23 December, 2024
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Giornata numero quattro, a Nuoro, per il 27° Seminario Jazz, che ha preso il via giovedì (e andrà avanti fino a domenica prossima). Ed è un gradito ritorno nel capoluogo barbaricino quello di Matteo Pastorino, protagonista col suo quartetto del concerto in programma in serata per la rassegna che affianca i corsi: il giovane clarinettista, nato in Sardegna nel 1989, ma da tempo di casa a Parigi, infatti, è stato allievo dell’iniziativa didattica organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro. Con lui, sul palco dell’Auditorium dell’ISRE, a partire dalle 21.00, Matthieu Roffé al pianoforte, Bertrand Béruard al contrabbasso e Jean Baptiste Pinet alla batteria. Biglietti interi a dodici euro, ridotti a dieci.

Matteo Pastorino ha iniziato a suonare il clarinetto come autodidatta a tredici anni e si è appassionato presto al jazz grazie al papà, contrabbassista. Il suo primo inquadramento pedagogico passa appunto attraverso i seminari nuoresi, dove vince varie borse di studio, tra cui quella che gli permette di incidere un album e di suonare in diversi festival italiani. A diciannove anni si trasferisce a Parigi dove frequenta il corso di jazz del Conservatorio e si laurea nel 2012 con il massimo dei voti. Durante Siena Jazz, ha l’occasione di studiare con Kenny Werner, Clarence Penn, Aaron Goldberg, Miguel Zenon, Jim Snidero e vince una borsa di studio che gli permette di studiare con Chris Potter. Nel 2012 il suo gruppo vince il concorso per giovani talenti del festival jazz di Saint-Germain-des-Prés, mentre a lui va il premio Selmer come miglior solista, che gli permetterà di essere sponsorizzato dalla prestigiosa marca di strumenti a fiato. Lo scorso giugno ha vinto il premio della critica al 19° concorso “Massimo Urbani”.

Matteo Pastorino