11 January, 2025
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A Sant’Antioco è ancora emergenza per il depuratore, sottodimensionato, fonte di continui disservizi, tra miasmi insopportabili e tombini che saltano in occasione di piogge. L’annoso problema, qualche anno fa, sembrava a un passo dalla soluzione, grazie ai 6 milioni di euro di fondi CIPE che, con una gara d’appalto bandita nel 2015, Abbanoa aveva destinato alla realizzazione di un impianto nuovo di zecca. Ma da allora il progetto è finito sommerso sotto le carte bollate, a causa di alcuni ricorsi. Da ultimo, il 19 settembre scorso, il TAR si è pronunciato fermando sostanzialmente il progetto. Il sindaco, Ignazio Locci, ha scritto ancora una volta ai vertici del gestore unico del Servizio Idrico Integrato, chiedendo un incontro urgente: «Non sono più rinviabili soluzioni definitive al tema della depurazione nel comune di Sant’Antioco – dice il sindaco Ignazio Locci – chiediamo ad Abbanoa spa che si concentri con decisione al fine di individuare soluzioni di buon senso, in modo che si giunga a nuovo progetto che ponga definitivamente la parola fine ai numerosi disagi che, soprattutto nella stagione estiva o in occasioni di piogge, si verificano nel territorio comunale. Sant’Antioco necessita di un depuratore che funzioni adeguatamente: un impianto moderno che risponda alle esigenze della nostra città. Il rischio, di questo tergiversare in mezzo alle carte giudiziarie, è che i 6 milioni di euro stanziati finiscano perduti. Sarebbe drammatico: è ora che Abbanoa prenda atto della non fattibilità del progetto che si ostina a portare avanti dinanzi al Tribunale, ed utilizzi le sue energie per una soluzione definitiva. Ci auguriamo che la nostra richiesta venga presa seriamente in considerazione – conclude Ignazio Locci – ed auspichiamo risposte concrete ed in tempi brevi».

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha convocato il Consiglio comunale per lunedì 29 ottobre. I lavori inizieranno alle 19.00 e si concluderanno entro le 22.00. All’ordine del giorno figurano i seguenti punti: interrogazione presentata dal gruppo Sant’Antioco Attiva su “Informativa stato di attuazione delle procedure del Piano Sulcis”; interrogazione presentata dal gruppo Genti Noa su “Bando case popolari”; approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2017; variazione n. 13 al bilancio di previsione 2018-2020; variazione al bilancio di previsione finanziario N 12, ratifica della deliberazione di Giunta comunale n. 182 del 3/10/2018; convenzione tra i comuni di Sant’Antioco e Musei per il servizio in forma associata della segreteria comunale – rinnovo; mozione presentata dal gruppo Genti Noa sui “Centro di aggregazione giovanile – dotazione strumentali e arredi”; mozione presentata dal gruppo Sant’Antioco Attiva su “Spiagge, viabilità, rischio incendi in paese – estate 2018”. In caso di mancato esaurimento dei punti all’ordine del giorno entro le 22.00, la seduta sarà aggiornata alle 19.00 di martedì 30 ottobre 2018.

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Partono lunedì 22 ottobre i lavori di manutenzione del Corso Vittorio Emanuele: per l’occasione, con apposita ordinanza, se ne dispone la chiusura (a partire da lunedì e fino alla conclusione dei lavori) dalle 7.00 alle 14.00. Sarà dunque vietata la sosta e il transito dei veicoli, al fine di consentire le operazioni in sicurezza. Le attività, nello specifico, riguarderanno lo sfrondamento degli alberi e la sistemazione del manto stradale e delle mattonelle “saltate” a causa delle ultime piogge.

«Le operazioni sul Corso erano programmate da tempo – commenta il sindaco Ignazio Locci – siamo soddisfatti di poterle eseguire con il personale in forza al comune di Sant’Antioco, evitando così di procedere ad affidamenti esterni. In questo modo riusciamo anche a risparmiare risorse comunali. Queste opere ci consentiranno di ridare luce alla culla del centro antiochense e, allo stesso tempo, di porre rimedio ad alcuni problemi al lastricato causati dalle piogge. Ci scusiamo per gli eventuali disagi provocati dalla chiusura del viale alberato e auspichiamo comprensione e pazienza.»

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Lunedì 22 ottobre prenderanno avvio i lavori di manutenzione che prevedono il dragaggio del canale in tre segmenti e, in particolare, nei pressi dell’isolotto e di Punta Trettu (per una lunghezza complessiva di 1.300 metri). Nello specifico, verranno asportati limi, fanghi e sabbie che verranno stoccati temporaneamente in un’area individuata sulla banchina del porto industriale di Sant’Antioco, per poi essere trasportati in una discarica autorizzata. Ma non è tutto: utilizzando le economie di gara dovute al ribasso, sarà possibile eseguire un progetto di completamento per la posa di segnalamenti diurni e notturni su pali in legno al posto delle boe galleggianti installate pochi anni fa dall’amministrazione comunale di Sant’Antioco; soluzione che non ha dato il risultato sperato. L’intervento è stato finanziato nel 2012 dalla provincia di Carbonia Iglesias con una somma di 700mila euro ed è stato inserito fra le azioni strategiche del Piano Sulcis.

«Questi lavori – commenta il sindaco Ignazio Locci – consentiranno finalmente di ottenere un percorso percorribile dalle imbarcazioni, che sarà largo venti metri con una profondità di tre, considerata assolutamente sufficiente alle necessità del diporto interessato alla percorrenza del canale. La rimessa in ripristino delle condizioni di sicurezza come profondità del canale e delle segnalazioni, consentirà un incremento del traffico da diporto tra Sant’Antioco, Calasetta e Carloforte percorrendo la via più breve invece di circumnavigare l’isola antiochense. Ringraziamo gli uffici tecnici della provincia del Sud Sardegna che, anche grazie all’impegno di questa amministrazione oggi e di quella precedente ieri, sono riusciti a portare ad esecuzione questa importante opera di sviluppo per Sant’Antioco e per l’intero territorio. Il canale potrà essere utilizzato da oltre il 90% del naviglio presente nei porti dell’arcipelago sulcitano – conclude Ignazio Locci -, rendendo maggiormente fruibili all’utenza le diverse offerte sia di rimessaggio che di assistenza e cantieristica locale.»

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«Commentiamo le dure reazioni di Ignazio Locci alla notizia della interrogazione parlamentare del movimento cinque stelle sul progetto del nuovo ponte e della circonvallazione di Sant’Antioco. Riteniamo altresì degne di biasimo le parole, non certo lusinghiere, riservate dal sindaco al locale comitato Porto Solky.»

Lo scrive, in una nota, Genti Noa, gruppo di minoranza del comune di Sant’Antioco.

«Bisognerebbe suggerire ad Ignazio Locci che la partecipazione dei gruppi sociali alla vita politica è un valore da proteggere, non un fenomeno da combattere. Come gruppo politico, Genti Noa, fin dal principio, ha espresso le sue riserve sul progetto di un ponte e di una circonvallazione che avrebbero assorbito tutte le risorse per lo sviluppo del nostro territorio. Abbiamo urlato inutilmente sulla necessità di coinvolgere i tavoli istituzionali per rimodulare un piano incoerente rispetto alle attitudini e alle aspettative delle nostre comunità. Tuttavia, non senza difficoltà, insieme alle altre forze di opposizione, abbiamo ottenuto il voto unanime del consiglio comunale, facendo cambiare idea ad una maggioranza, quella guidata da Ignazio Locci, che fino a quel momento aveva scelto la via del silenzio e dell’inerzia, pur condividendo, a parole, il merito delle nostre richieste. D’altra parte, per una volta che nel Sulcis ed in particolare a Sant’Antioco piovono milioni di euro del piano Sulcis, il rischio che le stesse risorse vengano spese male, producendo effetti negativi anziché ricadute positive nel sistema economico e sociale, non può essere in nessun modo tollerato.»

«Ora, da parte del sindaco, assistiamo ad una presa di posizione incomprensibile contro il comitato porto Solky che ha avuto il merito di richiamare l’opinione pubblica sull’argomento – aggiunge Genti Noa -. Chiediamo formalmente, allora, ancora una volta, al nostro sindaco di occuparsi della sua città, di fare il sindaco e di lasciar perdere le questioni del suo partito almeno fino alla fine del mandato di sindaco. Non si dovrebbe indignare se il movimento cinque stelle porta all’attenzione del parlamento i problemi di Sant’Antioco e del Sulcis, cosa che il suo partito, invece, non ha mai fatto.»

«Il sindaco di Sant’Antioco non dovrebbe gridare allo scandalo se un comitato cittadino suggerisce soluzioni alternative ad un progetto non condiviso da una larga fetta dei suoi cittadini. Un sindaco deve pensare prima di tutto alla sua città. Ignazio Locci, alzi la voce non contro i cittadini o i partiti che portano davanti alla massima assemblea i nostri problemi – conclude Genti Noa -. Urli fino a perdere la voce nei tavoli istituzionali, faccia sentire anche la nostra voce e, se lascerà perdere per quattro anni le campagne elettorali di Forza Italia (che del problema in discorso non si è mai occupata) per occuparsi di Sant’Antioco, avrà fatto solo il suo dovere di sindaco.»

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Il comitato Porto Solky ha diffuso una nota nella quale risponde alle affermazioni fatte dal sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, sulla presentazione dell’interrogazione del deputato del M5S Pino Cabras sul progetto del nuovo ponte.

«Invitiamo tutti alla attenta lettura del testo originale dell’interrogazione presentata dall’onorevole Pino Cabras in merito al contestato nuovo ponte – scrive il comitato Porto Solky -. Ci si renderà conto che i quesiti posti all’attenzione dei tre ministri, rispecchiano perfettamente il contenuto della delibera del Consiglio comunale di Sant’Antioco, condivisa dallo stesso comitato. Ricordiamo inoltre che le istanze proposte dal comitato – aggiunge il comitato Porto Solky -, recepite dalla stessa delibera consigliare e inserite nell’interrogazione parlamentare, hanno valenza territoriale in quanto riteniamo che un nuovo porto polifunzionale e la messa in sicurezza delle principali arterie stradali del Sulcis, possano contribuire ad un auspicato rilancio economico e occupazionale di tutto il territorio, unico obiettivo del Piano Sulcis.»

«Esprimiamo un certo stupore per essere stati etichettati come degli “irresponsabili”. Ricordiamo inoltre – conclude il comitato Porto Solky – che il nostro contributo, frutto di anni di ricerche, studi ed approfondimenti, ha avuto ed ha l’unico intento di divulgare una corretta informazione utile ad agevolare le scelte.»

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«Apprendiamo con stupore della presentazione di un’interrogazione del deputato 5 stelle Pino Cabras sul nuovo ponte di Sant’Antioco, formulata sulla base delle considerazioni del “Comitato Civico Porto Solky”. In pieno stile “grillino”, anziché basarsi sugli atti approvati all’unanimità dal Consiglio comunale, il deputato 5 stelle preferisce dare spazio ai Comitati civici, dimostrando di non conoscere nemmeno l’ABC della correttezza istituzionale.»

 Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, risponde così all’iniziativa parlamentare del deputato del M5S Pino Cabras.

«Noi, dal canto nostro, prendiamo le distanze dal Comitato Porto Solky – aggiunge Ignazio Locci -: queste interferenze (con legittimi atti parlamentari), non aiutano certo la causa della nostra comunità ed i componenti del comitato si inquadrano come degli irresponsabili. Esistono delibere unanimi del Consiglio comunale e su quelle basi stiamo discutendo con la Regione Sardegna. I cittadini di Sant’Antioco ed i suoi rappresentanti sono sufficientemente maturi per far valere le proprie ragioni, delineando alla Regione quale prospettiva di sviluppo desiderano per la Sant’Antioco di domani.»

«È un momento delicatissimo: dobbiamo affrontare il confronto in Consiglio superiore dei Lavori pubblici e serve precisione e preparazione. Non sarà certo l’onorevole Pino Cabras a determinare qualcosa di positivo per la nostra città: se desidera darci una mano, si metta innanzitutto a studiare. Quanto alla manutenzione del ponte attuale, stiamo facendo tutti i passi necessari per restituirlo ad Anas e siamo al lavoro per attrarre i finanziamenti necessari. Ci dispiace, invece, che dal Governo sia pervenuta solo una fredda nota con l’invito ad arrangiarci. Faremo da noi, siamo “grandi” abbastanza: stiano tranquilli grillini e finti comitati. Noi siamo per il rispetto delle regole, delle delibere del Consiglio comunale e, soprattutto, siamo impegnati su tutti i fronti – conclude Ignazio Locci – per gettare le basi per uno sviluppo duraturo, che passi dalla riqualificazione del porto alle bonifiche Sardamag, fino alla ristrutturazione del ponte.»

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha stanziato 170.000 euro per il completamento delle opere di urbanizzazione del cimitero. Al posto del piazzale sterrato, fonte di disagi per i cittadini in caso di piogge o forte vento, sorgerà una piazza parcheggio con gli spazi dedicati ai box per la vendita dei fiori e un impianto di illuminazione adeguato. L’obiettivo è incrementare la fruibilità dell’area attraverso interventi di rifacimento della pavimentazione, abbattimento delle barriere architettoniche, regimazione delle acque meteoriche e completamento del sistema di illuminazione.

«Siamo conseguenti a quanto annunciato in campagna elettorale – commenta il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci – era nostra intenzione risolvere un’emergenza di vecchia data, giacché è inaccettabile che il parcheggio per l’accesso al cimitero sia uno sterrato disseminato di buche che, in occasione di piogge non necessariamente abbondanti, si trasforma in un acquitrino impraticabile. Con questo intervento non solo creiamo una piazza parcheggio bene illuminata, rendendo agevole l’accesso al cimitero, ma diamo anche ai commercianti presenti in quegli spazi la possibilità di svolgere il proprio lavoro in aree adeguate e dotate degli elementari servizi.»

«Allo stato attuale è stata indetta la gara per l’affidamento dei servizi tecnici (progettazione) – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – successivamente si procederà alla predisposizione del bando per l’esecuzione delle opere, che dovrà avvenire entro il 2018. I lavori, invece, partiranno nel 2019. In queste fase progettuale ci si concentrerà non solo sul piazzale, ma anche sulla viabilità: verrà studiata, infatti, anche una percorribilità più sicura per i pedoni che raggiungono il cimitero passando per Via Dei Pini, con la realizzazione di un marciapiede.»

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Nuova dura critica del gruppo consiliare di minoranza “Genti Noa” alla Giunta comunale di Sant’Antioco guidata dal sindaco Ignazio Locci, questa volta sugli interventi per il rifacimento del look del corso Vittorio Emanuele.

«Oggi quello che rimane degli impegni presi con i cittadini il 26 luglio 2017 sono solo le parole perse nel vuoto – attacca Genti Noa -. Basta farsi una breve passeggiata per rendersi conto dello stato di abbandono del centro antiochense: i rami degli alberi entrano quasi dentro le case, creando una scura ombra, accompagnata da un’illuminazione insufficiente, che rende ancora più cupo il viale. Ancora più preoccupante l’igiene pubblica. E’, infatti, noto a tutti che l’abbandono del viale, sommato ad una disinfestazione inesistente, ha fatto proliferare diverse colonie di ratti, i quali scorrazzano da un albero all’altro, o da un cavo all’altro degli impianti elettrici esterni. Il pavimento appare perennemente lurido. In sostanza, una situazione davvero preoccupante.»

«Crediamo che in tutte le zone il decoro e l’igiene debbano essere sempre garantiti, a maggior ragione se si tratta del centro turistico e commerciale – aggiunge Genti Noa -. Abbiamo necessità di dare fascino e lustro al nostro paese e di sostenere, con azioni di abbellimento e di decoro, le attività commerciali che investono nel nostro territorio. Non possiamo continuare a far finta di nulla.»

«Non vorremmo arrivare a pensare che i video di propaganda siano solo la classica gazzosa del momento – conclude Genti Noa -. Dopo che la agiti, perde tutte le bollicine!»

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“Sant’Antioco siAMO noi”! Da questo presupposto nasce l’iniziativa benefica proposta da un’attività imprenditoriale locale (“Insula Immobiliare”) che, grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione culturale “Sant’Antioco abbraccia il mare”, si pone l’obiettivo di cancellare, letteralmente, lo scempio perpetrato ai danni dello storico lavatoio del Lungomare Caduti di Nassiriya, recentemente imbrattato dai soliti vandali. Appuntamento domenica 14 ottobre, alle 10.00, presso il lavatoio per le operazioni di pulizia, cui seguiranno la tinteggiatura delle pareti e il ripristino dei murales deturpati. “Ripuliamo il lavatoio” è un’iniziativa che chiama a raccolta tutti gli antiochensi, (soprattutto bambini e famiglie), con lo scopo di dimostrare che la comunità sa reagire compatta a questi inaccettabili atti di inciviltà.

Il lavatoio, qualche anno fa, in occasione della manifestazione artistica “Al Mare che tutto unisce”, organizzata dall’associazione “Sant’Antioco abbraccia il mare” con la collaborazione del Comune, era stato sottoposto ad un’operazione di riqualificazione, sia con la cura delle aiuole verdi circostanti, sia con la tinteggiatura e l’abbellimento con murales realizzati dalle autrici Tiziana Agus, Valentina Agus e Antonietta Mascia (le quali domenica saranno presenti alla manifestazione per il recupero del loro pregiato lavoro). Era così diventato un piccolo angolo di Sant’Antioco, bello e accogliente. Poi, però, gli incivili ci hanno messo le mani.

In merito, interviene il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, il quale si dice «soddisfatto e certo non sorpreso dal fatto che un’iniziativa simile provenga proprio dai cittadini: la comunità antiochense sa distinguersi per uno spiccato senso civico. E questo progetto ne è la dimostrazione. Quando mi è stata chiesta l’autorizzazione a ripulire il lavatoio non ho esitato un attimo: ho semplicemente ringraziato, mettendo a disposizione gli uffici comunali per ogni evenienza. Occorre guardare ai beni antiochensi, dalla Fontana romana al lavatoio per citarne solo alcuni, come a un qualcosa di proprio, che appartiene all’intera collettività, né al Comune in quanto istituzione, né a nessun altro: la Cultura è di tutti. Auspico un’ampia partecipazione di cittadini, nella speranza che possa costituire un esempio per tutti».