22 December, 2024
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Si terrà in Sardegna, prima delle pausa estiva, la quarta riunione della Consulta sardo-corsa. Lo hanno stabilito i presidenti delle assemblee delle due Isole, Michele Pais e Jean Guy Talamoni, che si sono incontrati, per la prima volta da quando è stato rinnovato il Consiglio regionale sardo, nei locali del Municipio di Bonifacio, alla presenza del vice sindaco, Alain Di Meglio, che ha portato i saluti della città: «Auguro buon lavoro dalla porta che storicamente accoglie i sardi e ricordo a tutti che Sardegna e Corsica hanno “un avvenire” insieme nel Mediterraneo».

«Credo fermamente nel lavoro della Consulta – ha detto il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais – perché sono convinto che servano strategie comuni per affrontare le grandi questioni che riguardano il futuro delle nostre Isole. Sono felice della ripresa dei lavori della Consulta – ha aggiunto il presidente Jean Guy Talamoni – perché è necessario continuare a rinsaldare e rilanciare le nostre comuni radici storiche, culturali e politiche.»

Al centro del confronto tra i presidenti Michele Pais e Jean Guy Talamoni i temi chiave legati all’insularità, all’ipotizzato statuto europeo delle Isole, al rapporto con l’Ue e quelle legate alla continuità territoriale marittima e aerea, alla salvaguardia ambientale e alla lotta agli incendi, alla collaborazione tra le università sarde con quella di Corte, nonché allo svolgimento della prima edizione del Gran premio letterario Antigone.

Tra le proposte di lavoro del nuovo corso dell’organismo interistituzionale, costituito nel 2016 in occasione delle celebrazioni di Sa Die, il coinvolgimento anche delle altre Isole del Mediterraneo.

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Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, incontrerà domani (venerdì 17 gennaio) a Bonifacio, il presidente dell’Assemblea di Corsica, Jean Guy Talamoni, in vista della ripresa dei lavori della Consulta sardo-corsa. Si tratta del primo incontro ufficiale tra i rappresentanti delle due assemblee regionali, dopo le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale sardo e l’avvio dunque della XVI legislatura dell’Autonomia.

La Consulta sardo-corsa è stata costituita nel 2016, in occasione delle celebrazioni di Sa Die, per la tutela e la valorizzazione delle identità delle due “Isole sorelle”, nonché per la difesa ed il rafforzamento degli ambiti di autonomia nel confronto con i rispettivi Stati e con l’Unione europea. L’organismo interistituzionale si è riunito in tre occasioni (ad Ajaccio, l’8 luglio 2016; a Santa Teresa, il 4 luglio 2017 e a Bonifacio il 10 luglio 2018) ed ha deliberato sulla condizione di insularità e sulla richiesta di costituzione della macroregione Mediterranea; sulla promozione linguistica e culturale ed anche sulla collaborazione tra le università sarde e quella di Corte. Nella riunione del 2018, a  Bonifacio, è stata inoltre firmata “la Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale” e si è sottoscritto l’impegno formale per la “strategia comune a difesa di li Bucchi di Bunifazziu”, mentre nell’assemblea di Santa Teresa è stata approvata la costituzione del “Gran premio letterario Antigone” rivolto alle produzioni culturali in lingua sarda e corsa.

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Il saluto di benvenuto del sindaco di Bonifacio, Jean Charles Orsucci ha aperto i lavori della Consulta corso-sarda, riunita per la sua terza sessione nei locali del municipio del capoluogo, sotto la guida dei  presidenti delle assemblee di Sardegna e Corsica, Gianfranco Ganau e Jean Guy Talamoni.

Le celebrazioni per il 70° anniversario dell’Autonomia (illustrate dalla portavoce del presidente del Consiglio sardo, Maria Grazia Ledda) hanno preceduto il partecipato dibattito sul processo di riforma costituzionale in Francia, con la richiesta dello statuto di Autonomia della Corsica, e sullo “stato di salute” della specialità sarda, anche alla luce delle riforme parlamentari e delle rinnovate richieste autonomistiche avanzate, attraverso i recenti referendum popolari dalle regioni del Nord del Paese. Il confronto tra la delegazione sarda (Gianluigi Rubiu, Udc; Gianni Lampis, FdI; Attilio Dedoni, Riformatori sardi; Daniele Cocco, Art. 1 – Sdp; Pierfranco Zanchetta, Upc; Giovanni Satta, Psd’Az; Anna Maria Busia, Misto; Gianfranco Congiu, Pds; Edoardo Tocco, Fi; Pietro Cocco, Pd) e quella corsa (Petr’Anto Tomasi, Corsica Libera; Francois Ceccoli, Corsica nella Repubblica; Camilla De Rocca Serra, Per  l’avvene; Jean Jacques Lucchini, Femu a Corsica; Pierre Ghionga, Corsica nella Repubblica; Francois Orlandi, Andà per dumane) ha interessato non solo i rispettivi livelli regionale e statale ma ha riguardato anche le politiche e le iniziative assunte in sede europea, per la piena affermazione delle autonomie regionali.

I capigruppo del Consiglio regionale della Sardegna hanno insistito, con in testa Attilio Dedoni e Gianfranco Congiu,  sul riconoscimento dello status di insularità e sulla creazione della macroregione mediterranea tra le due isole. «Rilancio con convinzione il tema della insularità – ha dichiarato il presidente sardo Gianfranco Ganau – insieme con l’obiettivo della Consulta di aprire una interlocuzione diretta con l’Unione europea per vedere realizzato un diritto fondamentale e irrinunciabile per i sardi e per i corsi». Il capo dell’assemblea sarda ha inoltre illustrato alla Consulta le iniziative nel frattempo assunte, in Sardegna e in Italia, sul piano politico e istituzionale, per l’inserimento del riconoscimento dello status di insularità nella Costituzione della Repubblica italiana.

Lo “stallo” delle trattative con Parigi, sul delicato tema delle riforme costituzionali sono state, invece, le preoccupazioni espresse con chiarezza dalle rappresentanze dell’assemblea corsa che, soprattutto con gli esponenti delle forze politiche autonomiste e identitarie (sono maggioranza nel governo della Regione), hanno ribadito la richiesta di vedere riconosciuti maggiori poteri, più risorse e funzioni alla Corsica.

Condizioni e interventi specifici per le regioni insulari e la costituzione della macroregione Mediterranea di Sardegna e Corsica sono state invece, le dettagliate proposte avanzate dal presidente Ganau, nel corso della sua relazione sulle politiche di coesione dell’Unione europea. Relazione che, insieme con la relativa deliberazione (già all’esame delle rispettive assemblee) sarà posta in votazione nella prossima seduta della Consulta, la cui nuova convocazione è stata annunciata per il prossimo novembre in Sardegna.  

E’ stata invece approvata all’unanimità la deliberazione sulla gestione del parco internazionale delle Bocche di Bonifacio (relazione Jean Michel Culioli) che su proposta di Petr’Anto Tomasi afferma «una strategia comune delle isole di Sardegna e Corsica a difesa delle Bocche e un’accresciuta cooperazione e comuni obiettivi per la gestione ambientale delle Bocche di Bonifacio». A sostegno della proposta corsa è intervenuto per la Sardegna, il capogruppo Upc, Pierfranco Zanchetta, che ha evidenziato il minore ruolo della Regione e delle amministrazioni locali nella gestione dei parchi nazionali della Maddalena e dell’Asinara, rispetto a quelle riservate alle istituzioni della Corsica, nelle aree sottoposte a misure di salvaguardia e tutela da parte dello stato francese.

La proposta dello statuto di coufficialità della lingua corsa (relazione Sebastian Quenot) e la promozione e valorizzazione della lingua sarda (relazione Daniele Cocco, Art.1-Sdp), anche in considerazione delle norme recentemente approvata in Consiglio in materia di politiche linguistiche, hanno evidenziato la volontà della Consulta di rafforzare le azioni politiche e istituzionali per la tutela ed il pieno riconoscimento del corso e del sardo come lingue ufficiali. «Il problema non è neanche più politico – ha dichiarato il presidente Talamoni – ma la questione è tecnica e scientifica perché è ormai accertato che  senza coufficilità la lingua corsa è condannata a scomparire».

Il tema del sociale è stato trattato direttamente dal presidente dell’assemblea corsa, Jean Guy Talamoni che,  in collaborazione con il segretario generale, Serge Tomi, ha illustrato le principali iniziative in campo promosse nel settore (169 milioni di euro di stanziamenti) soffermandosi sul progetto sperimentale “disoccupato di lunga durata” che incentiva le assunzioni a tempo indeterminato. Il presidente della commissione Salute del Consiglio regionale, Mondo Perra (Psi) ha invece illustrato le misure promosse in Sardegna, con particolare riferimento all’introduzione del Reis e il progetto LavoRas. Al termine, il presidente Jean Guy Talamoni, ha invitato ufficialmente il presidente Gianfranco Ganau e l’intero Consiglio sardo ad Ajaccio, in occasione della giornata di studio e confronto “sull’evoluzione del lavoro e dell’impiego in Corsica”.

I lavori della Consulta sono proseguiti con la votazione unanime della proposta della firma congiunta della Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini. A favore, in precedenza, per la delegazione corsa è intervenuto il presidente Talamoni («una firma internazionale per ribadire l’impegno di Corsica e Sardegna per la parità e i diritti») mentre per la Sardegna, Anna Maria Busia, ha ricordato lo straordinario risultato ottenuto in Consiglio regionale con l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale per le elezioni regionali.

I lavori della Consulta corso-sarda si sono conclusi, dunque, con l’intervento di Petru Antone Vesperini, vice presidente assemblea della gioventù della Corsica, che ha illustrato il funzionamento e le attività dell’assemblea. Gianni Lampis ha quindi proposto una valutazione in Consiglio regionale per la costituzione di una consulta giovanile anche in Sardegna.

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Le celebrazioni per il 70° anniversario dell’Autonomia, l’insularità, la legge sulla lingua, la formazione e le politiche sociali: sono questi i principali temi che, martedì 10 luglio, vedranno impegnata, in Corsica, la Consulta corso-sarda. L’organismo interistituzionale tra le assemblee regionali di Sardegna e Corsica si riunisce, infatti, nei locali del municipio di Bonifacio, alle 9.00, sotto la guida del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e dell’assemblea di Corsica, Jean Guy Talamoni, per esaminare documenti e  dossier sui temi e gli argomenti di comune interesse.

La Consulta, istituita nel 2016, in occasione delle celebrazioni di Sa Die de sa Sardigna, è giunta alla terza sessione di lavori (in precedenza si è riunita ad Ajaccio e Santa Teresa di Gallura) ed ha in programma, oltre alla presentazione delle relazioni sulla Specialità sarda e lo stato di avanzamento della revisione costituzionale in Francia anche il raffronto tra le norme di tutela linguistica introdotte recentemente in Sardegna e la proposta di statuto di coufficialità della lingua corsa. All’ordine del giorno si aggiunge la deliberazione sul futuro della politica di coesione, con particolare riferimento alla macroregione mediterranea, e la proposta di sperimentazione del reddito di base in Corsica, sulla esperienza di quanto fatto in Sardegna con l’introduzione del Reis.

È in programma, inoltre, la sigla, da parte dei presidenti Gianfranco Ganau e Jean Guy Talamoni, della carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini mentre spetterà al capo dell’ufficio per l’ambiente della Corsica, Jean Michel Culioli, l’illustrazione della attesa relazione sulla gestione delle Bocche di Bonifacio.

«La nuova riunione della Consulta corso-sarda – dichiara il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau – non solo conferma lo stretto legame d’amicizia che cateterizza i rapporti tra il popolo corso e il popolo sardo ma testimonia le concrete forme di collaborazione istituzionale che intercorrono tra le Regioni di Corsica e Sardegna». «Il ricco ordine del giorno dei lavori a Bonifacio – conclude il presidente Gianfranco Ganau – dimostra che la Consulta si propone sempre più come occasione di confronto culturale e di scambio delle buone pratiche di governo ma, soprattutto, rilancia la sua straordinaria efficacia come insostituibile momento per una comune e profonda riflessione politica sui destini e sul futuro dei nostri popoli, dei nostri rispettivi Stati e dell’Europa.» 

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«La Consulta sardo-corsa inizia a realizzare i suoi primi obiettivi e con la storica approvazione della delibera per il riconoscimento della condizione di insularità incomincia a prendere forma il disegno della macroregione europea Sardegna-Corsica.» Così, il presidente del Consiglio regionale sardo, Gianfranco Ganau, ha commentato, a Santa Teresa di Gallura, il via libera con voto unanime alla  deliberazione per il riconoscimento della condizione di insularità, in attuazione dell’articolo 174 del trattato di funzionamento dell’Unione Europea. Il documento, salutato con “grande soddisfazione e favore” dal presidente dell’Assemblea corsa, Jean Guy Talamoni, chiede non soltanto ai governi italiano e francese ma direttamente al Consiglio europeo, alla commissione Europea, al parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione il mantenimento degli impegni assunti con la dichiarazione delle Regioni insulari n. 30 allegata al Trattato di Amsterdam. Aprire un’interlocuzione diretta in sede comunitaria è l’auspicio della Consulta che non ha mancato di evidenziare, con gli interventi dei capigruppo, la solennità del pronunciamento.

In particolare, il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha insistito sulla necessità di un confronto “vero” con l’Europa «perché siano riconosciuti i diritti irrinunciabili di sardi e corsi» ed insieme con i colleghi del Partito dei Sardi (Alessandro Unali), del gruppo Art.1-Sdp (Paolo Zedda), del Pd (Giuseppe Meloni), del Psd’Az (Angelo Carta), dell’Upc (Pierfranco Zanchetta), di Forza Italia (Edoardo Tocco) e dell’Udc (Pierluigi Rubiu)  non ha risparmiato sottolineature critiche verso gli Stati francese e italiano per la mancata richiesta, in sede comunitaria, del riconoscimento dello Statuto di insularità «per le uniche vere isole del Mediterraneo quali sono Corsica e Sardegna». I capogruppo dell’assemblea sarda, insieme con gli omologhi corsi, Petr’Anto Tomasi (Corsica Libera) e Jean Biancucci (Femu a Corsica) hanno argomentato nel dettaglio le penalizzazioni e la condizione di svantaggio patite dalle due isole soprattutto per ciò che attiene trasporti, infrastrutture e energia.

«La cultura e la lingua – ha dichiarato il presidente Talamoni – restano però il punto di partenza della solida intesa tra le assemblee di Sardegna e Corsica, perché partire dall’economia e dal mercato, dimenticando i popoli e i loro diritti, è una delle cause del fallimento dell’Europa». Non è un caso, infatti, che prima della deliberazione per lo statuto di insularità, la Consulta abbia dato il via libera al regolamento che istituisce il premio letterario “Antigone” e al documento che regola l’accordo quadro in materia di cooperazione interuniversitaria. Approvata la richiesta a Francia e Italia per lo scambio dei mezzi aerei tra Sardegna e Corsica, nella lotta agli incendi, i presidenti Ganau e Talamoni hanno svolto le rispettive relazioni in materia di rapporti con gli Enti locali e Continuità territoriale aerea e marittima.

I temi oggetto dell’informativa saranno approfonditi nel corso dei lavori della prossima riunione della Consulta sardo-corsa, in programma nell’autunno in Corsica,  insieme con le questioni attinenti i collegamenti marittimi tra le due isole e il Parco delle Bocche di Bonifacio.

  

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La Consulta Sardo Corsa, riunita nella casa comunale di Santa Teresa di Gallura, sotto la presidenza del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, e del presidente dell’assemblea della Corsica, Jean Guy Talamoni, ha approvato, dopo una partecipata discussione, tutti i documenti posti all’ordine del giorno. Con voto unanime l’organismo interistituzionale delle assemblee di Corsica e Sardegna ha dato il via libera alla richiesta, rivolta allo Stato francese e a quello italiano, per lo scambio dei mezzi aerei nella lotta agli incendi; al regolamento istitutivo il premio letterario “Antigone”; all’accordo quadro in materia di istruzione tra le università di Sardegna e Corsica ed al dossier per la richiesta del riconoscimento della condizione di insularità.