24 November, 2024
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Martedì 29 ottobre a Cagliari la dodicesima edizione del PuntodiVistaFilmFestival, Concorso itinerante internazionale di cinematografia, ospiterà Ferdinando Vicentini Orgnani, autore del film Ilaria Alpi: il più crudele dei giorni”, pellicola che ripercorre l’ultimo mese di vita della giornalista Rai e del suo operatore di riprese Miran Hrovatin, uccisi il 20 marzo 1994 a Mogadiscio in Somalia.

Due gli appuntamenti in programma per l’evento Il cinema denuncia. Tra petrolio, guerre e sporchi affari”. Alle 10.30 il matinée per le scuole al Cinema Greenwich, dove sarà proiettato il film Ilaria Alpi: il più crudele dei giorni”. A seguire è previsto l’incontro tra il regista e gli studenti.

A partire dalle 20.30 al Teatro Adriano di via Sassari 16 a Cagliari, la serata sarà aperta da Manuela Loddo che presenterà un estratto del suo nuovo spettacolo Donne, passioni… rivoluzioni”, dedicato alla prima giornalista investigativa vissuta tra la fine dell’Ottocento e il Novecento.
A seguire incontro con il regista
Ferdinando Vicentini Orgnani e l’ambasciatore Antonio Marongiu (Ancien Ambassadeur dell’Unione Europea). A condurre sarà la giornalista Simonetta Selloni, vice presidente dell’Assostampa sarda.
Per le divagazioni musicali, a cura del Quintetto d’archi dell’orchestra da Camera della Sardegna, saliranno sul palco Simone Pittau, Corrado Masoni, Luigi Moccia, Fabrizio Meloni e Francesco Sergi.

Tanti gli ospiti in programma del PuntodiVistaFilmFestival, Concorso itinerante internazionale di cinematografia organizzato dall’associazione culturale Art’In, diretta da Romano Usai. Oltre Ferdinando Vicentini Orgnani sono attesi Remo Girone, Enrico Lo Verso, Francesco Salvi ed Eliana Miglio, madrina della serata finale il 12 dicembre.

Cinema, teatro, fumetto e musica saranno ancora una volta i protagonisti della rassegna che nel corso degli anni ha ospitato in città numerosi e illustri interpreti del cinema italiano. Da Philippe Leroy a Dario Argento, da Maurizio Nichetti a Maria Rosario Omaggio, da Franco Nero a Giovanni Veronesi, da Riccardo Milani a Bruno Bozzetto.

Per la dodicesima edizione della rassegna cinematografica sono oltre 1.200 i cortometraggi in gara arrivati da tutto il mondo: Norvegia, Argentina, Colombia, Algeria, Cile, Messico, Cuba, Iran, Iraq, Corea, Kenya, Indonesia, Israele e Venezuela. Opere che saranno selezionate dalla commissione artistica presieduta dal direttore della fotografia Pippo Ciliberto.

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Ultime due giornate dense di eventi oggi e domani, al trentunesimo festival “Time in Jazz”, in corso dall’8 agosto tra Berchidda ed altri sedici centri del Nord Sardegna.

Oggi, giornata di Ferragosto, al festival diretto da Paolo Fresu, si vive per tradizione nella campagna appena fuori Berchidda, con una serie di appuntamenti in programma tra le chiesette campestri di San Michele e Santa Caterina dal mattino fino al tardo pomeriggio. Si comincia alle 10.00, con la “Passeggiata nel bosco con Gufo Rosmarino”, un racconto itinerante nella natura intorno alla chiesetta di Santa Caterina con l’attore Giancarlo Biffi: regista, attore e autore, Biffi è direttore artistico del Cada Die teatro e del Centro di Arti Sceniche “La Vetreria” di Cagliari. Nella sua carriera ha messo in scena, scritto e in alcuni casi interpretato più di quaranta opere teatrali, dedicandosi anche alla letteratura per l’infanzia, dove è autore delle favole dell’intrepido e coraggioso gufetto Rosmarino, tutte curate dalle Edizioni Segnavia; in questa occasione porterà in scena “Rosmarino e i corvi farlocchi” (pubblicato nel 2017 e illustrato da Valeria Valenza), accompagnato dalla tromba di Paolo Fresu, dal violino di Sonia Peana e dalle voci di Catia Gori e Ada Montellanico.

Stessa ambientazione, alle 11.00, per l’incontro “Fatto trenta facciamo trentuno. La bellezza dei numeri che creano vita”, con il giornalista, conduttore radiofonico e scrittore Emilio Casalini: padovano, classe 1969, dopo un decennio di reportage al servizio della RAI, anche in teatri di guerra, nel 2010 inizia la collaborazione con “Report” e nel 2012 vince il Premio giornalistico televisivo “Ilaria Alpi” con il reportage “Spazzatour”. Nel 2014 pubblica l’ebook “Fondata sulla Bellezza”, in cui riflette sul potenziale di rinascita dell’Italia grazie al suo patrimonio culturale; sulla stessa linea ideale realizza e conduce su Radio2 il programma radiofonico “Bella Davvero” (2015-2016) e nel 2016 pubblica “Rifondata Sulla Bellezza – Viaggi, racconti e visioni alla ricerca dell’identità celata” (Spino Editore).

A seguire, musiche e ritmi con la Fanfaraï Big Band, la scatenata formazione già protagonista nei giorni precedenti dei concerti a bordo della nave Corsica Ferries – Sardinia Ferries e a Cheremule, e in parate per le strade di Berchidda, che più tardi, in serata, sarà sul palco di piazza del Popolo (con ospiti a sorpresa) per guidare le danze dell’immancabile festa di ferragosto di Time in Jazz.

Trasferimento, quindi, alla vicina chiesetta di San Michele per il consueto pranzo a base di piatti tipici della cucina locale; i tagliandi, a 15 euro, si possono acquistare all’infopoint del festival a Berchidda oppure direttamente in loco. Nell’occasione, in linea con il progetto Green Jazz, saranno utilizzate stoviglie in materiali biodegradabili e compostabili, per ridurre la produzione di rifiuti e l’impatto del festival sul territorio. 

Nel tardo pomeriggio, alle 18.00, sempre alla chiesetta di San Michele, torna lo spazio dedicato dal festival alla musica tradizionale sarda, con “Jazz e tradizione popolare tra passato e futuro”, a cura di Fabio Calzia, che vedrà in scena l’organettista Pierpaolo Vacca, noto per le sue interpretazioni in cui si fondono tradizione e sperimentazione: originario di Ovodda, discende da una famiglia di suonatori e ballerini, tra cui il famoso Peppe Cuga. Il suo percorso musicale l’ha portato a elaborare uno stile originale, dato da uno strumento a 3 file e 18 bassi, e arricchito dall’uso dell’elettronica.

Per chi invece rimane a Berchidda, sarà ancora possibile visitare alla Casara (dalle 15.00 alle 21.00) la mostra CasArte – Casa d’Arte Time in Jazz, mentre al Cinema Santa Croce, alle 17.30, si chiude la rassegna di film e documentari di Time in Jazz curata e presentata da Gianfranco Cabiddu: sullo schermo “L’innesto, padre e figlio”, un documentario che racconta il passaggio generazionale di valori e tradizioni nel dialogo (in lingua sarda) tra Paolo Fresu e suo padre Lillino, contadino e poeta, nonché primo e assiduo fan di Time in Jazz.

Alle 21.30 i riflettori del palco di Piazza del Popolo si accendono per l’ultima serata di musica: il primo set vedrà il gradito ritorno a Time in Jazz di Dhafer Youssef, il cantante e virtuoso dell’oud (il liuto arabo) tunisino, alla guida del suo quartetto con Isfar Rzayev Sarabski al piano, Matt Brewer al basso e Ferenc Nemeth alla batteria, con cui porterà in scena il progetto del suo ultimo album, “Diwan of Beauty and Odd”. Cinquant’anni compiuti lo scorso novembre, Dhafer Youssef è stato un pioniere nel riuscire a affrancare l’oud dal suo ruolo più tradizionale per connetterlo ad altri generi musicali contemporanei, coniugando in modo originale musica araba e jazz, con ulteriori sfumature conferite dall’elettronica. Nel suo cammino artistico ha condiviso esperienze e collaborazioni con artisti di vari ambiti e provenienze musicali, come Markus Stockhausen, Paolo Fresu, Nguyen Lê, Nils Petter Molvaer, Bugge Wesseltoft, Eivind Aarset, Zakir Hussain, Tigran Hamasyan, Ballake Sissoko, tra gli altri, comprese due “leggende” del jazz come Herbie Hancock e Wayne Shorter in occasione dell’International Jazz Day del 2015. Nel 2017 è stato insignito del prestigioso Dutch Edisson Award.

Poi, nella seconda parte della serata, tolte poltroncine e transenne dalla piazza e aperte le porte al pubblico con ingresso gratuito, via alla consueta festa di Ferragosto che quest’anno si affida alla coinvolgente miscela di suoni e ritmi della Fanfaraï Big Band, formazione multietnica che mescola raï, chaabi, musica gnawa, gli ottoni jazz, afro-cubani o tzigani. Sul palco, a menare le danze, Samir Inal (percussioni, oud e cori), Patrick Touvet (tromba) Guillaume Rouillard (tromba), Abdelkader Tab (percussioni, gumbri e canto), Antoine Giraud (tuba o trombone), Didier Combrouze (basso o chitarra), Olivier Combrouze (sax tenore, baritono e cori), Bouabdellah Khelifi (violino e canto), Emmanuel Le Houezec (sax alto, flauto e cori), Mehdi Chaib (sax soprano, kerkabou e cori), Maximilien Helle-Forget (tastiere) e Hervé Le Bouche (batteria), con la partecipazione di ospiti a sorpresa.

Al termine, la festa continua nell’attigua piazzetta con il groove e le ritmiche africaneggianti, hip-hop e scratch che caratterizzano il consueto spazio dopofestival di “Time is over”, affidato a Gianluca Petrella, in un ultimo e speciale evento che prevede la presenza anche di Paolo Fresu e altri guest.

Domani, giovedì 16 agosto, tre diversi appuntamenti accompagnano Time in Jazz all’epilogo della sua edizione numero trentuno. A Berchidda, alle 15.00, ultimo incontro del progetto “Periferie Urbane”, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”: chiudono la serie i giovanissimi componenti di Plus 39, ovvero il gruppo dei migliori allievi dell’edizione 2017 del seminario di Nuoro Jazz, che saranno anche protagonisti in serata, al Museo del Vino, del concerto conclusivo del festival.

Alle 18.00, nel suggestivo scenario dello stagno di San Teodoro, sulla costa orientale, si rinnova l’incontro in musica tra il caldo timbro della tromba e del flicorno di Paolo Fresu con l’inconfondibile canto e le sonorità dell’oud di Dhafer Youssef: un legame artistico e umano ultraventennale, quello tra il musicista sardo e il tunisino, che ha dato vita a pagine importanti traendo linfa dalla comune radice mediterranea dei due.

Sipario finale sul festival alle 22.00, al Museo del Vino di Berchidda con i Plus 39, sestetto giovanissimo, composto da Fabiana Manfredi e Federica Muscas alla voce, Luca Zennaro alla chitarra, Vittorio Esposito al pianoforte, Stefano Zambon al contrabbasso e Francesco Parodi alla batteria, alle prese con un repertorio di brani originali dove la matrice jazzistica moderna rimane ben presente ma viene affiancata da influenze soul e r’n’b.

 Una settimana di incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio per approfondire il tema della legalità e della lotta alle mafie. Nella struttura confiscata di Su Piroi a Gergei prende il via lunedì 13 luglio “E!state Liberi!”, il campo di volontariato e di formazione organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Ad essere protagonisti saranno venti giovani provenienti da tutt’Italia che ogni giorno avranno modo di approfondire i temi della legalità grazie a laboratori di formazione ed incontri con esperti come Paolo De Angelis, Orlando Carcangiu, Michela Melis e Pino Tilocca.

Non mancheranno anche i momenti di confronto con le comunità locali e di lavoro nella tenuta di Su Piroi, diventata dopo la confisca un centro propulsivo del volontariato isolano. A Su Piroi ragazze e ragazzi saranno infatti impegnati nella bonifica e pulizia del terreno per la prevenzione degli incendi, nella sistemazione e ripristino delle piante di fichi d’india, delle piante di mirto e delle piante di mandorlo, e nell’attività di cura e risistemazione del bene (casa e terreno).

Il campo si aprirà lunedì 13 alle ore 17.00 con l’accoglienza e i saluti da parte del referente regionale di Libera Sardegna Gian Piero Farru, del vice sindaco di Gergei Luca Scinto, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai e del parroco di Gergei Salvatore Ruiu. Interverranno anche Antonello Spanu (responsabile delle attività lavorative e del coordinamento tecnico del campo), Nanda Sedda (referente del campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati), Isa Saba (responsabile della formazione di Libera Sardegna), Gianluca Ardu e Carlotta Scema (operatori del campo di volontariato “E!state Liberi!”) e Giorgina Orgiu (referente territoriale). All’incontro parteciperanno inoltre i responsabili dei presidi Libera di Guspini “Silvia Ruotolo”, di Porto Torres “Falcone e Borsellino”, dell’Anglona “Bonifacio Tilocca”, di Iglesias “Ilaria Alpi”, di Cagliari “Emanuela Loi”, e di Tempio Pausania “Rita Atria”.

Nella giornata di martedì 14 sono in programma due appuntamenti. Alle ore 16.00 a Su Piroi il sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari Paolo De Angelis interverrà sul tema “Legalità e giustizia sociale: come guarire dalla corruzione”, in un dibattito a cui parteciperà anche il referente per la Sardegna dell’associazione Libera Giampiero Farru. Alle ore 19.00 invece i volontari si trasferiranno a Isili per un incontro con il sindaco Orlando Carcangiu nell’aula consiliare ed una visita al Museo per l’arte del rame e del tessuto.

Mercoledì 15, dopo una mattinata dedicata alle attività di prevenzione degli incendi, a partire dalle ore 17.00 i volontari parteciperanno a Senorbì al seminario “Volontariato e territorio” promosso dal Sa. Sol. Point n. 33.

Giovedì 16 (inizio a Su Piroi alle ore 16.30) si parlerà di “Istituzioni: trasparenza e legalità” nel seminario che avrà come protagonista Michela Melis, responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione della Regione Sardegna, e Giampiero Farru, referente per la Sardegna dell’associazione Libera. In serata invece è previsto un incontro con la cittadinanza di Gergei.

Venerdì 17 a portare la sua testimonianza sarà Pino Tilocca, dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, mentre sabato 18 i volontari saranno impegnati in due appuntamenti: la mattina a Gergei assisteranno alla proiezione del film di Attilio Bolzoni “Uomini soli”, nel pomeriggio parteciperanno a Carbonia alle celebrazioni per il ventennale dell’associazione Auser.

La chiusura del campo cadrà in una data simbolica per la lotta alla mafia. Il 19 luglio del 1992 veniva ucciso a Palermo il magistrato Paolo Borsellino, in una strage in cui morirono anche i cinque componenti della scorta del magistrato di cui faceva parte anche la giovane di Sestu Emanuela Loi. Proprio nel centro alle porte di Cagliari i volontari parteciperanno domenica ad una Messa in suffragio, prima dell’incontro che concluderà il campo.

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