19 July, 2024
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In vista della ricorrenza della Domenica delle Palme (25 marzo), l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco raccomanda ai cittadini di non tagliare le foglie dalle palme messe a dimora nei giardini pubblici.

«Invito i cittadini ad evitare la raccolta del cuore delle palme nelle aree comunali – commenta il sindaco Ignazio Locci – in quanto il taglio incontrollato produce un grave danno alla pianta. Le “ferite” derivanti dal taglio del cuore della palma, infatti, provocano la fuoriuscita di una essenza vegetale che fa da richiamo al terribile punteruolo rosso. Il micidiale coleottero che, dopo essersi introdotto all’interno dell’albero, provoca la sua morte.»

In generale è assolutamente sconsigliato potare le palme in questo periodo, in cui sono costanti le temperature al di sopra dei 10 gradi centigradi. La potatura delle foglie e delle infiorescenze si esegue, infatti, nel periodo invernale, quando il volo degli adulti di coleottero è limitato. Una raccolta del cuore delle palme prematura e senza precauzioni può inoltre provocare problemi alla pianta, bloccandone la crescita e creando, in alcuni casi, danni irrimediabili.

E’ in vigore l’ordinanza sindacale n° 13 del 19/04/2016 “Lotta e contenimento del Punteruolo rosso delle palme – disposizioni urgenti per l’attuazione di misure di protezione e per l’abbattimento degli esemplari infetti”. Al riguardo, si sottolinea che i proprietari di palme presenti nella giurisdizione comunale devono provvedere alla verifica visiva delle piante di propria titolarità e alla segnalazione di quelle infestate o potenzialmente infestate al servizio comunale Ufficio Manutenzioni (geom. Ennio Bardi) entro 48 ore dall’identificazione. La comunicazione può essere effettuata direttamente in Municipio, tramite fax al numero 0781/8030275, o con mail certificata all’indirizzo protocollo@comune.santantioco.legalmail.it.  

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Il Consiglio comunale di Sant’Antioco ieri sera ha approvato la proposta di delibera del Consiglio Comunale che punta alla modifica del piano infrastrutturale di Sant’Antioco, così come previsto nel Piano Sulcis, e alla conseguente rimodulazione delle risorse. Un documento proposto dalle forze politiche cittadine presenti in Consiglio Comunale, firmato da 15 consiglieri su 16, frutto di un dibattito che ha coinvolto maggioranza e opposizione, espressione degli interessi e della volontà della comunità antiochense. In una sala consiliare gremita, gli schieramenti politici (un consigliere si è astenuto) hanno detto sì alla proposta di modifica delle opere previste per Sant’Antioco, stabilendo di richiedere alla Regione Sardegna la modifica del Piano infrastrutturale di Sant’Antioco previsto nel Piano Sulcis relativo a “Nuova connessione dell’istmo e circonvallazione Sant’Antioco”, inserendo quale soluzione più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico di Sant’Antioco: la realizzazione di una circonvallazione leggera e alternativa, individuata in buona parte in una rete viaria già esistente, quindi con il minimo consumo del territorio; e la riqualificazione e la ristrutturazione dell’attuale ponte con miglioramento dell’aspetto  visivo, attraverso la realizzazione di un belvedere e l’inserimento della pista ciclabile. Ma non solo: con il documento approvato ieri, si chiede alla Regione di destinare le economie derivanti dalle modifiche progettuali alla realizzazione del nuovo porto polifunzionale del Sud Sardegna sull’Isola di Sant’Antioco. Un progetto di rimodulazione che, nel suo complesso, passa innanzitutto dalla restituzione della titolarità del ponte all’ANAS, così come stabilito dall’assemblea civica.

«Un documento che viene da lontano – commenta il sindaco Ignazio Locci – cui siamo giunti dopo attente valutazioni compiute su tutti i versanti, soprattutto nel merito: la nostra conclusione, concordata con le forze di opposizione, è che la circonvallazione e il cosiddetto ponte alto, così come progettati nell’ambito del Piano Sulcis, produrrebbero un impatto negativo sull’economia della città, sconvolgendone profondamente il contesto paesaggistico, economico e sociale. Rappresenterebbero, di fatto, un ostacolo insormontabile allo sviluppo di Sant’Antioco. Sia chiaro che non intendiamo minimamente rinunciare alle risorse destinate alle infrastrutture: le nostre proposte di modifica sono coerenti con lo spirito iniziale del Piano Sulcis e adeguate alle esigenze economiche e sociali della nostra isola e di tutto il Sud Sardegna. Ora si apre una nuova fase: confidiamo nella leale collaborazione della Regione.»

«Per me è una grande soddisfazione aver partecipato alla scrittura del documento e averlo firmato e approvato quasi all’unanimità, dopo un paio d’anni di lotte politiche che mi hanno visto in prima linea contrastare la realizzazione di queste opere inutili e dannose – commenta il capogruppo di “Sant’Antioco Attiva” Massimo Melis -. Le priorità sono sicuramente altre: abbiamo bisogno di opere che portino sviluppo. Ora dobbiamo fare in modo che la Regione, nei suoi rappresentanti politici, capisca e assecondi la volontà di un paese unito.»

«Non saprei dire quante volte ciò sia accaduto, ma stavolta il Consiglio comunale si è pronunciato quasi all’unisono, dimostrando che sulle questioni importanti occorre essere obiettivi ed avere la capacità di superare le contrapposizioni politiche – commenta il capogruppo di “Genti Noa” Alberto Fois -. Non importa che l’opposizione avesse chiesto con specifica mozione questa deliberazione nel mese di luglio, poi a ottobre e infine a marzo. La politica è prima di tutto un’assunzione di responsabilità ed oggi, dai banchi dell’opposizione, Genti Noa insieme alle altre forze politiche presenti in consiglio comunale, ha assunto una decisione di governo, responsabilmente, nell’esclusivo interesse dei cittadini di Sant’Antioco. Adesso confidiamo nella capacità di sindaco e assessori di attivare tutti i canali  per convincere le amministrazioni competenti a rimodulare le risorse nell’interesse del nostro territorio senza perdere per strada un solo centesimo. La storia, talvolta, si costruisce in un attimo. Speriamo di averlo colto e che non sia troppo tardi.»

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Questa mattina, il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, il vice sindaco Eleonora Spiga e l’assessore della Cultura Rosalba Cossu hanno incontrato il Direttore della Direzione Marittima di Cagliari, Capitano di vascello Giuseppe Minotauro, accompagnato dal comandante della Capitaneria di Porto di Sant’Antioco, Tenente di vascello Maria Teresa Ostuni, e dal Comandante della delegazione di spiaggia di Calasetta – Circomare Sant’Antioco, Robertino Esposito. All’incontro ha preso parte anche il sindaco di Sant’Anna Arresi, Teresa Pintus.

La visita istituzionale è stata l’occasione utile per affrontare tutta una serie di tematiche che pongono in relazione la Guardia Costiera con le Amministrazioni comunali di Sant’Antioco e Sant’Anna Arresi. In particolare, il tavolo di confronto si è concentrato sugli aspetti legati alla pianificazione del Porto di Sant’Antioco e al problema degli sbarchi dei migranti. Per quanto riguarda la pianificazione del porto, il sindaco Ignazio Locci ha ripercorso le tappe specificando lo stato attuale della procedura. Sul problema sbarchi, i due sindaci hanno evidenziato le criticità che sorgono ogniqualvolta si verificano simili episodi, soprattutto in riferimento al recupero dei cosiddetti barchini, spesso abbandonati nei luoghi di approdo. Da parte della Guardia Costiera è stata manifestata apertura in tal senso, al fine di trovare soluzioni condivise che possano porre rimedio al problema.

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Sabato alle 11.00, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, Filippo Lorrai, originario di Sant’Antioco, presenterà il suo romanzo, “Il Grande Erik”, edito da Rai Eri, con il quale ha vinto la sesta edizione del premio letterario Rai “La Giara”. Saranno presenti l’autore Filippo Lorrai ed il sindaco Ignazio Locci.

Filippo Lorrai è nato a Iglesias nel 1984. Laureato in scienze politiche all’Università degli Studi di Sassari, città in cui ha vissuto per sette anni; dal 2011 risiede a Sant’Antioco, suo paese di origine. Ha cominciato a scrivere racconti e romanzi all’età di sedici anni, e a partire dal 2013 ha collaborato saltuariamente con la rivista online “Il Malpensante”, principalmente in veste di redattore musicale. Dopo alcune esperienze di self-publishing sul portale “ilmiolibro”, nel 2017 ha vinto la sesta edizione del premio letterario Rai “La Giara” con il romanzo “Il Grande Erik”, opera risalente al 2010.

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Muove i primi passi concreti il progetto di riqualificazione urbana del centro e, in particolare, di alcune piazze di Sant’Antioco attraverso un’ampia operazione di restyling architettonico. La Giunta comunale ha infatti approvato l’atto di indirizzo per il concorso di idee teso alla sistemazione e riqualificazione di tre aree: “Piazza Umberto”, “Piazzale Attilio Cossu” (via Matteotti) e “Piazzale Cimitero”.

«L’obiettivo – spiega l’assessore della Pianificazione Urbanistica Francesco Garau – è ricevere diverse idee e ipotesi progettuali volte a valorizzare ogni singola piazza tramite una serie di possibili interventi in grado di generare una nuova riconoscibilità degli spazi, incrementandone la fruibilità e aumentandone le possibilità d’utilizzo. Ciò che ci sta a cuore è che le piazze vengano intese come elementi di riconnessione urbana e punti di aggregazione sociale, funzioni attualmente non soddisfatte dall’attuale configurazione delle aree. Risulterà particolarmente determinante, inoltre, ridefinire il sistema dell’illuminazione che, per i tre progetti, dovrà essere sostenibile da un punto di vista ambientale, soddisfacente e scenografica, in modo da esaltare i valori del contesto.»

Il prossimo passo sarà l’elaborazione del vero e proprio concorso di idee, in un’unica fase e per ogni piazza: «Si tratta – commenta il sindaco Ignazio Locci – di  interventi che rivestono carattere di particolare rilevanza e complessità architettonica per la cui realizzazione si rende necessario l’apporto di una pluralità di competenze. Per questo auspichiamo un’ampia partecipazione di  professionisti, in modo da poter scegliere la soluzione più valida e maggiormente rispondente alle nostre aspettative. Al concorso seguirà l’avvio concreto delle opere: già nel 2018 prevediamo di intraprendere tutte le procedure necessarie per “Piazzale Attilio Cossu” e “Piazzale Cimitero”. Dal 2019, invece, potremo concentrarci su “Piazza Umberto”. Il concorso di idee – conclude Ignazio Locci – è l’attuazione tangibile di quanto contenuto nel nostro programma politico, successivamente fissato nelle linee programmatiche e infine tradotto nel piano triennale delle opere pubbliche e nel bilancio comunale».

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I portavoce del Comitato Porto Solky, Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau, su invito del hindaco Ignazio Locci, hanno partecipato all’incontro svoltosi ieri 22 febbraio, con l’Amministrazione comunale, per uno scambio di opinioni sulle problematiche sollevate dal Comitato in merito alle opere previste dal Piano Sulcis.  

«Il sindaco Ignazio Locci – scrivono in una nota Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau -, ha premesso che, a causa degli incontri istituzionali già programmati con i diversi Enti interessati alle tematiche in oggetto, ha voluto informare personalmente il Comitato che ha ritenuto opportuno rinviare di qualche giorno l’incontro pubblico richiesto al fine di avere una conoscenza completa della situazione, fondamentale per prendere le migliori decisioni per il futuro del Territorio.»

«E’ stata inoltre un’occasione utile per illustrare le istanze che il comitato sta portando avanti – aggiungono Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau -, anche alla luce delle iniziative intraprese dalla stessa Amministrazione, vedi Piano Regolatore del Porto, ed alla programmazione che ruota intorno all’idea di sviluppo del Territorio.»

I rappresentanti del Comitato hanno accolto favorevolmente, quelle che, allo stato attuale, sono le idee programmatiche già illustrate dal Sindaco e l’avvio di un dibattito per arrivare, in tempi brevi, a delle soluzioni condivise.

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Un nuovo spazio finanziario di 400mila concesso dal ministero dell’Economia e delle Finanze, consentirà al comune di Sant’Antioco di realizzare il progetto di ammodernamento e potenziamento della scuola primaria di “Via Bologna”. «Con queste nuove risorse abbiamo la possibilità di “chiudere il cerchio” – spiega il sindaco Ignazio Locci -: i 300mila euro messi a bando nel dicembre scorso per la costruzione di un nuovo capannone a uso deposito/officina comunale, infatti, consentono di liberare le superfici della palestra della scuola di “Via Bologna”, attualmente impegnate proprio dal deposito comunale provvisorio. E con questo nuovo spazio finanziario di 400mila euro, dunque, saremo in grado di riqualificare le aree di “Via Bologna” “occupate” temporaneamente, per destinarle definitivamente alla funzione per la quale sono sorte: quella dell’istruzione».

In particolare, la progettazione si concentrerà sulla realizzazione della palestra e delle aree da indirizzare alla mensa. «Il plesso scolastico sarà così completo e funzionale – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Garau – portiamo avanti un progetto di riqualificazione che ha preso avvio già da tempo con la sistemazione dei solai e delle aree esterne, dagli spazi verdi all’installazione dei nuovi cancelli».

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Si fa sempre più concreto il progetto dell’associazione di volontariato Onlus “Le Rondini” “Quando la disabilità non è un ostacolo” – che si propone di attrezzare un tratto di spiaggia di Sant’Antioco affinché possa accogliere pazienti affetti da SLA (e non soltanto), terribile patologia degenerativa che produce effetti disastrosi per la qualità della vita di chi ne è affetto. La spiaggia prescelta è Maladroxia, attualmente interessata da importanti lavori di riqualificazione nel piazzale antistante l’arenile, nei bagni pubblici e nei parcheggi. E grazie al Protocollo d’intesa tra il Comune di Sant’Antioco e “Le Rondini”, approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio comunale di ieri e sottoscritto ufficialmente oggi dalle parti, il progetto compie un importante passo in avanti.

«Siamo felici di poter contribuire a questo importante progetto: Maladroxia diventerà la prima spiaggia in Sardegna in grado di accogliere i disabili gravi e gravissimi – commenta l’assessore alle Politiche Sociali Eleonora Spiga -. La proposta che l’associazione “Le Rondini” ha presentato nel dicembre scorso ha immediatamente incontrato il nostro consenso. E mi fa piacere che l’intero Consiglio comunale si sia espresso favorevolmente, approvando all’unanimità il protocollo. Contribuire a creare le condizioni per migliorare la qualità della vita di chi soffre, dà un senso all’attività politica. E di questo ne andiamo fieri. Per questa Amministrazione l’accordo tra Comune e associazione di volontariato si inserisce nella strada tracciata dalla nuova normativa sul cosiddetto “Terzo settore”, che favorisce, appunto, la collaborazione tra ente pubblico e associazioni. Una forma di cooperazione pienamente in sintonia con le nostre linee programmatiche.»

Il sindaco Ignazio Locci spiega i termini del protocollo: «Il comune di Sant’Antioco concede a titolo gratuito e per nove anni un tratto di spiaggia di Maladroxia, per l’esattezza 100 metri quadri, all’associazione “Le Rondini”, che a sua volta  si impegna a realizzare il progetto “Quando la disabilità non è un ostacolo”, garantendo agli utenti interessati il sostegno gratuito per usufruire del servizio di assistenza per l’accoglienza in spiaggia di soggetti affetti da disabilità e da disabilità motoria grave. L’area che abbiamo scelto – aggiunge il sindaco – risulta nei pressi dei servizi igienici pubblici, allo scopo di favorire la buona riuscita del progetto. Siamo felici di poter contribuire alla realizzazione del programma proposto da “Le Rondini”: per Sant’Antioco può rappresentare un fiore all’occhiello, anche in termini di valorizzazione delle risorse naturali. Restiamo a disposizione per agevolare l’iter e fare in modo che prenda avvio nel più breve tempo possibile. Confidiamo nella collaborazione degli altri enti coinvolti: Regione e Soprintendenza».

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Domani, venerdì 9 febbraio, alle 13.00, presso l’ufficio del sindaco Ignazio Locci, verrà sottoscritto il protocollo d’intesa tra il comune di Sant’Antioco e l’associazione di volontariato Onlus “Le rondini”, in merito al progetto “Quando la disabilità non è un ostacolo”. L’accordo consentirà di rendere Maladroxia la prima spiaggia in Sardegna attrezzata per disabili e malati di Sla.

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La Giunta comunale di Sant’Antioco ha approvato il documento preliminare alla progettazione di un importante intervento finalizzato al recupero, la salvaguardia, la valorizzazione e la promozione del territorio comunale. Il piano di lavoro, reso possibile da un finanziamento di 40mila euro concesso dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, prevede la sistemazione di segnaletica e pannelli informativi a fini turistici nelle aree costiere di Sant’Antioco.

«Certi che per “fare turismo” occorra dotare la nostra isola di servizi adeguati – commenta il sindaco Ignazio Locci – nei mesi scorsi ci siamo attivati per elaborare un progetto da presentare al Parco Geominerario, che ha dato fiducia alla nostra iniziativa concedendoci un finanziamento di 40 mila Euro: fondi che metteremo a correre nel più breve tempo possibile cercando di dotare le località balneari di segnaletica e pannelli informativi già da quest’estate.»

Nello specifico, il progetto prevede l’apposizione di cartelli e pannelli informativi, la mappatura e la segnalazione dei sentieri di maggiore interesse storico e naturalistico e la sistemazione della sentieristica di accesso alle località costiere. I pannelli (13 in totale in altrettanti siti), oltre al nome della località, conterranno indicazioni riguardo le attività consentite e vietate in spiaggia, numeri utili, qualità delle acque di balneazione e una breve descrizione storica e geologica del sito in questione. Tra gli interventi in programma, anche l’apertura di viabilità forestale, compattamento del piano viabile e regimazione delle acque lungo i sentieri di accesso a Su Portixeddu; Su Portixeddu Quau; Torre Cannai; Is Praneddas; Cala della Signora; Cala Grotta. E ancora: realizzazione e posa in opera di staccionate per delimitare le aree di contenimento auto in prossimità degli arenili e per agevolare la discesa in sicurezza di Is Pruinis; Su Forru A Macchina; Coacuaddus; Su Portixeddu Quau; Cala della Signora; Cala Grotta. Si provvederà, infine, allo studio e la mappatura di quattro percorsi di sentieristica, nei quali verrà posizionata l’apposita cartellonistica.