18 November, 2024
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Uno splendido Cagliari ha travolto al Sant’Elia il Chievo con un “roboante” 4 a 0 (3 a 0 al termine del primo tempo), agganciandolo in classifica al 12° posto. Massimo Rastelli aveva chiesto ai suoi ragazzi una reazione d’orgoglio dopo l’amara sconfitta casalinga subita sei giorni fa con il Torino e la risposta della squadra è stata straordinaria in tutti i suoi elementi, ad iniziare da Bartosz Salamon ed Alessandro Deiola, mandati in campo dal 1′. Al quarto d’ora la partita era in pratica già chiusa, con i goal realizzati da Marco Borriello (al quindicesimo goal in campionato!) dopo una respinta del portiere Andrea Seculin su conclusione di Panagiotis Tachtsidis e Marco Sau con una serie di finte che hanno messo fuori causa il portiere, i gemelli del goal rossoblu, nel giro di 4 minuti. Il Chievo, in campo in formazione ampiamente rimaneggiata (ben otto le assenze), ha cercato di reagire, andando vicino al goal che avrebbe potuto riaprire la partita al 19′ con Riccardo Meggiorini che ha colpito un palo dopo una deviazione di Rafael (pochi minuti dopo l’attaccante veneto è stato costretto a lasciare il campo per un infortunio), ma il Cagliari ha continuato a macinare gioco e a dare spettacolo e al 40′ è andato ancora in goal con Joao Pedro che ha fissato il risultato all’intervallo sul 3 a 0!

La ripresa, com’era prevedibile, ha avuto poca storia. Ma nel finale il Cagliari ha trovato il modo di confezionare anche il quarto goal, con Joao Pedro, pronto ad approfittare di una situazione favorevole nell’area veneta, dopo una bella azione personale di Diego Farias, il cui tiro è stato respinto dal portiere Andrea Seculin, e a scaraventare la sfera sotto la traversa approfittando di un grave errore difensore sloveno Boštjan Cesar. Qualche minuto prima, lo stesso Joao Pedro era andato vicinissimo al goal, negatogli dal portiere. Nei minuti finali Massimo Rastelli ha mandato in campo Roberto Colombo al posto di Rafael, giusto riconoscimento per un atleta esemplare che a 41 anni è arrivato alla fine della sua carriera.

«Era una ghiotta occasione per tornare a vincere e passare una Pasqua serena – ha commentato a fine partita Massimo Rastelli -. Il primo tempo è stato spettacolare per qualità e fantasia di gioco. Abbiamo corso dei rischi, ma è stato bravissimo Rafael ad intervenire con ottime parate. Restare con la porta inviolata ha permesso di mantenere positività ed ottimismo e così abbiamo chiuso la gara.»

Joao Pedro.

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Il Cagliari ha rimontato un goal al Palermo, si è imposto per 3 a 1 (è la terza vittoria esterna stagionale) ed è salito al 13° posto in classifica, scavalcando il Bologna. Protagonista del successo è stata tutta la squadra ma una nota di particolare la meritano il centrocampista moldavo Artur Ionita, autore di una doppietta (non segnava da un anno, sono i suoi primi gol con la maglia del Cagliari), e Marco Borriello, autore del 13° goal personale in campionato di questa sua eccezionale stagione.

Massimo Rastelli ha confermato inizialmente per dieci undicesimi la squadra schierata contro la Lazio, unica eccezione l’infortunato Daniele Dessena rimpiazzato da Marco Borriello al centro dell’attacco con alle spalle Joao Pedro e Marco Sau. Il Cagliari è partito bene ma è stato poi il Palermo a creare le migliori occasioni e a passare in vantaggio al 26′, con un’azione avviata da un calcio d’angolo di Trajkovski, tocco di testa di Chochev e deviazione vincente di Gonzalez all’altezza del secondo palo con un colpo di ginocchio. La posizione del difensore costaricano era irregolare, ma né l’arbitro né il guardalinee hanno rilevato il fuorigioco ed il goal è stato convalidato.

La reazione del Cagliari è stata immediata e su un’invenzione di Panagiotis Tachtsidis, Marco Sau si è trovato davanti al portiere, ma la sua conclusione è stata respinta dal portiere rosanero Fulignati. Nel finale del tempo, il Palermo ha sfiorato il raddoppio, con Rafael bravo a negarlo a Chochev su un colpo di testa da favorevolissima posizione.

Nella ripresa il Cagliari ha preso subito in mano le redini del gioco e la partita è cambiata radicalmente. Il pareggio è arrivato già al 3′, su angolo dalla sinistra di Tachtsidis, autore Ionita, bravo a prendere il tempo a Chochev e a deviare di testa in torsione, nell’angolo opposto. Il goal ha esaltato il Cagliari, mentre il Palermo ha accusato pesantemente il colpo e non ha saputo più reagire.

Al 10’ il 22enne portiere del Palermo Andrea Fulignati ha sventato con un pizzico di fortuna un tentativo di Marco Borriello e, subito dopo, lo stesso Marco Borriello ha sfiorato il goal con un colpo di testa.

Di lì a poco, al 57’, è arrivato il secondo goal del Cagliari, autore Marco Borriello, bravo a districarsi in area tra un nugolo di avversari e a battere Fulignati. Il goal del vantaggio non ha appagato il Cagliari che ha continuato ad attaccare, contro un Palermo ormai rassegnato.

Ci ha provato prima Marco Borriello, con il suo tiro deviato in angolo, poi il portiere del Palermo Fulignati si è salvato su un tiro scagliato da fuori area da Panagiotis Tachtsidis.

A quattro minuti dalla fine, Massimo Rastelli ha gettato nella mischia il giovane attaccante nord-coreano Han Kwang-Son al posto di Sau e all’88’ è arrivato il terzo goal rossoblu, autore ancora Ionita, servito da Tachtsidis.

«Siamo partiti un po’ sotto tono, poco aggressivi e preoccupati anche nelle giocate più semplici – ha commentato Massimo Rastelli -. Ci ha sorpresi l’atteggiamento tattico del Palermo, che si è posizionato a 3 dietro. I rosanero hanno preso coraggio e ci impensierivano soprattutto sugli esterni: Rispoli e Pezzella andavano al cross con troppa facilità. Andati in svantaggio, c’è stata la reazione con la grande occasione di Sau e nella ripresa è tornata in campo un’altra squadra, che ha fortemente voluto prima raddrizzare la gara e poi vincerla sulle ali dell’entusiasmo. Il Palermo ha pagato il contraccolpo psicologico e siamo riusciti a chiuderla senza rischiare, se non qualcosina sulle palle inattive.»

 

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Un bel Cagliari ha fermato la corsa della Lazio al Sant’Elia sullo 0-0 in una partita che ha confermato la crescita della squadra di Massimo Rastelli. Contro una squadra in forma smagliante come la Lazio, per il Cagliari, sceso in campo con una formazione largamente rimaneggiata per le assenze forzate di diversi giocatori, tra i quali Marco Borriello, era fondamentale giocare una partita attenta, priva di smagliature in tutte le zone del campo, dall’inizio alla fine, e sul campo Joao Pedro e compagni non hanno deluso le attese.

Il trio delle meraviglie dell’attacco biancoceleste formato da Felipe Anderson, Ciro Immobile e Keita è stato contenuto bene, il fulcro del gioco avversario a centrocampo è stato oscurato con un pressing alto e il portiere rossoblu Rafael nell’arco dei ’90 ha dovuto effettuare un solo intervento veramente impegnativo, sul quale si è disimpegnato bene, su una conclusione di Felipe Anderson. E il Cagliari, dopo un primo tempo prudente, quasi timoroso in avanti, nel finale, con l’inserimento di Diego Farias, coinciso con un evidente calo fisico della Lazio, è venuto fuori, fallendo in un paio di occasioni, in particolare con Simone Padoin (all’81’) l’opportunità di andare a segno e conquistare conseguentemente l’intera posta in palio.

Alla fine è maturato un pareggio giusto per quanto le due squadre hanno saputo fare nell’arco dei ’90. Per il Cagliari si tratta del primo 0 a 0 dall’inizio della stagione.

Soddisfatto, a fine partita, il tecnico rossoblu Massimo Rastelli.

«Sono tante le note positive – ha commentato Massimo Rastelli -. È stata una gara simile a quella di domenica scorsa, potevi vincere come potevi perderla. Il primo tempo è stato equilibrato, bloccato per merito nostro, con pochissime occasioni da gol e disturbata dal vento. Nel secondo tempo la Lazio si è allungata, voleva vincerla a tutti i costi: noi volevamo vincerla senza rischiare di perderla. Abbiamo forse prodotto le occasioni più nitide, in particolare quella capitata a Padoin. È un punto fondamentale, che chiude un trittico terribile, dove avremmo meritato di più, ma che dà morale e continuità al lavoro dei ragazzi; consideriamo anche le tante assenze e il valore dell’avversario. La classifica poi è buona.»

 

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E’ un Cagliari molto motivato, deciso a far valere la sua buona affidabilità casalinga, quello che alle 15.00 affronterà la Lazio di Simone Inzaghi, la quarta forza del campionato di serie A 2016/2017, giunto alla decima giornata del girone di ritorno.

La squadra biancoceleste arriva a questa partita reduce da un filotto di vittorie consecutive e dalla vittoria per 2 a 0 nel derby di andata della semifinale di Coppa Italia con la Roma, trascinata dallo straordinario trio d’attacco formato da Ciro Immobile, Felipe Anderson e Keita. Recupera inoltre due pilastri di centrocampo e difesa come come Lucas Biglia e Stefan De Vrij.

Massimo Rastelli, viceversa, è ancora una volta alle prese con importanti problemi di organico. Dopo i forfait scontati di Luca Ceppitelli, Marco Capuano e Alessandro Deiola, il tecnico rossoblu ha dovuto incassare anche quelli di Marco Borriello e Nicolò Barella. Il Cagliari dovrà fare tesoro degli errori commessi all’andata, quando dopo un’ottima prima parte di gara, lasciò campo libero ai velocisti della Lazio, finendo con il perdere pesantemente per 4 a 1.

La prestazione di Firenze, non premiata con un più che meritato pareggio solo per la prodezza di Nikola Kalinić in piena Zona Cesarini, induce alla fiducia, soprattutto se il trio d’attacco rossoblu, formato da Marco Sau, Diego Farias e Joao Pedro, riuscirà a tenere testa a quello biancoceleste.

Fischio d’inizio alle 15.00, dirigerà Marco Guida di Torre Annunziata, assistenti di linea Vivenzi e Liberti, quarto Di Vuolo, addizionali Massa e Serra.

Joao Pedro. Foto di Fabio Murru.

Joao Pedro. Foto di Fabio Murru.

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Un goal realizzato di testa da Nikola Kalinic al 92′ ha negato al Cagliari un meritato pareggio nel match di questo pomeriggio con la Fiorentina. I rossoblu, archiviata la pesante sconfitta interna con l’Inter, ha dimostrato di aver ritrovato una buona affidabilità difensiva, in linea con le precedenti trasferte di Genova e Crotone che gli avevano fruttato ben quattro punti, e contro la squadra viola ha riscattato il 5 a 3 del girone d’andata, andando anche vicino al vantaggio al 36′ della ripresa con Marco Sau che, subentrato pochi minuti prima a Joao Pedro, ha colto il palo alla destra di Ciprian Tatarusanu, con un preciso colpo di testa.

Massimo Rastelli ha schierato la squadra con il modulo 4-3-1-2, con Joao Pedro al fianco di Marco Borriello; Paulo Sousa ha risposto con un 3-4-2-1, con unica punta Nikola Kalinic.

E’ stato il Cagliari a rendersi per primo pericoloso al 10′ con Marco Borriello, con un tiro che ha impegnato Ciprian Tatarasanu. La Fiorentina ha replicato al 24′ con Riccardo Saponara, sulla cui conclusione rasoterra s’è disimpegnato alla grande Rafael. Nella seconda metà del primo tempo la Fiorentina è andata alla conclusione pericolosamente altre due volte, con Rafael sempre attento.

In avvio di ripresa, al 7′, è stato ancora Riccardo Saponara a impegnare Rafael, il migliore in campo nel Cagliari. La Fiorentina ha tenuto a lungo il controllo del gioco con un insistito possesso palla (65% a 35%) ma senza riuscire a creare grossi pericoli alla difesa rossoblu. Al 28′ Massimo Rastelli ha tentato la carta Marco Sau che – come già rimarcato – per pochi centimetri non lo ha premiato.

La partita si è decisa nei minuti di recupero. Prima Nicola Barella ha sfiorato il palo alla sinistra di Cirpian Tatarasanu con un bel tiro dal limite dell’area, poi è arrivato il goal partita di Nikola Kalinic. La Fiorentina fa festa e sale a quota 45 punti, all’ottavo posto; il Cagliari recrimina per la grande occasione mancata e resta fermo a quota 31, al 13° posto, sulla stessa linea di Sassuolo e Bologna (i felsinei oggi hanno espugnato il Mapei Stadium).

 

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Il Cagliari va a caccia di punti in trasferta, questo pomeriggio, sul campo della lanciatissima Atalanta di Gian Piero Gasperini. Finora la squadra di Massimo Rastelli ha accumulato il patrimonio di punti quasi interamente al Sant’Elia, 22 su 27, riuscendo a mettere insieme in trasferta solo i 3 punti della splendida vittoria di San Siro sull’Inter e altri due pareggi, e forte della tranquillità che le deriva dalla posizione di classifica e del buon periodo di forma (a Milano con il Milan e a Roma con i giallorossi di Spalletti, ha perso con tante recriminazioni, dopo eccellenti prestazioni), vuole iniziare ad invertire questa tendenza,

L’Atalanta, battuta nettamente per 3-0 all’andata, quando non aveva ancora iniziato la sua cavalcata verso l’alta classifica, in zona Europa League, è la sorpresa del campionato. Lo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, inoltre, è uno dei più caldi della serie A. L’Atalanta ha un bilancio casalingo di sette vittorie e tre sconfitte in dieci partite disputate.

I giocatori più temibili sono il giovane gioiello Kessie e la coppia d’attacco, Gomez-Petagna. Tra i rossoblu, a parte Melchiorri, fermo da tempo per un infortunio, non ci saranno Diego Farias, lo squalificato Joao Pedro e il neo acquisto Victor Ibarbo, che ha ancora bisogno di lavorare per mettersi alla pari con i compagni sotto il profilo atletico. Fuori a centrocampo anche Simone Padoin e Paolo Faragò. Massimo Rastelli ritrova Nicolò Barella.

«Portiamo a Bergamo 20 giocatori, recuperiamo Barella – ha detto alla vigilia Massimo Rastelli -. Nella formazione potrebbero esserci alcune sorprese. Abbiamo comunque lavorato bene, sono convinto che la squadra dimostrerà che la strada intrapresa è quella giusta. Stiamo esprimendo prestazioni convincenti pure in trasferta, il clima è cambiato.»

 

Marco Borriello e Marco Sau impegnati nella partita con il Bologna.

Marco Borriello e Marco Sau impegnati nella partita con il Bologna.

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Il Cagliari di Massimo Rastelli va a caccia dei punti della definitiva tranquillità, questo pomeriggio, allo stadio Sant’Elia, nella sfida con il Bologna dell’ex Roberto Donadoni.

La squadra rossoblu, reduce dalla sfortunata trasferta sul campo della Roma, scenderà in campo priva di numerosi titolari. Tre assenze pesanti a centrocampo, reparto nel quale sono indisponibili Simone Padoin, Nicolò Barella e il nuovo arrivato Paolo Faragò. Massimo Rastelli recupera invece Davide Di Gennaro, uomo preziosissimo per illuminare il gioco. Mancano inoltre il trequartista titolare, Joao Pedro, e il suo naturale sostituto Diego Farias. Nonostante tutte queste assenze, il Cagliari affronta il Bologna, avversario con il quale condivide la posizione di metà classifica a quota 26 punti (anche se il Bologna deve recuperare una partita casalinga con il Milan), con grande carica e ottimismo, deciso a far valere la legge del Sant’Elia che finora ha fruttato la bellezza di 22 dei 26 punti complessivi, frutto di 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte (nel rendimento casalingo il Cagliari occupa la settima posizione, dietro tutte le grandi: Juventus, Roma, Inter, Napoli, Lazio e Milan).

Nel Bologna Roberto Donadoni è orfano dello svizzero Dzemaili, l’uomo più in forma, reduce dalla doppietta decisiva realizzata al Torino, squalificato; ma ci saranno Destro, bomber col gol sempre in canna, e sulla fascia sinistra Krejci, all’andata una vera spina nel fianco della difesa cagliaritana.

Prima della partita verrà consegnato al capitano del Bologna un oggetto artistico opera del ceramista di Assemini Andrea Farci.

Chiusa la Curva Nord per squalifica, il resto dello stadio presenterà il tutto esaurito, anche grazie alla scelta fatta della società di praticare un prezzo unico di 10 euro in tutti i settori. La risposta dei tifosi è stata eccezionale e tutti sanno quanto conti la loro spinta, al Sant’Elia, per la squadra di Massimo Rastelli.

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La travolgente vittoria sul Genoa (4 a 1, con 2 goal di Marco Borriello e uno a testa di Joao Pedro e Diego Farias) ha lanciato il Cagliari al decimo posto in classifica e, all’inizio del girone di ritorno, ha di fatto chiuso il discorso salvezza (l’obiettivo prioritario chiesto al tecnico Massimiliano Rastelli la scorsa estate dal presidente Tommaso Giulini). I 26 punti fin qui conquistati in 20 partite disputate e, soprattutto, i 16 di vantaggio sul Palermo, terz’ultimo in classifica, pone i rossoblu al riparo da sorprese, a meno di un crollo verticale quasi impossibile. La squadra ieri ha giocato forse la miglior partita della stagione, un’autentica lezione di calcio ad un avversario che nel girone d’andata è stato capace di battere a Marassi prima il Milan poi alla Juventus ma che da qualche settimana attraversa una fase involutiva che l’ha fatta scivolare in una posizione anonima della classifica, tre punti dietro il Cagliari.

Il campionato del Cagliari ha avuto fino ad oggi due volti distinti: uno, bellissimo, esibito al Sant’Elia, dove Borriello e compagni hanno vinto ben 7 delle 10 partite disputate, 22 punti, settimo posto in classifica, con ben 24 reti segnate e 20 subite. I goal subiti sono tanti per le due pesantissime sconfitte interne subite (le uniche, oltre al pareggio in rimonta con la Roma) con la Fiorentina e il Napoli (con 5 goal a partita al passivo); uno anonimo, quello esterno, che pone il Cagliari al penultimo posto, con una sola vittoria (a Milano con l’Inter), un pareggio e ben 8 sconfitte, con soli 4 punti. Il bilancio complessivo parla di 8 vittorie, due pareggi e 10 sconfitte, con 31 goal segnati (l’ottavo attacco del campionato) e 44 subite (la peggiore difesa del campionato).

Gli ultimi risultati restituiscono serenità a tutto l’ambiente, ad iniziare dall’allenatore, messo in discussione non per la posizione di classifica che è sempre stata rassicurante, ma per alcune pesanti sconfitte subite, in particolare per le proporzioni di quelle interne con Fiorentina e Napoli. E consentono alla squadra di affrontare la prossima trasferta, sul campo della vicecapolista Roma, nella condizione di non avere niente da perdere. E se riuscisse a ripetere la prestazione fornita a Milano, nonostante il rendimento interno della Roma sia senza macchia (9 vittorie su 9 partite disputate, praticamente pari a quello della capolista Juventus che ha vinto tutte le 10 partite disputate) il risultato potrebbe anche non essere scontato.

Joao Pedro.

Joao Pedro.

 

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Il Cagliari ha centrato ieri pomeriggio la seconda vittoria consecutiva, mettendo il Crotone ko al Sant’Elia: 2 a 1. La vittoria è maturata con una prova convincente, prima per la qualità del gioco e nel finale per il carattere, quando la squadra calabrese ha dimezzato lo svantaggio scaturito con i goal di Davide Di Gennaro e Simone Padoin ed ha tentato con la forza della disperazione di riagganciare il pareggio. La squadra di Massimo Rastelli ha confermato di essere molto competitiva al Sant’Elia (da dove sono uscite sconfitte, nell’ordine, Atalanta, Sampdoria e Crotone, tre dirette concorrenti nella lotta per la salvezza), anche a dispetto della sfortuna e delle numerose assenze, da quelle di Diego Farias e Artur Ionita a quelle più recenti di Marco Storari e Joao Pedro.

Tutti i giocatori impiegati dal tecnico si sono espressi sopra la sufficienza, con note di merito speciali per gli uomini del centrocampo, da Davide Di Gennaro, autore dello splendido goal che ha sbloccato il risultato nel finale del primo tempo, a Panagiotis Tachtsidis e Simone Paodin, e ancora ai difensori Nicola Murru e Luca Ceppitelli.

Il campionato ora si ferma, per la seconda sosta riservata alla Nazionale di Giampiero Ventura. Alla ripresa, il 16 ottobre, i rossoblu renderanno visita all’Inter, al Giuseppe Mezza di Milano.

Massimo Rastelli 2 bis

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Per il Cagliari non è decisamente un avvio di stagione fortunato sul fronte degli infortuni. Dopo aver perso per strada prima Diego Farias, poi Artur Ionita e Marco Storari, tutti e tre vittime di infortuni di una certa gravità che li costringeranno a periodi di assenza più meno lunghi, ieri Massimo Rastelli ha perso anche il brasiliano Joao Pedro, infortunatosi nell’ultimo allenamento di rifinitura ad Asseminello.

Joao Pedro è caduto male sul terreno dopo un contrasto aereo, la gamba sinistra ha subito una torsione, con interessamento di caviglia e perone. Trasportato al Pronto soccorso dell’Ospedale “Marino” di Cagliari dallo staff medico-sanitario – come si legge in una nota del sito ufficiale del Club rossoblu -, «gli esami strumentali a cui si è sottoposto il calciatore hanno evidenziato la frattura del terzo distale del perone. Il dott. Giampaolo Montesi ha provveduto immediatamente all’immobilizzazione dell’arto, Joao è stato visitato dal consulente del Club, il professor Massimiliano Salvi: si prospetta un trattamento conservativo, da definire i tempi di recupero».

Per la sostituzione di Joao Pedro è probabile l’impiego di Nicolò Barella, ma non è escluso che possa avere spazio anche Davide Di Gennaro.

Questo pomeriggio, prima del fischio d’inizio della partita (dirige Piero Giacomelli di Trieste, assistenti di linea Gianluca Vuoto di Livorno e Marco Zappatore di Taranto, quarto ufficiale Alessandro Giallatini di Roma, arbitri di porta Rosario Abisso di Palermo e Daniele Minelli di Varese) verrà consegnato al capitano del Crotone un oggetto artistico opera di Kernos Ceramiche di Cagliari. Nata proprio nel capoluogo nel 2003, è un’azienda familiare artigianale che produce ceramiche interamente realizzate a mano con l’intento di fondere la tradizione con l’innovazione ed il gusto moderno.

Joao Pedro