17 July, 2024
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«L’Istituto Globale di Sant’Antioco-Calasetta è un’autonomia scolastica che resta saldamente in piedi in ragione delle norme e dei requisiti attuali e non può essere messa in discussione: l’abbiamo ottenuta anni fa portando le nostre ragioni in tutti i tavoli istituzionali e non intendiamo certo sacrificarla sull’altare delle aspirazioni di chissà chi.»

Il sindaco Ignazio Locci, nell’ambito della discussione sul nuovo Piano di dimensionamento scolastico, interviene per liberare il campo da “fraintendimenti” che vorrebbero la soppressione dell’Istituto Globale e della sua autonomia grazie allo scorporo del liceo Emilio Lussu ai fini del suo inserimento nell’Autonomia scolastica del Gramsci-Amaldi di Carbonia.

«L’ipotesi è stata divulgata dalla CGIL Scuola territoriale che, tramite i propri canali comunicativi, ha diffuso questo prospetto di dimensionamento del Sulcis Iglesiente che non solo non è plausibile in base alle nuove regole, ma è inaccettabile sotto tutti i punti di vistaprosegue il sindaco Ignazio Locciva bene che annualmente in questa fase siamo abituati a vedere circolare  ipotesi di soppressione di autonomie e/o di accorpamenti di istituti tra diversi Comuni in alcuni casi inverosimili, ma provare a cancellare ‘un’Autonomia importante come la nostra, che rappresenta un’isola e due Comuni, ci pare un azzardo, una proposta scomposta e immotivata».

In questa fase sono in corso le varie conferenze territoriali che hanno l’obiettivo di redigere il Piano di dimensionamento e di riorganizzazione della rete scolastica del territorio sulla base delle nuove regole che in Sardegna metterebbero a rischio oltre 40 istituzioni scolastiche, ma non quella di Sant’Antioco. «Nella conferenza della provincia del Sud Sardegna alla quale appartiene il comune di Sant’Antioco, infatti, è pacifico che l’Istituto Globale Sant’Antioco-Calasetta resti in piedi perché abbondantemente all’interno dei requisiti richiesti dalla legge nazionaleconclude il Sindaco dato che comprende oltre 1.200 studenti di ogni ordine e grado a fronte dei 900 richiesti. Il documento di dimensionamento scolastico finale verrà portato all’attenzione dei Sindaci per poi essere votato, e non certo dei sindacati. Si mettano l’anima in pace».

 

«La Regione può, ha il dovere di intervenire per salvare le decine di autonomie scolastiche a rischio, in procinto di essere sacrificate dalla fredda logica dei numeri e dei costi, così come previsto da norme nazionali che non tengono conto delle varie e diverse specificità territoriali. Norme uguali per tutti che, applicate in Sardegna, produrranno un’ecatombe. La Regione, dunque, deve negoziare con lo Stato obiettivi adatti all’Isola, alla sua condizione, al fine di giungere a una “tipologia” di dimensionamento misurata, mettendo sul piatto le risorse necessarie per pagare Presidi e DSGA. Mi appello anche all’Anci Sardegna perché si faccia promotrice presso il Governo regionale verso l’apertura di un tavolo di trattativa con lo Stato.»

A dirlo è Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«Da Sindaco mi confronto con questo tema ormai da anni e ho maturato la convinzione che parlarne soltanto in occasione delle conferenze annuali per la redazione del “Piano di dimensionamento scolastico” (peraltro già abbondantemente deciso da enti sovraordinati ai Comuni sulla base di logiche glaciali), sia un cattivo servizio reso alle nostre Comunità: dobbiamo invece pretendere scuole in ogni Comune, presidi dello Stato stabili per garantire un futuro alla nostra società aggiunge Ignazio Locci -. Come risolvere il problema in Sardegna? Le norme nazionali che, come detto, vengono applicate in ogni porzione di territorio, penisola e isole comprese, si rifanno a una logica dei costi e del risparmio economico: norme di stabilizzazione dei conti pubblici che, di fronte al calo demografico e alla conseguente riduzione della popolazione studentesca, innescano il meccanismo di funzionamento di un’immensa tagliola che annualmente si abbatte sulla Scuola –  intesa come istituzione – senza pietà. La Regione, pertanto, deve aprire un tavolo dedicato alla Sardegna con il Governo nazionale liberando risorse per almeno dieci milioni di euro necessarie per pagare Presidi e DSGA: di fronte ad un avanzo libero di amministrazione da 170 milioni di euro, non mi sembra una grande cifra, quanto piuttosto un investimento lungimirante conclude Ignazio Locci -. Mi appello al buon senso di tutti gli attori coinvolti: la soluzione può essere individuata.»

 

Il 151° reggimento fanteria “Sassari” s’è aggiudicato ieri il 10° Memorial di calcio “Silvio Olla”, il maresciallo capo dell’Esercito morto a 32 anni nell’attentato di Nassiriyah, in Iraq, il 12 novembre 2003. La squadra del 151° ha battuto in finale per 4 a 1 la rappresentativa di Sant’Antioco. Al terzo posto s’è classificato il Reggimento logistico “Sassari” che ha sconfitto la formazione mista del Comando Militare Esercito Sardegna – 1° Reggimento corazzato.

Prima del fischio d’inizio la banda musicale della Brigata “Sassari” ha intonato l’“Inno di Mameli” e “Dimonios”, il celebre inno dei “diavoli rossi”. Tutte le gare del Memorial, organizzato dal comune di Sant’Antioco in collaborazione con l’ASD Antiochense Calasetta, sono state disputate nello stadio comunale di Sant’Antioco.

Il Memorial è stato preceduto da un momento di raccoglimento e preghiera nella tomba del caduto, nel cimitero comunale, ai piedi della quale è stata deposta una corona d’alloro. La commemorazione, presieduta da don Giulio Corongiu, parroco della chiesa Nostra Signora di Bonaria, e concelebrata da don Marco Zara, cappellano militare del 151° Reggimento, ha visto la partecipazione dei familiari del sottufficiale, del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, generale Stefano Scanu, del comandante della Brigata “Sassari”, generale Stefano Messina, e del comandante del 151° Reggimento, colonnello Alessio Argese. Erano presenti, inoltre, gli amici antiochensi del militare caduto, sempre presenti all’ormai tradizionale appuntamento annuale.

Al termine della manifestazione sportiva sono stati premiati Giovanni Chighine (miglior portiere) e Davide Satta (miglior giocatore), entrambi effettivi al 151° Reggimento. In campo, oltre al 151°, al Reggimento logistico, alla squadra mista del Comando Militare Esercito Sardegna – 1° Reggimento corazzato e a una rappresentativa di Sant’Antioco, le squadre giovanili dell’Antiochense, dell’Antas Iglesias, del Carloforte e del Calcio Giba, che hanno disputato un ulteriore mini torneo nella categoria esordienti, vinto dalla squadra dell’Antiochense.

 

Si terrà domani, 6 ottobre, presso il centro di aggregazione sociale di via Giudice Mariano, a Sant’Anna Arresi, con inizio alle 10.00, il terzo “Blue Friday”, venerdì del pescatore, iniziativa ideata dalla Uila Pesca, nell’ambito del Programma nazionale triennale pesca e acquacoltura finanziato dal Masaf.

Dopo la relazione introduttiva del segretario regionale Uila Pesca Luciano Marica, interverranno: Anna Maria Teresa Diana, sindaco di Sant’Anna Arresi; Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco; Fabio Vaccaro, comandante della Capitaneria di Porto di Sant’Antioco.

Modererà i lavori Gaia Garau, segretaria generale della Uila Uil.

Durante l’incontro sarà proiettato il docufilm dal titolo: Pescatori, una vita per il mare, diretto da Enrico Ventrice e realizzato dalla Fondazione Argentina Altobelli, in collaborazione con la Uila Pesca.

I lavori saranno conclusi dal segretario nazionale della Uila Pesca Fabrizio De Pascale.

Al termine è previsto uno “show cooking” di chef professionisti che hanno proposto prodotti e ricette locali.

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente fanno fronte comune per affrontare la situazione del polo industriale di Portovesme che vede in difficoltà le aziende Sider Alloys, Portovesme Srl, Eurallumina e le imprese d’appalto del settore Enel produzione e tutto l’indotto.

«Il polo industriale è stato e rimane un pilastro portante dell’economia del Sulcis anche se da anni subisce attacchi che ne mettono a dura prova la tenuta. Molti lavoratori, la maggior parte provenienti da tutto il Sulcis, attendono di rientrare a lavorare dopo anni di sofferenza e promesse non mantenute. Si attende che la politica regionale e ministeriale dia risposte alle tante domande riguardanti la incertezza dei lavoratori che si aspettano un intervento strutturato e sviluppato con tempi certi.

Il Piano Sulcis, nato dopo tante lotte operaie, ancora oggi, dopo 12 anni, non vede risposte occupazionali accettabili. Stesso destino sta subendo il programma Jtf anch’esso in attesa di uno sviluppo temporale certo e funzionale ai bisogni del territorio del Sulcis Iglesiente. Noi siamo al fianco dei lavori e delle loro famiglie e chiediamo che ci sia una nuova linea che contempli la ripartenza di tante attività. Come Comuni del Sulcis abbiamo tante difficoltà nel dare risposte ai nostri cittadini.

Siamo uniti e determinati a partecipare a qualsiasi iniziativa per il bene del nostro Sulcis Iglesiente e del nostro polo industriale, fonte di reddito per i nostri cittadini. Abbiamo necessità di tutte le risorse necessarie per consentire che i nostri giovani non vadano in altre realtà a cercare fortuna. Dobbiamo onorare il grande lavoro fatto in passato riprendendo in mano le sorti del nostro territorio. Siamo al fianco dei lavoratori tutti e delle loro famiglie.»

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente.

Pietro Morittu Carbonia

Mauro Usai Iglesias

Pietro Cocco Gonnesa

Elvira Usai San Giovanni Suergiu

Ignazio Locci Sant’Antioco

Claudia Mura Calasetta

Stefano Rombi Carloforte

Ignazio Atzori Portoscuso

Sasha Sais Musei

Paolo Sanna Fluminimaggiore

Laura Cappelli Buggerru

Isangela Mascia Domusnovas

Debora Porrà Villamassargia

Romeo Ghilleri Nuxis

Antonello Cani Narcao

Gianluigi Loru Perdaxius

Massimo Impera Santadi

Marcellino Piras Villaperuccio

Emanuele Pes Tratalias

Andrea Pisanu Giba

Gian Luca Pittoni Masainas

Maria Teresa Diana Sant’Anna Arresi

Mariano Cogotti Piscinas

Dopo l’adesione al network “Amici della famiglia” nell’aprile scorso, il comune di Sant’Antioco punta al riconoscimento di “Comune amico della famiglia – Family Italia”, rilasciato dall’agenzia per la famiglia della provincia Autonoma di Trento, certificazione di impegno ad orientare le politiche in un’ottica family friendly, ovvero con servizi e interventi che rispondano alle esigenze e alle aspettative espresse dalle comunità locali. Con la delibera di Giunta del 26 settembre scorso, infatti, l’Amministrazione comunale ha approvato “Il Piano di interventi in materia di politiche familiari” 2023-2025 e istituito la commissione interdisciplinare che avrà il compito di supportare il Comune nell’elaborazione, aggiornamento e valutazione del Piano. Atti, questi, propedeutici e indispensabili al raggiungimento del Marchio Family Friendly.

Il “Piano degli interventi in materia di politiche familiari” si regge sulla volontà di implementare i servizi esistenti a favore della famiglia (intesa in tutte le sue espressioni) e di crearne di nuovi, come l’allestimento di spazi con fasciatoi in almeno cinque punti di interesse (Parco archeologico, aree sportive, aree balneari). Più in generale, si va dalle azioni inserite nella macro area “Ambiente e qualità della vita” a quelle interne alla sezione “Comunicazione”; o ancora, dalla “Comunità educante” al “Welfare territoriale e servizi alle famiglie”.

«Gli obiettivi insiti in questo progetto, ambizioso ma assolutamente alla portata di Sant’Antiocospiega l’assessora delle Politiche sociali, Eleonora Spigasono molteplici e in linea generale si delineano a partire dal sostegno delle politiche per il benessere della comunità e delle famiglie, fino al perseguimento della piena promozione sociale anche attraverso il coinvolgimento delle reti locali e delle risorse attivabili sul territorio comunale. E per la realizzazione di tale processo si presuppone il superamento di logiche assistenzialistiche in favore di approcci orientati allo sviluppo di comunità, trasversali e interdisciplinari (servizi sociali, tempo libero, cultura, ambiente, sport, casa, lavoro, trasporti, etc.), che portano a considerare centrale la promozione sociale affinché la famiglia diventi soggetto attivo e propositivo.»

«In questi anni ci siamo impegnati particolarmente per rendere la nostra città, il territorio comunale di Sant’Antioco, accogliente e a misura di famiglia – commenta il sindaco Ignazio Locci, a cui fanno capo le politiche per il benessere della comunità e della famiglia, coadiuvato dall’assessora Eleonora Spiga e dalla responsabile del servizio Politiche sociali Antonella Serrentima siamo assolutamente consapevoli che occorra fare sempre di più e meglio, rafforzando i nostri servizi consacrati alla famiglia e ai giovani già a disposizione e creandone nel contempo di nuovi. Sant’Antioco family friendly è un obiettivo che intendiamo perseguire anche attraverso la realizzazione di una vera “Comunità educante”, i cui principi e presupposti sono cardini di questo progetto sociale che vede il coinvolgimento diretto del Terzo Settore, peraltro presente nella Commissione Interdisciplinare con due componenti effettivi. Insomma, è un programma che coinvolge l’intero tessuto sociale e che ci proponiamo di guidare nel migliore dei modi possibili.»

Il comune di Sant’Antioco parteciperà, il 13 ottobre prossimo, a Nuoro, alla terza Convention regionale “Network Family in Italia, Sardegna 2023”.

Dura critica del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, all’assessore regionale degli Enti locali, Aldo Salaris, sulla gestione della pianificazione e programmazione strategica.

«Le “assurde richieste” dell’assessore agli Enti locali della Regione Sardegna avanzate ai Comuni rappresentano l’approssimazione con cui in questi anni l’Assessorato si è approcciato alla programmazione territoriale, ed evidenziano quanto sia poco chiaro ciò di cui si occupano i Comuni, della mole di lavoro con cui si confrontano quotidianamente, delle risposte che ogni giorno devono restituire ai cittadinidice Ignazio Locci -. Ebbene, l’Assessorato degli Enti Locali, Finanza e Urbanistica, in data venerdì 22 settembre, alle 12:34, ha trasmesso una PEC a tutti i Comuni della Sardegna (acquisita dall’ufficio Protocollo del Comune di Sant’Antioco alle 13:56 dello stesso giorno) avente ad oggetto “Pianificazione e programmazione strategica. Richiesta proposte progettuali territoriali”, con la quale, così come da oggetto, si richiede ai Comuni di avanzare le proprie proposte in parte entro il 26 settembre e infine entro il 29 settembre. Ora, considerato che abbiamo ricevuto la richiesta venerdì, gli uffici competenti, insieme all’Amministrazione comunale, dovrebbero elaborare tali proposte entro domani, martedì 26, a partire da oggi, lunedì 25, considerato il fine settimana appena trascorso che, come è noto, prevede la chiusura dei Municipi.»

«Naturalmente non intendiamo perdere tempo inseguendo l’Assessorato Regionale, dato che proprio su questo importantissimo tema, ovvero la programmazione “2021-2027 Riqualificazione urbana. Fondo sviluppo e coesione”, lo abbiamo aspettato a lungoaggiunge Ignazio Locci -. Oggi invece scopriamo che l’Assessore si aspetta da noi una corsa ad ostacoli olimpionica al fine di riuscire a trasmettere schede progettuali avvalendoci di una finestra di un paio di giorni. Come se gli uffici comunali non avessero altro da fare e stessero aspettando le PEC perentorie dell’assessore.»

«Tra l’altro evidenzio che di cosiddette “schede progettuali” in questi anni ne abbiamo mandato parecchie, anche ad altri assessorati (come per il JTF all’Assessorato all’Industria), per poi scoprire che alla fine della fiera si è trattato di tempo perso. Queste non sono le modalità con cui fare strategia di sviluppo per la Sardegna, bensì, molto più semplicemente, il modo per obbligare i sindaci, le amministrazioni locali, i Comuni sottodimensionati, a correre, accantonare le priorità quotidiane per perdere tempo, così come già successo in più circostanze – conclude il sindaco di Sant’Antioco -. Tempo da perdere, insomma, noi che siamo quotidianamente in “trincea”, non ne abbiamo.»

L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco prosegue il programma di riqualificazione, ammodernamento e manutenzione straordinaria dell’impianto di illuminazione pubblica cittadina. Ieri sono stati montati nuovi proiettori nelle torri faro del porto, nella zona prossima al ponte, e gli uffici hanno affidato alla ditta aggiudicataria i lavori (per un importo di 180mila euro, fondi PNRR) del progetto di completamento di illuminazione del Parco Giardino e dell’intervento in programma sull’impianto del Lungomare Silvio Olla (che costeggia il parco), nello specifico sui lampioni posizionati lungo il percorso che presentano numerose criticità legate ad armature datate, non più a norma e non più performanti.

«Pian piano, sfruttando tutti gli strumenti finanziari a disposizione, compresi quelli del PNRRcommenta il sindaco, Ignazio Loccistiamo mettendo mano sull’impianto cittadino: abbiamo già realizzato svariarti interventi e con queste ulteriori somme possiamo dare concretezza al progetto di illuminazione del Parco giardino, negli anni divenuto sempre più punto di ritrovo dei giovani anche nelle ore notturne, iniziato nell’inverno scorso con il posizionamento dei primi lampioni performanti in prossimità dell’area giochi dedicata ai nostri bimbi. Inoltre, non sarà sfuggito che il Lungomare Silvio Olla è servito da una serie di punti luce con lampade di colore diverso che adempiono scarsamente alla loro funzione: interverremo anche su quelli e sfrutteremo al meglio, in altre zone della città, le economie che deriveranno dai lavori.»

Da ieri, intanto, nuove e più potenti torri faro “sorvegliano” l’area del porto. «Questo intervento rientra nel programma di manutenzione straordinariaspiega l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau – i proiettori erano datati, mal funzionanti e spesso quella zona si trovava al buio. Con questo nuovo impianto possiamo ora garantire maggiore sicurezza anche alle barche da pesca ormeggiate nei pontili attigui all’area oggetto di intervento. Quanto al parco Giardino, renderemo completamente illuminato il nostro fazzoletto verde, promuovendo maggiore sicurezza. Infine, dopo tanta attesa, ci concentriamo sul Lungomare Silvio Olla: mettiamo “ordine” nei lampioni offrendo maggiori prestazioni, sia in termini di luminosità che di risparmio energetico. Siamo consapevoli che le zone della città che mostrano carenze sono numerose, ma siamo altresì certi di voler portare avanti il nostro impegno di efficientamento energetico al fine di dare risposta a tutte le esigenze – conclude Francesco Garau -. Inoltre, è bene precisare che proseguendo su questa strada continueremo anche a ridurre i costi dell’energia pubblica, una voce che, in questi ultimi anni, ha gravato particolarmente sul bilancio comunale.»

A Sant’Antioco riprendono le attività del progetto “MuseoDiffuso.exe – Centro esperienze creative Ex-Montegranatico, spazio fisico polifunzionale, contenitore di eventi e generatore di contenuti, creato da e per i giovani e curato in questa seconda annualità dall’Associazione Ottovolante Sulcis, partner del comune di Sant’Antioco. Il progetto, che ha sede negli spazi riqualificati dell’ex Montegranatico in piazzetta padre Bruno Orrù, rientra nell’ambito del più ampio “Museo Diffuso Isola di Sant’Antioco”, programma che mette a sistema tutti gli attrattori culturali di Sant’Antioco ed è finanziato dalla Fondazione di Sardegna.

Presto verrà pubblicato il calendario delle attività ma ciò che conta è che il MuseoDiffuso.exe prosegue il suo percorso: «Non si potevano certo vanificare tutti gli sforzi fatti per far rinascere a Sant’Antioco, dopo tanti anni di vuoto imperdonabile, il progetto MuseoDiffuso.exe, spazio animato e strutturato per l’aggregazione giovanile – commenta l’assessore della Cultura Luca Mereu gli sforzi dell’Amministrazione comunale, da ora in poi, saranno tesi a far sì che questo luogo polifunzionale, generatore di contenuti esperenziali, ludici e formativi, divenga uno spazio fisico irrinunciabile per tutta la comunità di Sant’Antioco, capace di rispondere ai tanti bisogni e aspirazioni dei nostri giovani».

«Per noi è stata una scelta naturale dare continuità al progetto MuseoDiffuso.Exe aggiunge il sindaco Ignazio Locciun luogo in cui i nostri giovani possono trovare la propria individualità, possono esprimersi, crescere, studiare, creare. Non vediamo l’ora di vedere il centro a regime con le innumerevoli attività laboratoriali che hanno segnato la prima annualità del nostro “centro di aggregazione”.»

Intanto, sabato 16 settembre, al Forte Sabaudo, con inizio alle 21.30 (ingresso gratuito), si terrà un evento sulla residenza artistica “Fotosintesi – Arte sostenibile”, un progetto  ideato da Chiara Caredda e Ottovolante Sulcis APS, realizzato con un contributo della Fondazione di Sardegna e con il sostegno del comune di Sant’Antioco, MuseoDiffuso.exe e il Parco Storico Archeologico di Sant’Antioco. Il progetto affronta il tema della sostenibilità dal punto di vista della ricerca artistica, esplorando nuovi approcci e pratiche dell’arte visiva nella scoperta del territorio, con gli artisti Chiara Arturo, Stefano Laddomada e Francesco Puppo. Il lavoro, sviluppato collettivamente attraverso la contaminazione dei contributi personali dei partecipanti, sarà oggetto di una esposizione finale e di  una pubblicazione sotto forma di catalogo che raccoglierà le esperienze della residenza.

Programma dell’evento di sabato al Forte “Su Pisu”:

– 21.30 talk con Elena Rucli – Robida collective
L’esperienza di Robida collective: vivere in un paese marginale, pratiche ed esperienze per vivere e interpretare un territorio.

– 22.30 live performance – Act of seeing di Giacomo Salis.

Date e programmi degli eventi autunnali sono definiti. Obiettivo: destagionalizzare l’offerta turistica e assicurare un cartellone di primo livello anche nei mesi di settembre e ottobre, mentre la macchina organizzativa del Natale 2023 prosegue a ritmo spedito. In calendario, dunque, il “Family Fest”, dal 22 al 24 settembre prossimi; la “Festa della birra”, 29 e 30 settembre e 1 ottobre; “Noi Camminiamo in Sardegna”, evento a sfondo regionale che, dal 4 al 7 ottobre, porterà in Sardegna e a Sant’Antioco numerosi pellegrini alla scoperta del territorio.

Si parte con il “Family fest” (22, 23, 24 settembre): «È un evento di nuova concezione interamente costruito attorno alle famigliespiega l’assessora del Turismo e delle Attività produttive, Roberta Serrentitre giorni all’aria aperta nel nostro splendido Parco Giardino dove le famiglie si “sfideranno” in giochi semplici, come quelli di una volta. E poi non mancheranno le mascotte (Masha e Orso, la famiglia Disney con Paperino, Paperina, Topolino e Minnie), i laboratori per bambini (con disegni, decoupage e tante attività interessanti per dare sfogo all’immaginazione e alla creatività dei più piccoli), la baby dance, i dj set, il miglior street food regionale per tutti i gusti».

A seguire la prima edizione del  Sulky beer fest (29 e 30 settembre e 1 ottobre) che si terrà tra Piazza Italia e il Corso Vittorio Emanuele in concomitanza con la celebre Oktoberfest di Monaco, tra spettacoli, cibo di strada, musica e, soprattutto, la “bionda” più amata (ma anche rossa, ambrata…). A Sant’Antioco i più stimati birrifici artigianali sardi, arrosti e fragranti fritture sia di mare che di terra. E tutte le sere musica dal vivo e dj set.

E ancora: “Sant’Antioco il Santo venuto dal mare”, evento che rientra nell’ambito di “Noi camminiamo in Sardegna”: tre giorni all’insegna dell’accoglienza di pellegrini, giornalisti, esperti camminatori. Si parte mercoledì 4 ottobre con il tour “Benvenuti a Sant’Antioco”, dedicato alla visita in Basilica e alle Catacombe, al racconto dell’abito tradizionale e della tradizione legata ai festeggiamenti del Santo e degli aspetti folkloristici tipici dell’isola. Si continua giovedì 5 con il tour “Una terra antica” che prevede di buon mattino la camminata da San Giovanni Suergiu fino alla Salina, attraversando paesaggi incontaminati fino alla scoperta delle bellezze naturalistiche, delle nostre montagne di sale e dell’”industria“ sostenibile attiva alla Salina. Si prosegue la sera con la visita al Parco archeologico e alla torre Canai che, con il suo panorama mozzafiato e l’immensa finestra sul mare, introdurrà i visitatori alla successiva giornata. Venerdì 6 il tour sarà “Un mare d’incanto” e prevede la giornata esperienziale di navigazione e vita  sul mare a bordo dei pescaturismo.

«Come sempre prosegue Roberta Serrenti – cercheremo di mostrare le bellezze che Sant’Antioco offre anche nel periodo di “bassa stagione” in un mix capace di realizzare una vacanza unica ed indimenticabile, puntando sugli attrattori principali: religiosi, storici, culturali, ambientali. Non mancheranno gli appuntamenti con l’enogastronomia nei diversi locali della città. Questo appuntamento, arrivato alla sua seconda edizione, è uno dei tanti strumenti con cui l’Amministrazione punta all’obiettivo della destagionalizzazione del prodotto turistico, offrendo occasioni concrete di promozione e di co-marketing, dove la collaborazione tra pubblico e privato aiuta vicendevolmente la promozione dei prodotti e del territorio, creando indotto ed occasioni economiche importanti.»

Una serie di eventi che precedono le manifestazione del Natale 2023. «Sant’Antiococonclude il sindaco Ignazio Loccitiene molto al Natale così come lo abbiamo concepito in questi ultimi anni: quindi al Villaggio animato per i più piccoli, alle splendide luminarie, agli appuntamenti di intrattenimento, ai laboratori per i bimbi, al mercatino. Per questo, gli uffici sono già al lavoro affinché Sant’Antioco possa beneficiare di un Villaggio di Natale all’altezza delle aspettative.»