11 January, 2025
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Il comune di Sant’Antioco investirà 320mila euro per la manutenzione e la messa a norma dello stadio comunale di via Amerigo Vespucci. Nello specifico, gli interventi programmati riguardano le “torri faro”, nelle vie di uscita (esodo) dalla struttura e nell’illuminazione di emergenza. Il Comune ha stanziato 120mila euro di fondi propri ed i restanti 200mila sono invece il frutto della partecipazione al bando promosso dalla Regione “Avviso pubblico rivolto agli enti locali della Sardegna per la realizzazione di interventi di riqualificazione degli impianti sportivi. Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna. Area Tematica 1- Linea di azione 1.10.4 “Impiantistica sportiva”.

«La partecipazione al bando ci premia – commenta il sindaco Ignazio Locci – grazie al prezioso lavoro degli Uffici comunali riusciamo a portare a casa 200 mila euro di fondi europei che ci consentiranno di intervenire su una struttura sportiva che da tempo reclama lavori. L’impegno che siamo profondendo sta dando i suoi frutti: proseguiremo su questa strada per la crescita di Sant’Antioco.»

Gli interventi riguarderanno le “torri faro”, ovvero le strutture che danno luce al campo (in erba sintetica) e alle tribune. Queste verranno sostituite integralmente e saranno dotate di moderni impianti di illuminazione, che ridurranno al minimo i disturbi visivi e porteranno i livelli di “luce” a quanto previsto dalla disciplina. Inoltre, il progetto prevede anche la sostituzione dei due portoni delle uscite di emergenza, via Montello e via Rovereto, e saranno entrambe munite di maniglione anti panico. E sempre sulle vie di uscita, è prevista la sostituzione del portone scorrevole dell’ingresso principale sul lungomare Vespucci. Tutte le vie di esodo saranno adeguatamente illuminate per consentire la loro percorribilità in sicurezza.

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R“Il ruolo del CCN nell’economia del territorio e nella costruzione di una destinazione turistica”. Di questo e altro si parlerà nella tavola rotonda promossa dall’Assessorato Regionale del Turismo, alla quale parteciperanno i vari Centri Commerciali Naturali (CCN) della Sardegna per il primo raduno regionale del settore. Appuntamento sabato 6 ottobre, dalle 10.00 alle 13.00, presso il MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco. Dopo i saluti del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, interverranno l’assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas, i rappresentanti dei CCN della Sardegna e alcuni operatori turistici. La giornata sarà arricchita dall’esposizione enogastronomica con degustazione allestita dai Centri Commerciali Naturali sardi.

«Nel novembre scorso – commenta l’assessore del Turismo del comune di Sant’Antioco, Roberta Serrenti – abbiamo promosso la costituzione del CCN Sulki, che mette insieme una grossa fetta degli operatori commerciali e turistici della città. Sul CCN abbiamo scommesso con convinzione e i risultati ci hanno dato ragione: oggi, infatti, il Sulki di Sant’Antioco è una solida realtà. E il fatto che sia stata scelta la nostra città per il raduno dei CCN ne è una conferma. Questo ci inorgoglisce e ci spinge ad andare avanti in questa direzione. La tavola rotonda è un importante momento di confronto e di crescita per il nostro territorio: siamo certi che lavorare in rete con gli operatori sia fondamentale per lo sviluppo in chiave turistica della nostra Isola. Incontrare gli altri Centri Commerciali Naturali – conclude Roberta Serrenti – ci permette di guardare a una visione ancora più ampia, in termini di programmazione e di sistema dello sviluppo della destinazione turistica.»

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Nelle ultime ore è migliorata la viabilità sul ponte di Sant’Antioco, dove da lunedì mattina sono in corso i lavori di manutenzione programmati dall’Amministrazione comunale. La tempistica dell’intervento, coincidente con quella dell’interdizione all’attracco dei traghetti di Portovesme e del conseguente spostamento di tutte le corse verso lo scalo di Calasetta, è stata al centro nei giorni scorsi di un vivace scontro istituzionale tra i sindaci di Carloforte (Salvatore Puggioni) e di Sant’Antioco (Ignazio Locci).

«Il comune di Carloforte ha comunicato tempestivamente, in data 17 settembre 2018, agli enti interessati, compreso il comune di Sant’Antioco, informandoli della temporanea interdizione dell’attracco dei traghetti di Portovesme e del conseguente spostamento di tutte le corse verso lo scalo di Calasetta – ha scritto in un comunicato il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni -. Una decisione, questa, che Carloforte subisce per valutazioni delle autorità competenti sul porto di Portovesme.»

«In data 21.09.2018, tramite i social, senza nessuna comunicazione ufficiale – ha aggiunto Salvatore Puggioni -, ho saputo che il ponte di collegamento tra Sant’Antioco e l’isola madre sarebbe stato oggetto di lavori di manutenzione, che avrebbero imposto il senso unico alternato, dal 24 al 28 settembre https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/2018/09/lunedi-24-settembre-prenderanno-il-via-i-lavori-di-manutenzione-del-ponte-di-santantioco/: esattamente in coincidenza con i lavori presso il molo di Portovesme. Questa decisione è stata, fin dall’inizio, ritenuta penalizzante per la mia comunità e inaccettabile da me e da tutta la maggioranza. E’ impensabile limitare a tal punto la viabilità da e per Carloforte. Nonostante siano stati messi in campo tutti gli accorgimenti del caso da parte del comune di Sant’Antioco, tutto ciò è risultato, purtroppo, insufficiente. Come ho personalmente chiesto appena saputo dell’intervento, sarebbe stato certamente meglio posticipare l’avvio dei lavori sul ponte.»

«Ho chiesto al sindaco Ignazio Locci di assumere ogni decisione affinché si potessero rinviare i lavori di manutenzione del ponte di Sant’Antioco, fino alla conclusione dei lavori su Portovesme. Ad oggi i lavori stanno procedendo e molti miei concittadini stanno manifestando non pochi disagi. Soprattutto riferibili alle emergenze di carattere sanitario. se, come mi auguro, i lavori non dovessero essere sospesi, mi attendo almeno che siano conclusi nelle prossime 36 ore, così come mi è stato assicurato e che, nello stesso tempo, si proceda nel limitare al minimo i disagi. Nel frattempo – ha concluso il sindaco di Carloforte -, abbiamo interessato la Prefettura circa i disagi che questa situazione sta arrecando alla comunità carlofortina.» Questo lunedì 24 settembre.

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, lunedì sera ha risposto al collega di Carloforte Salvatore Puggioni.

«Il comune di Sant’Antioco è sorpreso dalle dichiarazioni rilasciate dal Comune di Carloforte a mezzo comunicato stampa – ha detto Ignazio Locci -. Ci risulta che nei giorni scorsi si sia tenuto un tavolo di coordinamento a Portoscuso in vista dello stop allo scalo di Portovesme e che il nostro Comune non sia stato invitato, nonostante fossimo interessati. Il punto è che ci stanno più a cuore i lavori del ponte e la sua sicurezza, che le sterili polemiche da social.»

«Detto questo, precisiamo che: a parte qualche rallentamento più sensibile in fase di apertura del cantiere, i lavori del ponte sono filati lisci per tutta la giornata. Il senso unico alternato, come è normale che sia, ha inevitabilmente generato rallentamenti del traffico stradale con stop di 2-3 minuti nelle fasi di minore intensità, e di circa 10 nei cosiddetti momenti di punta. Tutto nella norma, insomma. Per l’intera giornata gli Uffici Comunali e la Polizia Municipale hanno monitorato e regolato l’andamento delle operazioni. Ci scusiamo per i “disagi” e vi chiediamo di portare pazienza ancora per qualche giorno – ha concluso il sindaco di Sant’Antioco -. Alla fine dei lavori avremo un ponte più agevole e sicuro. Grazie.»

Oggi, come sottolineato all’inizio, la situazione è sensibilmente migliorata, con meno traffico e, comunque, uno scorrimento più fluido degli automezzi sia in ingresso sia in uscita da Sant’Antioco.

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha convocato il Consiglio comunale in seduta straordinaria per martedì 25 settembre alle 19.00 (fine lavori alle 22.00),  presso la sala consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

– interrogazione presentata dal gruppo Sant’Antioco Attiva su “Consiglio Comunale del 26 luglio 2018”;

– Interrogazione presentata dal gruppo Genti Noa su “Servizi Asilo Comunale Carlo Sanna”;

– variazione n° 11 al bilancio di previsione 2018-2019-2020;

– variazione al bilancio di previsione finanziario 2018 n 9, ratifica della deliberazione di Giunta comunale n° 155 del 9/08/2018 adottata ai sensi dell’art. 175 comma 4, del Dlgs n° 267/2000;

– variazione al bilancio di previsione finanziario 2018 n° 10, ratifica della deliberazione di Giunta    

   comunale n° 173 del 14/09/2018 adottata ai sensi dell’art. 175 comma 4, del Dlgs N 267/2000;

– Integrazione e modifica al regolamento di istituzione e disciplina del contributo ambientale di soggiorno;

– Concessione area classificata S “servizi” nel piano di lottizzazione “Su Cungiau” per la realizzazione di una sede farmaceutica, approvazione progetto e schema di convenzione;

– Mozione presentata dal gruppo Genti Noa su Centro di aggregazione giovanile, dotazione strumentali e arredi;

– Mozione presentata dal gruppo Sant’Antioco Attiva su “spiagge, viabilità, rischio incendi in paese – estate 2018″.

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Il comune di Sant’Antioco investe 420mila euro nell’edilizia privata. Obiettivo: sostenere la microeconomia legata al settore edile, tra piccoli artigiani e liberi professionisti, ridare decoro al centro urbano, offrire un contributo economico ai cittadini per interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente in diverse aree della città (si vedano tutti i requisiti di accesso, i moduli di domanda e la pianta delle zone interessate in allegato al bando pubblicato sul sito www.comune.santantioco.it). Le domande dovranno essere presentate attraverso lo Sportello Suape Sardegna, contestualmente alla richiesta del titolo edilizio, entro lunedì 19 novembre 2018.

«Innanzitutto va sottolineato che si tratta di risorse risalenti al 2004, che erano ormai andate perdute e che, invece, siamo riusciti a recuperare. Fondi che ci consentono di offrire ai cittadini una ghiotta occasione – commenta il sindaco Ignazio Locci – con la somma stanziata è possibile finanziare e realizzare numerosi interventi di edilizia privata. Inoltre, soprattutto in riferimento ai lavori sugli esterni delle abitazioni, questo avviso permetterà di ridare decoro, almeno parzialmente, al centro storico, in cui sono presenti molteplici edifici che necessitano di operazioni di manutenzione e ristrutturazione.»

Per l’assessore dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici, Francesco Garau, si tratta di «un’opportunità che consente di intervenire in tutto il centro urbano per il risanamento conservativo delle facciate ma anche per la realizzazione di opere di consolidamento e recupero delle coperture in cattive condizioni. Un importante incentivo che permette di mettere in moto la microeconomia legata al settore dei piccoli artigiani edili e dei liberi professionisti». 

Il contributo pubblico copre una parte del costo totale dell’intervento ed è determinato secondo le percentuali e sulle seguenti fasce di reddito: 15% del costo per redditi non superiori a 46.063,90 euro; 25% del costo per redditi non superiori a 27.638,34 euro; 35% del costo per redditi non superiori a 22.975,39 euro. Saranno agevolate le richieste in cui si prevedono lavori di finitura esterna.

La graduatoria sarà formata e approvata in base alle condizione e ai criteri specificati nel bando di concorso, a disposizione presso l’Ufficio Tecnico Servizio Urbanistica del Comune di Sant’Antioco e sul sito www.comune.santantioco.it .

 

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Il comune di Sant’Antioco si è aggiudicato 811mila euro di fondi europei a gestione regionale per l’efficientamento energetico. Si tratta di fondi che si sommano alla compartecipazione comunale di 100mila euro, per un totale di oltre 911mila euro che verranno investiti per l’efficientamento energetico del Palazzo Comunale e della scuola Enrico Fermi.

«Con un importante progetto dedicato alla salvaguardia dell’ambiente e all’efficienza energetica, la nostra Amministrazione ha partecipato al bando regionale per il finanziamento di “Interventi di efficientamento energetico e di realizzazione di micro reti in strutture pubbliche nella Regione Sardegna. POR FESR 2014-2020, portando a casa cospicue risorse che saranno necessarie per ammodernare gli edifici pubblici – commenta il sindaco Ignazio Locci – in particolare, ci concentreremo sul Municipio e sulla scuola Fermi. In riferimento all’intervento sulla Fermi, mi preme sottolineare che questi lavori andranno ad aggiungersi a quelli già compiuti negli edifici scolastici cittadini (Antioco Mannai, Via Bologna, Via Virgilio, Generale Carlo Sanna), a testimonianza dell’attenzione sempre alta nei confronti degli edifici scolastici, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza.»

«Con questo intervento si possono garantire risparmi diretti sul costo dell’energia – commenta Francesco Garau, assessore dei Lavori pubblici – dando un grosso contributo anche alla salvaguardia dell’ambiente: i lavori si concentreranno sull’involucro edilizio degli edifici e, in particolare, sugli infissi e sul cappotto termico, oltre che sull’utilizzo di impianti di climatizzazione ad alta funzionalità.»

 

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Il comune di Sant’Antioco investirà 400mila euro per il progetto di restauro e consolidamento della Basilica di Sant’Antioco Martire che verrà sottoposta a un importante e decisivo progetto di restyling che salvaguarderà la struttura e restituirà un monumento restaurato in ogni sua parte, in cui sarà evidenziata la bellezza di una delle chiese più antiche della Sardegna, spazio sacro delle Reliquie e della memoria del patrono della Sardegna: Sant’Antioco Martire.

«E’ dei giorni scorsi la notizia che la Regione ha finanziato il nostro progetto concedendoci quanto richiesto con la partecipazione al bando “Programma di spesa per la concessione di finanziamenti per la messa in sicurezza o ripristino delle condizioni di agibilità degli edifici di culto”: 150mila euro che andranno ad aggiungersi ai 200mila euro messi sul piatto dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e ai 50mila attinti dal bilancio comunale, per un totale di 400mila euro – spiega il sindaco Ignazio Locci – fondi che ci permetteranno di intervenire in maniera decisa sul monumento più importante e rappresentativo della città. Teniamo molto a questo progetto, frutto di una proficua collaborazione con la diocesi di Iglesias e con il parroco della Basilica don Mario Riu: la Basilica è la chiesa che ospita le reliquie del nostro amato Santo, per il quale la comunità nutre una venerazione profonda. Contiamo di avviare i lavori entro l’anno o, al massimo, nei primi mesi del 2019. Questo intervento andrà ad aggiungersi al progetto di risanamento della “voragine” di Piazza De Gasperi, la cui procedura prosegue. Insomma, il cuore del centro storico cittadino avrà presto un nuovo volto, riscoprendo l’attenzione che merita.

Il criterio posto alla base del progetto di restauro si orienta verso un’operazione che porti a soluzione i danni prodotti dal tempo e dai precedenti interventi. I lavori di restauro si concentreranno su alcune parti specifiche del monumento e, semplificando, si orientano fondamentalmente alla verifica e al risanamento della pareti interne e al loro consolidamento; al restauro e riutilizzo a sacrestia dell’ambiente posto a destra dalla navata centrale; alla sostituzione del pavimento interno con altro in lastricato più appropriato e alla corretta valorizzazione dei reperti presenti; al restauro della facciata principale e a un nuovo impianto elettrico.

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Il comune di Sant’Antioco fa un primo bilancio del servizio di segnalazione di discariche abusive e cumuli di immondizia tramite WhatsApp.

«Non avevamo dubbi sull’utilità del servizio – commenta il consigliere comunale con delega all’Ambiente Pasquale Renna – a fronte di tanti cafoni che abbandonano in maniera indiscriminata i rifiuti, vi sono tantissimi cittadini, sicuramente in misura maggiore, che offrono il proprio contributo a questa battaglia: il Comune non ha occhi a sufficienza per individuare tutti gli ammassi che costantemente vengono lasciati nei luoghi più disparati dell’isola, dal centro abitato alle località costiere, ma grazie alla preziosa collaborazione degli antiochensi, possiamo essere sicuramente più incisivi.»

Come funziona il servizio? Innanzitutto, occorre memorizzare nella propria rubrica dello Smartphone il numero 351.1277861; a quel punto, nella lista dei contatti presenti su WhatsApp, apparirà l’utente corrispondente al numero telefonico indicato: Comune di Sant’Antioco, con immagine del profilo il logo del Comune. Le segnalazioni dovranno essere testuali, con tutte le informazioni necessarie per facilitare l’intervento degli uffici: strada e numero civico quando certi, immagini o video esemplificativi e, nel caso non fosse possibile indicare la strada, la posizione GPS, inviandola direttamente dall’applicazione. L’Ufficio Ambiente raccoglie la segnalazione e valuta la modalità di intervento: talvolta è pressoché immediato, in alcune e particolari circostanze occorre più tempo. In casi, ad esempio, in cui vi è la presenza di amianto o in cui la quantità di rifiuti richiede diverse operazioni. 

«Ringraziamo i tanti cittadini che quotidianamente utilizzano lo strumento della segnalazione tramite WhatsApp – commenta il sindaco Ignazio Locci – un servizio che funziona e che si avvale proprio della partecipazione degli antiochensi. Teniamo a precisare che, se non ci fossero strumenti come questo, nel giro di qualche mese, a causa degli incivili, verremmo “sommersi” dal pattume abbandonato. Inoltre, se da una parte ripuliamo là dove l’incivile sporca, dall’altra perseveriamo nella caccia ai responsabili, piazzando le telecamere mobili di cui dispongono Vigili Urbani, Compagnia Barracellare e Ufficio Ambiente.»

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A Sant’Antioco tornano i servizi dedicati alle famiglie e alle pari opportunità. L’asilo “Generale Carlo Sanna” si rifà il look e si prepara ad ospitare i servizi comunali Nido d’infanzia e Sezione Primavera, nonché la Scuola Materna statale. Tutti e tre in un’unica struttura, per garantire ai bambini e alle famiglie un percorso unico e uniforme (dai 3 mesi ai 6 anni) nell’ottica della sperimentazione del polo per l’infanzia.

«Siamo orgogliosi di avere riattivato servizi che a Sant’Antioco mancavano da dieci anni – commenta il sindaco Ignazio Locci – riuscendo anche a far ricadere la Scuola Materna, che rischiava la chiusura, da una gestione comunale a una statale, affidata all’Istituto Comprensivo Statale Sant’Antioco-Calasetta. E siamo peraltro soddisfatti di poter garantire il Nido d’infanzia e la Sezione Primavera, senza contributo regionale, entrambi al costo mensile di 300 euro, dalle 7.30 alle 13.30, pasto compreso. Tariffe che rispondono a quanto stabilito dalla Giunta comunale il 23/11/2017 con la delibera n° 148, che ha quantificato il costo per entrambi i servizi in 300 euro mensili, in linea con quanto si spendeva dieci anni fa. Tariffe, lo specifichiamo, per un servizio a domanda individuale, che difendiamo con convinzione e che abbiamo voluto slegare dalle certificazioni ISEE, che creano confusioni e con le quali si rischia, paradossalmente, di svantaggiare alcune famiglie.»

Tutto ciò che va oltre l’orario indicato potrà essere concordato dalle famiglie con la ditta che gestisce il servizio. I bambini, dunque, potranno beneficiare dell’assistenza e della struttura fino alle 16.00 o fino alle 18.00.

«L’Amministrazione comunale sta investendo tanto – aggiunge il sindaco Locci – si tratta di servizi che non possono essere regalati: nel complesso, quanto viene offerto costa molto di più dei 300 euro richiesti. Se il nostro progetto, come noi prevediamo, andrà in porto, dall’anno prossimo potremo richiedere il contributo regionale che ci consentirà di ridurre le attuali rette. Tengo infine a sottolineare che la sperimentazione del polo per l’infanzia nell’asilo Carlo Sanna è esattamente quello che abbiamo annunciato in campagna elettorale ed è in linea con quanto deliberato nel novembre scorso.»

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Con un’ordinanza sindacale, il comune di Sant’Antioco disciplina i requisiti per l’apertura di nuove sale da gioco in città e l’orario di funzionamento degli apparecchi elettronici di intrattenimento con vincite in danaro. L’obiettivo è combattere le patologie derivanti dal gioco d’azzardo, un importante problema di salute pubblica che colpisce indistintamente tutte le fasce sociali e può portare alla rottura dei legami familiari, alla compromissione della posizione lavorativa e sociale e, nei casi più estremi, a gravi fatti delittuosi contro di sé ed i propri congiunti.

«La Sardegna – spiega il sindaco Ignazio Locci – è la regione italiana con il maggior numero di apparecchi per l’esercizio del gioco d’azzardo: a Sant’Antioco, secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero dell’Interno, sono presenti 75 slot machine, 6,7 ogni mille abitanti, per una spesa procapite annua di 534 euro. Sono numeri che impongono una riflessione e, soprattutto, provvedimenti concreti utili a fronteggiare il grave fenomeno della ludopatia che sta prendendo piede anche nella nostra comunità. Con questa ordinanza, cerchiamo, appunto, di porre un freno alle patologie derivanti dal gioco d’azzardo. Ma non ci fermeremo qui: l’assessorato ai Servizi Sociali sta programmando una serie di incontri-convegno in cui verrà affrontato e discusso il problema.»

Nello specifico, l’ordinanza disciplina (a partire da lunedì 3 settembre 2018) l’apertura di nuove sale da gioco che non potranno sorgere a meno di 300 metri da tutta una serie di punti sensibili della città. Ma, soprattutto, norma gli orari di funzionamento degli apparecchi elettronici con vincite in denaro, stabilendo che potranno essere messe in funzione soltanto dalle 12.00 alle 18.00 e dalle 20.00 alle 24.00. Le slot machine, nelle ore di sospensione del funzionamento, devono essere spente tramite l’apposito interruttore elettrico e mantenute non accessibili.

«Una decisione coraggiosa – conclude Ignazio Locci – che riteniamo doverosa: è quello che ci è consentito finché queste “macchinette” resteranno autorizzate dalla legge. Diversi cittadini sono finiti nella morsa della ludopatia e non possiamo certo accettare passivamente questo triste fenomeno.»