22 November, 2024
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Il saluto di benvenuto del sindaco di Bonifacio, Jean Charles Orsucci ha aperto i lavori della Consulta corso-sarda, riunita per la sua terza sessione nei locali del municipio del capoluogo, sotto la guida dei  presidenti delle assemblee di Sardegna e Corsica, Gianfranco Ganau e Jean Guy Talamoni.

Le celebrazioni per il 70° anniversario dell’Autonomia (illustrate dalla portavoce del presidente del Consiglio sardo, Maria Grazia Ledda) hanno preceduto il partecipato dibattito sul processo di riforma costituzionale in Francia, con la richiesta dello statuto di Autonomia della Corsica, e sullo “stato di salute” della specialità sarda, anche alla luce delle riforme parlamentari e delle rinnovate richieste autonomistiche avanzate, attraverso i recenti referendum popolari dalle regioni del Nord del Paese. Il confronto tra la delegazione sarda (Gianluigi Rubiu, Udc; Gianni Lampis, FdI; Attilio Dedoni, Riformatori sardi; Daniele Cocco, Art. 1 – Sdp; Pierfranco Zanchetta, Upc; Giovanni Satta, Psd’Az; Anna Maria Busia, Misto; Gianfranco Congiu, Pds; Edoardo Tocco, Fi; Pietro Cocco, Pd) e quella corsa (Petr’Anto Tomasi, Corsica Libera; Francois Ceccoli, Corsica nella Repubblica; Camilla De Rocca Serra, Per  l’avvene; Jean Jacques Lucchini, Femu a Corsica; Pierre Ghionga, Corsica nella Repubblica; Francois Orlandi, Andà per dumane) ha interessato non solo i rispettivi livelli regionale e statale ma ha riguardato anche le politiche e le iniziative assunte in sede europea, per la piena affermazione delle autonomie regionali.

I capigruppo del Consiglio regionale della Sardegna hanno insistito, con in testa Attilio Dedoni e Gianfranco Congiu,  sul riconoscimento dello status di insularità e sulla creazione della macroregione mediterranea tra le due isole. «Rilancio con convinzione il tema della insularità – ha dichiarato il presidente sardo Gianfranco Ganau – insieme con l’obiettivo della Consulta di aprire una interlocuzione diretta con l’Unione europea per vedere realizzato un diritto fondamentale e irrinunciabile per i sardi e per i corsi». Il capo dell’assemblea sarda ha inoltre illustrato alla Consulta le iniziative nel frattempo assunte, in Sardegna e in Italia, sul piano politico e istituzionale, per l’inserimento del riconoscimento dello status di insularità nella Costituzione della Repubblica italiana.

Lo “stallo” delle trattative con Parigi, sul delicato tema delle riforme costituzionali sono state, invece, le preoccupazioni espresse con chiarezza dalle rappresentanze dell’assemblea corsa che, soprattutto con gli esponenti delle forze politiche autonomiste e identitarie (sono maggioranza nel governo della Regione), hanno ribadito la richiesta di vedere riconosciuti maggiori poteri, più risorse e funzioni alla Corsica.

Condizioni e interventi specifici per le regioni insulari e la costituzione della macroregione Mediterranea di Sardegna e Corsica sono state invece, le dettagliate proposte avanzate dal presidente Ganau, nel corso della sua relazione sulle politiche di coesione dell’Unione europea. Relazione che, insieme con la relativa deliberazione (già all’esame delle rispettive assemblee) sarà posta in votazione nella prossima seduta della Consulta, la cui nuova convocazione è stata annunciata per il prossimo novembre in Sardegna.  

E’ stata invece approvata all’unanimità la deliberazione sulla gestione del parco internazionale delle Bocche di Bonifacio (relazione Jean Michel Culioli) che su proposta di Petr’Anto Tomasi afferma «una strategia comune delle isole di Sardegna e Corsica a difesa delle Bocche e un’accresciuta cooperazione e comuni obiettivi per la gestione ambientale delle Bocche di Bonifacio». A sostegno della proposta corsa è intervenuto per la Sardegna, il capogruppo Upc, Pierfranco Zanchetta, che ha evidenziato il minore ruolo della Regione e delle amministrazioni locali nella gestione dei parchi nazionali della Maddalena e dell’Asinara, rispetto a quelle riservate alle istituzioni della Corsica, nelle aree sottoposte a misure di salvaguardia e tutela da parte dello stato francese.

La proposta dello statuto di coufficialità della lingua corsa (relazione Sebastian Quenot) e la promozione e valorizzazione della lingua sarda (relazione Daniele Cocco, Art.1-Sdp), anche in considerazione delle norme recentemente approvata in Consiglio in materia di politiche linguistiche, hanno evidenziato la volontà della Consulta di rafforzare le azioni politiche e istituzionali per la tutela ed il pieno riconoscimento del corso e del sardo come lingue ufficiali. «Il problema non è neanche più politico – ha dichiarato il presidente Talamoni – ma la questione è tecnica e scientifica perché è ormai accertato che  senza coufficilità la lingua corsa è condannata a scomparire».

Il tema del sociale è stato trattato direttamente dal presidente dell’assemblea corsa, Jean Guy Talamoni che,  in collaborazione con il segretario generale, Serge Tomi, ha illustrato le principali iniziative in campo promosse nel settore (169 milioni di euro di stanziamenti) soffermandosi sul progetto sperimentale “disoccupato di lunga durata” che incentiva le assunzioni a tempo indeterminato. Il presidente della commissione Salute del Consiglio regionale, Mondo Perra (Psi) ha invece illustrato le misure promosse in Sardegna, con particolare riferimento all’introduzione del Reis e il progetto LavoRas. Al termine, il presidente Jean Guy Talamoni, ha invitato ufficialmente il presidente Gianfranco Ganau e l’intero Consiglio sardo ad Ajaccio, in occasione della giornata di studio e confronto “sull’evoluzione del lavoro e dell’impiego in Corsica”.

I lavori della Consulta sono proseguiti con la votazione unanime della proposta della firma congiunta della Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini. A favore, in precedenza, per la delegazione corsa è intervenuto il presidente Talamoni («una firma internazionale per ribadire l’impegno di Corsica e Sardegna per la parità e i diritti») mentre per la Sardegna, Anna Maria Busia, ha ricordato lo straordinario risultato ottenuto in Consiglio regionale con l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale per le elezioni regionali.

I lavori della Consulta corso-sarda si sono conclusi, dunque, con l’intervento di Petru Antone Vesperini, vice presidente assemblea della gioventù della Corsica, che ha illustrato il funzionamento e le attività dell’assemblea. Gianni Lampis ha quindi proposto una valutazione in Consiglio regionale per la costituzione di una consulta giovanile anche in Sardegna.

Due giornate di confronto e coordinamento delle iniziative tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e l’Office de l’Environnement de la Corse (Ufficio per l’Ambiente della Corsica: ente gestore della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio) nell’ambito del GECT-PMIBB (Gruppo europeo di cooperazione Transfrontaliere – Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio): strumento di gestione congiunta del tratto di mare che separa la Sardegna dalla Corsica creato con l’obiettivo di implementare le attività comuni e accelerare il processo di scambio e condivisione delle informazioni per accrescere e favorire la tutela ambientale all’interno dell’area di riferimento.

Gli incontri si sono svolti presso il CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera, alla presenza di Pierre Ghionga: presidente dell’Oec, del sindaco di Bonifacio : Segretario particolare dell’Assessore regionale all’ambiente della Regione Sardegna Donatella Spano. L’occasione è stata utile per definire i prossimi passi e l’evoluzione dello strumento di gestione GECT-PMIBB: in particolare sono state calendarizzate le tempistiche per la definizione degli strumenti operativi di gestione del GECT, è stato fatto un bilancio delle iniziative comuni svolte fino a questo punto  e gettate le basi per dare forma concreta ad un partenariato che operi concretamente nell’evoluzione delle politiche di gestione delle Bocche di Bonifacio.

Presenti all’incontro i delegati per parte corsa e per parte italiana dei membri dell’Assemblea che sarà l’organo deliberante del GECT-PMIBB e Francois Frisoni responsabile “Progetto UNESCO per le Bocche di Bonifacio”. All’ordine del giorno della sessione di incontri anche il riconoscimento delle Stretto come patrimonio dell’Umanità. Il delegato ha illustrato ai partner internazionali le modalità di costruzione e i criteri di elaborazione del dossier per arrivare ad ottenere l’importante riconoscimento per l’intero Stretto delle Bocche di Bonifacio.

«Un incontro operativo che è servito per fare una ricognizione generale delle attività che fino a questo punto abbiamo portato avanti con il GECT-PMIBB – commenta il presidente Giuseppe Bonanno. – Nei prossimi mesi avvieremo la costruzione dell’architettura istituzionale dell’organismo di gestione congiunta, definendo così una struttura in grado di rappresentare una risorsa importante per le politiche di tutela delle Bocche.»

Un momento culturale appassionato e appassionante è stato l’intervento di Tonino Conti, designato a far parte del Comitato scientifico del GECT per gli aspetti culturali il quale, leggendo una poesia in dialetto maddalenino ha lanciato quello che potrebbe essere il manifesto del GECT. Conti, esortando le due amministrazioni ha auspicato «Che con l’avvio di questa organizzazione si possa cambiare la locuzione geografica che, nel descrivere le sue isole, afferma che Sardegna e Corsica sono separate dalle bocche di Bonifacio, da domani – continua Conti – questa dovrà essere sostituita, invece, dalla riformulazione che dice “Sardegna e Corsica sono unite dalle bocche di Bonifacio”». Quel collante, l’auspicio di tutti, è il GECT.

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