27 July, 2025
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E’ stata rinominata “La rotonda di Zaira” quella che, lungo la via Cappuccini, a Iglesias, guarda la chiesa di N.S. di Valverde ed uno degli ingressi dell’antico cimitero monumentale.

Venerdì 14 marzo, al suo interno, è stata inaugurata un’installazione, che da oggi la renderà più pregevole, ideata dal poeta Innocenzo Satta e supportata dall’Ute Iglesias, Università della terza età, rappresentata dal prof. Luciano Peddis, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, presente il vice sindaco Francesco Melis.

L’installazione. Un piccolo albero di ginepro, proteso verso il cielo, ormai secco «ma ancora in grado di profumare, con la sua essenza, l’aria circostante ha detto Innocenzo Sattaancorato saldamente al terreno, ad indicare la forza e la perseveranza degli iglesienti e dei sardi in genere». E poi, attaccato ad esso, il cerchio con il bastoncino, il gioco prediletto, si narra, della piccola Zaira Deplano Pinna nata proprio il 14 marzo del 1895 e morta a soli 6 anni a causa di una meningite. Un dono della città a quella bambina, divenuta ormai simbolo del cimitero di Iglesias, la cui statua funeraria, pregevole opera dello scultore Giuseppe Sartorio, fu devastata nel 2009 da un manipolo di sciagurati insieme alle statue delle sorelline Boldetti ed altre due sculture. Opere perfettamente restaurate grazie ad un finanziamento di circa 120mila euro e, dal 2023, ritornate al loro posto d’origine. A corredo dell’installazione, all’ingresso del vialetto che conduce alla Chiesa e al cimitero, un pannello con una breve poesia di Innocenzo Satta in ricordo dei tanti bambini, come Zaira, che non sono potuti diventare persone adulte.

Gli antefatti. La rotonda di Zaira rappresenta, in qualche modo, l’epilogo di una vicenda iniziata oltre dieci anni fa quando, in sordina, si mossero i primi passi per recuperare quelle statue deturpate e giacenti, da anni, in parte, in un buio magazzino. Attraverso diverse iniziative – crowdfunding, incontri, poesie, musiche e tramite il tam tam dei social – si è riusciti a portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle Autorità l’importanza del patrimonio artistico e culturale custodito all’interno del cimitero di Iglesias, con oltre 60 statue firmate dall’artista Sartorio e molte altre riconducibili al suo estro, di cui la statua di Zaira ne è divenuta ormai il simbolo, con mille storie ed aneddoti da raccontare e tramandare ai posteri.

Poi l’iniziativa, con le tante persone presenti, si è spostata all’intero del cimitero dove il Coro Concordia Villa Ecclesiae, davanti alla tomba della piccola Zaira, ha onorato tutti i piccoli defunti, con una toccante ninna nanna scritta dal barbaricino Antioco Casula e musicata sulle note del maestro iglesiente Mariano Garau.

A margine dell’iniziativa il vice sindaco Francesco Melis ha, poi, annunciato che molto presto davanti l’ingresso principale del cimitero, lo spazio dello spartitraffico sarà impreziosito da un’altra installazione, una grande scultura che richiama, insieme, l’artista Sartorio e l’artista contemporaneo Pinuccio Sciola. Il tutto per significare quanto è importante, per la città, l’antico cimitero di Iglesias.

La cerimonia, infine, è stata anche l’occasione per informare l’opinione pubblica sulla importante iniziativa che l’Ute Iglesias, in collaborazione con l’Università di Cagliari, sta portando avanti. Uno studio capillare ed approfondito sulle correlazioni tra le tante morti premature avvenute nel territorio durante i decenni passati e l’inquinamento ambientale, purtroppo ancora presente, dovuto anche all’enorme attività mineraria ed estrattiva. Un ulteriore tributo alle numerose morti bianche nella speranza che la scienza e la conoscenza ne possano contrastare il ripetersi.

Carlo Martinelli

 

Il comune di Iglesias, infatti, è stato scelto e annoverato tra i luoghi che possono candidarsi a pieno titolo per la realizzazione di questo tipo di iniziative e manifestazioni vetrina, nella quale saranno coinvolti operatori e associazioni del territorio e anche gli studenti e le studentesse dell’Istituto Alberghiero.

L’epopea mineraria è una pagina rilevante della storia del Sulcis e di tutta la Sardegna, ed è un inestimabile patrimonio di questi luoghi. La routine della fatica, la sofferenza, le difficoltà economiche: tutta la vita, un tempo non troppo lontano, ruotava intorno alla miniera, dalla nascita alla morte. E in miniera c’è chi ci è nato e chi ha perso la vita.

Pozzo Sella a Monteponi è un gioiello di questa prezioso incastonato al centro di questa storia, di questa narrazione, con la sua storia mineraria e il suo inconfondibile scenario storico culturale. Con la torre arcata, i macchinari e le fotografie d’epoca, si presta, dunque, a luogo ideale per una manifestazione che possa aggregare e includere la comunità, per un momento di accoglienza e apertura verso il resto del mondo, che bene si sposa con il clima delle festività natalizie.

L’arte di tirar fuori dalle viscere della terra metalli pregiati era vista come una nuova nascita e i minatori vestivano i panni di coraggiose e impavide ostetriche.

Da qui la simbologia della caverna dei minatori che si unisce a quella della natività; la grotta dove vide la luce Gesù, in un ambiente di povertà e semplicità assimilabile a quello minerario.

Nel passaggio dall’oscurità alla luce, dal buio del grembo materno o della terra, alla luce della venuta al mondo: è questo il senso del Natale e “Christmas Mine Gala”, che vuole essere un richiamo alla memoria, alla storia, alla tradizione, ai valori del Natale come inclusione intergenerazionalità, invecchiamento attivo, collaborazione connessione all’interno della comunità di Iglesias.

Lo spirito del Natale ad Iglesias in questo 2024 vuole sposare un progetto di benessere dell’anima, di recupero dei valori tra le persone in un turbinio di emozioni che solo la storia vissuta può regalare nell’ottica di una sempre più presente valorizzazione delle meraviglie territoriali.
L’evento prevede l’arrivo degli ospiti nella location nella quale godranno di un percorso sensitivo ed emozionale tra suoni, musica e suggestivi intrattenimenti, per essere catapultati nel bel mezzo di una vera e propria ambientazione natalizia, tra comparse, scenografie luminose e degustazioni.

All’interno dell’evento verrà data l’opportunità alle associazioni e agli operatori economici della zona di partecipare attivamente attraverso il loro servizi o prodotti per la crescita delle attività locali con l’inserimento degli allievi dell’istituto alberghiero di Iglesias che avranno modo di vivere un’esperienza formativa speciale e senza eguali.

Ad accogliere gli ospiti Innocenzo Satta, scrittore e profondo conoscitore del territorio del Sulcis, con un racconto tra luci e ombre che sarà sapientemente messo in scena.

Sarà un evento ricco di tantissime suggestioni, magiche scenografie luminose, preziosi allestimenti, degustazioni delle eccellenze territoriali, esibizioni, musica e dj set con Dj Sandro Murru alla consolle.

Ospiti speciali della serata saranno Angelo Garini l’architetto dei sogni esperto di bon ton che regalerà perle di galateo e buone maniere, e Anthony Peth conduttore televisivo di Mediaset, Rai, La 7 che sarà storyteller dell’esclusiva serata di Gala.

Mauro Usai, sindaco di Iglesias: «Abbiamo scelto di intrecciare passato e presente, con un richiamo alle tradizioni e ai festeggiamenti di un tempo, per farci guidare dalla saggezza di chi ci ha preceduti. Ed è proprio questo che vogliamo promuovere stasera: un dialogo tra generazioni, in cui le esperienze di ieri possano illuminare il nostro oggi».

Angela Scarpa, assessora Politiche sociali del comune di Iglesias: «Promuovere i luoghi e l’identità del nostro territorio attraverso le buone maniere e la gentilezza significa valorizzare le nostre radici e la nostra storia, inclusa quella mineraria, come fondamento di crescita sociale e culturale. Le parole hanno un potere trasformativo, in quanto rappresentano il primo strumento per costruire ponti, educare e contrastare l’uso della violenza. Incentivare un linguaggio positivo e rispettoso aiuta a rafforzare il senso di appartenenza e a creare comunità più unite e consapevoli. Partire dalla storia mineraria significa riconoscere le difficoltà, la resilienza e l’identità di una città che ha le basi culturali per trasformarsi in una comunità che propone valori universali».

Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia, titolari della Events: «Sarà un evento strepitoso, ricco di emozioni e suggestioni dove il buio incontra la luce, dove carbone, argento e oro si intrecciano raccontando la risalita dalle viscere della terra dove tutto è oscuro passando attraverso il luccichio dell’argento che anticipa il magico incontro con l’oro, che, come il sole, regala luce e amore e ci ricorda che tutti siamo preziosi».

Luciano Peddis presidente UTE: «L’Università Iglesiente della Terza Età (UITE), associazione che mi onoro di rappresentare, già da tempo, nell’ambito della propria programmazione didattica, ha realizzato eventi, convegni e percorsi didattici finalizzati alla conoscenza delle peculiarità e dell’enorme patrimonio storico, culturale, ambientale e paesaggistico del territorio in cui opera.  Nel rispetto delle finalità statutarie, abbiamo accettato con grande piacere di mettere a disposizione la nostra struttura organizzativa per la realizzazione dell’evento “CHRISTMAS MINE”, organizzato dalla società Events in collaborazione con il comune di Iglesias. È, infatti, ampiamente condivisa l’idea di promuovere l’immagine di Iglesias raccontando la sua storia attraverso l’utilizzo di uno dei tanti siti (il Pozzo Sella) di inestimabile bellezza di cui è dotato il suo territorio. La vicinanza del Natale e la magica atmosfera di festa e felicità che la ricorrenza ci dona contribuiranno a rendere unica l’attività promozionale proposta».

Giuseppina Tartaglione, preside Ipsia Iglesias: «Il nostro Istituto partecipa attivamente agli eventi che si svolgono nel territorio per offrire alle studentesse e agli studenti l’opportunità di perfezionare le competenze acquisite durante il loro percorso di studi, grazie al confronto con la realtà lavorativa».