22 November, 2024
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Giornata intensa, domani (lunedì 26) a Nuoro, per i Seminari Jazz in pieno svolgimento, fino a venerdì prossimo (30 agosto), nel capoluogo barbaricino. Alla Scuola Civica di Musica in via Mughina, dove si tengono i corsi promossi dall’Ente Musicale di Nuoro, prende il via (per andare avanti fino a giovedì 29) la masterclass internazionale che impreziosisce ogni edizione dell’iniziativa didattica. Dopo jazzisti del calibro di Dave Holland, Joe Lovano, Kenny Barron, John Surman, Dave Douglas, Butch Morris, a salire in cattedra quest’anno è il trombettista statunitense Tom Harrell con il suo quartetto: il pianista Danny Grissett, il contrabbassista Ugonna Okegwo ed il batterista Adam Cruz. Classe 1946, con una discografia di oltre 280 registrazioni (di cui 34 da leader) e una carriera artistica di oltre cinquant’anni, Tom Harrell è annoverato tra gli strumentisti e compositori jazz più creativi e dinamici del nostro tempo, come certificato anche dal titolo di Trombettista dell’anno” che la Jazz Journalists Association (JJA) gli ha riconosciuto per il 2018. Per gli allievi dei Seminari nuoresi sarà dunque una preziosa occasione di apprendimento e conoscenza, ma anche il pubblico del festival Nuoro Jazz, che affianca quotidianamente le attività didattiche, avrà modo di apprezzare Tom Harrell e soci, nell’imperdibile concerto in programma mercoledì sera (28 agosto) all’Ex Artiglieria.
Domani, lunedì 26 agosto, è anche il giorno dell’altra masterclassche, come di consueto, completa l’offerta formativa dei Seminari nuoresi: quella dedicata alla musica tradizionale, che quest’anno ha per protagonisti il bandoneon e uno dei suoi più apprezzati interpreti, Daniele di Bonaventura. Il musicista marchigiano terrà lezione alle 11.00 all’Auditorium “Giovanni Lilliu” del Museo Etnografico; poi, in serata, alle 21.00, sarà in concerto all’Ex Artiglieria, insieme al percussionista Alfredo Laviano sotto l’insegna del duo Transumanza. I biglietti si possono acquistare online sul sito Ciaotickets e a Nuoro al CTS (Centro Turistico Sardo), in piazza Mameli, 1.

Classe 1966, forte di una una solida preparazione musicale, coltivata fin da bambino, Daniela Di Bonaventura ha sviluppato una feconda produzione artistica e collaborazioni che spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con sconfinamenti nel campo del cinema, del teatro e della danza. Lungo e prestigioso l’elenco dei festival, italiani e internazionali, in cui si è esibito, così come quello degli artisti con cui ha suonato, registrato o collaborato: Enrico Rava, Oliver Lake, David Murray, Rita Marcotulli, David Liebman, Toots Tielemans, Omar Sosa, Flavio Boltro, Greg Osby, Dino Saluzzi, Javier Girotto, Cèsar Stroscio, Enzo Favata, Aires Tango, David Riondino, Francesco Guccini, Ornella Vanoni, tra gli altri. Il grande contrabbassista Miroslav Vitous l’ha chiamato a partecipare alla registrazione di “Universal Syncopation II”, vincitore del German Critics Prize (Preis der deutschen Schallplattenkritik) come album dell’anno 2007, pubblicato dalla ECM, la stessa etichetta tedesca per cui ha firmato nel 2011 “Mistico Mediterraneo” con Paolo Fresu e il gruppo vocale corso A Filetta. Per la Tuk Music del trombettista sardo, Daniele di Bonaventura ha pubblicato nel 2013 l’album doppio, “Nadir“, dove suona il bandoneon nel primo cd e il pianoforte nel secondo. Nel 2014 ha collaborato alla colonna sonora del film “Torneranno i prati”, diretto da Ermanno Olmi, mentre è del 2015 l’album “In Maggiore”, in duo con Paolo Fresu, ancora per la ECM. Tra le registrazioni più recenti, “Danse memoire, danse” nuovamente con A Filetta e Paolo Fresu, insieme al quale ritroviamo Daniele di Bonaventura (con Marco Bardoscia, Michele Rabbia, l’Orchestra da Camera di Perugia e il Coro Armoniosoincanto) anche nel progetto “Altissima Luce”, pubblicato lo scorso aprile poco prima di “Garofani rossi”, dove il marchigiano è invece alla testa della sua Band’uniòn; è infine dello scorso giugno “Viaggio Sentimentale”, un excursus nella letteratura, nella poesia e nella musica del sud America con l’attore Eugenio Allegri.

Ma la giornata di domani (lunedì 26) propone anche un altro appuntamento con la musica dal vivo: alle 19.00, Nuoro Jazz torna per il secondo anno nei locali di Casa Rosas, il “Concept store” in via Lamarmora, che ospita (con ingresso gratuito) un concerto del pianista Salvatore Spano (tra i docenti del Seminario jazz) con le sue “Variazioni su Keith Emerson”; un lavoro che tenta di ricucire insieme i contorni dell’arte del grande tastierista e pianista inglese scomparso tre anni fa, creando un legame tra le sue composizioni e le sue fonti, composizioni originali e improvvisazioni, temi e variazioni, tracciando nel segno della sua eredità artistica un percorso in cui l’elettronica, la classica, il rock e il jazz dialogano a più livelli.

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Da sinistra -  Javier Girotto - Peppe Servillo - Natalio Mangalavite (m)

È uno dei concerti più attesi della diciannovesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz quello che la rassegna, organizzata a Cagliari dall’omonima cooperativa, propone domani sera (lunedì 16) all’Auditorium del Conservatorio: al centro dei riflettori, a partire dalle 21.00, il trio di Peppe Servillo, (voce), Javier Girotto (sassofoni) e Natalio Mangalavite (pianoforte), entrambi argentini, questi ultimi due, ma di chiare origini italiane e da lungo tempo trapiantati nel nostro Paese. È appunto dall’elegante sodalizio dei due sudamericani, fissato nel 2003 sulle tracce dell’album “Colibrì”, che poco dopo ha preso il via il progetto con il campano Peppe Servillo, voce, autore e fondatore degli Avion Travel, già coinvolto in precedenza come ospite da Girotto in alcuni lavori di Aires Tango, il più famoso e longevo gruppo di cui il sassofonista è fondatore e leader. Il trio ha debuttato su disco nel 2004 con “L’Amico di Cordoba”, mentre è del 2009 il secondo album, “Futbol”, ispirato all’omonimo libro dello scrittore argentino Osvaldo Soriano.

 Uscito un anno fa, “Parientes” è invece il titolo del disco che detterà l’atmosfera e le sonorità del concerto di domani sera (lunedì 16) a Cagliari: un viaggio nei ricordi, nelle persone, nell’immaginario di un popolo migrante che ha dato vita ad un’altra cultura e, nel contempo, ha preservato la propria portandovi nuova linfa; un arco che si tende fra le sponde e nel tempo, tra tanghi e milonghe, jazz e canzone d’autore.

La serata è proposta da Forma e Poesia nel Jazz in collaborazione con l’associazione Solidando Onlus, attiva dal 2004 nella cooperazione internazionale e soprattutto nel sostegno ai progetti di scolarizzazione e formazione in diversi paesi in via di sviluppo, cui sarà devoluta una parte degli incassi del concerto: il biglietto costa 20 euro.

 

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Diciannove candeline per Forma e Poesia nel Jazz, la rassegna ideata e organizzata a Cagliari dall’omonima cooperativa, in programma dal 14 al 28 maggio. Come sempre, il cartellone trova il suo punto di forza nel jazz italiano, ma non senza riservare il giusto spazio alla scena isolana. Tra i concerti più attesi, spiccano quelli già annunciati del trio formato da Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, della cantante Elisabetta Antonini con il suo progetto dedicato alla Beat Generation, l’omaggio della Reunion Big Band alla memoria di Marco Tamburini nell’anniversario della scomparsa del trombettista, e il piano solo di Stefano Bollani, proposto in coproduzione e a cura della SEM Organizzazione.

Il jazz targato Sardegna ha invece una valida rappresentanza con il sassofonista Gavino Murgia, il Way Out Quartet, il duo Massimo Carboni-Mariano Tedde, il trio Ditta-Argiolas-Atzori, il quartetto Mambo Django.

Jazz ma non solo: ecco allora la canzone d’autore del genovese Max Manfredi, la cantante algherese Franca Masu e la cagliaritana Chiara Eff.

Un cast variegato che anche questa edizione della rassegna porta in scena in vari spazi e luoghi della città: l’Auditorium del Consevatorio, cornice ideale per i concerti di cartello, ma anche il Piccolo Auditorium nel quartiere di Marina, il Lazzaretto  a Sant’Elia, il Jazzino, il Jazz’art (lo Studio d’arte Paola Frau) nell’antico quartiere di Castello, e Sabores – Sapori di Sardegna, il locale in via Baylle all’insegna del gusto del palato. In programma anche una tappa extra moenia con il tradizionale appuntamento tra musica e archeologia alla Tomba dei giganti “Sa domu ‘e s’orku”.

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Elisabetta Antonini (foto Paolo Soriani) s Gavino Murgia ph Tiziana Pala 003 s Stefano Bollani (credit@ValentinaCenni) m

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Jazz, folclore, tango, improvvisazione e scrittura neoclassica si incontrano e si intrecciano in un dialogo musicale, lirico e coinvolgente nel duo formato da Javier Girotto (sax soprano, baritono e flauti) e Vince Abbracciante (fisarmonica) che approda in Sardegna per due appuntamenti proposti dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz: oggi a Sassari, per un concerto negli spazi e con la collaborazione del Birdland (Z.I. Predda Niedda, strada 22) con inizio alle 21,15 (sala aperta alle 20; prenotazioni allo 079262556 e al 3208111019); mercoledì (9 dicembre) a Cagliari, sul palco e con la partecipazione del Jazzino (via Carloforte, 74/76) a partire dalle 21.45 (apertura ore 20.00; music charge 10 euro; prenotazioni allo 070 8571621 o con SMS o Whatsapp al 3914603924).

È un sodalizio artistico che si è formato quest’anno, quello del sassofonista argentino (ma da lungo tempo di casa in Italia) con il più giovane fisarmonicista pugliese.

Con Javier Girotto e Vince Abbracciante si apre un mese di dicembre con diversi impegni in calendario per Forma e Poesia nel Jazz che domenica prossima (13 dicembre), dalle 11.30 alle 12.30, propone un aperitivo musicale con il sassofonista Andrea Morelli e il contrabbassista Maso Spano al borgo San Gregorio, la frazione del comune di Sinnai, a mezz’ora d’auto da Cagliari, nell’ambito della manifestazione “Verso L’Eremo Ospitale”, a cura di Botteghe in piazza e Alla Scoperta di.…

Lunedì 28 (ore 21.00), a Cagliari, c’è invece l’immancabile appuntamento natalizio con il gospel: di scena, all’Auditorium Comunale, il gruppo June & The Sionettes.

Infine, due serate da non perdere con un’autentica icona del jazz italiano: il 28 al Birdland di Sassari e il 29 al Jazzino di Cagliari, riflettori puntati sul chitarrista Franco Cerri (novant’anni il prossimo gennaio), accompagnato dai sardi Paolo Carrus (pianoforte), Massimo Tore (contrabbasso) e Paolo Migoni (batteria).

Javier Girotto e Vince Abbracciante