25 November, 2024
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Jarvis Varnado 2

Christian Eyenga 1-2

Dopo aver chiuso il girone di Eurolega a 0 punti (10 partite disputate, 10 sconfitte subite), la Dinamo Banco di Sardegna ha iniziato male anche l’Eurocup, perdendo per 86 a 75 sukl campo dei campioni d’Ungheria dello Szolnoki Olaj. La partita si è decisa praticamente nel primo quarto, dominato dai magiari e chiuso con un margine di vantaggio di ben 15 punti: 23 a 8.

Alla squadra di Marcio Calvani non sono bastati un eccellente Christian Eyenga, autore di 23 punti con una splendida percentuale di 11 su 14 da due, Marquez Haynes (18 punti e 7 assist) un grande Matteo Formenti (12 punti con il 100% dai 6.75) e Jarvis Varnado (10 punti e 8 rimbalzi). In ombra, viceversa, David Logan, autore di 7 punti (1su 6 da 2 punti e 1 su 8 da 3 punti) e, soprattutto, Brenton Petrway, Joe Alexander e Rok Stipcevic, 2 punti in 3.

Nella squadra di casa è stato protagonista il duo Milosevic-Vojvoda, autori insieme di 39 punti, mentre l’ultimo acquisto Burrell ha chiuso con un bottino di 15 punti.

Dopo il disastroso avvio, è stato Christian Eyenga a guidare la Dinamo alla reazione con 10 punti nel secondo quarto e il ritardo è sceso sotto il tetto dei 10 punti, per poi tornare a 11 all’intervallo lungo: 41 a 30.

L’avvio della ripresa ha visto la miglior Dinamo della serata riportarsi a -5 (41 a 46) e chiudere a -7 all’ultimo intervallo con 4 punti di Marquez Haynes: 61 a 54.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha avuto ancora un paio di possibilità di riportarsi in scia della squadra ungherese ma nei momenti decisivi è mancata la precisione al tiro e il Szolnoki Olaj ha chiuso sull’86 a 75.

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Logan-Edge

Brutto inizio del 2016 per la Dinamo Banco di Sardegna, travolta a Milano con il punteggio di 87 a 50, primo tempo 47 a 20. Marco Calvani ha schierato un quintetto formato da Marquez Haynes, David Logan, Joe Alexander, Christian Eyenga e Jarvis Varnado; Jasmin Repesa ha risposto con Cinciarini, Lafayette, Jenkins, Macvan e Barac.
L’equilibrio dura una manciata di minuti, grazie a due triple di David Logan, ma Milano chiude il primo quarto avanti di 6 lunghezze. Nel secondo quarto la squadra di Repesa prende il largo e la Dinamo sbaglia tanto, subendo un parziale devastante di 31 a 10 che porta le squadre al riposo con Milano avanti di ben 27 punti: 47 a 20.
La partita è ormai segnata ed una reazione della Dinamo porta i ragazzi di Marco Calvani a chiudere il terzo quarto avanti di 1 punto, 20 a 19, ma il vantaggio complessivo di Milano resta larghissimo: 66 a 40.
La partita resta a senso unico anche nell’ultimo quarto che Cinciarini e compagni chiudono sul 21 a 10 per il definitivo 87 a 50.
La Dinamo odierna è stata troppo brutta per essere vera e Marco Calvani deve cercare di scuotere i suoi ragazzi, perché martedì sera, alle 18.00, inizia l’Eurocup, con la trasferta sul campo del Szolnoki Olaj.

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Dopo Reggio Emilia, la Dinamo ha battuto anche Pistoia (80 a 75, primo tempo 45 a 45) ed ha chiuso brillantemente l’anno più importante della sua storia, culminato con la storica conquista del “triplete” (Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto), al quarto posto in classifica, a due sole lunghezze dalle due capolista Reggio Emilia e Milano (le grandi rivali dei play-off della scorsa stagione).

Quella di ieri sera è stata una partita molto equilibrata, decisa dalla squadra di Marco Calvani nell’ultimo quarto, chiuso sul 20 a 10, con un atteggiamento molto diverso rispetto a quanto visto in molte partite in questa stagione, caratterizzate da avvii vibranti e secondi tempi decisamente meno brillanti. La squadra biancoblu è stata trascinata dal solito David Logan, autore di 13 punti, 2 rimbalzi, 6 falli subiti e 5 assist, ma anche dall’apporto fondamentale di un grande Matteo Formenti, autore di un straordinaria partita, con 12 punti, 4 rimbalzi per un 16 totale di valutazione. La Dinamo ha chiuso la partita con quattro uomini in doppia cifra, su tutti Marquez Haynes (16 ptunti, 6 falli subiti, 6 assist), e Jarvis Varnado, 12  punti, 13 rimbalzi e 22 di valutazione, confermatosi in grande crescita rispetto all’opaco avvio di stagione.

«Era una partita molto insidiosa – ha commentato il coach della Dinamo Marco Calvani –, la gara con Reggio era stata molto dispendiosa dal punto di vista mentale oltre che fisico e quella di oggi, contro una contendente che non a caso dopo 14 giornate è prima in classifica, è stata forse anche più difficile. Grandi complimenti ai miei ragazzi, riuscire a replicare  gare del genere non è facile, bisogna avere solidità e mentalità. E loro le hanno avute. Dopo l’approccio abbastanza soft in cui non abbiamo avuto l’atteggiamento giusto, nella quarta frazione si è vista una difesa diversa, si è vista la difesa che vogliamo per la Dinamo, con piena intensità e durezza. Forse i migliori complimenti bisogna farli al pubblico: contro Reggio Emilia era stato tutto sommato facile sostenerci, eravamo sempre sopra ed il pubblico ci ha accompagnato. Ci sono stati dei momenti critici ed è lì che il pubblico ha alzato i decibel per incoraggiare il gruppo.»

Sabato 2 gennaio (ore 20.30, diretta Rai Sport 1 HD) la Dinamo sfiderà la rivale storica di questi ultimi anni, l’EA7 Emporio Armani Milano, terza sfida consecutiva ad una capolista, al Mediolanum Forum, dove la Dinamo ha realizzato alcune delle più belle imprese della sua storia.

Matteo Formenti e Brenton Petway 1 copia

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La Dinamo ritorna grande e guidata da un fenomenale David Logan travolge la capolista Grissin Bon Reggio Emilia: 94 a 70.

Il PalaSerradimigni, come sempre gremito, ieri sera ha assistito ad una prova straordinaria della sua squadra, proprio contro quella che era stata la sua grande rivale nella finale scudetto dello scorso campionato, la Grissin Bon Reggio Emilia. Non è certamente casuale che il rilancio in grande stile della Dinamo sia coinciso con la prestazione “monstre” di David Logan, ritornato ai suoi migliori livelli, come emerge chiaramente dai numeri: 25 punti con 7/9 da tre e 3/4 da due, 2 su 2 ai tiri liberi, 8 assist, 4 rimbalzi e 4 falli subiti e, infine, 38 di valutazione. Dietro Logan, è “esplosa” tutta la squadra che ha portato altri quattro uomini in doppia cifra: Marquez Haynes (15 punti e 9 assist), Brenton Petway (11), Christian Eyenga (11) e Jarvis Varnado (12).

Marco Calvani ha mandato in campo Haynes, Petway, Logan, Eyenga e Varnado, Massimiliano Menetti risponde con Aradori, Polonara, Della Valle, De Nicolao e Veremeenko. Brenton Petway ha piazzato tre triple e la Dinamo è volata a + 8: 18 a 10. Una tripla allo scadere di Haynes ha chiuso il primo quarto sul 26 a 18. La Dinamo ha continuato a macinare gioco e punti anche nel secondo quarto ed è andata all’intervallo lungo avanti di 12 punti: 47 a 35.

In avvio di terzo quarto, la Dinamo ha dilagato trascinata da un super David Logan, arrivando al +20, per poi chiudere la frazione addirittura sul + 24: 80 a 56.

L’ultimo quarto non ha avuto storia, la Dinamo ha rallentato ed ha chiuso il parziale in parità, 14 a 14, per il 94 a 70 finale che la rilancia alla grande in chiave play-off. Grazie alle sconfitte delle altre due capolista Cremona e Milano, in testa si è ricostituito un quintetto con Pistoia e Trentino e la Dinamo è lì ad inseguire, sesta a due sole lunghezze. E se la vera Dinamo è quella vista ieri sera, c’è da scommettere che anche quest’anno sarà capace di regalare grandi emozioni ai suoi tifosi.

Domenica pomeriggio, alle 18.15, al PalaSerradimigni di Sassari arriva un’altra capolista, la Giorgio Tesi Group Pistoia.

David Logan 47

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Archiviata l’amarezza per la sconfitta di Torino, maturata con la tripla da oltre metà campo dell’ex Jerome Dyson all’ultimo secondo del primo tempo supplementare, la Dinamo Banco di Sardegna ritorna al PalaSerradimigni, questa sera alle 20.45 (diretta su Rai Sport 1 HD), per affrontare la Grissin Bon Pallacanestro Reggiana di Massimiliano Menetti, la grande rivale della finale scudetto della passata stagione, oggi capolista con Cremona  Milano, quattro punti avanti alla squadra di Marco Calvani.

La sfida si presenta equilibrata, non solo per l’ormai storia rivalità tra le due squadre, ma anche per l’importanza dei due punti in palio, soprattutto in prospettiva Final Eight di Coppa Italia.

«Abbiamo le potenzialità per battere Reggio – ha spiegato Marco Calvani – ma per farlo dobbiamo giocare di squadra.»

«Siamo qui in Sardegna consapevoli di affrontare una gara ‘terribile’ – ha replicato Massimiliano Menetti -. Conosciamo bene la forza dei campioni d’Italia e del PalaSerradimigni, perché al di là dei problemi oggettivi, soprattutto in Eurolega, Sassari ha costruito un roster che la dava tra le favorite al titolo insieme a Milano già ad inizio stagione. Affrontiamo questa partita da primi in classifica con la voglia di rimanerci e di misurare la nostra forza contro una squadra forte e ambiziosa come la Dinamo.»

Arbitreranno l’incontro Manuel Mazzoni, Fabrizio Paglialunga e Beniamino Attard.

La Dinamo attende conferme da David Logan, Jarvis Varnado e Matteo Formenti, grandi protagonisti tre giorni fa a Torino, e segnali di crescita dagli altri che, chi più chi meno, si sono espressi molto al di sotto dalle loro possibilità, ad iniziare da Joe Alexander e Rok Stipcevic.

Jarvis Varnado 77

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Logan-Edge

Un David Logan in formato super (26 punti, 26 di valutazione) e il miglior Jarvis Varnado della stagione (20 punti, 8 rimbalzi e 17 di valutazione), non sono bastati alla Dinamo Banco di Sardegna per vincere la sfida di Torino con la matricola Manital dell’ex Jerome Dyson (16 punti, 3 su 7 nei tiri da tre punti). È stato proprio Dyson a beffare la Dinamo con un a tripla straordinaria dalla lunghissima distanza a fissare il punteggio finale sull’86-83 (primo tempo 37 a 40, al 40′ 73 a 73).

Marco Calvani ha mandato in campo Haynes, Logan, Sacchetti, Eyenga e Varnado, Franck Vitucci ha risposto con Dyson, White, Mancinelli, Rosselli e Dawnkins. È stato Jarvis Varnado ad aprire i giochi, per la Manital gli ha risposto Mancinelli. La Dinamo è scattata avanti con 6 punti di Varnado aiutato da Logan e Haynes. Sul 4-11 Torino ha reagito  con due bombe di Dyson e Dawnkins. I biancoblu hanno chiuso il primo quarto avanti con Formenti in lunetta per il 20-22. In avvio di secondo quartoun break di 9-0 ha permesso alla Manital di effettuare il sorpasso; 29 a 27.

La Dinamo si è rifatta sotto con Varnado, Eyenga, Haynes e Logan e ha firmato il +5. e Logan dalla lunetta ha chiuso il primo tempo sul 37 a 40.

Al rientro dall’intervallo lungo i gialloblu di casa hanno dettato il ritmo dei primi 5’, portandosi sopra di 6 punti: 51 a 45. Reazione sassarese guidata dal solito Logan ed equilibrio assoluto fino alla fine del terzo quarto: 59 a 57 per la Manital.

Nell’ultima frazione ha allungato sul + 8: 73-61. Con un parziale di 10 punti, firmato da Eyenga,Logan, Petway e Haynes, si è riportata sotto a un solo possesso di distanza con un minuto da giocare. David Logan ha segnato la parità dalla media distanza, i padroni di casa hanno buttato la palla della vittoria e le squadre sono andate al supplementare, aperto dalla Dinamo con un 5 a 0, quasi pareggiato dalla Manital con 4 punti: 77 a 78. Una tripla di Brian Sacchetti ha sancito i 1.000 punti dell’ala in maglia Dinamo e il +4 sassarese ma White e Dyson hanno subito riportano il punteggio in parità. Il fallo in attacco di Haynes non ha permesso alla Dinamo di giocare la palla della vittoria. Con un secondo sul cronometro si è consumata la vendetta dell’ex, Jerome Dyson che da metà campo tira e con l’aiuto del tabellone ha firmato la vittoria piemontese, con il punteggio di 86-83.

Dopo questa battuta d’arresto, la quinta in campionato, la seconda in trasferta, la Dinamo è sesta in classifica, con 14 punti, a 4 lunghezze dalle capolista Milano, Reggio Emilia e Cremona.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha concluso la sua esperienza in Eurolega con una nuova netta sconfitta sul campo del Brose Baskets Bamberg, con il largo punteggio di 54 a 86 (primo tempo 49 a 33). L’equilibrio è durato poco (vantaggio della Dinamo sul 10 a 9 nel primo quarto, poi chiuso sul 20 a 14 per il Bamberg), poi la partita non ha avuto storia, senza mai un segnale di reazione della squadra di Marco Calvani, arrivata in Germania senza David Logan, Brent Petway e Jarvis Varnado, rimasti a Sassari per recuperare la migliore condizione fisica in vista dei prossimi impegni di campionato ed Eurocup (la nuova rassegna europea che la Dinamo inizierà la prima settimana di gennaio).

Brose Baskets Bamberg: Melli, Zisis 16, Nikolic 3, Staiger 10, Theis 12, Wanamaker 5, Strelnieks 12, Harris 2, Harris 2, Miller 8, Heckmann 7, Idbihi 4, Radosevic 7. All. Andrea Trinchieri.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Haynes 14, Formenti 2, Pellegrino, Devecchi 9, Alexander 8, D’Ercole, Marconato, Sacchetti 3, Stipcevic 9, Eyenga 9. All. Marco Calvani.

Marquez Haynes 1-2

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Jarvis Varnado contro Frejus Zerbo copia

Niente da fare per la Dinamo anche contro l’Unicaja, impostasi al PalaSerradimigni per 77 a 65, nella sfida valida per la nona giornata del gruppo D dell’Eurolega. Non sono bastate le ottime prestazioni di Joe Alexander, autore di 19 punti (3 su 7 da due punti, 3 su 7 da tre punti e 4 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi e 21 di valutazione) e di un Jarvis Varnado confermatosi in grande crescita, autore di 16 punti (6 su 7 da due punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 18 di valutazione), per reggere il confronto con la squadra spagnola che con la settima vittoria in nove partite ha raggiunto in vetta alla classifica del girone il CSKA Mosca che deve però ancora giocare la nona partita, questa sera, con il Darussafaka Dogus Istanbul. In evidenza anche Marquez Haynes, 13 punti (1 su 1 da due punti, 3 su 7 da tre punti, 2 su due ai tiri liberi, 6 assist, 13 di valutazione).

Marco Calvani ha mandato in campo Haynes, Logan, Alexander ed Eyenga, coach Joan Plaza ha risposto con Jackson, Hendrix, Diez, Suarez e Nedovic. È stato David Logan ad aprire le danze (per il resto in ombra, con 2 soli punti a referto a fine partita, con 1 su 4 da due punti e 0 su 6 da tre punti)  mentre per gli avversari ha risposto Jackson dalla lunga distanza. Jarvis Varnado ha messo a segno 8 punti ma lo strappo nei primi dieci minuti lo ha dato Alexander dai 6.75: 20-15. L’Unicaja con Hendrix e Smith, infallibile dall’arco, hanno chiuso il primo quarto avanti di un possesso: 23-26.

Nella seconda frazione gli spagnoli hanno cercato e trovato il break con il solito Smith coadiuvato da Hendrix. Per i giganti è stato Haynes, aiutato dall’intensità degli italiani, a tenere i suoi a contatto. Negli ultimi possessi Malaga si è portato al riposo di metà gara avanti di 9 lunghezze: 39-48.

Al rientro dall’intervallo lungo l’Unicaja ha provato a scappare con Smith, Kuzminskas e Jackson: dopo aver incassato un break di 10-2 coach Calvani ha chiamato time-out. Al rientro in campo la Dinamo ha provato ad accorciare le distanze con Eyenga, Alexander e Haynes: 51-63.

Nell’ultima frazione Malaga ha messo il sigillo sulla vittoria, la Dinamo non è riuscita a rimontare e il PalaSerradimigni e alla sirena finale (65 a 77) ha salutato l’Eurolega con un lungo applauso e il desiderio di potersi riscattare in Eurocup. Il limite maggiore della squadra è emerso ai rimbalzi, solo 20 di squadra (lo scorso anno i rimbalzi erano il principale punto di forza della squadra, con Shane Lawal in primo piano).

«I segnali che aspettavamo per chiudere la partita ci sono stati – ha commentato Marco Calvani -. Nella prima parte la cosa che abbiamo sofferto maggiormente  sono stati i rimbalzi in attacco., è evidente che c’è una fisicità diversa dalla nostra. Non dobbiamo dimenticare che parliamo di una squadra di altissimo livello e che ha grandissima tradizione in Eurolega. Nella seconda parte del match ci sono stati quattro tiri sulla sirena quindi la difesa è stata importante. Anche a livello individuale ci sono state buone risposte, la buona performance di Alexander ci permette , in assenza di Petway, di poter contare non soltanto sul contributo che ci può dare Varnado. Anche da elementi meno utilizzati come Devecchi e Formenti ci sono state buone risposte e questo è importante perché le risorse della panchina ci serviranno nelle prossime gare, che saranno anche test importanti per noi. Sulla difesa stasera non mi sento di essere critico come con Trento, fermo restando che dobbiamo lavorare sui rimbalzi in attacco, problema che sappiamo di avere e che già si era rilevato in diverse altre gare precedenti. Ma stasera la squadra non ha mollato, è chiaro che con avversari della caratura di Malaga i problemi sono più evidenti. Mi ha fatto piacere ritrovare quello che è sempre stato il pubblico di Sassari, che ha sostenuto e si è identificato nella squadra in campo e nello sforzo dei ragazzi.»

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Anticipo amaro per la Dinamo Banco di Sardegna nella decima giornata del campionato di A1 di basket. La squadra di Marco Calvani è stata battuta dalla Dolomiti Energia Trentino, al PalaSerradimigni, con il largo punteggio di 88 a 73, primo tempo 43 a 27.

La squadra di Maurizio Buscaglia, balzata temporaneamente in vetta alla classifica con Milano, è stata sempre in grado di controllare la partita (23 a 17 al termine del primo quarto) ma è nel secondo quarto, chiuso sul 20 a 10, che ha costruito il margine che l’ha portata al riposo dell’intervallo lungo avanti di 16 punti, e quindi l’ha messa nella condizione di controllare con sufficiente tranquillità nella seconda parte dell’incontro, 68 a 57 al termine del terzo quarto, 88 a 73 alla sirena finale).

La Dinamo ha portato cinque uomini in doppia cifra (Joe Alexander 15 punti, Jarvis Varnado 14, Marquez Haynes 13, David Logan e Christian Eyenga 10) ma questo non è bastato a reggere il confronto con l’avversario che ha giocato meglio come squadra, senza particolari prestazioni individuali, tanto che il miglior realizzatore, Julian Wright, ha messo a segno 15 punti. Trento ha tirato molto di più da due punti (28 su 56, 50%, contro 19 su 33, 57,57%), molto meglio dai 6.75 (7 su 13, 53,85%, contro 6 su 22, 27,27%), mentre non sono emerse differenze dalla lunetta (17 su 21, 80,95% per la Dinamo, 11 su 14, 78,57% per Trento); Trento meglio ai rimbalzi, 36 a 25.

Ancora assente Petway, Varnado ha confermato di essere in crescita, mentre Eyenga ha fatto registrare un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni.

Dopo la quarta sconfitta in campionato (tre maturate al PalaSerradimigni, con Brindisi, Venezia e Trento, una in trasferta, a Bologna), la prima della gestione Calvani, ora il Banco deve concentrarsi sul match in programma giovedì sera, alle 20.30, ancora al PalaSerradimigni, contro Malaga, una delle squadre migliori dei gironi dell’Eurolega 2015/2016.

Jarvis Varnado 77

 


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Jarvis Varnado 77

Una grandissima Dinamo, priva di David Logan (precauzionalmente a riposo) e Brenton Petway, trascinata da Marquez Haynes (26 punti, 3 su 5 da 2 punti, 5 su 7 da 3 punti, 5 su 7 ai tiri liberi, 30 di valutazione) e Jarvis Varnado (19 punti, 6 su 13 da 2 punti, 7 su 8 si tiri liberi, 6 rimbalzi, 18 di valutazione), ha sfiorato la vittoria con il Maccabi: 74 a 76. E’ stata una partita spettacolare, giocata a testa alta dalla squadra di Marco Calvani che allo scadere ha avuto nelle mani di Joe Alexander la palla del sorpasso decisivo, dopo una straordinaria rimonta, ma la sua tripla s’è persa sul ferro.

L’avvio di partita è stato favorevole al Maccabi, scattato avanti sull’8 a 0 ma la reazione della Dinamo è stata immediata. Un super Varnado e il cecchino Haynes hanno riportato il risultato in parità sul 15 a 15. Il Maccabi ha mostrato maggiori motivazioni ed ha chiuso il primo quarto sul 20 a 15.

In avvio di secondo quarto il Maccabi ha allungato fino al +12, 34 a 22, ma un Haynes sempre ispirato al tiro ha tenuto la Dinamo in partita, al cospetto di un Maccabi chiamato assolutamente a vincere per sperare ancora nella qualificazione alla Top 16 e all’ultimo intervallo tra le due squadre si è giunti con un divario di soli 5 punti: 52 a 57.

Joe Alexander ha dato il suo prezioso apporto, Sacchetti è Haynes non sono stati da meno e la Dinamo è tornata a -3: 63 a 66. Il Maccabi si è riportao a +6, sul 66 a 73 ma due sensazionali triple di Haynes hanno spaventato la squadra israeliana che ha sprecato in attacco sul 76 a 74 ed ha concesso l’ultimo attacco alla Dinamo ma questa volta la mano di Joe Alexander non è stata abbastanza calda e la tripla che avrebbe dato la vittoria alla sua squadra è finita sul ferro.

L’Eurolega resta amara ma anche oggi la Dinamo ha confermato i progressi già manifestati a Mosca e in campionato a Capo D’Orlando.

Tra poco più di 48 ore ritorna il campionato e domenica alle 12.00, a Sassari, arriva la Dolomiti Energia Trento.