La Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza ha incontrato una delegazione dell’Unicef sui problemi dei minori stranieri non accompagnati.
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«E’ necessario con urgenza un monitoraggio costante dei minori stranieri non accompagnati presenti in Sardegna per poi procedere con la mappatura delle comunità isolane.»
Ha espresso preoccupazione la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis, questa mattina, durante un incontro con i rappresentanti dell’Unicef. Dai dati resi noti dal ministero del Lavoro risulta, infatti, che al 30 settembre 2017 i minori stranieri non accompagnati registrati nell’isola siano 830, di cui 317 a Cagliari, 207 a Sassari, 72 a Oristano, 27 a Nuoro, 83 in Ogliastra, 78 a Carbonia Iglesias, 32 a Olbia Tempio e 14 nel Medio Campidano. Attualmente però ne risultano accolti nelle strutture circa 400, del resto non si ha notizia.
«Sono allarmata – ha detto la Garante – è necessario approfondire e fare chiarezza per sapere la effettiva entità del fenomeno nella nostra terra.»
L’incontro con l’Unicef è stato il primo passo verso una collaborazione che diventerà costante con l’ufficio del Garante come avviene nelle altre Regioni d’Italia. I rappresentanti dell’Unicef Renata Corona, Ivan Mei e Samantha Pinna hanno illustrato le attività che svolgono sia a livello nazionale che internazionale e hanno espresso la grande soddisfazione di avere finalmente anche in Sardegna l’Autorità che tutela l’infanzia e l’adolescenza.
«L’Unicef sarà a fianco della Garante con un’attività di supporto – ha assicurato la delegazione – anche in Sardegna c’è tanto da fare.»
Gli obiettivi per il 2018 sono molteplici. Forti delle esperienze fatte in altre regioni d’Italia, soprattutto in quelle dell’emergenza come Sicilia e Calabria, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, si propone di attuare nell’isola una serie di progetti pilota a favore dei minori stranieri non accompagnati. Sono già allo studio, anche da parte della Garante, una serie di iniziative che possano permettere anche ai minori di segnalare direttamente i problemi, i pericoli e le difficoltà della loro vita, come già avviene nelle altre Regioni d’Italia.
«Oggi – ha concluso la Garante De Matteis – apriamo un percorso unitario con l’Unicef che, con le altre Istituzioni che si occupano dei minori, ci consentirà di fare “rete” per aiutare tutti i nostri minori stranieri e non.»