17 July, 2024
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Nave Tirrenia Janas

Ignazio Locci 9 copia

«Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana si impegnino per calmierare i prezzi dei trasporti marittimi da e per la Sardegna. Tariffe esorbitanti capaci di infliggere un’ulteriore mazzata all’economia del turismo isolano, già profondamente provata, e di scoraggiare i sardi a trascorrere le proprie vacanze nella terra natia.» Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia.

«Per verificare gli alti costi dei trasporti – aggiunge Ignazio Locci – è sufficiente, infatti, fare alcune semplici simulazioni di prenotazione sui siti internet delle compagnie Tirrenia e Moby Lines: nel periodo a cavallo tra luglio e agosto, una famiglia di 4 persone composta da genitori e due bambini con auto al seguito è costretta a sborsare tra i 1.000 e i 1.200 euro.»

«Il costo dei trasporti – sottolinea ancora il consigliere regionale di Sant’Antioco – rischia così di comportare una riduzione considerevole dei flussi di visitatori per l’imminente stagione turistica, con grave danno per l’economia della Sardegna. Per questo ho presentato un’interpellanza (vedi allegato) rivolta al presidente della Giunta e all’assessore ai Trasporti – conclude Ignazio Locci – per sapere se abbiano disposto una verifica sulla reale situazione dei prezzi praticati dalle compagnie navali e se stiano attivandosi per adottare misure volte ad ottenere effetti di riduzione dei prezzi del trasporto marittimo al fine di ridurre gli svantaggi che, a causa dell’insularità, incidono sull’economia sarda.»

Pieghevole Provincia Amici 1 Pieghevole Provincia Amici 2

L’associazione “Amici della Vita” e l’Amministrazione comunale di Iglesias hanno organizzato un convegno sulla fetopatia alcolica per sabato 7 giugno, alle 10.00, presso la Sala Remo Branca di  Iglesias. Sono stati invitati i consiglieri regionali del Sulcis (Luca Pizzuto, Pietro Cocco, Ignazio Locci e Gigi Rubiu ) e la Commissione Sanità (interverranno il presidente Raimondo Perra e il consigliere-pediatra Lorenzo Cozzolino) che recentemente ha approvato la proposta di legge sulla prevenzione della fetopatia Alcolicae  nelle prossime settimane andrà alla valutazione dell’intero Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Si tratta della prima legge al mondo che tutela la Vita Debolissima (il bambino dell’alcolista) e la Vita debole della madre alcolista, per la prima volta considerata malata da accogliere, sostenere e affiancare verso  una nuova esistenza. Interverranno, inoltre, il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda; CGIL-CISL-UIL del Sulcis Iglesiente; le ACLI; Tore Cherchi, Giorgio Locci, Elvira Usai, Mario Crò, Fabio Enne, Roberto Puddu, Giuseppe Madeddu, i sindaci Emilio Gariazzo (Iglesias), Paolo Dessì (Sant’Anna Arresi), Learco Fois (Giba), Antonello Pirosu (Villaperuccio), Marco Antonio Piras (Tratalias), Ivo Melis (Masainas), numerose associazioni e parrocchie che sostengono la proposta di legge sulla fetopatia alcolica, nella speranza che in tempi stretti diventi realtà.

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«La Regione non dimentichi gli Lsu.» L’appello giunge da Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia. «Dopo anni di “utilizzo” negli enti pubblici – aggiunge Locci -, dal 30 giugno prossimo i restanti 74 lavoratori socialmente utili impiegati in 26 amministrazioni pubbliche della Sardegna (ben 56 risultano in “utilizzo” negli enti pubblici della ex Provincia di Carbonia Iglesias) rimarranno improvvisamente senza occupazione. In quella data, infatti, scadranno tutti i progetti di “utilizzo”. Si tratta di lavoratori che, contrariamente agli ex colleghi di sfortune stabilizzati a suo tempo negli enti pubblici, sono stati oggetto di ingiusto trattamento ed evidente discriminazione.»

«Per queste ragioni – conclude l’on. Locci – ho depositato un’interpellanza con la quale chiedo al presidente della Regione e all’assessore regionale al Lavoro se siano a conoscenza della sorte che spetta a questa categoria di lavoratori e, soprattutto, quali provvedimenti intendano assumere per evitare che dal 30 giugno 2014 ulteriori 74 famiglie sarde si trovino senza sostentamento economico.»

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Durissima presa di posizione del consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia) contro qualsiasi ipotesi di chiusura di piccoli ospedali in Sardegna.

«Giù le mani dai presidi sanitari di periferia, spesso centri di eccellenza e non soltanto bersaglio da colpire ad ogni piè sospinto quando si tratta di razionalizzare i servizi, ipocrita eufemismo che in verità nasconde tagli indiscriminati e pericolosi in un sistema così fondamentale per i cittadini – sostiene Ignazio Locci –. Ho il fondato timore che i professori della Giunta Pigliaru abbiano intenzione di sacrificare la sanità di periferia, in particolare dei piccoli ospedali di provincia (Carbonia, Iglesias, Muravera, Ozieri, Ittiri, Sorgono, Ghilarza, San Gavino, Isili, Alghero, Lanusei), a favore dei grandi nosocomi di Cagliari e Sassari, peraltro raggiungibili in modo tutt’altro che agevole dai paesi di provincia, considerato lo stato di abbandono e degrado delle infrastrutture stradali.»

«Un primo tentativo, seppur velato, di operare questo insano progetto – aggiunge Locci – è rinvenibile nella proposta di legge n° 37 avanzata dagli onorevoli Augusto Cherchi e Piermario Manca. E d’altro canto, ad oggi, ancora non si riesce a capire quali idee abbia la Giunta di Francesco Pigliaru per risolvere i numerosi problemi della sanità isolana. Tutto ciò che sappiamo è che sono in ballo continui controlli ai conti del sistema sanitario, tra l’altro già in ordine, e ulteriori razionalizzazioni dei servizi. Risultato: meno posti letto e riduzione del personale negli ospedali (così come ventilato continuamente dal Governo nazionale). 

«Mi impegnerò per evitare la chiusura dei presidi di periferia – conclude Ignazio Locci – ed auspico che il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore alla Sanità Aru si esprimano chiaramente a difesa del diritto dei sardi ad avere una sanità di prossimità. Non possiamo accettare che la buona assistenza di periferia soccomba sotto la spinta di gelidi calcoli ragionieristici. Dobbiamo, invece, garantire livelli di assistenza accettabili.»

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Stefano Tunis 28 copia

I consiglieri regionali di Forza Italia Ignazio Locci e Stefano Tunis hanno presentato un’interpellanza sull’insufficienza delle risorse finanziarie necessarie all’erogazione dei contributi economici in favore dei familiari delle vittime degli incidenti sul lavoro di cui alla L.R. 30.05.2008, n. 8 . art. 3.

Dopo aver premesso che i familiari superstiti dei lavoratori residenti in Sardegna, vittime di infortunio sul lavoro avvenuto nella stessa regione, nel territorio nazionale o all’estero; lavoratori, comunitari ed extracomunitari, dipendenti di imprese con sede legale oppure operativa in Sardegna e deceduti a causa di incidenti sul lavoro avvenuti nella stessa regione, possono beneficiare del contributo ed evidenziato che appare sconcertante che la burocrazia possa aggiungere ansia e turbamento nonché danno economico in famiglie già duramente provate, Locci e Tunis sottolineano che appare necessario un intervento del presidente della Regione e del competente assessore regionale al Lavoro al fine di risolvere tale situazione, penosa e non degna per un Paese civile e chiedono di interpellare il presidente della Regione e l’assessore regionale al Lavoro, per sapere se siano a conoscenza di tale sconcertante situazione e quali siano i provvedimenti che intendono assumere al fine di accelerare l’erogazione dei contributi di cui alla L.R. n. 8 del 30.05.2008, art. 3 a favore dei familiari delle vittime di incidenti sul lavoro.

Sede Gal Sulcis a MasainasIgnazio Locci 7 copiaGAL Sulcis

Il consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia), lancia l’allarme sulle conseguenze prodotte dai ritardi di AGEA/Agecontrol, nella liquidazione delle risorse legate alle attività dei Gal, i Gruppi di azione locale, nell’ambito dell’attuazione del Psr, il Piano di sviluppo rurale.

«Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, intervengano al più presto presso l’AGEA/Agecontrol, responsabile dell’inoperatività del Gal Sulcis e fonte di molteplici problemi sia per i soggetti beneficiari dei bandi messi in campo dal Gal, sia per i dipendenti – scrive in una nota Ignazio Locci -. Di tutti i bandi portati a termine, infatti, ancora non è stato messo in pagamento alcunché, sebbene i beneficiari abbiano regolarmente rendicontato dopo essere passati per le forche caudine dei precisi protocolli per l’ammissione ai contributi.»

«Nonostante le numerose sollecitazioni – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – l‘ente pagatore (AGEA/Agecontrol) non ha ancora eseguito nessuna liquidazione. Questo sta rischiando di portare al fallimento gli operatori economici che, facendo affidamento sui contributi e sulla regolarità degli iter di pagamento, si sono rivolti al mondo del credito. E come se non bastasse, a soffrire di questa situazione sono anche i dipendenti del Gal Sulcis.»

«I progetti e i contributi sarebbero dovuti servire per ridare slancio al mondo rurale ed avviare la costruzione di un nuovo segmento turistico, ma si stanno rivelando un incubo per le piccole imprese – conclude Ignazio Locci -. Non possiamo accettare che la burocrazia finisca di soffocare il nostro territorio: il governatore e l’assessore competente debbono urgentemente intervenire per sbloccare la situazione presso Agea-ageacontrol.»

«Il pericolo paventato dall’on. Locci è reale – conferma Luciano Cristoforo Piras, presidente del Gal Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari e presidente di AssoGal – il compito dei Gal si esaurisce con la pubblicazione delle graduatorie dei bandi, dopodiché la rendicontazione e la liquidazione sono di competenza di AGEA/Agecontrol. Questa situazione sta creando grossissimi problemi ai beneficiari dei bandi e potrebbero creare difficoltà agli stessi Gal nel rapporto con i dipendenti. Stiamo chiedendo da tempo un incontro alla Regione per affrontare i problemi e, in particolare, creare un fondo di anticipazione per garantire regolarità all’attività dei Gal, senza avere risposte – conclude Luciano Piras -. Il neo governatore e l’assessore dell’Agricoltura, non ci hanno neppure ricevuto.»

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«La Regione Sardegna intervenga immediatamente presso il Governo centrale al fine di ottenere i fondi necessari al pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga sia per l’annualità 2013, sia per quella relativa al 2014.»

Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, ha rivolto questo appello al presidente della Regione con una breve nota stampa, nella quale sottolinea che «da alcuni giorni i percettori di mobilità e cassa integrazione in deroga stanno ricevendo un anticipo dell’annualità 2013, grazie ai 52 milioni di euro svincolati dal Patto di stabilità. Fondi che gli aventi diritto attendevano da ben 14 mesi, ma che non saranno sufficienti a coprire l’intero anno: occorrono, infatti, almeno altri 20 milioni di euro, di cui la Regione non dispone. Ma non solo: per riuscire a pagare gli ammortizzatori sociali del 2014, necessitano 230 milioni di euro. E al riguardo sarebbe doveroso che la Giunta Regionale chiarisse se intende anticipare l’intera cifra o quantomeno una parte».

«L’esecutivo Pigliaru – conclude Locci – ha il dovere di coinvolgere le parti sociali e la triade sindacale in tavoli di trattativa con i ministeri del Welfare e dello Sviluppo Economico, affinché la Sardegna possa ottenere la cifra indispensabile per soddisfare l’intera domanda degli aventi diritto agli ammortizzatori sociali.»

«L’assessore regionale della Sanità Luigi Arru verifichi con attenzione le richieste del Comitato 16 novembre onlus e dia seguito agli impegni assunti a suo tempo con l’associazione, guidata dal Segretario Salvatore Usala, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica (SLA).»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«In una lettera accorata – aggiunge Locci – Usala annuncia che da quest’oggi (13/05/2014) inizierà lo sciopero parziale della fame, nella speranza che nella riunione odierna della Giunta regionale venga dato corso alle richieste avanzate dal Comitato 16 novembre onlus. Richieste che, come denuncia Salvatore Usala, lo stesso Assessore alla Sanità si era impegnato ad evadere entro il 30 aprile scorso. Ma i portatori di disabilità grave restano ancora senza garanzie sul finanziamento dei progetti “Ritornare a casa”. La Giunta non abbandoni questi cittadini, costretti a vivere in situazioni che necessitano di un livello assistenziale molto elevato.»

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I diversi prezzi che sarebbero stati praticati ai tifosi di Sant’Elena e Sant’Antioco, le due squadre impegnate ieri pomeriggio a Quartu Sant’Elena nella sfida di play out del girone A del campionato di Promozione regionale (vinta 1 a 0 dalla squadra di casa che si è salvata, mentre il Sant’Antioco è retrocesso in Prima categoria), sta diventando un caso politico.

«Quanto avvenuto ieri al campo sportivo di Quartu Sant’Elena, in occasione della partita tra il Sant’Elena e il Sant’Antioco calcio, spareggio valevole per la permanenza nel campionato di Promozione regionale girone A, ha dell’incredibile – sostiene Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, residente a Sant’Antioco -. Secondo quanto si è appreso – aggiunge Locci – i tifosi della squadra antiochense, gli ospiti, per poter accedere allo stadio e supportare la propria squadra nel match che valeva una stagione, avrebbero pagato il biglietto 10 euro, esattamente la metà di quanto corrisposto dai padroni di casa, il Sant’Elena, che hanno sborsato soltanto 5 euro. In qualità di componente della Commissione regionale allo Sport, mi preme sottolineare che questo increscioso episodio, oltre a rappresentare una scorrettezza è sicuramente una violazione del dovere di ospitalità: una beffa sportiva messa in atto dalla società ospitante nei confronti del Sant’Antioco.»

«Stigmatizzo questo evidente comportamento antisportivo – sottolinea ancora Ignazio Locci – e chiedo un immediato intervento di verifica da parte della Lega nazionale dilettanti, affinché controlli la veridicità dei fatti in questione ed eventualmente, se si rivelasse necessario, apra un’inchiesta per stabilire le responsabilità. Invito, inoltre, la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) ad accertare quanto effettivamente sia avvenuto ieri a Quartu Sant’Elena.»

«È assolutamente inaccettabile – conclude Ignazio Locci – che negli ambienti sportivi dilettantistici si tenga un comportamento di questo genere.»

Alcoa ingresso

«Dopo 5 giorni di presidio dei lavoratori ex Alcoa davanti allo stabilimento di Portovesme, il Governatore Francesco Pigliaru si è ricordato di convocare le rappresentanze sindacali, lunedì mattina nel palazzo di Viale Trento a Cagliari.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«Sebbene ritenga che l’incontro sia un primo, seppur flebile, segnale di interesse verso la vertenza Alcoa – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – mi auguro non si riveli semplicemente la celebrazione dei 52 milioni di euro sbloccati nei giorni scorsi per il pagamento degli ammortizzatori sociali. Una cifra insufficiente per soddisfare tutte le domande degli aventi diritto. Confido invece nell’impegno di Pigliaru – conclude Locci – affinché sappia fornire rassicurazioni rispetto all’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali (30 giugno prossimo) e spero abbia la forza per farsi garante delle istanze degli operai sulcitani presso il Governo centrale in merito alla trattativa tra Alcoa e Klesch per la cessione della fabbrica.»