Il Cagliari sfida l’Inter orfana di Mauro Icardi, questa sera, alle 20.30, alla Sardegna Arena.
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Il Cagliari sfida l’Inter orfana di Mauro Icardi, questa sera, alle 20.30, alla Sardegna Arena, nel primo anticipo della settima giornata di ritorno del campionato di serie A. Dirige Luca Banti di Livorno, assistenti di linea Alessandro Costanzo di Orvieto e Lorenzo Manganelli di Valdarno, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma, addetti al VAR Daniele Doveri di Roma e Mauro Vivenzi di Brescia. Nonostante l’assenza del suo bomber, al centro ormai da alcune settimane delle note vicende, l’Inter arriva a Cagliari reduce da un periodo molto positivo, nel corso del quale ha vinto tutte le partite disputate, eccezion fatta per l’ultima pareggiata in extremis a Firenze. Il Cagliari, viceversa, reduce dalla sfortunata trasferta di Genova con la Sampdoria, nella quale ha perso immeritatamente, sarà ancora privo di diversi titolari, ma Rolando Maran recupera Joao Pedro, chiamato ad affiancare in attacco Leonardo Pavoletti.
«Veniamo da due gare positive, la prova dovrà essere maiuscola: affrontiamo un avversario di grande caratura tecnica e la prestazione rimane il mezzo migliore per avere più possibilità di fare risultato – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Dovremo saper mettere in campo sacrificio e coraggio, vogliamo dare continuità. Servirà giocare con sfacciataggine, fare della compattezza un punto di forza. Abbiamo la convinzione di poter ottenere un risultato positivo.»
«Un aspetto fondamentale sarà essere bravi ad uscire dalla prima pressione – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Gli attaccanti e i centrocampisti dell’Inter coprono bene il campo, dovremo proporci per osare qualcosa in avanti. Non dovremo fare una partita di attesa, ma di personalità, ricorrendo alla nostra identità. In questo momento non possiamo permetterci di guardare il nome dell’avversario: un risultato positivo avrebbe un significato enorme.»
«Abbiamo attraversato un momento delicato ma penso che sia passato: ho visto lavorare bene i ragazzi in settimana e sono ottimista. Le assenze? Non ne voglio parlare, sembrerebbe un alibi. Però sì, ci sono: e in considerazione di questo è importante che ci sia compattezza, che il pubblico ci aiuti e capisca quel che mettiamo in campo. In casa poche volte abbiamo fallito per quanto riguarda atteggiamento mentale ed interpretazione delle partite. Abbiamo un buon futuro davanti a noi – ha concluso Rolando Maran -, bisogna avere fiducia.»