5 November, 2024
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Dopo la visita alla Galleria Villamarina e al Pozzo Sella della miniera di Monteponi, ai pellegrini provenienti dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna Gloria, Stefano, Neria, Giancarlo e Chiara sono stati consegnati nel giorno dell’Epifania i Testimonium, per aver percorso oltre 100 km del Cammino Minerario di Santa Barbara assieme al loro cane Kobe.
I Testimonium sono stati consegnati ai pellegrini dal parroco don Ivano Gelso nella Chiesa di Santa Barbara della miniera di Monteponi che nel mese di ottobre del 1985 fu visitata da San Giovanni Paolo Secondo (allora Papa Wojtyla) che si rivolse a Santa Barbara definendola la patrona universale dei minatori.
Nella stessa giornata i pellegrini hanno partecipato alle celebrazioni per l’Epifania nel Santuario del Buon Cammino che si sono concluse con un concerto di musica e canti della tradizione religiosa della Sardegna guidato da Orlando Mascia.
Anche in questo periodo invernale con condizioni climatiche spesso accompagnate dalla pioggia, il pellegrini  hanno manifestato gioia e stupore per la bellezza del Cammino Minerario di Santa Barbara e per la ricchezza del Patrimonio Storico-culturale ereditato dalla millenaria epopea mineraria della Sardegna.
Nell’apprezzare l’organizzazione della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e l’ospitalità con la quale sono stati accolti nel territorio, anche questi pellegrini sono partiti con il desiderio di ritornare presto per completare la percorrenza del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Il 5 novembre del 2001, con la Santa Messa celebrata nella vecchia sala argani del Pozzo Sella della miniera di Monteponi dal vescovo della diocesi di Iglesias mons. Tarcisio Pillolla e dal vescovo della diocesi di Ales Terralba mons. Tonino Orrù, si concludeva la più lunga occupazione delle miniere della Sardegna che portò all’istituzione del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. A conclusione di quella lunga lotta, iniziata il 5 novembre del 2000 per chiedere alla Regione Sarda e al Governo Nazionale il rispetto degli impegni assunti con la Carta di Cagliari, sottoscritta il 30 settembre 1998 per l’istituzione del Parco Geominerario, vennero raggiunti i seguenti risultati: 1. L’approvazione della norma di legge da parte del Parlamento per l’istituzione del Parco Geominerario; 2. L’emanazione del decreto da parte dei Ministeri competenti, d’intesa con la Regione Sarda, che istitutiva formalmente del Parco Geominerario; 3. Lo stanziamento di 6 miliardi di lire all’anno per la gestione dello stesso Parco; 4. Lo stanziamento da parte dello Stato di un primo finanziamento di 63 miliardi di lire per dare avvio al Piano da 1.000 miliardi di lire predisposto nel 1998 dall’Ente Minerario Sardo per la bonifica delle aree minerarie dismesse del Sulcis Iglesiente Arburese e Guspinese; 5. L’assunzione a tempo pieno e indeterminato dei 500 lavoratori precari che nel 1998 avevano dato avvio ai lavori propedeutici alla costituzione del Parco Geominerario.

Per ricordare questo importante anniversario l’Associazione Pozzo Sella, anch’essa costituita il 5 novembre del 2001 nei sotterranei del Pozzo Sella, ha organizzato un incontro nella stessa sala argani del Pozzo Sella della miniera di Monteponi per commemorare con una semplice e toccante cerimonia, gli uomini illuminati e lungimiranti che idearono e sostennero le lotte per l’istituzione del Parco Geominerario, mancati negli ultimi 20 anni (prof. Giovanni Lilliu, prof. Luis Bergeron, ing. Gianlupo Delbono, ing. Giulio Boi, sig. Franco Todde, dott. Renzo Pasci, dott. Luciano Ottelli, sig. Siro Usai e sig. Paolo Vargiu, mons. Tarcisio Pillolla, on.le Altero Matteoli). Nella stessa circostanza, è stata sommessamente ricordata alle istituzioni competenti, regionali e nazionali, l’esigenza di rispettare gli impegni assunti 20 anni fa ponendo finalmente fine alla grave inadempienza rappresentata dal mancato funzionamento del Parco Geominerario che resta l’unico progetto possibile per favorire la transizione economica, sociale e culturale del Sulcis Iglesiente Arburese Guspinese, come avvenuto negli altri grandi bacini minerari europei, con la creazione di migliaia di posti di lavoro.

A conclusione della semplice e toccante commemorazione, i cittadini presenti, accompagnati dal sindaco Mauro Usai e dal presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Daniele Reginali, hanno lasciato il sottosuolo per raggiungere la vicina chiesa di Santa Barbara, visitata il 15 ottobre del 1985 dal Papa San Giovanni Paolo II, dove il vescovo di Iglesias con il parroco don Ivano Gelso ed il responsabile diocesano della Pastorale del Lavoro don Salvatore Benizzi, hanno concelebrato la Santa Messa di ringraziamento.

 

Sono stati consegnati ieri i Testimonium allo scrittore/fotografo e grande divulgatore dei Cammini europei Fabrizio Ardito e ai suoi colleghi Natalino Russo e Maurizio Bacigalupi, per aver percorso quasi 400 km del Cammino Minerario di Santa Barbara. 

La consegna è avvenuta nella chiesa di Santa Barbara della miniera di Monteponi a conclusione della Santa Messa celebrata dal parroco don Ivano Gelso. 

Nella stessa chiesa nella quale il Papa Giovanni Paolo II dichiarò Santa Barbara Patrona universale dei minatori in occasione della Sua storica visita alla miniera di Monteponi avvenuta il 18 ottobre 1985. 

A conclusione della celebrazione i pellegrini hanno potuto visitare il Pozzo Sella e la Galleria Villa Marina recentemente aperta alla visita dei turisti dal comune di Iglesias.