24 November, 2024
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Amnesty International Italia e Voci per la Libertà annunciano le dieci canzoni candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia, il prestigioso riconoscimento riservato a brani sul tema dei diritti umani pubblicati da big della musica italiana nell’anno precedente.

Una selezione decisamente varia per genere musicale e contenuto, quella di questa edizione. Sono in lizza (qui in ordine alfabetico per artista): “L’uomo nero” di Brunori Sas, “L’uomo che premette” di Caparezza, “Deserto” di Clementino, “Gli anni del silenzio” dei Decibel, “Ora d’aria” di Ghali, “Affermativo” di Jovanotti, “Stelle marine” de Le Luci della centrale elettrica, “Socialismo tropicale” de Lo Stato Sociale, “Vietato morire” di Ermal Meta, “Stiamo tutti bene” di Mirkoeilcane.

Il riconoscimento, nato nel 2003 nell’ambito del festival Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, viene assegnato da una giuria specializzata (composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà). Le dieci canzoni finaliste sono invece scelte da Amnesty e Voci per la libertà da un’ampia rosa di segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2018 sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, che quest’anno si svolgerà dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Ecco l’albo d’oro del Premio:

2003 “Il mio nemico” di Daniele Silvestri

2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati

2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers

2006 “Rwanda” di Paola Turci

2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani

2008 “Canenero” dei Subsonica

2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela

2010 “Mio zio” di Carmen Consoli

2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi

2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia

2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini

2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè

2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino

2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato

2017 “Ballata triste” di Nada

Nel frattempo è disponibile on line il bando per la 21ª edizione del “Premio Amnesty International Italia Emergenti”, a cui possono partecipare tutti gli artisti emergenti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e con qualsiasi genere musicale. Il bando è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it .

La scadenza del bando è fissata per il 30 aprile, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 10 marzo avranno una ulteriore possibilità. Fra tutti loro, infatti, il pubblico potrà votare online il brano migliore, conferendo il Premio Web Social e facendo accedere direttamente l’artista vincitore alle semifinali della fase live.

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Nello scorso maggio furono il concerto e il cd “Giro a vuoto – Gli stornelli intellettuali per Laura Betti”. Una tappa importante nella ricerca dell’attrice e cantante Elena Pau sul teatro canzone. Accompagnata al pianoforte da Alessandro Nidi, sotto la regia di Marco Parodi, ha proposto il repertorio di canzoni scritte per l’attrice emiliana – amica e musa di Pier Paolo Pasolini, scomparsa nel 2004 – da scrittori e poeti come Flaiano, Moravia, lo stesso Pasolini, Arbasino, Soldati, Fortini, Parise, Cederna, Bassani, e musicate da autori come Carpi, Piccioni, Umiliani. Nel titolo è stato ripreso quello dello spettacolo di cabaret letterario della Betti del 1960 (riproposto in tre edizioni fino al 1964 con la regia di Filippo Crivelli), dove l’attrice interpretava brani musicali ispirati ai testi dei suoi celebri amici letterati. Recentemente “Giro a vuoto” è approdato con successo a Casalecchio di Reno (BO) nel Teatro Comunale intitolato proprio a Laura Betti.

Ciò che è accaduto dopo il maggio 2017 lo racconta lo stesso Nidi, autore delle musiche di scena per diversi teatri italiani e collaboratore di artisti del calibro di Maddalena Crippa, Moni Ovadia, Adriana Asti, Laura Marinoni: «Passano dei mesi ed Elena mi sorprende con una proposta inaspettata. Vuole riprendere le canzoni della Betti, aggiungere altri brani scritti da poeti e intellettuali, affidarli alla mia direzione, invitando a suonare con noi l’ottimo contrabbassista Alessandro Atzori e due mostri sacri della musica italiana: Antonio Marangolo ed Ellade Bandini… E così siamo qui, a Cagliari, per proporre nuovi testi e nuove musiche. Questa volta con attenzione particolare alle armonie, melodie e ritmi…».
Ecco come nasce Giro a vuoto – Due canzoni per Laura Betti, vinile 45 giri che viene presentato domani, venerdì 22 dicembre, a Cagliari, al Piccolo Auditorium di Piazza Dettori. Lato A “La bella Leontine”, testo di Goffredo Parise e musica di Gian Franco Maselli, lato B “Mi butto!”, parole di Alberto Moravia e musica di Gino Marinuzzi.

Alle 19.00 la presentazione/anteprima per la stampa con l’esecuzione live dei due brani. Elena Pau (“E’ veramente un’attrice che sa cantare e una cantante che sa recitare”, ha detto di lei Fausto Amodei, cantautore che ha scritto, fra gli altri, per la Ornella Vanoni ed Enzo Jannacci) sarà accompagnata da una band di primissimo ordine, la stessa con cui ha realizzato il 45 giri, registrato, mixato e masterizzato da Marti Jane Robertson nei suoi studi di Cagliari: Alessandro Nidi (pianoforte e arrangiamenti musicali); Ellade Bandini (batteria), lunghissimo l’elenco delle sue collaborazioni di prestigio: Guccini, De André, Paolo Conte, Mina, Branduardi, Zucchero, Vecchioni, Concato, Edoardo Bennato, Vince Tempera, Franco Cerri, Antonello Salis, Paolo Fresu, Danilo Rea, solo per citarne una minima parte; Antonio Marangolo (sax), lungo il suo sodalizio artistico con Paolo Conte e Francesco Guccini, dopo aver lavorato con Ivano Fossati, Ornella Vanoni e Vinicio Capossela; Alessandro Atzori (contrabbasso), apprezzato musicista.
A seguire, alle 20.30, LE PAROLE (IN)CANTATE – Concerto per Un’attrice al microfono, con la Pau e la band impegnati a giostrarsi fra i testi di Dario Fo, Alberto Moravia, Dacia Maraini, Parise, Roberto Roversi, Pier Paolo Pasolini, Camilla Cederna e le musiche di Fiorenzo Carpi, Gino Marinuzzi, Gian Franco Maselli, Gino Negri.

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Perché spesso in Italia la norma è eccezione e l’anomalia è regola? È quello che si chiedono Andrea Scanzi – giornalista, scrittore e autore teatrale, firma di punta del Fatto Quotidiano – e il cantautore e attore Giulio Casale nel loro “Il sogno di un’Italia”, in scena a Cagliari questo sabato (20 maggio), al Teatro Massimo (Sala M2), per l’organizzazione della cooperativa Forma e Poesia nel Jazz. Già applauditi un paio d’anni fa ne “Le cattive strade”, dove ripercorrevano la carriera di Fabrizio De André, i due tornano nel capoluogo sardo con uno spettacolo di “teatro canzone” ancora più personale e attuale. In parte ispirato al libro “Non è tempo per noi” dello stesso Andrea Scanzi, “Il sogno di un’Italia” è un ritratto del nostro Paese tra il 1984 e il 2004: vent’anni che avrebbero potuto cambiare il nostro Paese ma non l’hanno cambiato, o forse l’hanno addirittura peggiorato, restaurando invece che rinnovando; “Vent’anni senza andare mai a tempo”, come recita il sottotitolo.

Intrecciando narrazione, immagini e canzoni che spaziano da Edoardo Bennato a Ivano Fossati, da Giorgio Gaber a Franco Battiato, da De Gregori a Jeff Buckley, Scanzi e Casale, con la regia di Angelo Generali, rievocano sul palco fatti e personaggi di un’epoca che va dall’edonismo degli anni Ottanta al G8 di Genova, dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultimo scatto di Marco Pantani. Vent’anni d’Italia raccontati con spirito critico, ma conservando il desiderio di una vera ripartenza.

Prima di andare in scena, un altro impegno attende a Cagliari Andrea Scanzi, che sabato pomeriggio presenta alla MEM (la Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli) il suo secondo romanzo, “I migliori di noi”, nelle librerie dallo scorso novembre: “Un romanzo folgorante sull’amicizia e sull’amore, sul tempo che ci scivola addosso, sulle cose che lasciamo andare, e su quello che abbiamo salvato”. Si comincia alle 17,30; conduce l’incontro il giornalista Simone Cavagnino.

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La Cernita Teatro, in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, presenta la IV edizione di Teatro per la città, diretta da Monica Porcedda, direttore artistico de La Cernita Teatro e Cinzia Crobu, giornalista di settore, realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Spettacolo e Sport.

Sabato 17 dicembre 2016, alle ore 19.30, presso il Teatro di Bacu Abis, in occasione del 78° anniversario della nascita di Carbonia,

Come le precedenti edizioni, dal 2013 ad oggi, la IV edizione si svolgerà all’insegna del Teatro della partecipazione, un Teatro che, come da antichissima tradizione, lungi dal voler essere mero intrattenimento, nasce come espressione del confronto e delle riflessioni sulla collettività e sul vivere comune, contribuendo a valorizzare gli spazi pubblici della comunità.

Si aprirà alle ore 19.30 con la compagnia Antas Teatro di San Sperate che presenterà il lavoro “Riomurtas”, una storia di guerra, amore e nessuna scelta, tratto da una storia vera rielaborata da Anselmo Spiga. Con Giulio Landis, Scrittura scenica e regia di Giacomo Casti. Musiche originali ed esecuzioni dal vivo di Massimo Sciola, Gianni Fozzi, Cristiano Poddie, Giovanni Mameli, Daniele Ucchesu. Filmato prodotto da Ennio Madau.

A seguire a tutto il pubblico sarà offerto un buffet con intermezzo poetico a cura de La Cernita Teatro.

La serata si chiuderà con il progetto musicale “Una pace possibile” ideazione e interventi di Cinzia Crobu, voce solista e chitarra acustica Francesco Atzori. Autori scelti: Bob Dylan, Fabrizio De Andrè, John Lennon, Sting, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Enzo Jannacci, B. Mc Guire.