18 July, 2024
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Dopo la convincente vittoria casalinga sull’Auxilium Torino (96 a 64), la Dinamo Banco di Sardegna ha confermato a Venezia di essere ritornata grande protagonista della regular season della A1 di basket, superando nettamente l’Umana Reyer, una delle squadre più in forma, seconda in classifica alle spalle di Milano, con il largo punteggio di 84 a 71 (primo tempo 41 a 34), nell’anticipo della 14° giornata di andata.

I ragazzi di coach Pasquini, avanti fin dai primi 10’, chiusi sul punteggio di 21 a 17, hanno trovato il primo allungo importante già nel secondo quarto, andando negli spogliatoi sul +7. La Dinamo ha poi confezionato l’impresa con un terzo quarto stellare, con un parziale di 24 a 16 che ha spento definitivamente ogni possibilità di rimonta veneziana. L’ultimo quarto, iniziato con 15 punti di vantaggio (65 a 50), sono stati una formalità, fino al conclusivo 84 a 71.

Nella Dinamo, con quattro uomini in doppia cifra, è stato fondamentale l’apporto dei due veterani italiani nel primo tempo, Jack Devecchi, uscito dopo 6′ per un problema fisico, Brian Sacchetti (9 punti e 7 rimbalzi) e Lorenzo D’Ercole autore di due triple importantissime. Determinante ai rimbalzi l’apporto di Tau Lydeka, e in attacco quello di Darius Johnson Odom (14 punti, 4 assist e 5 falli subiti), David Bell (10 punti e 65 assist), Dusko Savanovic (10 punti e 3 assist), la cui sfida con Peric ha infiammato il pubblico, Gani Lawal (11 punti, 5/6 da 2 e 5 rimbalzi) e Rok Stipcevic (8 punti e 4 falli subiti).

La Dinamo tornerà in Sardegna lunedì, per preparare la sfida della Basketball Champions League in programma mercoledì, alle 20.30, con la corazzata greca dell’Aek Atene.

«Abbiamo fatto una grande partita sulla falsa riga di quella di con Torino di pochi giorni fa – ha commentato Federico Pasquini a fine match -, siamo stati bravi a eseguire quello che dovevamo fare contro una grande squadra come la Reyer, che arrivava in un momento di grande fiducia soprattutto in casa. Sapevamo che la chiave era imporre il nostro ritmo in attacco a prescindere dalle loro difese, visto che Venezia può cambiare spesso, andare avanti ed eseguire all’interno dei nostri sistemi nonostante le loro scelte difensive. Siamo stati bravi nell’approccio all’inizio del terzo quarto, perché era lì che pensavo si facesse la partita: dopo cinque minuti, dopo una loro bella partenza con il loro ritmo difensivo e offensivo, siamo stati bravi a riprendere ad eseguire il copione del primo tempo. Aver chiuso gli ultimi 5’ con parziale 17-7 e chiudere avanti di 15 al 30’ ci ha permesso di fare un quarto quarto controllato. Complimenti ai miei ragazzi – ha concluso il coach sassarese -, ora guardiamo avanti.» 

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La vera Dinamo Banco di Sardegna è tornata nell’ultima partita dell’anno, al PalaSerradimigni, dove ieri sera ha letteralmente travolto l’Auxilium Torino, squadra che alla vigilia aveva due punti in più in classifica, con il larghissimo punteggio di 96 a 64 (primo tempo 42 a 31).

Federico Pasquini ha mandato in campo un quintetto con due italiani, Brian Sacchetti e capitan Jack Devecchi e la risposta della squadra è stata subito convincente, come emerge chiaramente dal parziale del primo quarto: 29 a 18! La squadra piemontese ha cercato di reagire nel secondo quarto, chiuso in parità (13 a 13) ma al ritorno sul parquet dopo l’intervallo lungo, non c’è stata più partita, con un vero e proprio show al tiro di tutti i biancoblu (alla fine 17 su 38 dalla linea dei 6.75 e cinque in doppia cifra, con Rok Stipcevic miglior realizzatore (21 punti, 2/2 da 2 punti, 4 su 5 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist e 25 di valutazione): 63 a 45 alla fine del terzo quarto, 96 a 64 alla fine, con un parziale di 33 a 19 nell’ultimo quarto.

In evidenza anche un super Brian Sacchetti (11 punti, 3 su 7 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi), Jack Devecchi (9 punti, 0 su 1 da 2 punti e 3 su 5 da 3 punti) David Bell (16 punti, 1 su 4 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 5 assist, 19 di valutazione) e Trevor Lacey (10 punti, 3 su 4 da 2 punti, 1 su 5 da 3 punti e 1 su 2 ai tiri liberi, 4 assist). Nel secondo tempo hanno brillato Gani Lawal (11 punti, 4 su 6 da 2 punti e 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi) e Dusko Savanovic (9 punti, 1 su 5 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti e 4 su 4 ai tiri liberi, 6 rimbalzi).

Con la vittoria di ieri la Dinamo è ritornata all’ottavo posto in classifica, ultimo utile per accedere alle finali della Coppa Italia. Il 1° gennaio tornerà in campo al Taliercio di Venezia contro la Reyer e il 4 giocherà in Champions, al Palaserradimigni, contro l’Aek Atene.

«Devo fare i complimenti ai ragazzi, hanno eseguito perfettamente tutto il piano partita e messo in pratica tutto ciò che avevamo preparato – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. La chiave era difendere forte e interrompere il loro ritmo e lo hanno fatto perfettamente. Dobbiamo raggiungere l’equilibrio, ritrovare la fiducia che in questi tre mesi e mezzo di lavoro è stata messa a dura prova dalle sconfitte. Ora dobbiamo continuare a lavorare per  trovare la continuità. E’ solo l’inizio, io sono estremamente razionale dopo le sconfitte figuriamoci dopo le vittorie, perciò domani stacchiamo un po’ ma da dopodomani riprendiamo a lavorare ragionando sulle cose da migliorare e su quelle da costruire sui singoli e sul gruppo.»

Il play biancoblu Rok Stipcevic è stato il miglior in campo: «Oggi abbiamo messo in campo voglia, energia, grinta. Siamo usciti dal nostro momento di crisi, battere Torino di 30 vuol dire che siamo sulla buona strada. Sono molto contento, abbiamo mostrato la nostra vera faccia, le nostre potenzialità, abbiamo fatto vedere chi siamo davvero, peccato per le partite che abbiamo perso di un punto. Oggi in realtà non abbiamo fatto niente di diverso rispetto al lavoro su cui da sempre ci prepariamo, nessuno schema o strategia nuovi, ma sicuramente c’era qualcosa di diverso nella nostra testa. Dobbiamo avere la continuità in quello che facciamo per essere una squadra forte, e su questo dobbiamo concentrarci, questo è l’obiettivo. Credo che il ritiro ci sia servito, è stata una cosa che ci ha aiutato, abbiamo avuto il tempo di pensare, di ragionare e di allenarci bene e totalmente concentrati. Se abbiamo vinto di 30 dopo una cosa del genere vuol dire che ne avevamo  bisogno».

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Dopo essere tornata alla vittoria in campionato contro la Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna si è riscattata ieri sera anche in Champions League, imponendosi sulla squadra polacca dello Szolnok con il punteggio di 97 a 88 (primo tempo 51 a 49). Non è stata una partita facile, equilibrata nella prima metà, è stata decisa da un grande terzo quarto che ha visto Devecchi e compagni distanziare i polacchi di 10 punti, margine gestito con una buona sicurezza nell’ultimo quarto, nonostante un tentativo estremo di reazione degli ospiti.

I ragazzi di Federico Pasquini hanno vinto grazie ad una elevata intensità sul campo e la giusta cattiveria nei momenti topici, trovando la leadership da diversi uomini in campo. A partire da un super David Bell, Mvp del match con 31 punti, 10/13 al tiro – 4 su 4 da 2 punti, 6 su 9 da 3 punti – 5 su 5 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 6 assist e 37 di efficienza in 30’ sul campo; grande intensità per Trevor Lacey, a referto con 18 punti – 7 su 10 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti – 1 su 1 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 7 assist e 25 di efficienza, determinante nel terzo quarto un super Rok Stipcevic (10 punti e 3 assist) autore di tre bombe fondamentali per scavare il break nella terza frazione di gioco. La vittoria è frutto dell’energia di un gruppo che ci crede e che si supporta per tutta la durata della partita, con l’apporto di tanti uomini della panchina: Gabe Olaseni (8unti e 6 rimbalzi), Jack Devecchi (8 punti e 2 assist) e Lollo D’Ercole (3 punti e 2 assist).

«Abbiamo interpretato la partita benissimo a livello offensivo – ha detto a fine match Federico Pasquini -, facendo perfettamente quello che avevamo deciso di fare, muovendo bene la palla. Dobbiamo migliorare il discorso di coinvolgere meglio il pivot sui flash dentro l’area. Credo che sia normale quando cambi il regista della squadra, dobbiamo ancora trovare il nostro equilibrio in questo, è un’intesa che necessita più tempo. Dobbiamo riuscire a diventare più furbi, e in certe situazioni difensivi e spendere i falli, per esempio. Nel primo tempo eravamo forse più focalizzati sull’attacco e abbiamo fatto meno bene a livello difensivo, non eravamo abbastanza reattivi e svegli e su questo ci hanno punito facendo 8 su 10 da tre.  Ciò che ha fatto la differenza nel terzo quarto è stata l’aggressività, con difesa molto dura, molto maschia, contro una squadra che era in fiducia, che gioca molto bene in attacco, a prescindere dai suoi risultati in Champions. Nel quarto quarto,quando eravamo 70-60, dopo il loro parziale 9-0, sull’80 a 77 ne siamo usciti bene, riuscendo a controllare bene e a ricacciarli indietro. Questo mi è piaciuto molto, sono molto soddisfatto della prova dei ragazzi.»

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E’ un periodo decisamente poco fortunato quello che sta attraversando la Dinamo Banco di Sardegna sia in campionato sia in Champions League. Martedì sera, ancora una volta, la squadra di Federico Pasquini ha perso di un solo punto, con una tripla di Tekele Cotton che, a fil di sirena, ha consegnato il successo al Ludwigsburg (80 a 79, primo tempo 39 a 33 per la Dinamo), al termine di un match combattutissimo.

Due gli attori protagonisti, entrambi a referto con oltre 20 punti: Mvp tra le file sassaresi Dusko Savanovic, a segno con 24 punti, 5 rimbalzi, 1 assist, 1 palla rubata e 8 falli subiti. Serata in grande spolvero anche per Josh Carter, per lui 21 punti, con 3/ 4 da due, 3 rimbalzi e 5 falli subiti. Importante l’apporto italiano in termini di energia e grinta: tanto lavoro sporco è spettato al capitano Jack Devecchi e Brian Sacchetti (8 punti). Ottimo ritorno sul parquet di Lorenzo D’Ercole, bravo a farsi trovare pronto alla chiamata di coach Pasquini: per lui due bombe a segno in un momento topico del match. in una partita non brillante dal punto di vista offensivo, l’apporto alla squadra di Darius Johnson Odom e Trevor Lacey è arrivato sotto altri numeri: 9 assist per il numero uno biancoblu mentre 6 assist e 5 rimbalzi a referto per l’ex Pesaro.

«Dobbiamo andare oltre, è una brutta botta alla nostra fiducia perché secondo me meritavamo di vincere – ha commentato Federico Pasquini -. Dobbiamo tenere duro, essere forti e andare avanti. Guardiamo a Cremona, dobbiamo fare in modo da toglierci la scimmia degli sfigati di dosso, perché quella è la cosa che può fare più male: i giocatori sono compatti, siamo tutti professionisti sappiamo che funziona così e che bisogna guardare con maturità e con il giusto distacco la cosa.»

L’imperativo ora è ritrovare fiducia e concretezza, archiviare le sconfitte e focalizzarsi sulla prossima sfida. Non c’è davvero tempo per buttarsi giù o piangersi addosso, sabato sera è in programma l’appuntamento per la quarta sfida consecutiva al PalaSerradimigni, in campionato, con la Vanoli Cremona. Inizio ore 20.30.

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Amara sconfitta interna per la Dinamo Banco di Sardegna nell’anticipo di mezzogiorno con la Sidigas Avellino, impostasi al PalaSerradimigni con il punteggio di 75 a 70 (primo tempo 41 a 35 per la Dinamo).

E’ stato un match intenso, vissuto con il fiato sospeso per tutti i 40’. Una partita che ha visto due squadre fronteggiarsi a viso aperto e non mollare mai, decisa nell’ultimo giro di cronometro. L’avvio di partita è stato nettamente favorevole ai campani, bravi a chiudere il primo quarto avanti di ben 8 punti sul 24 a 16, ai quali la Dinamo ha risposto con un secondo quarto spettacolare chiuso sul 25 a 11 che l’ha portata al riposo all’intervallo lungo avanti di 6 punti: 41 a 35. Nel secondo tempo la Sidigas s’è riportata presto in parità con un grande Ragland (18 punti e 9 assist alla fine). Il finale è filato via sul punto a punto e gli ospiti sono stati vravi a trovare il break decisivo con l’ex Cusin che ha chiuso la sfida sul 70-75.

Nella Dinamo s’è distinto su tutti Rok Stipcevic, miglior realizzatore dell’incontro con 18 punti, 5 rimbalzi e 2 assist. Doppia cifra anche per Tautvydas Lydeka (10 punti e 5 rimbalzi); in evidenza, soprattutto per grinta e carattere, il capitano Jack Devecchi, a segno con due triple in due momenti topici, Brian Sacchetti e Diego Monaldi. 9 punti a referto e 5 falli subiti per Darius Johnson Odom.

Da domani la squadra biancoblu si metterà al lavoro in vista del match di Basketball Champions League di martedì contro i tedeschi dell’MHP Riesen Ludwigsburg, in programma al Palazzetto alle 20.30.

«Nell’approccio iniziale non eravamo pronti – ha commentato il coach sassarese Federico Pasquini -, senz’altro avevamo ancora scorie dalla gara contro il Besiktas. Non  abbiamo ancora la capacità di ripartire, non siamo abbastanza forti mentalmente. Abbiamo fatto buone esecuzioni offensive ma con cattive conclusioni. A livello difensivo abbiamo fatto bene ma con tanti errori. La bravura di Avellino e la precisione al tiro ci hanno fatto perdere la fiducia Ci manca ancora qualcosa, dobbiamo riuscire a tenere e ad essere più forti mentalmente nel momento in cui si decide la partita. Quando non facciamo canestro tendiamo a deprimerci un po’ mentalmente, e questa è secondo me una scimmia che ci trasciniamo dai finali punto a punto. Oggi nel momento decisivo è bastata una giocata un po’ fortunata per scoraggiare i ragazzi. Questo non va bene, una squadra come la nostra non se lo può permettere. Il fatto che giochiamo tra 48 ore ci farà bene, sono convinto  che, al di là delle analisi e delle strategie, tornare in campo sia la cura migliore per ritrovare durezza mentale.»

Rok Stipcebic 4

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La Dinamo lancia la sfida alla capolista Olimpia, alle 20.45, al Mediolanum Forum di Milano. La sfida Milano-Sassari è stata una delle maggiori rivalità di questi ultimi anni, con la squadra sassarese spesso capace di espugnare il campo della squadra milanese, anche questa si presentava con i favori di tutti i pronostici, come accadde anche nella stagione dello storico triplete biancoblu.

Per questa stagione l’Olimpia Milano ha costruito un roster davvero competitivo e profondo, puntando a fare bene sia in campionato sia in Europa e, al momento, è l’unica squadra imbattuta della serie A, con sei successi in altrettante partite disputate: dal 1973 il club milanese non è mai andato oltre questa striscia di vittorie ed oggi i ragazzi di coach Repesa proveranno a sfatare questo tabù.

Johnson Odom e compagni arrivano al Mediolanum Forum, per certi versi senza nulla da perdere, visto che i pronostici sono dalla parte della squadra di casa ma, allo stesso tempo, con una grande voglia di riscattare la netta sconfitta subita in Grecia, contro l’Aek Atene. Jack Devecchi e compagni affrontano l’ultima trasferta prima delle quattro partite in casa tra campionato e coppa con Besiktas, Avellino, Ludwigsburg e Cremona.

Dopo aver centrato il triplete nella passata stagione, eguagliando l’impresa sassarese di 12 mesi prima, con Coppa Italia, Scudetto e Supercoppa messi in bacheca, l’Olimpia Milano dalla passata stagione ha confermato tanti giocatori e coach Jasmin Repesa siede in panchina per il secondo anno consecutivo. Tra i confermati ci sono l’ex biancoblu Rakim Sanders, Mvp della finale scudetto 2016, Krunoslav Simon, reduce dalle Olimpiadi, Milan Macvan, Jamel Mc Lean, Mantas Kalnietis, Bruno Cerella, e gli italiani Alessandro Gentile e Andrea Cinciarini. A questo roster di grandissimo talento, il club milanese ha aggiunto giocatori del calibro di Richard Hickman, lo scorso anno protagonista della finale di Eurolega con il Fenerbahce, Zoran Dragic, approdato in Italia dopo l’esperienza al Khimki, e Miroslav Raduljica, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio con la Serbia. In maglia Olimpia sono arrivati anche i più promettenti talenti italiani: da Trento è arrivato Davide Pascolo, Awudu Abass ha lasciato Cantù per vestire la maglia biancorossa, e infine Simone Fontecchio, approdato a Milano dopo la retrocessione della Virtus Bologna.

Arbitreranno l’incontro Roberto Begnis, Alessandro Vicino e Fabrizio Paglialunga.

Jack Devecchi 50

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A distanza di soli tre giorni dalla larga vittoria ottenuta nella quinta giornata della regular season del campionato sulla Consultinvest Pesaro, la Dinamo Banco di Sardegna s’è ripetuta ieri sera, ottenendo la seconda vittoria nella regular season di Basketball Champions League, superando con altrettanto largo punteggio la squadra belga de Proximus Spirou Charleroi per 95 a 75 (primo tempo 35 a 32). Contrariamente a quanto è accaduto in tante altre occasioni, anche nella passata stagione, i ragazzi di coach Pasquini hanno costruito la vittoria nel primo tempo ma, dopo aver respinto ogni tentativo di reazione dello Charleroi, channo dilagato nella ripresa. Tanti i protagonisti della bella vittoria, ad iniziare da Darius Johnson-Odom: 22 punti e 4 assist ma, soprattutto, tanta leadership sul campo. In evidenza anche Dusko Savanovic (18 punti e 4 assist per lui), ottima prestazione di Rok Stipcevic (14 punti e 6 assist) e Trevor Lacey (9 punti e 5 rimbalzi). Molto bene anche Josh Carter, a segno con 12 punti, uscito dal match dopo un contatto, e Tau Lydeka (10 punti).

Non sono stati da meno gli italiani, ad iniziare da Brian Sacchetti, al rientro da un leggero infortunio, partito in quintetto. Ottimo in difesa il capitano Jack Devecchi e importante anche l’apporto di Diego Monaldi nei 14′ in cui è rimasto in campo. La vittoria ha dato nuova carica al gruppo che già oggi ritorna al lavoro, perché sabato il programma propone la sfida con The Flexx Pistoia, valida per la sesta giornata di campionato.

«Abbiamo giocato una partita solida contro una squadra che ha dimostrato il suo valore – ha commentato Federico Pasquini -. Sono contento, era una partita dura e credo che vincere di 20 punti sia importante anche guardando al ritorno. Nel primo tempo abbiamo costruito bene a livello difensivo e meno a livello offensivo ma nel  secondo tempo abbiamo fatto molto bene, segnato 60 punti, è stato tutto perfetto. Dobbiamo continuare a essere concentrati sul nostro lavoro, la componente mentale a questi ritmi, giocando ogni 72 ore, è fondamentale. Pensiamo a crescere giorno dopo giorno, cerchiamo di prendere energia per affrontare al meglio questo ritmo, che è devastante ma allo stesso tempo è bellissimo perché ti tiene sempre al massimo.»

Federico Pasquini 3

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Pesante sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna nella seconda trasferta stagionale, a Desio, contro la Red October Cantù: 90 a 69 (primo tempo 51 a 49). La squadra di Federico Pasquini ha retto il confronto alla pari nella prima parte dell’incontro, cedendo nettamente nella ripresa, con percentuali disastrose (20 punti in 20′) ed una presenza assolutamente insufficiente ai rimbalzi, sia offensivi sia difensivi.

In evidenza Gabe Olaseni, al debutto nel quintetto iniziale: 17 punti, con 7/9 da due, 8 rimbalzi e 17 di valutazione. Doppia cifra anche per Rok Stipcevic (13 punti con il 100% dalla lunetta, 3 rimbalzi e 6 falli subiti), bene Darius Johnson Odom con 13 punti, 7 assist e 5 falli subiti. Grande intensità e lavoro sporco da parte dello zoccolo duro italiano, con capitan Jack Devecchi (5 punti) e Brian Sacchetti (4 punti) in prima linea. Buona partita per Dusko Savanovic, autore di 13 punti e 3 rimbalzi, costretto però alla panchina nel terzo quarto per la quinta infrazione.

«Complimenti a Cantù che ha fatto una buona partita, noi purtroppo nel secondo tempo ci siamo disuniti dopo un paio di errori offensivi su alcune azioni – ha commentato coach Federico Pasquini -. Lì si è creati un sistema di sfiducia che ci siamo portati dietro anche in difesa, poi siamo passati a una fase dove non essendoci lunghi abbiamo cercando di essere più aggressivi cambiando sul pick and roll. Questa accelerazione che abbiamo voluto dare a livello difensivo ci ha portato confusione offensiva perché abbiamo perso aggressività. Abbiamo smesso di muovere la palla e fare i blocchi, e in un momento come quello una squadra fisica come Cantù ringrazia e ne approfitta per scappare via.»

La Dinamo oggi è partita verso l’Ungheria dove mercoledì, inizio ore 18.00, incontrerà lo Szolnoki Olaj nel secondo round della Basketball Champions League.

Dinamo Banco di Sardegna 2016-2017 1

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E’ stato presentato stamane il 100° Giro D’Italia che partirà il 5 maggio 2017 da Alghero e prevede le prime tre tappe in Sardegna: partenza da Alghero ed arrivo a Cagliari, passando per Sassari, Olbia, Nuoro e Tortolì. Hanno partecipato alla presentazione, nella sede degli organizzatori di RCS Sport, a Milano, on l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi, il direttore del Giro, Mauro Vegni, il ciclista di Villacidro, Fabio Aru, il presidente del Cagliari Calcio, Tommaso Giulini con il capitano della squadra, Marco Storari, il presidente della Dinamo Basket Stefano Sardara e il capitano Jack Devecchi. #Giro100 è l’hashtag ufficiale della manifestazione.
«Ospitare la partenza del Giro d’Italia nella straordinaria coincidenza della centesima edizione è per la Sardegna non solo un grande onore, ma anche un’occasione speciale per raccontare in modo diverso il nostro territorio – sottolinea il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Le tre tappe in programma offriranno una vista privilegiata sulle coste come sui percorsi dell’interno: paesaggi famosi, amati dai turisti di tutto il mondo, sfileranno accanto a scenari molto meno noti ma di altrettanto fascino. Stiamo investendo molto nel settore del cicloturismo, ben consapevoli di quanto la bicicletta sia un mezzo privilegiato per conoscere un territorio immergendosi nella sua bellezza. Mi piace pensare che i ciclisti di tutto il mondo, vedendo il Giro d’Italia, si innamorino dei nostri percorsi e abbiano voglia di venire qui da noi per scoprire la Sardegna pedalando.»
«L’evento simbolo dello sport italiano sceglie gli scenari unici della Sardegna per l’edizione numero cento – commenta l’assessore Morandi -. Con la partenza del Giro 2017, assicuriamo al nostro territorio la massima visibilità internazionale e importanti ricadute sotto il profilo economico grazie a una straordinaria iniziativa di promozione della destinazione, della sua qualità della vita e del suo nuovo modello di sviluppo sostenibile. Le tre tappe isolane a inizio maggio, subito dopo Pasqua, rappresenteranno l’apertura della stagione turistica, tassello fondamentale del piano di destagionalizzazione messo in atto per il triennio 2016-2018. Un’iniziativa coerente con la strategia dell’assessorato, che punta con decisione sul turismo attivo e sportivo, sulla strutturazione dell’offerta attraverso grandi eventi e sulla creazione di nuove motivazioni di viaggio. Si inserisce perfettamente, inoltre, nelle politiche regionali di valorizzazione del cicloturismo, su cui l’assessorato ha investito e investirà con convinzione, e di realizzazione della rete ciclabile della Sardegna.»
Alghero-Olbia di 203 chilometri, Olbia-Tortolì di 208 e da Tortolì con l’arrivo a Cagliari, di 148 chilometri. Percorsi mossi, ondulati, saliscendi, montagna e non mancheranno le lunghe salite con la più dura verso il centro di Nuoro. La probabile volata finale avverrà nelle strade del capoluogo. Oltre alle città di partenza e di arrivo, la corsa rosa attraverserà Sassari, Castelsardo, Santa Teresa di Gallura, Palau, Nuoro, Barisardo, Muravera, Villasimius, e altri centri isolani.
Tappa 1 Alghero – Olbia. Mossa, ma non troppo: costantemente ondulata e caratterizzata da una interminabile sequenza di saliscendi lungo la costa nord dell’isola. Si contano alcune salite catalogabili GPM e decine di brevi strappi. Ultima asperità a meno di 20 chilometri dall’arrivo la salita di San Pantaleo, che potrebbe favorire i finisseur rispetto ai velocisti. Si tratta di una salita di circa 5 chilometri con 3 attorno all’8% e pendenze massime superiori nella prima parte. Finale ancora ondulato fino a Olbia per l’eventuale volata tutta da conquistare.
Tappa 2 Olbia – Tortolì. Di media montagna che però potrebbe terminare con uno sprint di gruppo. La prima parte si svolge nell’entroterra Nuorese con saliscendi e tre lunghe salite: la prima per Bitti e Orune (non catalogata GPM), la seconda più dura verso il centro di Nuoro (GPM) e la terza per scollinare il Passo di Genna Silana (GPM). Gli ultimi 50 km sono prevalentemente in discesa o pianura, ma su percorso molto articolato che potrebbe creare difficoltà ai ricongiungimenti. Anche qui una volata, probabile, ma da conquistare.
Tappa 3 Tortolì – Cagliari. Praticamente pianeggiante con lievi ma blande ondulazioni lungo l’intero percorso. Dopo Villasimius si incontrano alcune brevi salite lungo la strada costiera. Segue l’avvicinamento – completamente piatto – alla città di Cagliari fino alla probabile volata finale.
Quella del 2017 sarà l’88esima partenza dall’Italia, 12 sono state quelle dall’estero. La prima volta che il Giro è sbarcato in Sardegna era il 1961. L’occasione fu il centenario dell’Unità d’Italia. La Corsa Rosa, partita da Torino, arrivò sull’isola alla quarta tappa con una frazione Cagliari-Cagliari, vinta da Oreste Magni. Quel Giro, conclusosi a Milano, fu vinto da Arnaldo Pambianco. Trent’anni dopo ecco la prima Grande Partenza. Era il 1991. Furono effettuate due tappe in linea oltre a due semitappe tra cui una a cronometro. Quel Giro fu vinto da Franco Chioccioli.
Nel 2007 con una spettacolare cronosquadre Caprera-Maddalena prese il via il Giro d’Italia edizione numero 90 con l’incredibile presentazione delle squadre sull’incrociatore della Marina Militare, Garibaldi. A 10 anni di distanza la Corsa Rosa ritrova le strade dell’isola.
La Sardegna sarà raccontata in 192 paesi del globo, da 400 testate, 265 portali web, e oltre 2.000 giornalisti. Numerosi eventi collaterali coinvolgeranno tutto il territorio regionale.
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Brillante esordio stagionale al PalaSerradimigni per la Dinamo, battuti i campioni d’Europa del Galatasaray, 92 a 87 (primo tempo 52 a 51), nel Trofeo “Città di Sassari-  Mimì Anselmi”. Il pubblico sassarese ha risposto presente alla chiamata del club e del main sponsor Banco di Sardegna, partecipando alla serata della solidarietà che ha portato alla raccolta di 17.222 €, tra l’incasso e il contributo del Banco che ha raddoppiato la cifra, destinata in beneficenza ai terremotati del centro Italia.

All’intervallo lungo il Direttore Generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese ha firmato l’assegno che sarà versato in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma lo scorso agosto. Nella serata di oggi sono stati raccolti oltre 17mila euro, complice l’aiuto del main sponsor che ha destinato in beneficenza una cifra pari all’incasso del match. «Vogliamo ringraziare prima di tutto ognuno di voi – ha detto il direttore generale – la nostra è una goccia nel mare ma è da questo che è composto l’oceano, da tante piccole gocce. Grazie a tutti».

Il Galatasaray, seconda classificata, è stata premiata dall’assessore comunale allo sport Maria Vittoria Casu che ha consegnato la coppa al capitano Guler. È stato il primo cittadino Nicola Sanna a consegnare il Trofeo del “Città di Sassari-Mimì Anselmi” al capitano biancoblu Jack Devecchi. Per il terzo anno consecutivo il premio di Mvp è intitolato all’avvocato Paolo Berlinguer, storico vice presidente della Dinamo che negli anni ’80 e ’90 condusse il club dalla C alla A2, al fianco del presidente Dino Milia. Il premio è stato conferito a Darius Johnson-Odom, autore di una prestazione da 14 punti, 6 rimbalzi e 7 assist, 24 di valutazione: a consegnare la targa di Mvp del match la signora Marina Dessì Berlinguer, accompagnata dai nipoti Paolo e Marina.

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