22 November, 2024
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Il Cagliari affronta questo pomeriggio un passaggio fondamentale sul cammino che porta alla salvezza. I punti in palio al Bentegodi contro il Vero o sono di un’importanza capitale e la squadra di Diego Lopez deve fare assolutamente risultato, possibilmente vincere, per scacciare buona parte delle paure riaffiorate dopo gli ultimi risultati negativi, determinati in parte per propri demeriti, ma anche per sfortuna (vedi il caso di domenica scorsa a Marassi contro il Genoa dell’ex Davide Ballardini, impostosi all’ultimo munito c0n una prodezza del portoghese Iuri Medeiros dopo aver rischio di perdere sulla conclusione di Leonardo Pavoletti terminato sul palo a portiere battuto).

Il Verona, in crisi profonda, è avversario che non va sottovalutato, perché nel calcio, si sa, la disperazione a volte moltiplica le forze e complica la vita agli avversari ed oggi, probabilmente, la squadra scaligera si gioca le ultime chances di permanenza in serie A.

Diego Lopez, purtroppo, non può disporre degli Farias, Han, Deiola e Dessena e degli squalificati Ceppitelli e Andreolli. Ritorna Luca Cigarini.

«Sapevamo che questa sarebbe stata una partita fondamentale, sin dall’uscita del calendario, perché è uno scontro diretto – ha detto alla vigilia Diego Lopez -. Conteranno molto i primi 20′. Dovremo avere lo stesso atteggiamento di Benevento, dove avevamo rubato quattro-cinque palloni stando dieci metri più avanti a centrocampo ma poi non eravamo riusciti ad andare in porta. Sono dettagli da migliorare: il Napoli ci ha rubato due palle e ha segnato due gol. Sarà una gara particolare, dobbiamo essere intelligenti, mostrare personalità, andare a fare la partita.»

«Il Cagliari non è una squadra fragile – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Sempre a Benevento abbiamo avuto una grande reazione di carattere negli ultimi minuti, sul campo di una squadra in salute che ha battuto avversarie come Sampdoria, Crotone; contro il Torino abbiamo fatto male nella ripresa ma nel primo tempo avevamo costruito tre palle gol pulite. A Genova siamo andati a cercare la vittoria anche dopo avere raggiunto il pareggio e abbiamo avuto l’occasione per vincerla: certo, poi abbiamo preso il gol del 2-1, è stato un errore nostro perché se una partita non riesci a vincerla devi cercare almeno di non perderla. Questi dettagli fanno la differenza.»
«Dipende da quello che faranno le altre, ma è sicuro che se usciamo da Verona con un risultato positivo facciamo un buon salto in avanti: non solo muoviamo la classifica ma limitiamo uno dei nostri avversari diretti. Non dimentichiamo – ha concluso Diego Lopez – che abbiamo 5 punti di vantaggio: sono le altre a dover inseguire.»

 

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Un buon Cagliari è uscito battuto dallo stadio Marassi di Genova per un gran goal realizzato dal portoghese Medeiros all’89’, quando la partita sembrava ormai destinata al risultato di parità, maturato nel primo quarto d’ora della ripresa, prima con il goal (53′) dell’ex milanista Gianluca Lapadula, poi dal calcio di rigore procurato da Paolo Faragò (62′), fermato fallosamente da Ervin Zukanović, e trasformato da Nicolò Barella.

E’ una sconfitta che brucia tanto, perché il Cagliari aveva meritato il pari e anzi nel finale aveva anche cercato di vincere la partita, colpendo un clamoroso palo a portiere battuto su un gran colpo di testa di Leonardo Pavoletti (79′).

Sotto una pioggia battente, le due squadre si sono date battaglia fin dalle battute iniziali ma nella prima mezz’ora non ci sono state vere occasioni da rete. Al 33’ giallo nell’area rossoblu, per un calcio di rigore prima concesso al Genoa per un presunto fallo di Charalampos Lykogiannis e Luca Ceppitelli su Aleandro Rosi servito da Gianluca Lapadula, poi cancellato dall’arbitro Fabio Maresca su segnalazione della VAR.

In avvio di secondo tempo il Cagliari ha iniziato con grande aggressività ma è stato il Genoa a sbloccare il risultato al 53′ con Gianluca Lapadula, abile a deviare di testa un assist di Oscar Hiljemark, spiazzando Alessio Cragno. Il Cagliari ha accusato il colpo ed ha rischiato di subire il raddoppio al 59′ su iniziativa di Oscar Hiljemark, il cui lancio non è stato raggiunto da Aleandro Rosi. Al 62′ il pareggio del Cagliari: incursione di Paolo Faragò, intervento falloso di Ervin Zukanovic, sanzionato dall’arbitro con il calcio di rigore, realizzato da Nicolò Barekka.

Dopo una girandola di sostituzioni, il Cagliari ha saputo costruire la grande occasione per portarsi in vantaggio e vincere la partita al 79′: cross al millimetro di Paolo Faragò, un grande stacco aereo di Leonardo Pavoletti ha spiazzato Mattia Perin ma il pallone è andato a sbattere sul palo.

All’89’ la beffa: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Francesco Migliore ha calciato a rete, il pallone è stato respinto da un difensore, è arrivato in corsa il 23enne portoghese Iuri Medeiros che con un gran sinistro ha infilato il pallone angolatissimo, imparabile per Alessio Cragno.

Nei sei minuti di recupero, il Cagliari ha cercato con grande generosità di riagguantare il pareggio, senza riuscirvi. Il Cagliari torna a casa a mani vuote, la classifica resta ferma con i 29 punti e domenica il calendario propone un altro scontro salvezza, sul campo del Verona.