19 July, 2024
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È tempo delle celebrazioni in onore del Patrono della Sardegna. Martedì 31 luglio prenderà il via la Festa di Sant’Antioco Martire d’agosto: tre giorni sotto il segno della fede e della devozione, della cultura e dell’intrattenimento. Con un occhio di riguardo verso la tradizione e l’enogastronomia. Spazio, dunque, alla “Fiera della Sardegna” (inaugurazione martedì 31 alle 19.00, in Piazza Ferralasco): un appuntamento enogastronomico che si accompagnerà ai suoni e ai colori della tradizione e il cui allestimento, composto da 25 stand provenienti dal Nord al Sud dell’isola, è a cura del Centro Commerciale Naturale Sulki. Senza dimenticare il celebre Bisso (in esposizione alcune opere uniche del Maestro Chiara Vigo) e uno spazio dedicato al costume tipico antiochense. Accanto alla Fiera, la prima edizione della “Cena in Laguna”, che si svolgerà sempre martedì 31 in Piazza Ferralasco, a partire dalle 20.00 (200 posti a sedere, costo del ticket 18 euro), e il cui tema sarà il mare in tutte le sue declinazioni, dagli allestimenti al cibo di qualità servito ai commensali. A completamento della cena è prevista l’esibizione offerta dall’Associazione culturale “Su Forti”, che presenterà i balli tipici sardi.

«Abbiamo voluto riproporre la formula de “Sa Festa Manna” della primavera scorsa – commenta l’assessore al Turismo Roberta Serrenti – che ha riscosso un grande successo: puntiamo, quindi, alla valorizzazione delle nostre eccellenze capaci di rendere la Sardegna unica al mondo. A ciò si aggiungono gli appuntamenti di intrattenimento e di spettacolo e la solenne processione in abito tradizionale». 

Mercoledì primo agosto si inizia alle 10.00, nel Palazzo Comunale, con l’inaugurazione della “Galleria dei sindaci”: una serie di ritratti ad olio su tela realizzati da Federica Baghino, giovane artista antiochense che vanta un curriculum di tutto rispetto. Le tele raffigurano i primi cittadini che si sono succeduti dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri. A seguire, alle 11.00, presso l’aula consiliare, sarà il momento della consegna delle Civiche benemerenze: protagonista, l’antiochense Francesco Olla, Generale di Brigata dell’Esercito Italiano, al quale l’Amministrazione comunale, nella certezza di interpretare un sentimento collettivo, consegnerà il Premio Città di Sant’Antioco. Francesco Olla, nella sua lunga carriera, ha ricevuto diverse onorificenze al valore militare, non ultima la Croce d’Argento al merito dell’Esercito. «Per noi – commenta il sindaco Ignazio Locci – è un grande onore poter assegnare la Civica benemerenza a Francesco Olla, un illustre concittadino che, nella sua attività militare, si è distinto in innumerevoli circostanze».

Alle 18.00 sarà il momento della messa solenne in Basilica, che precede la processione per le vie della città. Alle 19.00, infatti, partendo dalla Basilica, la statua di Antioco e le sue reliquie sfileranno per il centro storico scortati da gruppi di fedeli vestiti in abito tradizionale, cavalieri e traccas. Alle 21.00 sarà il momento dello spettacolo itinerante, con partenza dalla Basilica e fino a Piazza Ferralasco, a cura di “Bandakadabra street band”. Chiuderà la giornata del primo agosto lo show pirotecnico (alle 23.00 in Laguna).

Infine, giovedì 2 agosto, spazio al Sulky Festival. Alle 20.00 è prevista l’inaugurazione degli stand di degustazione (Piazza Italia e Corso Vittorio Emanuele) a cura di alcune aziende cittadine. E sempre in pieno centro si terranno gli spettacoli di intrattenimento e musicali. Alle 20.30 si parte con l’appuntamento destinato a bambini e famiglie: la Compagnia Teatro del segno porterà in scena “Rodari tutto l’anno”. Alle 22.30 sarà il turno della musica con i “Dulche de Leche, Un viaggio verso l’America Latina”. Il duo è formato da voce e chitarra e propone un repertorio di musica popolare e cantautoriale di paesi dell’America Latina.

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Il gruppo di minoranza Genti Noa denuncia in un comunicato «lo stato di degrado nel quale versano le case popolari comunali di via Trilussa».

«Dopo anni di attesa e, soprattutto, ad un anno di distanza dalle vane promesse elettorali del sindaco (Ignazio Locci aveva promesso la consegna immediata delle case), le nuove unità abitative sono state consegnate a cantiere praticamente  aperto e perfino senza le utenze elettriche. Le famiglie assegnatarie degli alloggi, infatti, si devono districare tra le macerie del cantiere, come se vivessero in una discarica a cielo aperto. Mancano perfino gli alloggiamenti dei contatori elettrici e alcune famiglie si sono dovute procurare generatori di elettricità per poter assolvere alle esigenze più elementari del quotidiano – attacca Genti Noa -. La situazione è oramai insostenibile perché ad abitare le case comunali ci sono soprattutto bambini. Non si può pensare di dare centinaia di migliaia di euro alle agenzie dello spettacolo come sta facendo il sindaco (per adesso 260.000 euro per concerti) se non si è in grado di assicurare ai cittadini i servizi essenziali.»

Oramai non ci fidiamo più delle promesse di chi è più incline alla propaganda, in vista delle prossime regionali che ad ascoltare i cittadini – aggiunge Genti Noa -. Un mese fa, in Consiglio comunale, il sindaco ha perfino assicurato che il giorno dopo avrebbe provveduto a concludere le opere necessarie agli allacci dell’energia elettrica, ma ad oggi la situazione è addirittura peggiorata. Vorremmo un’amministrazione spumeggiante, ma temiamo di doverci accontentare solo della gazzosa: assistiamo a continue celebrazioni, con tagli del nastro di opere programmate dall’amministrazione precedente, ma sulla situazione nella quale versano i cittadini dei quartieri periferici regna un silenzio assordante.»

«Da quando si parla di nuove candidature alle regionali, e soprattutto, da quando è diventato impossibile parlare con sindaco e assessori (manco fossero il presidente della Repubblica), il nostro appello è sempre lo stesso – conclude Genti Noa -: per i prossimi quattro anni, almeno, partendo dalle cose essenziali e iniziando da subito (possibilmente da ieri), occupatevi degli Antiochensi!»

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Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco in seduta straordinaria per giovedì 26 luglio, alle 19.00, con cinque punti all’ordine del giorno:

– Interrogazione presentata dal gruppo Sant’Antioco Attiva: campetto di via Matteotti;

– Mozione presentata dal gruppo Genti Noa su vendita e somministrazione alimenti e bevande presso l’Arena Fenicia;

– Concessione Civiche Benemerenze;

– Pianificazione attuativa zona G, realizzazione cittadella sportiva, approvazione definitiva;

– Adesione all’iniziativa di attivazione di uno sportello per il lavoro di strumenti operativi volti all’autoimpiego e alla microimprenditorialità in ambito di Unione dei Comuni “Arcipelago del Sulcis”.

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Un Workshop Internazionale sul tema della “Multiculturalità nel Mediterraneo fenicio“. Questa settimana una serie di appuntamenti arricchiscono la XII Summer School di Archeologia fenicio-punica, in corso di svolgimento a Sant’Antioco. Dopo le conferenze di Hassan Badawi e di Michele Guirguis svoltesi ieri al MAB, domenica 22 luglio, a partire dalle 10.30 e sempre al Museo archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, si terrà un Workshop Internazionale sul tema della “Multiculturalità nel Mediterraneo fenicio“, con gli importanti aggiornamenti provenienti da tre siti chiave dell’espansione levantina verso Occidente: Cadice, Utica, Sulky. Parteciperanno il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci ed il direttore Dissuf Uniss Marco Milanese per i saluti istituzionali; presenterà il professor Piero Bartoloni, nonché direttore del MAB, e introdurranno gli archeologici Michele Guirguis e Sara Muscuso; previsti, fino alle 17.30, tutta una serie di interventi tesi ad approfondire il tema oggetto del workshop.

I relatori, che dirigono le ricerche archeologiche nei tre siti, illustreranno le ultime novità provenienti dagli scavi nei livelli più antichi di fondazione e in relazione ai territori circostanti. Sono previsti ulteriori approfondimenti tematici da parte di specialisti della materia che tratteranno il tema dei contatti con le differenti realtà autoctone del Mediterraneo centro-occidentale.

L’incontro è organizzato nell’ambito del “Phoenician & Nuragic Id. Project. Identities in the Mediterranean Iron Age (9th-6th centuries BC): Innovations and Cultural Integration in Sardinia between Phoenician and Nuragic People“, dell’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Storia, scienze dell’uomo e della formazione, finanziato da Sardegna Ricerche nell’ambito della L.R. 7/2007, Bando Capitale ad Alta Qualificazione-annualità 2015. Si tratta, nello specifico, di un finanziamento di 50mila euro per un progetto che, diretto da Michele Guirguis, mira a una più approfondita conoscenza del Sulcis e delle dinamiche di relazione tra Fenici e Nuragici nel I mill. A.C..

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Le aree Sardamag dopo la chiusura dello stabilimento, prima dell’inizio dello smantellamento. 

«La Regione rompa il silenzio sulla riconversione delle aree ex Sardamag e stanzi le risorse necessarie (occorrono 20 milioni) per portare a compimento il progetto di risanamento da cui passa lo sviluppo di Sant’Antioco e del Sulcis.»

Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci interviene sull’annosa vicenda delle bonifiche nelle aree ex Sardamag, al palo da tempo, e torna a pungolare la Regione affinché prenda atto della strategicità di quelle opere e agisca di conseguenza.

«Non possiamo continuare ad aspettare che la Giunta di Francesco Pigliaru si “ricordi” che esistono anche le “questioni aperte” del profondo Sulcis – aggiunge il sindaco – i cittadini di Sant’Antioco attendono da anni (talmente tanti che si potrebbe parlare di intere generazioni di antiochensi che aspettano) che dalle belle parole di riconversione si passi definitivamente ai fatti. Abbiamo abbondantemente esaurito la pazienza.»

Da tempo Igea, che ha la competenza sulla bonifica di gran parte delle aree (una porzione è invece in capo al Comune di Sant’Antioco), ha concluso parte dei lavori di risanamento.

«Ma non ci possiamo certo accontentare di una semplice messa in sicurezza – sottolinea ancora Ignazio Locci –  l’assessorato regionale dell’Ambiente deve capire che quelle aree devono essere rese disponibili per il mercato: per fare ciò occorre che si chiuda il capitolo delle bonifiche una volta per tutte e si arrivi alla programmazione concreta, che non può prescindere dai progetti che il Comune di Sant’Antioco ha in animo di realizzare. Noi siamo disponibili a collaborare con Igea con lo scopo di concludere la partita delle bonifiche, che sono fondamentali nel quadro della pianificazione portuale e per lo sviluppo del fronte mare. Se la Regione non è interessata alla crescita di questo pezzo di Sardegna di sua proprietà – conclude Ignazio Locci – lo dica chiaramente. In tal caso, siamo disponibili a prenderlo in carico. Con i dovuti fondi, naturalmente.»

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Questa mattina i lavoratori del progetto Parco Geominerario assunti dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, hanno dato avvio alla riapertura del primo cantiere archeologico nella necropoli punica di Sant’Antioco. La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara ringrazia il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, che per primo ha proposto di impegnare la Fondazione in questa avventura, la Giunta regionale che ha dato fiducia alla Fondazione, la Sovrintendenza per l’alta sorveglianza che eserciterà sul nostro lavoro.

Nei prossimi giorni verranno aperti i cantieri nel nuraghe Sirai di Carbonia, nel nuraghe Seruci a Gonnesa e nel complesso archeologico di Pani Loriga a Santadi.

Il primo progetto prevede l’impiego di 8 operai per un anno, che saranno impegnati nella manutenzione ordinaria e straordinaria della vasta necropoli punica di Is Pirixeddus; ma anche degli altri siti urbani Sa Presonedda, il tempio dell’acropoli, l’arena fenicia, il ponte romano, il Cronicario e il tofet. E ancora, manutenzione e ripristino percorsi del ricco patrimonio archeologico extraurbano: i nuraghi S’ega ‘e Marteddu, S’Uttu de su Para, Femmineddas, Grutti ’e Acqua e Corongiu Murvoni. L’impiego di queste 8 figure, nell’ambito della cura dei siti, si configura come fondamentale, considerata proprio la densità di monumenti presenti nel territorio di Sant’Antioco: queste attività, infatti, possono essere garantite soltanto attraverso un’azione sinergica tra gli enti preposti alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio.

Esprime soddisfazione il sindaco Ignazio Locci: «Finalmente riusciamo a dare avvio a un progetto di straordinaria importanza per il territorio: ringrazio vivamente il presidente della Fondazione, Giampiero Pinna, che si è speso attivamente affinché il programma andasse in porto, nonché la Soprintendenza, con la quale si è collaborato in totale sinergia. Questo piano di lavoro non solo ci consente di dare un’opportunità lavorativa a ben 8 figure professionali, ma colma anche il vuoto lasciato dalla cessazione della convenzione tra la Regione e l’Ati-Ifras (gli operai sono tutti ex Ati-Ifras), che ha interrotto il lavoro di cura e manutenzione nei siti archeologici antiochensi».

In merito interviene anche il presidente della Fondazione Cammino minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna: «Questa mattina i lavoratori del progetto Parco Geominerario assunti dalla Fondazione CMSB hanno dato avvio alla riapertura del primo cantiere archeologico nella necropoli punica di Sant’Antonio.  Grazie al Sindaco di Sant’Antioco che per primo ha proposto di impegnare la Fondazione in questa bella avventura; grazie alla Giunta Regionale che ha dato fiducia alla Fondazione; grazie alla Soprintendenza per l’alta sorveglianza che eserciterà sul nostro lavoro. Nei prossimi giorni verranno aperti i cantieri nel nuraghe Sirai di Carbonia, nel nuraghe Seruci a Gonnesa e nel complesso archeologico di Pani Loriga a Santadi».

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La Fontana Romana si rifà il look e, per l’occasione, l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco organizza uno spettacolo con la collaborazione della locale Scuola Civica di musica. Appuntamento venerdì 29 giugno, alle 21.00, in Piazza Italia, dove gli allievi della scuola di musica si esibiranno per omaggiare lo storico presidio culturale della città nella sua nuova “veste”. Recentemente, infatti, la struttura è stata sottoposta ad alcuni lavori di sistemazione: «Lo scopo dell’intervento – spiega il sindaco Ignazio Locci – era quello di ridare centralità e degna visibilità alla Fontana, un edificio che, situato in Piazza Italia, luogo storico e di ritrovo per eccellenza dei cittadini, ha un ruolo fondamentale nell’immaginario di tutta la comunità. Quella Fontana, infatti, è stata centro di socializzazione e aggregazione per intere generazioni di antiochensi. Purtroppo,  però, alcuni ultimamente hanno insistentemente mostrato poco rispetto, utilizzandola come discarica a cielo aperto e come vespasiano. Ci auguriamo che la nostra volontà di “ricordare” cosa in realtà rappresenti la Fontana, possa scuotere anche le coscienze di chi, invece, ha manifestato scarso amore per quelle mura».
Nello specifico, gli interventi hanno interessato i quattro serbatoi dell’acqua con volta a botte, semplicemente riportati alla luce grazie all’inserimento di finestre in cristallo e un nuovo impianto di illuminazione che ne mostrano lo sviluppo interno di circa venti metri al di sotto della piazza. Fino ad oggi i serbatoi erano coperti e nascosti da anonimi portelloni.

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E’ ancora in vigore, a Sant’Antioco, l’ordinanza n° 17 dell’8/03/2018) emessa dal sindaco, Ignazio Locci, con lo scopo di garantire maggiore decoro e pulizia nelle proprietà private. E, soprattutto, per ridurre il più possibile il rischio incendi e il proliferare di ratti, blatte, zanzare, zecche e ogni altro insetto che, nei fabbricati abbandonati e nei terreni incolti, trovano il loro habitat ideale. Con il documento, infatti, l’Amministrazione comunale punta proprio ad abolire quelle situazioni di degrado che possono creare complicazioni all’incolumità pubblica. Ecco, quindi, l’obbligo rivolto ai possessori a qualsiasi titolo di terreni affacciati sulle strade comunali di provvedere allo sfrondamento delle siepi, al diserbo delle aree incolte e a tagliare i rami delle piante sui propri fondi che si spingono oltre il confine stradale, che sono di impedimento alla visibilità dei segnali stradali e che interferiscono in qualsiasi modo con la corretta funzionalità delle vie.

E’ richiesto, inoltre, di assicurare la regolare manutenzione delle aree con taglio della vegetazione incolta e di realizzare, nei terreni confinanti con strade pubbliche, una fascia di almeno 3 metri ripulita da materiale secco di qualsiasi natura. L’ordinanza si rivolge anche a tutti i proprietari di fabbricati o terreni posti all’interno o in prossimità del perimetro urbano, nei nuclei abitati di Maladroxia, Is Loddus (Santa Caterina) e vari insediamenti stagionali (Is Pruinis, Turri, Peonia Rosa, S’Acqua de Sa Canna, Cala Sapone e Mercuri): in queste località la fascia da realizzare nei terreni confinanti con strade pubbliche deve essere di 5 metri. L’elenco delle prescrizioni è ben più dettagliato e, al riguardo, è possibile prendere visione dell’ordinanza in Municipio, presso il Comando della Polizia Municipale o nel sito del Comune www.comune.santantioco.ca.it . La violazione prevede sanzioni da 25 a 674 euro.

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha emesso un’ordinanza (n° 23 dell’11 giugno 2018), con la quale disciplina la vendita di bevande in contenitori di vetro, allo scopo di arginare fenomeni di degrado urbano e pericoli per l’incolumità e la sicurezza pubblica. Nello specifico, a partire da venerdì 15 giugno, in tutto il territorio comunale, è vietata la vendita di bevande in contenitori di vetro nei distributori automatici “24 ore”, da parte degli esercizi ambulanti e la sola vendita per asporto nei pubblici esercizi (bar, ristoranti, pub, eccetera). Il divieto, naturalmente, non opera nel caso in cui la somministrazione e la conseguente consumazione avvengano all’interno dei locali e delle aree del pubblico esercizio o nella aree pubbliche esterne di pertinenza dell’attività legittimamente autorizzate con occupazione di suolo pubblico, a condizione che l’esercente, al termine della consumazione, si attivi per smaltire le bottiglie. Si fa presente che tutti gli esercizi sono tenuti a esporre in modo ben visibile il cartello di avviso recante l’informativa.

«E’ un provvedimento necessario cui siamo giunti dopo attente valutazioni – commenta il sindaco Ignazio Locci – spesso gli operatori ecologici sono, infatti, chiamati a raccogliere e smaltire svariate bottiglie di vetro abbandonate in maniera indiscriminata nelle piazze, nel Corso Vittorio Emanuele, in via Perret o nel Lungomare. Senza dimenticare gli atti vandalici che in maniera ricorrente si verificano nelle principali piazze ed in particolare nei pressi della Fontana Romana, con il lancio di bottiglie che, frantumandosi, oltre a creare un’immagine di degrado del centro cittadino, costituiscono grave pericolo per l’incolumità e per la sicurezza pubblica.»

Per la violazione delle disposizioni dell’ordinanza si applica la sanzione che va da un minimo di 25,00 euro a un massimo di 500,00 euro.

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Un’ordinanza del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, istituisce l’isola pedonale nel centro cittadino per il periodo estivo. Da venerdì 8 giugno (domani) e fino a domenica 17 giugno, nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle 20.00 alle 4.00, è vietato il transito e la sosta dei veicoli nel corso Vittorio Emanuele e in via Garibaldi (tratto compreso tra Piazza Umberto ed il numero civico 25).

Nelle stesse strade, dal 22 giugno 2018 e fino al 9 settembre 2018, dalle 20.00 alle 4.00, è vietato il transito e la sosta dei veicoli tutti i giorni della settimana. E’ consentito, solo per operazioni di carico e scarico, l’accesso e la sosta breve ai residenti e agli operatori commerciali muniti di permesso rilasciato dal Comando di Polizia Municipale. I trasgressori saranno perseguiti a termini di legge.