isola, sia delle località costiere (Turri e Cala Lunga, per citare due esempi).»

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Strutturazione di un sistema culturale integrato che consenta di potenziare l’offerta turistica locale, promuovendo la conoscenza delle innumerevoli risorse del territorio di Sant’Antioco nell’ottica di una progettazione partecipata che includa l’intera comunità. Nascerà a Sant’Antioco il “Museo Diffuso”, un progetto che si svilupperà nel 2019 e nel 2020 facendo affidamento su uno stanziamento di 140 mila euro annuali (per un investimento totale di 280mila euro, di cui 220mila provenienti dalla Fondazione di Sardegna e i restanti a carico del bilancio comunale) al fine di favorire forme associative che indirizzino attività concrete per lo sviluppo turistico e per l’ampliamento dell’accessibilità dei siti, con l’obiettivo di offrire sempre maggiori opportunità ai giovani, anche nell’ambito dei servizi di promozione e accoglienza.

Come soddisfare queste esigenze? «Innanzitutto – spiega il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci – si parte con la creazione di un prodotto, di un brand che caratterizzi il territorio. A questo si aggiungono la pannellistica informativa, che segna il passo a percorsi e itinerari integrati, dall’archeologia all’enogastronomia, passando per le risorse ambientali e naturalistiche. E ancora: operazioni rivolte alla promozione del territorio e un’applicazione per smartphone e tablet che faccia da supporto ai pannelli informativi. Infine, sono previste azioni per la valorizzazione di alcuni scorci storici del paese e, già da quest’estate, la formula degli spettacoli musicali “Sulky Festival” sarà articolata proprio in questa direzione. Questo progetto rappresenta il primo passo per strutturare un nuovo modello di governance del sistema culturale e archeologico sull’isola di Sant’Antioco».

«L’Ufficio Cultura e Turismo ha lavorato con passione a questo progetto – aggiunge l’assessore della Cultura e dei Beni culturali Rosalba Cossu – Sant’Antioco dispone di un patrimonio sconfinato che, per una sua migliore valorizzazione, ha bisogno di essere messo a sistema: il “Museo Diffuso” è l’unico strumento in grado di garantire queste opportunità. E questo progetto si somma ad azioni di valorizzazione e tutela del territorio già avviate dall’Amministrazione: come, per citare alcuni esempi, la riqualificazione della Necropoli settore Nord, della Basilica di Sant’Antioco Martire e, da un punto di vista naturalistico, la creazione di un percorso sostenibile all’interno del SIC “Serra Is tre Portus”. La priorità di questa Amministrazione, infatti, è creare un sistema locale di offerta turistica in cui i numerosi beni culturali e ambientali, i servizi e le attività produttive qualifichino il territorio e al contempo si aprano ai temi chiave dell’identità territoriale che consente di specializzare, diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica locale.»

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Ha preso il via il progetto “Manutenzione straordinaria strade vicinali”, approvato e finanziato dalla Giunta comunale di Sant’Antioco nei mesi scorsi. Lo scopo, dopo anni di abbandono, è mettere in sicurezza i percorsi antiochensi che conducono ad appezzamenti di terreno agricolo, seconde case in campagna, ma anche spiagge e località costiere. A questo progetto a breve si aggiungerà anche il cantiere Lavoras, sempre dedicato alle strade vicinali, le cui selezioni per il personale si sono svolte nei giorni scorsi. «Diamo così risposte alle legittime richieste di chi quotidianamente percorre quelle arterie con tante difficoltà – commenta il sindaco Ignazio Locci – considerato il manto disastrato a causa delle piogge e di anni di incuria e, con LavoRas, creiamo anche nuova occupazione, seppure a tempo».

Il percorso delle strade oggetto dell’intervento si sviluppa all’interno dell’agro antiochense. «Nello specifico – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – ci concentreremo sulle strade “Su Demanio”, “Sa Scrocchitta”,  “Crisionis”, Su de Miai”, strada “Tuvu Mannu” e “Nuraghe Nocco”, per citare qualche esempio. Senza dimenticare i percorsi costieri: Turri, Cala Lunga, Su Forru a Macchina. Ma l’elenco è ben più lungo e articolato. Dopo aver trattato meccanicamente il manto carrabile, si ricorrerà alla posa di un composto adeguato al contesto, detto tout venant. Naturalmente, con questi lavori interverremo anche sulla regimazione delle acque superficiali (cunette laterali e trasversali, cavalca fossi, attraversamenti, eccetera). Attualmente, infatti, i tratti in cunetta sono quasi del tutto assenti e, là dove ancora visibili, sono cresciute piante di notevoli dimensioni ed arbusti che con fronde e radici tendono ad invadere la carreggiata riducendo lo spazio utile in più punti».

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L’Antiochense di Sant’Antioco ha festeggiato ieri una trionfale promozione al termine del campionato di Seconda Categoria. 64 punti in 24 partite, frutto di 20 vittorie e quattro pareggi, un cammino privo di sconfitte, con 69 reti segnate e 15 subite, 14 punti di vantaggio sulla seconda classificata, promozione matematica con quattro giornate di anticipo sulla conclusione del campionato. Ieri pomeriggio la squadra allenata da Alessandro Perra e dal preparatore dei portieri Tore Unali, ha superato il Bindua con il punteggio di 5 a 1. Al termine, festa grande sul terreno di gioco, con premiazione di tutti i protagonisti di questa splendida stagione. giocatori, tecnici, dirigenti. Era presente alla partita e alla festa finale anche il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, che abbiamo intervistato, insieme al direttore sportivo Mariano Gala.

Alleghiamo un ricco album fotografico e le interviste ad Ignazio Locci e Mariano Gala.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219342639744663/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219342619504157/

                                      

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Grande successo per l’edizione numero 660 della festa di Sant’Antioco Martire, patrono della città e di tutta la Sardegna, la più antica dell’Isola, che si è chiusa ieri sera. Migliaia i visitatori provenienti da tutta l’Isola e da diverse località estere (in prevalenza Francia, Germania ed Inghilterra) che non sono voluti mancare alla manifestazione che si conferma uno degli appuntamenti più sentiti nell’Isola. Tre giorni di festa in un percorso tra fede e storia, cultura e folklore, musica e buon cibo. Appuntamenti clou del ricchissimo programma de ‘Sa Festa’ 2019 sono stati ‘Sulkinfiera’, l’esposizione di prodotti tipici della Sardegna, e le sfilate de “Is Traccas”, i carri da lavoro, decorati in modo sfarzoso e particolare che già in passato venivano addobbati in occasione delle celebrazioni popolari e che hanno riscosso grande apprezzamento da parte dei tanti visitatori.

«Anche quest’anno la festa in onore del Patrono della Sardegna ha saputo portare a Sant’Antioco tanti fedeli giunti nell’isola per rendere omaggio al martire – commenta il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci – gli eventi che hanno accompagnato i riti religiosi si inseriscono in una strategia volta al rilancio dello sviluppo turistico della città e di tutto il Sulcis, soprattutto in un momento in cui questo territorio ha la necessità di affermarsi come nuova destinazione turistica. Ecco perché all’interno della festa e della valorizzazione della fede, abbiamo voluto inserire anche quest’anno una serie di iniziative per catalizzare l’attenzione nei confronti di tutto un territorio che ha grandissime risorse da mettere in vetrina dalle bellezze naturalistiche, con il mare e le nostre spiagge premiate quest’anno con la bandiera Blu, a quelle storiche e archeologiche con i musei, le necropoli e le catacombe – conclude Ignazio Locci – grandi eccellenze che vogliamo valorizzare al meglio per affermarci sempre più come meta turistica dell’Isola.»

Tra gli altri eventi che hanno caratterizzato la manifestazione, grande successo per le emozionanti pariglie con le evoluzioni acrobatiche dei cavalieri provenienti da diverse parti della Sardegna. E per tutti i tre giorni di festa, spazio anche alla musica dei gruppi folk, musicisti e strumentisti e, in serata, i concerti che hanno portato sul palco Elena Ledda con il suo ultimo lavoro discografico “Làntias” e i sette Briganti dell’Armeria, band capitanata da Samuel Dessì. Le celebrazioni in onore di Sant’Antioco sono culminate nella giornata di chiusura con la messa solenne presieduta da monsignor Giovanni Paolo Zedda e con la processione in devozione al Santo Antioco.

Il prossimo appuntamento è per il 1° agosto con le celebrazioni estive.

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Per la prima volta nella sua storia, il Comune di Sant’Antioco ottiene la Bandiera blu. Un importante riconoscimento internazionale che proietta Sant’Antioco tra le mete turistiche di qualità. Ad aggiudicarsi il prestigioso vessillo è la spiaggia di Maladroxia, in grado di offrire ogni genere di servizio ai bagnanti (compresi i portatori di disabilità, grazie allo stabilimento “Isola del Cuore”, dedicato a pazienti affetti da patologie gravi e gravissime). 

«È un sogno che si avvera – commenta il sindaco Ignazio Locci – abbiamo creduto fortemente nelle potenzialità di Sant’Antioco, certi di poter strappare la Bandiera Blu. Con immensa gioia, ho il piacere di annunciare che isseremo la bandiera nella nostra bellissima spiaggia di Maladroxia il primo luglio 2019. Siamo orgogliosi di essere riusciti a raggiungere questo obiettivo. Tengo a ringraziare gli Uffici Comunali che si sono impegnati per produrre l’istanza al Fee Italia. La procedura, infatti, è molto lunga e complessa: prevede ben due step, a novembre e a dicembre. È richiesto uno screening completo del territorio: dalla qualità delle acque (le nostre sono certificate come “Eccellenti”), ai numeri sulla raccolta differenziata, nonché una mappatura completa dei luoghi di interesse, da quelli naturalistici (SIC e ZPS) a quelli archeologici e culturali. E ancora: le attività che vengono svolte all’insegna della valorizzazione dell’ambiente e del decoro urbano, la tipologia dei servizi presenti nella spiaggia candidata e, più in generale, nell’intero territorio comunale. Insomma, un iter lungo che, alla fine, ci ha visto vincitori. È evidente che Sant’Antioco e Maladroxia meritavano questa “medaglia”. E ad ulteriore conferma di ciò, sta il fatto che per la copertina delle Bandiere blu 2019 il FEE Italia ha scelto proprio uno scorcio della nostra spiaggia, in cui spiccano le sue acque cristalline.»

La notizia è stata ufficializzata questa mattina, a Roma, presso il CNR, dove si è tenuta la conferenza di presentazione delle Bandiere Blu 2019. In rappresentanza del comune di Sant’Antioco, erano presenti l’assessore Comunale Renato Avellino e il Consigliere comunale Pasquale Renna. «Siamo orgogliosi di aver rappresentato Sant’Antioco a questo importante evento – commentano Renato Avellino e Pasquale Renna – portare a casa la Bandiera Blu consegnataci stamane è un vero onore. Questo è un successo di tutti e tutti insieme dobbiamo dare il massimo per conservarla nel tempo».

In Sardegna, complessivamente, le spiagge sarde che hanno ricevuto la bandiera blu sono quattordici. Nel Sud Sardegna, oltre la spiaggia di Maladroxia, esordiente, ci sono la conferma di Porto Tramatzu, a Teulada e Mare Pintau al Poetto di Quartu Sant’Elena. Nel Sassarese ed in Gallura hanno ricevuto la bandiera blu Badesi, Trinità d’Agultu e Vignola, Santa Teresa Gallura, La Maddalena, Palau, Castelsardo, Sorso e Porto Ferro. Torre Grande in provincia di Oristano e, infine, Tortolì e Bari Sardo in provincia di Nuoro.

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Sant’Antioco ha dato l’estremo saluto, questa mattina, ad Andrea Siddi, sindaco dal 25 maggio del 1987 al 1 giugno del 1990, scomparso all’età di 70 anni. Era malato da alcuni anni, il giorno di Pasqua le sue condizioni si sono aggravate ed è stato ricoverato all’ospedale Sirai di Carbonia, dove ha cessato di vivere l’altra notte. Il suo ritratto a olio, tra i 19 che compongono la “Galleria dei Sindaci”, lo ricorderà per sempre nella sala Giunta del Palazzo comunale.

Andrea Siddi era stato eletto sindaco dopo Antonello Cabras, con il quale ha condiviso un lungo percorso politico. Da alcuni anni aveva lasciato la politica attiva ed aveva concluso il suo percorso lavorativo, vissuto al comune di Tratalias, con il collocamento in pensione.

Il sindaco, Ignazio Locci, lo ha ricordato nel corso della seduta del Consiglio comunale svoltasi ieri sera e nel sito internet del comune di Sant’Antioco.

Personalmente ho seguito per diversi anni l’attività politico-amministrativa di Andrea Siddi, soprattutto ai tempi di Telegamma, e con lui ho avuto sempre un rapporto di stima reciproca.

Ciao Andrea

Giampaolo Cirronis

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«Traffico fuori controllo: ponte a rischio crollo?» è il testo di uno striscione affisso ieri notte da CasaPound nei pressi del ponte di Sant’Antioco.

«Nonostante l’allarme lanciato la scorsa settimana da Casa Pound Carbonia e la comunicazione inviata direttamente al sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, per ora nessun tipo di reazione è pervenuta dal primo cittadino della cittadina sull’istmo o da un qualsivoglia rappresentante dell’amministrazione comunale – sostiene CasaPound -. I cittadini han diritto di sapere: 1) le reali condizioni del ponte e se esso presenta un pericolo; 2) quando e secondo che modalità inizieranno i lavori di messa in sicurezza; 3) quando la segnalazione verrà intanto adeguata, riportando dati più chiari e, soprattutto, sui due sensi di marcia e come il Comune intende far rispettare i limiti.»

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Con un’ordinanza sindacale (Norme utilizzo spiagge – integrazione) il comune di Sant’Antioco ha istituito il divieto di fumo nelle spiagge antiochensi. Un provvedimento assunto dopo attente valutazioni, che assolve a due obiettivi principali: dare l’opportunità ai bagnanti non fumatori di respirare esclusivamente l’aria del mare e non il fumo passivo; contenere l’abbandono di mozziconi in spiaggia, brutta e consolidata abitudine di pochi incivili. Chiunque vorrà accendere una sigaretta dovrà allontanarsi dalla battigia. I trasgressori saranno punti con sanzioni da 25,00 euro a 500,00 euro e Comando di Polizia Municipale, Carabinieri e tutte le Forze dell’ordine sono chiamate al rispetto dell’ordinanza.

Già in passato sono state avviate iniziative tese a ridurre la presenza di cicche nell’arenile, come la consegna gratuita di “posacenere da viaggio”. Ma, visto che alcuni non mostrano la giusta e doverosa sensibilità, si è reso necessario introdurre il divieto: «Nella speranza – commenta il sindaco Ignazio Locci – che lo stop al fumo possa limitare questo triste fenomeno. Il divieto rappresenta inoltre il tentativo di promuovere la cultura del rispetto, e sono assolutamente convinto che anche i fumatori sapranno cogliere questa opportunità. Del resto, questa iniziativa, già avviata in diversi Comuni d’Italia, ci consente di qualificare ulteriormente le nostre coste da un punto di vista turistico, eleggendole come meta di qualità a livello ambientale e della salute».