17 July, 2024
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Il comune di Sant’Antioco arriva secondo alla decima edizione de “Il Borgo dei borghi”, concorso nazionale che ha visto in gara, su Rai tre nell’ambito del noto programma “Kilimangiaro”, 20 borghi italiani, uno per ogni Regione. A Sant’Antioco, quest’anno, il compito di rappresentare la Sardegna. E certo il Comune non ha sfigurato: ha sbaragliato la concorrenza arrivando solo dopo il borgo del Lazio, Ronciglione, che, oltre al voto del pubblico, ha incassato quello di ben due giudici su tre, ovvero la giuria di qualità. Uno dei tre giudici, il divulgatore scientifico Mario Tozzi, ha invece scelto Sant’Antioco.

«Siamo arrivati secondi e per Sant’Antioco è una grande vittoriacommenta il sindaco, Ignazio Locci -. Abbiamo ottenuto il voto del divulgatore scientifico Mario Tozzi, abbiamo incassato il sostegno di tanti, tantissimi estimatori della nostra Sant’Antioco. È stata un’esperienza fantastica e portiamo a casa, con orgoglio, questo straordinario risultato. Questa opportunità che ci è stata concessa rappresenta una grande vetrina per l’isola. Questo non è un successo solo di Sant’Antioco, bensì di un intero territorio, della Sardegna tutta. Grazie a tutti. Complimenti al borgo vincitore, complimenti a tutti i borghi in gara.»

In merito interviene anche l’assessore della Cultura Luca Mereu, che l’estate scorsa si è occupato di organizzare tutta la logistica necessaria alla troupe Rai per la realizzazione del video che ha avuto il compito di raccontare il borgo di Sant’Antioco.

«Questo risultato ci riempie di orgoglio e consapevolezzacommenta l’assessore della Culturafrutto, non del caso ma del gran lavoro svolto con passione e dedizione e per questo premiato dalla fiducia accordataci dai nostri cittadini, dai sardi tutti e dai tanti turisti che portano sempre Sant’Antioco nel cuore. Questo riconoscimento però è solo uno dei tasselli del gran lavoro di promozione culturale, identitaria e turistica che continueremo a portare avanti per Sant’Antioco. Come la Festa di Sant’Antioco che tra due settimane riporterà nuovamente Sant’Antioco sotto i riflettori.»

 

Nel fine settimana appena concluso, il comune di Sant’Antioco ha partecipato a Milano alla fiera del turismo sostenibile “Fa la cosa Giusta”, insieme all’assessorato regionale del Turismo e alla Fondazione Destinazione Pellegrinaggio Sardegna. Per Sant’Antioco è stata l’occasione per presentare il primo itinerario turistico che permette di scoprire l’isola tra le sue bellezze naturalistiche, la devozione per il Santo Martire Patrono della Sardegna e le peculiarità enogastronomiche. Un itinerario di 4 giorni che, come racconta il titolo “Sant’Antioco: Alla scoperta dell’Isola sulle tracce del Martire Antioco. Un viaggio tra  tradizione, bellezza e sapori autentici”,  è ricco e suggestivo. Si snoda da nord a sud dell’isola e a passo lento attraversa le coste passando per le aree archeologiche e per la laguna, assaporando le tipicità uniche del territorio con le immancabili visite in cantina e i momenti enogastronomici, pensati per scoprire sapori e saperi di un tempo antico che suscita ancora oggi grande interesse.

In fiera, oltre allo stand istituzionale che promuove il territorio e l’itinerario, era presente anche uno spazio tutto dedicato a due tipicità enogastronomiche dell’isola: il Carignano a piede Franco e le bottarghe e gli affumicati di mare.

«Questo è il primo itinerario che presentiamo nell’ottica di mettere a sistema l’offerta turistica variegata del nostro territoriocommenta Roberta Serrenti, assessore del Turismo del comune di Sant’Antioco e Presidente della Fondazione destinazioni pellegrinaggio Sardegnaspero sia il primo di una lunga serie, perché sono convinta che Sant’Antioco possa offrire diverse proposte turistiche per soddisfare le più svariate richieste ed esigenze. Sono soddisfatta della presenza in fiera delle due aziende che rappresentano due peculiarità enogastronomiche importanti della nostra Isola. Del resto, oggi l’enogastronomia è un fattore di attrattiva per un pubblico ampio e diversificato, influenza le scelte e il comportamento dei turisti ed è il vero e proprio driver di viaggio. Cibo e vino sono espressioni del nostro territorio, della gente che ci vive e delle sue tradizioni, oltre che elementi identitari che ci rendono unici rispetto agli altri. Lavorare a questo progetto mi ha fortemente convinta che è imprescindibile, per rilanciare le nostre attività produttive, creare un network tra pubblico e operatori locali che, vivendolo, raccontino il territorio. Se l’obiettivo è destagionalizzare e aumentare le presenze turistiche, azioni come queste sono fondamentali per creare “speciali” pacchetti turistici che spingano il visitatore a venire da noi tutto l’anno: tutto questo necessita di una visione condivisa e orientata nel lungo periodo.»

«Queste sono occasioni uniche di promozione – commenta il sindaco Ignazio Locci – alle quali il nostro Comune non manca di garantire la propria presenza. A ciò si aggiunge che essere parte della Fondazione di pellegrinaggio ci consente di valorizzare al meglio le potenzialità della nostra offerta turistica, da considerarsi nella sua interezza. Proseguiamo sul solo della promozione turistica e della valorizzazione del territorio e, come in questo caso, anche delle eccellenze enogastronomiche tutte antiochensi.»

 

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha rivolto un appello all’assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Aldo Salaris, affinché prenda atto della “disparità di trattamento” che sussiste tra il Nord e il Sud della Sardegna in termini di Demanio e Patrimonio.

«Tradotto in estrema sintesi, questo purtroppo significa tanta burocrazia spesso incancrenitacommenta Ignazio Locci ovvero istanze di imprenditori inevase o non pubblicate, lasciate ad ammuffire per mesi e mesi nei cassetti del palazzo regionale».

Il sindaco chiede all’assessore regionale maggiore attenzione verso il demanio dell’isola di Sant’Antioco, anche alla luce della recente approvazione del Piano di Utilizzo dei Litorali: «Ci aspettavamo che con il PUL saremmo riusciti a dare gambe a tutta una serie di progetti presentati dagli imprenditori locali e non, pronti a investire nella nostra isola, assicurando sviluppo e nuova occupazionespiega Ignazio Locci invece non è cambiato nulla: la struttura regionale viaggia al ritmo di una lumaca stanca e il Comune, dal canto suo, quotidianamente cerca di rassicurare chi attende dal Demanio regionale risposte in tempi almeno accettabili. Non è assolutamente possibile che ci siano pratiche che non vengono trattate e istanze addirittura non pubblicate.»

Secondo il primo cittadino di Sant’Antioco c’è una vera e propria disparità di trattamento tra il Demanio che si occupa del Nord Sardegna e quello che invece afferisce al Sud Sardegna: «È evidentesottolinea Ignazio Locci che tra Nord e Sud c’è una grande disuguaglianza: sicuramente la Regione Sardegna e la sua struttura sono più attenti alle istanze di Olbia e della Costa Smeralda, dove le pratiche si chiudono con uno sciocco di dita. Quando invece si tratta di Sud Sardegna l’interesse ricade solo sulle importantissime zone del Poetto. Ma del demanio di Sant’Antioco non sembra interessare a nessuno. Noi pretendiamo che la Regione potenzi gli uffici della Direzione Sud del Demanio, oppure che garantisca un supplemento di impegno, quello che fino a oggi non c’è stato. Perché non è accettabile che vengano vanificate sia le potenzialità del nostro territorio, sia le aspettative di piccoli imprenditori e investitori che, sebbene non altolocati come gli arabi e i russi che investono nella Costa Smeralda, hanno comunque diritto a una rispostaconclude il sindaco di Sant’Antioco -. Al pari degli altri. Quindi la Regione si dia una svegliata e impari a trattare tutti allo stesso modo».

«Il Partito Democratico di Sant’Antioco esprime forte preoccupazione per il futuro amministrativo della città. Appena quattro mesi fa il sindaco Ignazio Locci sfiduciava l’assessora Roberta Serrenti, adducendo motivazioni gravissime quali le scorrette modalità operative nell’esercizio delle proprie funzioni. Oggi non solo le restituisce le deleghe, ma ne aumenta gli incarichi attribuendole competenze per le quali non possiede formazione o esperienza pregressa.»

E’ duro il giudizio di Mariano Gala, neo segretario cittadino del Partito Democratico di Sant’Antioco e consigliere di minoranza, dopo la presentazione del nuovo assetto della Giunta guidata dal sindaco Ignazio Locci.

«Governare comporta serietà e responsabilità, riteniamo che i nostri cittadini non meritino questo teatrino aggiunge Mariano Gala -. Ci domandiamo, e delle due l’una,
o non erano corrette le pesanti motivazioni del ritiro della delega o qualcosa di poco chiaro ne ha favorito il reintegro. La città vorrebbe sapere.»

«Intanto, si avvicina a grandi passi la stagione turistica con Pasqua, Pasquetta, ponti d’Aprile, Sagra di Sant’Antioco e Primo Maggio conclude il segretario cittadino del Partito Democratico -. Un lungo periodo incredibilmente favorevole per la destagionalizzazione tanto agognata, senza programmazione, un’occasione mancata per le nostre attività produttive. Se questi sono i presupposti, abbiamo poco da stare sereni.»

Indagare sul “segreto” di lunga vita analizzando le cosiddette “zone blu”, ovvero i luoghi a più alta concentrazione di persone longeve di cui viene studiato non solo il DNA ma anche ciò che mangiano abitualmente, nonché i diversi stili di vita, e quindi dall’alimentazione a km 0 alla restrizione calorica, dal supporto familiare al movimento fisico. Ecco i presupposti principali del progetto “Il viaggio dei cento anni – alla ricerca dell’elisir di lunga vita” promosso dall’associazione AICS, sezione Ambiente, al quale il comune di Sant’Antioco aderisce con entusiasmo, con l’obiettivo di offrire un contributo fattivo nella fase di studio e ricerca, con cui AICS intende coinvolgere la popolazione locale, specie le scuole, rappresentando uno strumento di promozione territoriale del protagonismo attivo di due fasce della popolazione: gli anziani e i giovani, perché dal loro dialogo scaturiscano nuove consapevolezze sugli stili di vita che incidono sulla vita in salute per tutte le età.

«Si trattacommenta il sindaco, Ignazio Locci del percorso di partecipazione di tutta la nostra comunità per far sì che ciò che è espressione sia tradotto in conoscenza per tutti, con il coinvolgimento attivo degli operatori della produzione agroalimentare, della ristorazione e dello sport di base del territorio. Tra gli obiettivi specifici, infatti, anche promuovere il dialogo intergenerazionale tra i giovani del territorio e gli anziani attraverso l’attivazione delle scuole e delle associazioni del territorio, nonché le società dilettantistiche sportive chiamate a contribuire a migliorare l’offerta di movimento sportivo per tutti. Infine, elemento altrettanto importante, favorire la visibilità a livello nazionale delle buone prassi create, con questo progetto, dal comune di Sant’Antioco.»

«Il Viaggio dei 100 Anni di AICS nel Sulcis-Iglesiente è realtà con il Comune di Sant’Antioco precursore e capofila grazie ad un’amministrazione che guarda avanticommenta Andrea Nesi, responsabile nazionale di AICS sezione Ambiente -. Non è la prima volta che collaboriamo con il comune di Sant’Antioco su progetti innovativi e devo dire che l’amministrazione guidata dal sindaco Ignazio Locci ha sempre avuto un atteggiamento propositivo consentendoci di conseguire sempre risultati concreti. Magari piccoli ma tangibili. Ora questo progetto che mette insieme la valorizzazione degli anziani come custodi di saperi ed i giovani con la loro energia, il ruolo della scuola e delle RSA, la storia agroalimentare degli inizi del secolo scorso con il mondo della ristorazione e della ricettività, il turismo, Anche culturale, e lo sport inteso genericamente come vita attiva. Obiettivo? Indagare ed implementare uno stile di vita efficace ed adattarlo ai nostri giorni coinvolgendo l’intera collettività, le famiglie, le imprese. Ambiziosi? Sempre, guidati dall’entusiasmo e dalla voglia di valorizzare le nostre ricchezze.»

 

L’artista sardo Crisa ha realizzato in via Matteotti un’originalissima opera di street art sulla cabina elettrica a torre di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, con la supervisione e la direzione artistica di Giorgio Casu (Jorghe). L’opera è stata inaugurata dai rappresentanti di E-Distribuzione Marcello Coffaro e Roberta Casciello e dell’Amministrazione comunale di Sant’Antioco con Ignazio Locci e Luca Mereu.

La realizzazione dell’opera nasce da due bei progetti, diversi ma con finalità simili e complementari: da una parte E-Distribuzione con il suo progetto Cabine d’Autore, che sta portando avanti sull’intero territorio nazionale per valorizzare la bellezza e gli artisti locali, in un’ottica di sostenibilità ambientale, dall’altra il Comune di Sant’Antioco con il suo progetto di Museo Diffuso, per dare una nuova immagine ad angoli del centro del Sulcis Iglesiente migliorando il paesaggio e il decoro urbano grazie all’espressione artistico-creativa di artisti professionisti o emergenti, nonché scuole e associazioni. 

Crisa (Federico Carta) nasce come autodidatta, sperimentando sin da bambino, dipingendo poi graffiti sui muri e a dedicarsi anche alla pittura su materiali di recupero e su tela. Col tempo prosegue la sua ricerca nelle città, sviluppando temi legati alla natura ma anche alle metropoli, utilizzando come simboli del suo immaginario poetico antenne, lavatrici in fabbriche e palazzi. Ha realizzato numerosi murales per spazi pubblici in varie città come Cagliari, Napoli, Barcellona, Spalato, Lisbona, Marsiglia, Città del Messico, Rio de Janeiro e ha collaborato con alcuni tra i principali artisti della street art internazionale.

Il direttore artistico Jorghe (Giorgio Casu), nell’ambito della proficua collaborazione tra il Comune ed E-Distribuzione aveva realizzato nel 2020 un’altra importante opera di Street Art, “Is Nuus Nous” (I Nodi Nuovi), in via Belvedere. Anche Jorghe è un artista affermato di caratura internazionale, che vive tra New York, Messico e la Sardegna, le sue opere sono esposte in numerose parti del mondo e tra queste è molto nota l’immagine pop del volto di Obama. 

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha ridefinito le deleghe assessoriali confermando le precedenti nomine (Francesco Garau, Eleonora Spiga, Luca Mereu, Pasquale Renna) alle quali si aggiunge Roberta Serrenti, nel rispetto delle quote di genere, che torna in Giunta dopo circa tre mesi e mezzo.

Le deleghe sono così distribuite:

Francesco Garau: vicesindaco, assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Manutenzioni, Transizione energetica ed ecologica;

Eleonora Spiga: assessore Welfare territoriale;

Luca Mereu: assessore Cultura e Coesione, Parco archeologico;

Pasquale Renna: Edilizia Privata, Demanio e Patrimonio, Servizi Cimiteriali;

– Roberta Serrenti: assessore Attività produttive comprendente Agricoltura, Commercio e Artigianato, Pesca, Turismo e Distretto rurale.

Il Sindaco, inoltre, ha mantenuto a sé le deleghe in materia di Affari istituzionali, Bilancio, Personale, Sport e Polizia municipale.

«In questi mesi – commenta il sindaco, Ignazio Locciabbiamo ridefinito col gruppo di maggioranza nuove strategie politiche inserite nel documento di programmazione che consentono una migliore riattribuzione delle deleghe assessoriali precedentemente assegnate. Un lavoro, questo, che mette al centro, oltre alle opere pubbliche, la Coesione, il Welfare e la valorizzazione delle nostre attività produttive. Con questa rimodulazione, che promuove anche la nascita di nuovi e specifici settori di azione amministrativa e, di conseguenza, di nuove deleghe, come la Transizione energetica ed ecologica, stiamo puntando a rafforzare sia questa consiliatura, sia le fondamenta per la prossima. Questo, infatti, è un passaggio di costruzione per ciò che faremo in questi anni con l’intento di confermarci come gruppo dirigente della città, sempre con rinnovato impegno. Auguro a tutti gli assessori un buono e proficuo lavoro.»

Il comune di Sant’Antioco, unico borgo a rappresentare la Sardegna nella decima edizione de “Il Borgo dei borghi” in onda su Rai 3 nell’ambito del programma Kilimangiaro, annuncia che le votazioni per eleggere il borgo più bello d’Italia scatteranno domenica 12 marzo alle 17.15 per poi concludersi domenica 26 marzo alle 23.59. La classifica finale verrà svelata durante una “prima serata speciale”, in onda su Rai 3, domenica 9 aprile 2023.

A partire dalle 17.15 di domenica 12 marzo 2023 sul sito https://www.rai.it/borgodeiborghi/  sarà pubblicata e resa raggiungibile una pagina di presentazione dei 20 borghi in gara, tra i quali, appunto, Sant’Antioco in rappresentanza della Sardegna. Per votare occorre registrarsi sulla piattaforma Raiplay (a meno che non si disponga già di un account): esprimere il voto è naturalmente gratuito e, aspetto molto, molto importante, ciascun cittadino può votare una volta al giorno. Ciò significa che è possibile esprimere la preferenza per Sant’Antioco, ad esempio, il giorno 12 marzo e, trascorse 24 ore, ripetere la stessa operazione il giorno seguente e così via fino a domenica 26 marzo. E poiché questo concorso si vince con i voti, è auspicabile che si scelga il borgo antiochense ogni giorno.

«Fondamentale sarà un passaparola costante commenta il sindaco Ignazio Locci siamo tutti chiamati a far primeggiare la nostra Sant’Antioco con un impegno continuo durante queste settimane senza mai far calare l’attenzione. Puntiamo a fare del nostro borgo il “Borgo dei borghi 2023” e per raggiungere tale ambizioso traguardo è determinante votare, votare e far votare Sant’Antioco tutti i giorni. Ciascuno di noi può potenzialmente dare il voto ben 15 volte, attribuendo al borgo antiochense altrettante preferenze. Sarà una grande opportunità per mettere in vetrina la nostra fantastica isola.»

«Con questo concorso aggiunge l’assessore della Cultura, Luca Mereuabbiamo la possibilità di promuovere le nostre bellezze storiche, artistiche, religiose e identitarie. È dunque arrivato il momento di far diventare Sant’Antioco il Borgo più bello d’Italia. In queste settimane che ci separano dalla fine della votazione è fondamentale l’impegno di tutti noi antiochensi, sardi e amici che amano la nostra isola: possiamo farlo concretamente chiedendo il voto ai parenti, amici, compagni di classe e conoscenze tutte. Utilizzando i social con gli hashtag della trasmissione “Borgo dei Borghi” ma, soprattutto, votando, votando, votando. E facendo votare. Ricordando a tutti una cosa fondamentale: saremo l’unico borgo che rappresenterà la Sardegna.»

Il regolamento completo è disponibile all’indirizzo: https://www.rai.it/borgodeiborghi/

 

 

CLa maggioranza consiliare porta all’attenzione del Consiglio comunale di Sant’Antioco la “vertenza” della strada provinciale SP2, Portoscuso-Macchiareddu, con un ordine del giorno (primo firmatario il capogruppo Gianni Inguscio) che sarà discusso in occasione della prossima seduta e da cui scaturirà una deliberazione da proporre alle altre assemblee civiche del territorio, al fine di compattare l’ex provincia di Carbonia Iglesias sul tema della sicurezza stradale dei cittadini. 

«Con questo intendiamo mantenere alta l’attenzione sulla SP2, tornata tristemente alla ribalta dopo i tragici eventi dei giorni scorsi dicono il sindaco Ignazio Locci ed il capogruppo Gianni Inguscioed indurre gli enti di competenza da avviare le operazioni necessarie per svolgere i lavori di messa in sicurezza dell’arteria, specie nel tratto Carbonia Villamassargia, per i quali eventuali ritardi non sono più accettabili: è ora di darsi da fare una volta per tutte. Così come è non più rimandabile la classificazione dell’arteria da provinciale a statale, affinché transiti sotto l’egida dell’Anas. E per questo ci aspettiamo l’interessamento concreto e immediato dell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici.»

I due incidenti stradali verificatisi in 15 giorni che hanno provocato la morte di tre giovani, ancora una volta pongono l’accento sulla necessità che nel tratto Villamassargia-Carbonia venga posizionato il guardrail e, più in generale, si ripristini la segnaletica orizzontale e si metta mano al manto stradale, disastrato in più punti e ragione di scarsa sicurezza.

Alla luce di quanto accaduto e delle conclamate difficoltà di risorse sia economiche che umane della Provincia del Sud Sardegna (che ha competenza sull’arteria) denunciate a mezzo stampa anche dallo stesso Commissario straordinario dell’ente intermedio, con l’ordine del giorno il Consiglio comunale di Sant’Antioco si rivolge direttamente alla Regione Sardegna, chiedendo di avviare l’iter necessario per classificare la SP 2 quale arteria statale, quindi sotto il controllo e la competenza dell’Anas e di valutare, nell’immediato, pur nel rispetto di ruoli e competenze, di stanziare le risorse necessarie affinché vengano immediatamente messi in cantiere gli interventi per innalzare, in maniera strutturale e duratura, i livelli di sicurezza della strada.

«Abbiamo già sollevato il problema, ancora prima di questi ultimi tragici incidenti stradali, in seno alla Regione Sardegnaconclude il sindaco Ignazio Loccimi auguro che questa sia la volta buona per intervenire nell’immediato, senza se e senza ma.»

«Si deve intervenire subito sulla strada provinciale n° 2, dove anche ieri hanno perso la vita due giovani, e per prima cosa occorre cambiarne la classificazione e trasferirne la gestione all’Anas.»
Lo sollecita il rappresentante provinciale della Fit Cisl, Simone Atzori, stessa richiesta che era stata fatta due settimane fa dal sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci.
«Ogni giornoafferma il sindacalistariceviamo segnalazioni da parte dei lavoratori che percorrono la strada con camion, autobus o semplicemente con la propria autovettura e che verificano situazioni di pericolo su questa arteria: si va dalle condizioni del piano viabile ammalorato, con cedimenti del corpo stradale, all’insufficienza della segnaletica verticale, orizzontale e complementare che nelle ore notturne non aiuta e, anzi, crea disorientamento negli automobilisti. C’è poi la vegetazione non curata che oscura le aree di visibilità in corrispondenza di curve e aree di intersezione, l’assenza ed insufficienza delle opere di regimentazione delle acque meteoriche che, permanendo sulla strada, espongono gli utenti al rischio del fenomeno dell’ acquaplaning. Non ultima criticitàprosegue Simone Atzori, è rappresentata dall’assenza dello spartitraffico centrale, causa di frequenti scontri frontali, talvolta con esito mortale.»
Per la Fit è necessario riclassificare la strada provinciale n° 2 elevandola a strada statale, affidandone la gestione ad ANAS S.p.A., «che vanta un’esperienza di circa un secolo nella costruzione, manutenzione e gestione delle strade. Riteniamo anche necessaria la dotazione di fondi specifici per la progettazione e realizzazione degli interventi necessari al ripristino e all’adeguamento dei normali standard di sicurezza dell’arteria stradale».
«Gli interventi di messa in sicurezza potrebbero rivelarsi inutili qualora la gestione dell’arteria non dovesse essere affidata ad enti in grado di farlo», conclude Simone Atzori.