22 December, 2024
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Sono cinque, come gli appuntamenti (tutti di sabato alle 21.00) in programma a Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114 a Cagliari. Ottantotto, come i tasti del pianoforte degli affermati musicisti che si alterneranno sul palco della Sala dei Ritratti. 

Il 24 febbraio prende il via la seconda edizione di 5 x 88, rassegna musicale per pianoforte solo, ideata e prodotta dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS.

Sino al 12 giugno rinomati protagonisti del panorama nazionale e internazionale si avvincenderanno per  proporre il meglio dei  loro lavori più recenti. Arriverranno Mattia Vlad Morleo, Arturo Stàlteri, Claudio Espector, Gustavo Gini, sino a Billy Eidi.

Italia, Argentina, Francia: sono questi i paesi rappresentati dai musicisti invitati, scelti per l’occasione dalla direttrice artistica Irma Toudjian, pianista e compositrice libanese di nascita, armena di origini e italiana di adozione. 

Sabato 24 febbraio alle 21 si parte con Arturo Stàlteri. Il talentuoso pianista, conosciuto anche per la sua  conduzione di diversi programmi radiofonici Rai (da Il cammello di Radio 2 a Primo movimento su Radio 3) si esibirà in Low & Loud, concerto in cui proporrà, reintrerpretati sugli 88 tasti, brani di mostri sacri come Rolling Stones, Rino Gaetano, Radiohead ma anche pezzi da lui stesso composti.

Il 31 marzo il secondo appuntamento è affidato al giovanissimo Mattia Vlad Morleo. Appena diciassettenne è considerato tra i più promettenti esponenti della musica contemporanea con più di 20mila ascolti mensili sulle piattaforme digitali. In questa serata Morleo proporrà suoi brani tratti dall’album The Flying of the Leaf e alcuni inediti tutti per piano solo.

Il 14 aprile arriva l’argentino Claudio Espector, già direttore del Conservatorio Superior Manuel de Falla e recentemente premiato per la sua carriera dall’associazione dei critici musicali dell’Argentina nonché dal governo della sua città natale, Buenos Aires. Espector proporrà Visiones, tangos y revoluciones, concerto in cui proporrà autori che spazieranno da S. Prokofiev ad A. Mosolov, da J.J. Castro ad A. Ginastera.

Protagonista del quarto appuntamento, sabato 12 maggio, sarà ancora un pianista argentino: Gustavo Gini. Specializzato nella sonorizzazione di lungometraggi, si è diplomato a Buenos Aires per poi proseguire il proprio percorso artistico in Ungheria e in Europa. Ha lavorato anche negli Stati Uniti e nel proprio paese natale.

Sabato 16 giugno 5×88 si chiude con un viaggio nel pianoforte francese. Chopin, Fauré, Ravel, Sacre: è questo il repertorio proposto da Billy Eidi, affermato concertista e professore onorario alla prestigiosa CNSMD di Lione e all’Ècole Normale de Musique di Parigi.

«5×88 è un festival nato nel 2017 che mette in rete alcuni dei numerosi concerti proposti ogni anno a Palazzo Siotto – spiega Francesco Accardo, consigliere di amministrazione della Fondazione Siotto, che ha avuto l’idea della manifestazione -. L’idea è costituire un network di associazioni che possano lavorare assieme a un calendario condiviso, una vera e propria associazione di associazioni con oltre 25 aderenti da tutta la Sardegna. Obbiettivo è rendere Palazzo Siotto un polo di ascolto della musica contemporanea

L’organizzazione di 5 x 88 è a cura della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS, con il supporto delle associazioni Le OfficineACCuS (Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna) e Suoni&Pause.

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Con il melologo “Il Quaderno”, scritto e diretto dall’autrice di origine armena Sonya Orfalian, sabato 20 gennaio, alle 21.00, nel Teatro Massimo di Cagliari prende il via la XVII edizione di “Le Salon de Musique”.

Organizzata dall’associazione culturale Suoni e Pause, la rassegna quest’anno ha per sottotitolo “Lettres sonores”, espressione presa in prestito da Valery Afanassiev che nell’omonimo libro scritto nel 1986 riporta i contenuti delle cassette sonore ricevute dal suo miglior amico, residente a Mosca. Lettere registrate su nastro che fanno rivivere commenti sul passato, il presente e il futuro. Oggi nell’epoca della comunicazione istantanea e dei messaggi vocali su Whatsapp,  le “lettres sonores” diventano il pretesto dal sapore un po’ retro, e allo stesso tempo contemporaneo, per raccontare anche di altri paesi e di altri tempi.

E così, sino al 21 luglio, tra gli spazi del Teatro Massimo e quelli del Fondazione “Giuseppe Siotto”, culture e paesi diversi saranno raccontanti nei 13 appuntamenti che vedranno protagonisti artisti della scena musicale e letteraria provenienti da Italia, Francia, Argentina e Armenia.

In “Il Quaderno”, lo spettacolo che inaugura l’edizione 2018 di Le Salon, due generazioni si confrontano sulla preparazione di alcune pietanze che per un popolo in diaspora come quello armeno sono ancora oggi considerate alla stregua di un monumento all’identità ed alla memoria collettive.

Nella serata, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale “Luna Scarlatta”, la voce recitante è quella di Marco Cavalcoli (è stato l’ispettore Michelotto nella serie “L’ispettore Coliandro” ed è componente del gruppo teatrale Fanny & Alexander di Ravenna), mentre le musiche originali sono di Irma Toudjian.

Dopo l’appuntamento del 20 gennaio, “Le Salon de Musique” ritorna il 16 febbraio, ancora nel Teatro Massimo, per un concerto che vedrà sul palco l’ensemble composto da sole donne “Trame sonore”.

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Ancora un viaggio nella cultura armena mercoledì 5 aprile per Le Salon de Musique, la rassegna che l’associazione culturale Suoni & Pause organizza per creare momenti d’attenzione verso la musica, le arti visive e la letteratura.

Alle 21.00, al Teatro Massimo di Cagliari, va in scena in “Affinità con i cieli notturni”, uno spettacolo dove teatro, musica e arti visive si intrecciano per ripercorrere le pagine dell’omonimo libro della scrittrice armena Astrid Katcharyan.

Sul palco ci saranno l’attrice Marta Proietti Orzella e la pianista Irma Toudjian che ha composto anche le musice. Firma la regia Lia Careddu, mentre la scenografia è di Sabrina Cuccu. I video sono di Giovanni Coda.

“Affinità con i cieli notturni” racconta la vera storia di Astra Sabondjian, nata negli ultimi anni dell’Ottocento nella cultura e nel prestigio dell’antica Armenia. Sabondjian, femminista ante litteram, rompe con la tradizione facendo valere i propri ideali. È tra le prime donne a diventare giornalista e fonda ad Atene una prestigiosa casa di moda. Scampata al genocidio degli Armeni (1915), vive il dramma dell’esilio e della deportazione. Una che parla di amore, perdita e sopravvivenza, sullo sfondo della tragedia armena.

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con l’associazione Luna Scarlatta, Festival Pazza idea – Progetto Futuro.

Il costo del biglietto è di Intero € 10,00; studenti € 7,00.

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Musica tradizionale armena venerdì 10 marzo, alle 21.00, nel Teatro Massimo di Cagliari (via De Magistris) per il nuovo appuntamento con Le Salon de Musique, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Suoni & Pause.

Protagonista della serata sarà il duo composto da Aram Ipekdjian (duduk) e Irma Toudjian ( al pianoforte), che proporrà un concerto dal titolo “Komitas”.

Komitas è il nome del musicista più amato dagli armeni, fondatore della moderna musica armena e al tempo stesso personalità a cui si deve la conservazione e la trasmissione di migliaia di canti della memoria popolare.

Nasce in Anatolia, nell’attuale Kütahya, come Soghomon Gevorki Soghomonyan, il 26 settembre 1869. A un anno rimane orfano della madre, a dieci muore anche il padre, così viene cresciuto dalla nonna fino al 1881, anno in cui, grazie alla bellezza del suo canto,  è accolto al seminario di Echmiadzin, scelto tra 20 orfani. In questo modo riesce a portare avanti la propria educazione. Nel 1890 viene ordinato monaco, tre anni più tardi diventa sacerdote. È allora che assume, in onore di un Catholicos e poeta del VII secolo, il nome di Komitas, con il quale verrà conosciuto e ricordato.

Il concerto di venerdì sarà l’occasione per sentire il suono del duduk, uno strumento della tradizione musicale armena che nel 2005 l’Unesco ha inserito nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.

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Dopo il fortunatissimo concerto d’inaugurazione, che il 21 gennaio ha visto sul palco il pianista Arturo Stàlteri, martedì 14 febbraio ritornano gli appuntamenti con Le Salon de Musique.

Alle 21.00, sempre negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari (via De Magistris/viale Trento), la rassegna organizzata dall’associazione culturale Suoni & Pause proporrà un concerto dal titolo “In_certezza”.

“In_certezza” è anche il titolo del recente album della pianista Irma Toudjian, che ha scelto questa occasione per presentare il suo ultimo lavoro, proponendone i diversi brani che lo compongono.

Accanto alla Toudjian, che è anche direttrice artistica di Suoni & Pause, ci sarà il virtuoso della chitarra Riccardo Onori (dal 2000 lavora con Jovanotti, seguendolo sia in studio che in tour) che l’ha affiancata anche nella registrazione dell’album.

Una serata dove la musica e le sue suggestioni saranno esaltate dalle evocative immagini create per l’occasione da Alberto Soi.

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Dopo il fortunatissimo concerto d’inaugurazione, che il 21 gennaio ha visto sul palco il pianista Arturo Stàlteri, martedì 14 febbraio ritornano gli appuntamenti con Le Salon de Musique.

Alle 21.00, sempre negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari (via De Magistris/viale Trento), la rassegna organizzata dall’associazione culturale Suoni & Pause proporrà un concerto dal titolo “In_certezza”.

In_certezza è anche il titolo del recente album della pianista Irma Toudjian, che ha scelto questa occasione per presentare il suo ultimo lavoro, proponendone i diversi brani che lo compongono.

Accanto alla Toudjian, che è anche direttrice artistica di Suoni & Pause, ci sarà il virtuoso della chitarra Riccardo Onori (dal 2000 lavora con Jovanotti, seguendolo sia in studio che in tour) che l’ha affiancata anche nella registrazione dell’album.

Una serata dove la musica e le sue suggestioni saranno esaltate dalle evocative immagini create per l’occasione da Alberto Soi.

Costo del biglietto: intero € 10,00; studenti € 7,00.

Infopoint/prevendita: viale Trento, 9 – dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

L’edizione 2017 di Le Salon de Musique – La via della seta è realizzata con il contributo di: Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.

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Edizione numero XVI per Le Salon de Musique, la rassegna che l’associazione culturale Suoni & Pause organizza ogni anno per creare momenti d’attenzione verso la musica, le arti visive e la letteratura.

Dal 21 gennaio all’8 luglio nel Teatro Massimo di Cagliari sono in cartellone sette appuntamenti costruiti attorno a un filo comune: La via della seta. Era questo, in tempi remoti, il nome dato alla più antica e importante via di congiunzione tra Oriente e Occidente. Hanno nel sangue quelle lontane radici alcuni tra gli ospiti dell’edizione 2017 della rassegna,  come le scrittrici  Elif Shafak e Sonya Orfalian, la giovane attrice Anna-Lou Toudjian, il musicista Aram Ipekdjian e la stessa Irma Toudjian, direttrice artistica di Le Salon de Musique. Il cartellone si arricchisce ulteriormente con la presenza di  apprezzatissimi artisti del panorama nazionale, internazionale e sardo: dall’eclettico pianista romano Arturo Stàlteri, che il 21 gennaio inaugurerà la rassegna, al musicologo e compositore Riccardo Giagni. Dall’attrice Marta Proietti Orzella al pluripremiato filmaker Giovanni Coda, passando per un’altra attrice amatissima come Lia Careddu, sino al virtuoso della chitarra Riccardo Onori, che dal 2000 lavora con Jovanotti.

Si parte il 21 gennaio – ogni spettacolo comincia alle 21.00 – con Arturo Stàlteri, pianista conosciuto per il suo luminoso talento ma anche per la sua partecipazione a fortunate trasmissioni radiofoniche di Radio 3 (attualmente è tra i conduttori di Primo movimento). Stàlteri proporrà al pubblico cagliaritano il concerto “The musical box-Il mio diario”, un escursus lungo la sua ultraquarantennale carriera che, partendo dal primo album con i Pierrot Lunaire, del 1975, arriva a giorni nostri con il recente disco “Préludes”.

Il 14 febbraio salgono sul palco Irma Toudjian e Riccardo Onori con “In_certezza”, un concerto dove le musiche contenute nell’ultimo CD della Toudjian in collaborazione con Riccardo Onori si affiancano alle evocazioni  visive attraverso cui Alberto Soi ne esalta suggestioni e bellezza.

Musica tradizionale armena nella serata del 10 marzo con il concerto “Komitas”, che vedrà esibirsi Aram Ipekdjian al duduk e la pianista Irma Toudjian. Un’occasione per conoscere la cultura musicale armena attraverso un suo strumento tradizionale, il duduk. Nel 2005 la musica duduk è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.

Teatro, musica e arti visive si intrecciano in “Affinità con i cieli notturni”, in cartellone il 5 aprile, che ripercorre le pagine dell’omonimo libro della scrittrice armena  Astrid Katcharyan, dove si narra la vera storia di Astra Sabondjian, nata negli ultimi anni dell’Ottocento nella cultura e nel prestigio dell’antica Armenia. Sul palco ci saranno Marta Proietti Orzella (voce recitante)e Irma Toudjian con le sue musiche, composte per l’occasione. Scenografia e regia sono, rispettivamente, di Sabrina Cuccu e Lia Careddu. Video di Giovanni Coda.

Il 2017 è l’Anno Gramsciano: Le Salon de Musique lo celebra  l’11 e il 14 maggio con “Nino! Nino!”, da un testo scritto appositamente per questa ricorrenza dall’autrice di origine armena Sonya Orfalian e le musiche originali di Riccardo Giagni L’evento, organizzato in collaborazione con l’associazione Luna Scarlatta, vedrà in scena l’attore Graziano Piazza.

Dopo il concerto “Le Salon de Musique en fête”, organizzato il 21 giugno in occasione della Festa europea della musica, l’8 luglio appuntamento finale della rassegna con “La bastarda di Istanbul”, per la regia di Lia Careddu, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice turca Elif Shafak che racconta l’amicizia tra due diciannovenni: Armanoush, armena americana legata alle sue radici, e Asya, giovane turca nata fuori dal matrimonio. In scena ci saranno Anna-Lou Toudjian (voce recitante) e Irma Toudjian (pianoforte). Lo spettacolo è realizzato in collaborazione col pluripremiato regista Giovanni Coda, che si è occupato delle elaborazioni visuali. La scenografia è di Sabrina Cuccu.

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Edizione numero XVI per Le Salon de Musique, la rassegna che l’associazione culturale Suoni & Pause organizza ogni anno per creare momenti d’attenzione verso la musica, le arti visive e la letteratura.

Dal 21 gennaio all’8 luglio nel Teatro Massimo di Cagliari sono in cartellone sette appuntamenti costruiti attorno a un filo comune: La via della seta. Era questo, in tempi remoti, il nome dato alla più antica e importante via di congiunzione tra Oriente e Occidente. Hanno nel sangue quelle lontane radici alcuni tra gli ospiti dell’edizione 2017 della rassegna, come le scrittrici Elif Shafak e Sonya Orfalian, la giovane attrice Anna-Lou Toudjian, il musicista Aram Ipekdjian e la stessa Irma Toudjian, direttrice artistica di Le Salon de Musique. Il cartellone si arricchisce ulteriormente con la presenza di  apprezzatissimi artisti del panorama nazionale, internazionale e sardo: dall’eclettico pianista romano Arturo Stàlteri, che il 21 gennaio inaugurerà la rassegna, al musicologo e compositore Riccardo Giagni. Dall’attrice Marta Proietti Orzella al pluripremiato filmaker Giovanni Coda, passando per un’altra attrice amatissima come Lia Careddu, sino al virtuoso della chitarra Riccardo Onori, che dal 2000 lavora con Jovanotti.

Si parte il 21 gennaio – ogni spettacolo comincia alle 21.00 – con Arturo Stàlteri, pianista conosciuto per il suo luminoso talento ma anche per la sua partecipazione a fortunate trasmissioni radiofoniche di Radio 3 (attualmente è tra i conduttori di Primo movimento). Stàlteri proporrà al pubblico cagliaritano il concerto “The musical box-Il mio diario”, un escursus lungo la sua ultraquarantennale carriera che, partendo dal primo album con i Pierrot Lunaire, del 1975, arriva a giorni nostri con il recente disco “Préludes”.

Il 14 febbraio salgono sul palco Irma Toudjian e Riccardo Onori con “In_certezza”, un concerto dove le musiche contenute nell’ultimo CD della Toudjian in collaborazione con Riccardo Onori si affiancano alle evocazioni  visive attraverso cui Alberto Soi ne esalta suggestioni e bellezza.

Musica tradizionale armena nella serata del 10 marzo con il concerto “Komitas”, che vedrà esibirsi Aram Ipekdjian al duduk e la pianista Irma Toudjian. Un’occasione per conoscere la cultura musicale armena attraverso un suo strumento tradizionale, il duduk. Nel 2005 la musica duduk è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.

Teatro, musica e arti visive si intrecciano in “Affinità con i cieli notturni”, in cartellone il 5 aprile, che ripercorre le pagine dell’omonimo libro della scrittrice armena Astrid Katcharyan, dove si narra la vera storia di Astra Sabondjian, nata negli ultimi anni dell’Ottocento nella cultura e nel prestigio dell’antica Armenia. Sul palco ci saranno Marta Proietti Orzella (voce recitante)e Irma Toudjian con le sue musiche, composte per l’occasione. Scenografia e regia sono, rispettivamente, di Sabrina Cuccu e Lia Careddu. Video di Giovanni Coda.

Il 2017 è l’Anno Gramsciano: Le Salon de Musique lo celebra  l’11 e il 14 maggio con “Nino! Nino!”, da un testo scritto appositamente per questa ricorrenza dall’autrice di origine armena Sonya Orfalian e le musiche originali di Riccardo Giagni L’evento, organizzato in collaborazione con l’associazione Luna Scarlatta, vedrà in scena l’attore Graziano Piazza.

Dopo il concerto “Le Salon de Musique en fête”, organizzato il 21 giugno in occasione della Festa europea della musica, l’8 luglio appuntamento finale della rassegna con “La bastarda di Istanbul”, per la regia di Lia Careddu, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice turca Elif Shafak che racconta l’amicizia tra due diciannovenni: Armanoush, armena americana legata alle sue radici, e Asya, giovane turca nata fuori dal matrimonio. In scena ci saranno Anna-Lou Toudjian (voce recitante) e Irma Toudjian (pianoforte). La scenografia è di Sabrina Cuccu. Video di Giovanni Coda.

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Irma Toudjian ed Elena Pau

Dopo il concerto che ha visto sul palco il pianista jazz Alessandro Di Liberto, la rassegna Le Salon de Musique, organizzata dall’associazione Suoni & Pause, prosegue venerdì 27 maggio con una serata dedicata al Genocidio Armeno.

L’appuntamento è alle 20.30, sempre nei suggestivi spazi del Palazzo Siotto (a Cagliari, in via Dei Genovesi 114), con “La maschera della verità”, reading tratto dall’omonimo libro di Pinar Selek, autrice turca considerata tra le più interessanti del panorama contemporaneo.

Sotto i riflettori a ripercorrere il romanzo della Selek saranno l’attrice Elena Pau e la pianista Irma Toudjian, che daranno così corpo al racconto personale e impegnato di una delle pagine più buie della storia turca: quella del Genocidio degli armeni, avvenuto nel 1915. Un argomento, questo, che in Turchia è considerato tabù e che l’autrice della Maschera della verità riporta a galla insegnando al lettore dall’interno cosa significhi crescere e costruirsi declamando a scuola slogan che proclamano la superiorità nazionale, studiando su manuali lacunosi o menzogneri; vivendo accanto a compagni timorosi e silenziosi, in una città dove i nomi armeni sono stati cancellati dalle insegne.

Sociologa, femminista, antimilitarista e attivista per la pace, Pinar Selek per lunghi anni ha vissuto tacciata di terrorismo, accusa mossale dal governo turco in seguito all’esplosione al Bazar delle Spezie di Istanbul del 1998, e per ben due volte caduta grazie all’assoluzione davanti al tribunale. Per lo stesso motivo il governo sta ora cercando di accusarla per la terza volta, per questo i suoi legali hanno deciso di portare il suo caso davanti alla Corte Europea dei diritti dell’uomo.

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Dopo il tutto esaurito fatto registrare nei giorni scorsi dal pianista romano Arturo Stàlteri, domani venerdì 29 aprile la rassegna Le Salon de Musique prosegue con una serata dedicata alla cucina e alle tradizioni dell’Armenia, a più di 100 anni dal Genocidio.

L’appuntamento è alle 20,30, a Cagliari, nell’incantevole Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114), con “La cucina d’Armenia”, letture e musica, attraverso cui sarà ripercorso l’omonimo romanzo di Sonya Orfalian, artista, scrittrice e traduttrice figlia della diaspora armena.

Sul palco Elena Pau (voce recitante) e, pianoforte e composizioni originali in prima assoluta, proporranno le pagine del suggestivo libro della Orfalian che, partendo dalla quantità di ciascun ingrediente di una data ricetta, ricostruisce oltre 130 piatti della ricchissima tradizione culinaria armena, salvando così un pezzo di memoria che rischiava di andare perduto. La serata è organizzata in collaborazione con l’associazione Luna Scarlatta per il festival Pazza idea, il circolo dei lettori Miele amaro e La Fabbrica Illuminata.

Il prezzo dei biglietti è di 8 euro (intero) e di 6 euro (ridotto).

sonya orfalian Irma Toudjian ed Elena Pau