2 November, 2024
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Questa sera, dalle ore 18.00, presso la DoMusArt (Casa Angioni) di Quartucciu, si terrà il primo evento promosso dall’assessorato della Lingua Sarda del comune di Quartucciu inerente le lingue e i linguaggi della Sardegna. Interverranno l’etnomusicologo Roberto Corona, l’archeologo Nicola Dessì, il giornalista Piersandro Pillonca, lo scrittore Ivo Murgia, Rocco Melis della Associazione Launeddas, Nino Porcu di Campos e Francesco Medda Arrogalla. La serata sarà accompagnata anche dalla musica grazie a Dino e Giorgio Pinna del Teatro Olata di Quartucciu, le launedddas si Roberto Corona e Rocco Melis, le sonorità elettroniche di Arrogalla e il canto del tenore “Sa prattha manna” di Mamoiada.

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La II commissione del Consiglio regionale ha concluso il ciclo di audizioni sul testo unificato in materia di lingua sarda (proposte di legge nn. 6, 167 e 228) e non è escluso che già dalla prossima settimana proceda con la discussione generale e l’esame degli articoli. «L’obiettivo – ha detto il presidente della commissione Cultura, Gavino Manca – resta quello di approvare una proposta condivisa prima della pausa estiva, così da consentirne la discussione in Aula a partire da settembre».

Questa mattina la commissione ha ascoltato l’operatore culturale Ivo Murgia; il presidente della società cooperativa “l’altra cultura”, Antonio Garau; il direttore editoriale del periodico on line in lingua sarda “Boxis”, Manuela Ennas; il direttore di “Eja tv”, Tore Cubeddu; il docente dell’Università di Sassari, Dino Manca; il direttore di Rai Regione, Giovanni Maria Dettori; il consigliere di amministrazione della Rai, Franco Siddi ed il direttore della comunicazione della Regione sarda, Michela Melis.

Ivo Murgia e Antonio Garau hanno svolto considerazioni con riferimento alle parti del provvedimento che trattano, principalmente, gli sportelli linguistici, l’agenzia per la lingua ed anche le cosiddette arti proprie ed entrambi hanno dichiarato una sostanziale condivisione per i contenuti presenti nel testo unificato.  Il presidente della coop “Altra cultura”, per ciò che attiene l’insegnamento nelle scuole, ha inoltre rimarcato il favore per la limba sarda comuna («ma è chiaro che campidanese e logudorese continueranno ad esistere»).

Manuela Ennas e Tore Cubeddu hanno invece incentrato i rispettivi interventi sugli aspetti legati alla comunicazione (articolo 19, informazione e editoria) auspicando maggiori opportunità per le aziende portatrici di innovazione ed interventi mirati per incentivare la comunicazione in limba dei grandi eventi patrocinati dalla Regione ed in generale dagli enti pubblici.

Il professore associato dell’Ateneo turritano, Dino Manca, nel corso del suo articolato intervento ha invece confermato contrarietà per l’utilizzo della limba comuna ma ha salutato con favore la proposta di legge ribadendo “la centralità della scuola” per la valorizzazione e la tutela delle lingue della Sardegna. Il rappresentante dell’Università ha quindi evidenziato l’assenza di un linguista e di un esperto in letteratura e poesia nell’istituendo comitato tecnico scientifico (art. 15) ed ha sollecitato una misura immediata per il “controllo” del materiale didattico in lingua sarda («in via transitoria si potrebbero istituire apposite commissioni nelle università di Cagliari e Sassari che valutino testi e altri materiali didattici») nonché la previsione in legge di un congruo numero di assegni di ricerca finanziati dalla Regione.

Il consigliere di amministrazione della Rai, Franco Siddi, ha insistito sulle questioni attinenti l’inserimento del sardo nella convenzione nazionale, siglata di recente tra  la Rai e lo Stato («è la prima volta che accade ed è un fatto di rilevanza storica per la valorizzazione e la promozione della lingua») a cui seguirà, presumibilmente entro la fine dell’anno in corso, la firma del contratto di servizio nel quale sono indicate le risorse e le azioni. «È opportuno – ha dichiarato Franco Siddi – che la Regione si attivi per aprire il negoziato con il Governo,  perché siano garantite, nel contratto di servizio, le risorse per sostenere e finanziare la lingua sarda nelle produzioni Rai». Il consigliere di amministrazione Rai ha quindi illustrato le opportunità che ne deriverebbero alla Sardegna non solo sotto il profilo culturale e identitario ma, soprattutto, sotto l’aspetto economico ed occupazionale, ad incominciare dal recupero dell’autonomia della sede Rai della Sardegna e per la possibilità di richiedere la “riserva” nelle assunzioni per i giornalisti sardofoni.

La direttrice della comunicazione della Regione sarda, Michela Melis, ha esplicitato ai commissari le “conseguenze” che l’approvazione della legge produrrebbe sul sistema regione  in relazione alle attività dell’Urp, della pubblicità istituzionale, della cosiddetta comunicazione diffusa e della formazione del personale dell’amministrazione. La dottoressa Melis ha quindi evidenziato la necessità di una congrua dotazione finanziaria per sostenere e attuare le misure previste nel testo unificato.

Sul tema delle risorse e sulla opportunità di un testo organico è intervenuto, tra gli altri, il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, che ha auspicato «la fine dei meccanismi che hanno portato, nel corso degli anni, ad una spesa disorganica nelle attività di promozione della lingua e della cultura sarda» per realizzare una programmazione “seria” delle risorse e delle azioni «per affermare una efficace politica linguistica in Sardegna».    

 

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COMUNICATO STAMPA APPUNTAMENTO A LUGLIO_Pagina_2

E’ iniziata con la proiezione del film “Tutto Torna” alla presenza del regista Enrico Pitzianti la rassegna “Appuntamento a luglio”, promossa dalle associazioni Kolossoi, Su Estrai e Don Chisciotte, che animerà i due centri Sulcitani per tutto il mese di luglio, dall’8 al 31 e che prevede una mostra nelle sale della Casa Ibba a Giba ed una serie di proiezioni, presentazioni editoriali, reading e concerti ogni fine settimana alternandosi tra i due piccoli centri.

La rassegna prosegue domenica 10, dalle 19.30, con l’inaugurazione delle due mostre, la prima “Officina dei Sensi” con una serie di opere delle artiste Tiziana Martucci e Laura Saddi e la seconda, “Officina del Suono” con l’installazione sonora realizzata dal musicista Angelo Sesselego che per tutto il mese cercherà di coinvolgere i ragazzi dei due paesi nella realizzazione di un opera da far “suonare”. Alle 22.00 la giornata si concluderà con il concerto del gruppo jazz cagliaritano “Musica ex Machina”.

Il fine settimana successivo, sabato 16, il blues dei The Mojo Workers sbarcherà nella piazza San Giuseppe di Villarios mentre domenica 17 verrà presentato il volume “repertorio dei Matti della città di Cagliari” curato da Paolo Nori che avrà ospiti a Casa Ibba, a Giba, gli autori Nicola Muscas, Gianni Zanata. Carola Farci, Roberta Mele, Bachisio Bachis e Antonio Boggio.

Sabato 23 sempre a Casa Ibba verrà presentato il volume “Paranoie” edito dal cenacolo di Ares che verrà presentato da Igor Lampis e Ivo Murgia. A seguire uno spettacolo musicale con “Stravypaz, canzoni per il popolo. Da Brassens ai CCCP”.

Domenica 24, a Villarios, sarà il turno di “Londra Brucia! I Clash, il Punk e altre storie senza futuro” con Giacomo Casti alla voce narrante, Maurizio Pretta al Dubbing e Alberto Sanna alla chitarra, armonica e Batteria.

Venerdì 29, nel cortile di casa Ibba. ci sarà il reading “11° Comandamento. Testi e canzoni di Patti Smith” con Elena Pau alla voce, Marcella Carboni all’arpa e Gianluca Pischedda al violoncello.

Domenica 31, la rassegna si chiude con la proiezione del film “l’Arbitro”, alla presenza del regista Paolo Zucca.

La rassegna avrà un ingresso “quasi” libero come recita il materiale promozionale. Il senso è che al pubblico verrà chiesto di contribuire alla realizzazione della stessa con una libera offerta necessaria alla realizzazione di questa e delle altre iniziative delle associazioni proponenti.

 

“Sa Die de sa Sardigna – Il Triennio Rivoluzionario Sardo”. È questo il titolo della prima giornata di approfondimento culturale e di spettacolo sui moti rivoluzionari sardi che il comune di Guasila e l’Associazione Figli d’Arte Medas organizzeranno giovedì 22 maggio al Teatro Fratelli Medas di piazza Municipio, 1. L’evento è realizzato con i contributi della L.R. 44/1993 per le attività del 2014 inerenti le celebrazioni de Sa Die de sa Sardigna.

Due gli appuntamenti in programma. Alle ore 19.00, è fissata la tavola rotonda dal titolo Il Triennio Rivoluzionario Sardo – Evoluzioni e Conflitti tra Stato e Comunità. Previsti gli interventi di Luciano Carta, esperto di storia della cultura tra Settecento e Novecento in Sardegna e Nicola Gabriele, docente di Storia Sociale e Politica della Sardegna Contemporanea all’Università di Cagliari. Coordina Ivo Murgia, operatore culturale ed esperto di lingua sarda.

Alle ore 21.00 spazio al teatro con la rappresentazione Il Viaggio di Juanne Maria Angioy e il Triennio Rivoluzionario Sardo, narrazione con musiche di scena scritta e interpretata da Gianluca Medas con l’accompagnamento musicale della band Baska e le sonorità elettroniche di Walter Demuru. Lo spettacolo racconta numerosi aspetti storici e politici legati al triennio rivoluzionario sardo (1794-1796): dalle imprese di Giovanni Maria Angioy, protagonista dei moti contro i privilegi feudali, ai tentativi delle truppe francesi di soggiogare la Sardegna, alla ribellione del 28 aprile 1794 per contrastare la dominazione piemontese.

Gli approfondimenti proseguiranno giovedì 29 maggio, sempre al Teatro Fratelli Medas di Guasila, con il secondo incontro dal titolo “Sa Die de sa Sardigna – L’Età delle Rivoluzioni in Sardegna”.

Gianluca Medas + Baska

La Giunta del comune di Cagliari ha approvato una deliberazione che consente di celebrare i matrimoni civili, presso il comune di Cagliari, in sardo. Chi vorrà potrà sposarsi in sardo.

Si compie un altro passo verso il bilinguismo. Il Comune di Cagliari sta facendo la propria parte. Ora lo facciano le scuole, gli organi di informazione, l’università, la Regione.

Il testo della cerimonia è stato tradotto grazie alla collaborazione di Ivo Murgia, operatore dello sportello linguistico della provincia di Cagliari, “Portalitu de sa lìngua Sarda”, al quale vanno i più sentiti ringraziamenti.

Il testo della cerimonia è il seguente:

“S’àutu de fai coja tzivili

A su sposu:/ 1) Sangunau e nòmini/ 2) Dii e logu aundi est nàsciu/ 3) Aundi est bivendi

A sa sposa:/ 1) Sangunau e nòmini/ 2) Dii e logu aundi est nàsciu/ 3) Aundi est bivendi

Issus ant presentau is àutus de fai tzirimònia de coja tzivili, comenti iant giai cuncordau faendi sa domanda.

A is testimòngius:/ 1) Sangunau e nòmini/ 2) Dii e logu aundi est nàsciu/ 3) Aundi est bivendi./

Is sposus tenint abisòngiu de duus testimòngius a custu àutu de coja tzivli.

Si lìgiu is artìculus 143-144-147 de su còdixi tzivili italianu.

143 – Cun sa coja, maridu e mulleri ndi arricint is pròpius diritus e ndi pigant is pròpius doveris. De sa coja ndi benit s’òbrigu a s’essi fidelis apari, a s’agiudu morali e materiali, a traballai impari po s’interessu de sa famìllia e a bivi impari. Maridu e mulleri depint, cunforma a sa sienda insoru e a su traballu insoru, in domu e aforas de domu, arrespundi a is abisòngius de sa famìllia.

144 – Maridu e mulleri detzidint impari aundi depint andai a bivi, cunforma a is abisòngius de totu e is duus e a is apretus de sa famìllia. Totu e is duus tenint su poderi de fai su chi ant detzìdiu impari.

147 – Sa coja obrigat a maridu e mulleri a ndi pesai, a studiai e a curregi a is fillus faendi contu de is capassidadis, de su naturali e de is disìgius de is fillus etotu.

A su sposu: Fustei duncas bolit a mulleri a…

A sa sposa: Fustei duncas bolit a maridu a…

E duncas in nòmini de sa lei si decraru unius apari cun sa coja”.

Il 1 settembre del 1998 è entrata in vigore la “Carta europea delle lingue regionali e minoritarie”, che sancisce il diritto alla tutela e alla promozione delle lingue minoritarie sul territorio europeo.

Il 15 ottobre 1997 il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato la LR 26 “Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna”, in cui si dichiara “di assumere come bene fondamentale da valorizzare la lingua sarda; di riconoscerne la pari dignità rispetto alla lingua italiana”, definendo i compiti della Regione ed indicando gli strumenti operativi da utilizzarsi per perseguire finalità e obiettivi della legge.

In diciassette anni sono stati compiuti molti sforzi affinché la lingua sarda potesse essere considerata la lingua della Sardegna al pari di quella italiana. Nonostante ciò, eccetto rare e sporadiche manifestazioni, permane una situazione che nel lungo periodo potrebbe portare al progressivo abbandono del sardo.

Tale situazione comprende la città di Cagliari, che ancora non ha un ufficio della lingua sarda. Nel capoluogo, infatti, sono ancora radicati ignoranza, pregiudizi e sterotipi legati all’uso della lingua sarda. Sono cliché negativi che non solo impediscono la diffusione del sardo come lingua d’uso comune, ma che si convertono in  vere e proprie prassi, che mettono a rischio la sopravvivenza del sardo.

Per queste ragioni, il comune di Cagliari, conscio dello stato in cui versa la lingua sarda nel suo territorio, ha il dovere di prendere atto della situazione e di adottare dei provvedimenti idonei con l’intento di arrestare il declino del sardo, di invertire il trend negativo che si è venuto a creare, e di porre le basi per la realizzazione di un bilinguismo perfetto.

L’atto della Giunta è un ulteriore passo in questa direzione.

Enrico Lobina

Municipio Cagliari 1