22 November, 2024
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Uno straordinario Jarvis Varnado, autore di una prestazione superlativa e di 25 punti in 22′, la migliore della sua stagione a Sassari (11 su 12 da due punti e 3 su 4 dalla lunetta, 31 di valutazione), non è bastato alla Dinamo Banco di Sardegna, a Reggio Emilia, in gara 2 dei quarti di finale dei play off scudetto. La squadra di Federico Pasquini ha disputato una splendida partita per tre quarti, andando al riposo avanti di 7 punti (44 a 37) e ancora avanti di 5 punti alla fine del terzo quarto, 62 a 57, ma nell’ultimo quarto non è riuscita a resistere al ritorno della squadra di Max Menetti che con un parziale di 25 a 13 si è aggiudicata l’incontro, allungando sul 2 a 0 nella serie, alla vigilia delle due partite da disputare a Sassari.

La Dinamo ci ha provato, ha poco da rimproverarsi, ma certamente non ha potuto contare sul miglior David Logan, in evidenza solo a sprazzi, soprattutto con 5 assist e, soprattutto, su Josh Akognon, autore di soli 5 punti e in campo solo 17 minuti. In una giornata di scarsa vena di due dei giocatori più importanti, Federico Pasquini ha dato grande spazio a capitan Jack Devecchi che ha riposto da par suo, con una prestazione convincente e 10 punti (2 su 2 da due punti, 2 su 2 da tre punti, 3 rimbalzi e 1 assist, 15 di valutazione). Ha fatto la sua parte Joe Alexander, 17 punti (7 su 9 da due punti, 0 su 4 da tre punti e 3 su 5 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 10 di valutazione) ma anche lui è mancato nel quarto decisivo.

Nella Grissin Bon, ancora una volta, i migliori sono stati gli italiani Amedeo Della Valle, Achille Polonara e Pietro Aradori, i tre giocatori in doppia cifra, autori rispettivamente di 19, 18 e 10 punti.

Ora la serie si sposta a Sassari e per la Dinamo la strada è tutta in salita. Se vorrà tenersi ben stretto lo scudetto sul petto, la squadra sassarese non potrà più sbagliare. Per andare in semifinale saranno necessarie tre vittorie su tre e contro una squadra come la Grissin Bon, che pure la Dinamo ha battuto sia in casa sia a Reggio Emilia (unica sconfitta emiliana in stagione al Palabigi) nella “regular season”, non sarà certamente un’impresa facile, che per essere centrata avrà bisogno della miglior Dinamo.

Jarvis Varnado 77

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Dinamo ko a Reggio Emilia, 85 a 68, nella prima sfida della serie dei quarti di finale dei play off scudetto. La Grissin Bon ha costruito la sua vittoria (la prima stagionale contro la Dinamo, capace di imporsi nella “regular season” sia a Sassari sia a Reggio Emilia (infliggendo alla squadra di coach Max Menetti l’unica sconfitta interna stagionale) già nel primo quarto, nel corso del quale ha raggiunto il massimo vantaggio al 7′, sul +15, 23 a 8, ed ha inflitto uno scarto di ben 10 punti alla squadra di coach Federico Pasquini: 28 a 18.

Il secondo quarto è stato equilibrato, con le due squadre divise da un solo punto, 23 a 22, e Reggio Emilia all’intervallo lungo sul + 11: 51 a 40.

Nel terzo quarto la Dinamo ha provato a rimontare, con Joe Alexander e Rok Stipcevic, riportandosi fino a -5, 51 a 46 al 22′, con un canestro da sotto di Josh Akognon, ma la Grissin Bon ha mantenuto piena fiducia nei propri mezzi ed ha trovato il break che le ha consentito prima di chiudere il terzo quarto sul +8, 67 a 59, poi di far suo l’incontro con uno scarto netto di ben 17 punti: 85-68.

Nella Dinamo, oltre a Rok Stipcevic, autore di 13 punti con 18 di valutazione, e Joe Alexander, il miglior realizzatore con 15 punti, hanno disputato una partita sufficiente David Logan e Giacomo Devecchi, quest’ultimo in campo ben 25 minuti e autore di 9 punti, con tre splendide triple su cinque tentativi effettuati. In ombra, ancora una volta, Brenton Petway, mentre non è sceso in campo Kenneth Kadji.

La Dinamo deve reagire subito, perché lunedì sera ci sarà gara 2, ancora al Palabigi di Reggio Emilia.

Federico Pasquini 1 copia

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Jarvis Varnado 77

Un tripla “pazzesca” di Josh Akognon all’ultimo secondo ha regalato un’incredibile quanto meritata vittoria alla Dinamo Banco di Sardegna nell’ultima partita della “regular season” contro la capolista EA7 Emporio Armani Milano, che vale tantissimo in prospettiva play-off. I due punti odierni, infatti, consentono alla squadra di Federico Pasquini di posizionarsi al settimo posto nella griglia dei play-off, che l’abbina alla Grissin Bon Reggio Emilia (la squadra battuta alla settima partita della finale scudetto 2014/2015), evitando così lo scontro con la stessa Milano.

La partita ha avuto due volti nettamente distinti tra primo e secondo tempo. Il primo ha visto una Dinamo “stellare”, trascinata da uno straordinario Josh Akognon, autore di 21 punti, con Joe Alexander e Jarvis Varnado in evidenza, capace di andare al riposo avanti di 11 punti, dopo un secondo quarto super – parziale di 28 a 18 -: 50 a 39! Al ritorno in campo dall’intervallo lungo, Milano ha cambiato marcia, in positivo, mentre come spesso le accade, la Dinamo ha frenato vistosamente, facendosi riprendere (56 pari al 26′) e riuscendo a riallungare sul + 7 (64 a 57) per poi chiudere il terzo quarto avanti di soli 3 punti: 64 a 61.

L’ultimo quarto è stato ricco di emozioni, con un finale sconsigliato ai deboli di cuore: Milano avanti di 7 punti, 70 a 77 al 38′ con una tripla di Oliver Lafayette, con una Dinamo mai doma, brava a recuperare nell’ultimo minuto, con un parziale di 10 a 0 ispirato da Alexander (scatenato) e Varnado: 80 a 77 a 5″ dalla fine. Un’ingenuità difensiva (non è stato commesso l’atteso fallo tattico per evitare la “tripla” milanese) ha consentito a Krunoslav Simon di centrare una tripla pesantissima a poco più di un secondo dalla fine ma quanti ormai pensavano all’extra time, non avevano fatto i conti con Josh Akognon che, ancora a secco nel secondo tempo, ha infilato da posizione molto decentrata e in condizione di scarso equilibrio, una tripla davvero “pazzesca” che ha regalato una vittoria importantissima alla Dinamo che può guardare ai play con rinnovata fiducia al termine di una “regular season” caratterizzata da grande discontinuità, con un’alternanza di tre coach in panchina: Meo Sacchetti, Marco Calvani e Federico Pasquini.

I numeri dicono che i migliori della Dinamo, in una giornata di scarsa vena di David Logan, sono stati Josh Akognon, miglior realizzatore con 24 punti in 29′ (1/1 da due punti, 5/9 da tre punti, 7/7 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 5 assist, 28 di valutazione; Joe Alexander, 22 punti in soli 19′, 35 da due punti, 3/3 da tre punti, 7/8 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 1 assist, 30 di valutazione; Jarvis Varnado, 18 punti in 22 minuti, 8/12 da due punti, 2/2 dalla lunetta, 8 rimbalzi, 20 di valutazione.

I migliori della squadra di Jasmin Repesa sono stati Krunoslav Simon, autore di 23 punti in 26 minuti, 4/8 da due punti, 3/5 da tre punti, 6/6 dalla lunetta, 5 rimbalzi, 3 assist, 26 di valutazione; e Jamel Mclean, 14 punti in 26′, 4/7 da due punti, 6/9 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 18 di valutazione.

 

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Strepitosa Dinamo Banco di Sardegna, vince 102 a 98 (primo tempo 52 a 46) sull’imbattuto parquet del PalaBigi della capolista Grissin Bon Reggio Emilia e rilancia la sfida a tutte le avversarie per la difesa dello scudetto, vinto dieci mesi fa in gara 7 di finale proprio al PaBigi, contro la squadra di Max Menetti!
E’ stato determinante un monumentale David Logan, autore di 37 punti in 34′, con un sensazionale 7 su 10 nelle “bombe” dai 6.75, 3 su 6 da due punti, 10 su 13 dalla lunetta, 4 assist, 38 di valutazione! Ma hanno brillato anche Joe Alexander, 16 punti, 4 su 7 da due punti, 0 su 1 da tre punti, 8 su 10 dalla lunetta, 8 rimbalzi, 21 di valutazione; Rok Stipcevic, 16 punti, 2 su 3 da due punti, 2 su 4 da tre punti, 6 su 6 dalla lunetta, 4 assist, 16 di valutazione. Meno brillante rispetto alla partita vinta con la Manital Torino, Josh Akognon, in campo solo 17′, autore di 12 punti, con 2 su 3 da due punti, 2 su 7 da tre punti, 2 su 2 dalla lunetta.
Nella Grissin Bon, hanno brillato Pietro Aradori, 25 punti, 6 su 6 da due punti, 2 su 9 da tre punti, 7 su 8 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 2 assist, 22 di valutazione; Achille Polonara, 13 punti, 3 su 6 da due punti, 1 su 2 da tre punti, 4 su 5 dalla lunetta, 11 rimbalzi, 2 assist, 27 di valutazione; Vladimir Veremenko, 17 punti, 7 su 11 da due punti, 3 su 3 dalla lunetta, 6 rimbalzi, 4 assist, 20 di valutazione; Rimantas Kaukenas, 15 punti, 7 su 11 da due punti, 0 su 3 da tre punti, 1 su 1 dalla lunetta, 1 assist, 9 di valutazione.
La Dinamo ha condotto la partita fin dal primo quarto. Dopo il vantaggio iniziale della Grissin Bon (15 a 10 al 4′ con azione da tre punti di Veremenko, David Logan ha iniziato il suo show dalla lunga distanza, imitato da Lorenzo D’Ercole e la Dinamo ha effettuato il sorpasso (20 a 17, e dopo il pari emiliano con “bomba” di Andrea De Nicolao, altre due “bombe” di Logan e una schiacciata di Alexander, hanno portato la Dinamo al +6, 26 a 20, prima del 30 a 27 del finale del primo quarto.
Nel secondo quarto la Dinamo ha raggiunto il +8 al 13′, 40 a 32 con una schiacciata di Alexander, + 9 al 16′ con una tripla di Stipcevic, 45 a 36, ma un break di 8 a 0 della Grissin Bon ha riportato le squadre quasi in parità, 45 a 44, prima di un nuovo allungo sassarese, 52 a 46 all’intervallo lungo.
Il terzo quarto ha confermato il vantaggio della Dinamo, nel finale la Grissin Bon s’è riportato a -3 al 27′, 63 a 60 per la Dinamo, ancora sassarese, 68 a 60 e contro-break emiliano, per il 70 parti e il 73 a 70 Dinamo all’ultimo intervallo breve.
Partita ancora spettacolare con punteggio altissimo anche nel terzo quarto, con la Dinamo avanti di 11 al 33′, 84 a 74 e un minuto dopo, 87 a 76. La Dinamo ha tenuto a distanza la Grissin Bon per alcuni minuti, con un nuovo +11 al 38′: 95 a 84! Partita chiusa? Per niente!
La Dinamo ha sbagliato anche soluzioni offensive, la Grissin Bon ha reagito con orgoglio spinta dal suo pubblico che quest’anno l’ha vista sempre vincere al PalaBigi in campionato, e in poco più di un minuto i vice campioni d’Italia si sono riportati a un solo punto dai campioni d’Italia: 95 a 94 per la Dinamo!
Questa volta però, rispetto ad altre partite giocate quest’anno, la Dinamo ha saputo reagire nei momenti decisivi e prima un’azione da tre punti (canestro e tiro libero aggiuntivo realizzato) e poi l’infallibilità di Rok Stipcevic dalla lunetta (4 su 4) hanno regalato alla Dinamo una meritatissima vittoria per 102 a 98 (seconda partita consecutiva chiusa con oltre 100 punti all’attivo, dopo il 112 a 98 alla Manital Torino) a conferma del miglior attacco del campionato) che rilancia la squadra di Federico Pasquini al sesto posto e, soprattutto, in prospettiva play off scudetto, perché una squadra capace di espugnare il PalaBigi, può essere capace di qualsiasi impresa anche partendo dallo svantaggio del fattore campo nelle serie di finale al meglio prima delle 5 poi delle 7 partite.
Logan-Edge

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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna questa sera (inizio ore 20.45, arbitri Alessandro Martolini, Michele Rossi e Denis Quarta, diretta su RaiSport 1 HD), sul campo dove in gara 7, 10 mesi fa, ha conquistato il suo primo storico scudetto, in una sfida con la Grissin Bon Pallacanestro Reggiana che, per la Dinamo, mette in palio i due punti che valgono la certezza dell’accesso ai nuovi play off scudetto. La Grissin Bon guida la classifica, con 40 punti, in compagnia dell’Ea7 Emporio Armani Milano e vuole vincere per assicurarsi la miglior posizione di partenza in vista degli ormai prossimi play off scudetto.

La squadra di coach Federico Pasquini affronta oggi la prima di due trasferte consecutive che costituisce anche la rivincita di quella che nel girone d’andata, al PalaSerradimigni, vide la squadra biancoblu imporsi nettamente con il punteggio di 94 a 70. Il coach toscano Max Menetti dovrà fare a meno di Amedeo Della Valle, fermato da un piccolo infortunio, e Ojar Silins, colpito da un lutto familiare e rientrato a casa. Quest’anno la Grissin Bon non ha mai perso in casa e la Dinamo ha vinto una sola volta al PalaBigi, proprio la gara 7 scudetto.

La Dinamo affronta la sfida odierna rinfrancata dalla larga e convincente vittoria conquistata sette giorni fa contro la Manital Torino, ultima in classifica ma una delle squadre più in forma in questo finale di “regular season” ed è pronta a scendere in campo senza pura, avendo tutte le potenzialità per disputare una grande partita e per vincerla. Gli uomini chiave potrebbero essere i soliti David Logan, Josh Akognon (30 punti contro Torino), Joe Alexander e Rok Stipcevic.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

David Logan 61

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La Dinamo Banco di Sardegna ha vinto la sfida con la Manital Torino, ultima in classifica ma tra le squadre più in forma del momento, reduce com’era da tre vittorie consecutive e da una vittoria mancata con la capolista Milano solo all’over time, con una straordinaria prova di forza al tiro, fotografata alla perfezione dal punteggio finale, 112 a 98, e da percentuali al tiro “stellari”, in particolare un incredibile 68% nel tiro da 3 punti: 17 su 25! 13 su 14 dalla lunetta, 92,9% e un “normale” 24 su 43 nei tiri da 2 punti, 55,8%. Anche la Manital Torino ha chiuso con numeri importanti: 26 su 40 (65%) nei tiri da 2 punti, 12 su 22 (54,5%) nei tiri da 3 punti e 10 su 14 (71,4%) dalla lunetta.

A livello individuale, nella Dinamo quattro uomini su tutti: Josh Akognon, David Logan, Rok Stipcevic e Matteo Formenti. Il primo ha realizzato 30 punti in 27′, con percentuali da NBA: 4 su 5 da 2 punti, 6 su 9 da 3 punti,m 4 su 4 dalla lunetta, 1 rimbalzo, 1 stoppata e 2 assist, 29 di valutazione; David Logan ha messo a segno 19 punti, 3 su 8 da 2 punti, 4 su 6 da 3 punti e 1 su 1 dalla lunetta, 1 stoppata, 3 palle recuperate e ben 10 assist, 25 di valutazione; per Rok Stipcevic, 2 su 3 da 2 punti, 1 su 1 da 3 punti e 5 su 5 dalla lunetta, 5 rimbalzi, 18 di valutazione; Matteo Formenti ha realizzato 12 punti in 13 minuti giocati, con 1 su 3 da 2 punti, 3 su 3 da 3 punti, 2 rimbalzi, 12 di valutazione. Bene a tratti Joe Alexander, Giacomo Devecchi e Kenneth Kadji. In ombra Brenton Petway e Jarvis Varnado.

Nella giornata del punteggio record (210 punti non sono frequenti in una partita della A1 italiana), la Dinamo conferma di avere il migliore attacco del girone, con 2.256 punti in 27 partite (alla media di 83,56 a partita), e al tempo stesso la seconda peggiore difesa, con 2.184 punti subiti in 27 partite (80,89 a partita). Da oggi ha fatto leggermente peggio solo la Manital Torino, con 2.187 punti.

Nella Manital i miglior sono stati gli ex Christian Eyenga e Jerome Dyson. Il primo ha giocato come non aveva mai fatto nella sua breve esperienza ad inizio stagione con la Dinamo: 19 punti in 28 minuti, frutto di un 5 su 6 (83,3%) da 2 punti, 2 su 3 da 3 punti, 3 su 4 dalla lunetta, 4 stoppate, 3 assist, 24 di valutazione; per Jerome Dyson, 24 punti, con 6 su 8 (75%) da 2 punti, 3 su 8 da 3 punti, 3 su 3 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 15 di valutazione.

La partita è stata equilibrata per tutta la prima parte, parità assoluta, 28 a 28, al termine del primo quarto; Dinamo avanti di tre punti all’intervallo lungo: 52 a 49. La Dinamo ha dato lo strattone decisivo alla partita nel terzo quarto, chiuso con un margine di 13 punti, 34 a 21 e + 16 all’inizio dell’ultimo quarto, nel quale Logan e compagni hanno controllato senza problemi la situazione, cedendo solo due punti alla Manital e chiudendo così sul punteggio di 112 a 98.

La Dinamo ha compiuto un passo avanti quasi decisivo per la qualificazione ai play scudetto, ma la squadra du Federico Pasquini ha ora un calendario difficile, con due trasferte consecutive a Reggio Emilia e Pistoia e l’ultima partita della regular season, in casa, contro la capolista l’Olimpia Milano.

David Logan 47

 

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La Dinamo Banco di Sardegna ha conquistato questa sera un’importantissima vittoria contro la Juve Caserta, nella quint’ultima giornata della regular season della A1 di basket, fondamentale nella corsa verso i play off scudetto. La squadra di Federico Pasquini ha costruito il suo successo con uno splendido secondo tempo, dopo una prima metà del match sviluppatasi sul filo dell’equilibrio, ed ora è quinta, con 26 punti, alla pari con Trentino, Pistoia e Venezia.

La vittoria sulla Juve Caserta porta il marchio di una grande intensità mista ad aggressività, una grande difesa e delle firme di tre giocatori in giornata positiva: Jarvis Varnado, autore di 10 punti con 5 su 7 nel tiro da due punti e 5 rimbalzi; Josh Akognon, 19 punti (3 su 5 da due punti, 3 su 6 da tre punti e 4 su 5 ai tiri liberi) e, soprattutto, David Logan, 25 punti (7 su 10 da due punti, 1 su 3 da tre punti e 8 su 8 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 8 falli subiti e 32 totale di valutazione). In evidenza anche Joe Alexander, autore di un grande secondo quarto, con 13 punti e 5 rimbalzi.

Federico Pasquini inizialmente ha mandato in campo Petway, Logan, Formenti, Akognon e Varnado: Sandro Dell’Agnello ha risposto con Downs, Siva, Cinciarini, Johnson, Slokar. Quattro punti di Brent Petway hanno aperto il match, per i campani ha risposto Daniele Cinciarini con due triple. Le due squadre sono andate avanti punto a punto e la Dinamo guidata da Akognon ha allungato a + 4: 16 a 12. Il play nigeriano è stato però costretto alla panca insieme a Varnado per due falli e il primo quarto si è concluso sul punteggio di 23 a 25.

Joe Alexander ha aperto il secondo quarto con 6 punti personali ma i campani sono rimasti avanti trascinati da Cinciarini. Una tripla di Stipcevic ha firmato il sorpasso biancoblu, 32 a 31, e Logan e Akognon hanno consentito alla Dinamo di andare al riposo avanti di 3 punti: 45 a 42.

Al rientro dall’intervallo lungo, la Juve Caserta si è riportata in parità, con Jones e una tripla di Slokar. Reazione sassarese con un Varnado in crescita, autore di 8 punti, e un parziale di 10 punti. Il terzo quarto si è chiuso con la Dinamo avanti di 10 lunghezze: 63 a 53.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha saputo tenere le distanze con autorità, dilagando negli ultimi minuti con un super David Logan, per il finale di 87 a 75.

David Logan 78

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna, dopo un supplementare, al PalaTrento, contro la Dolomiti Energia Trentino: 93 a 81 (primo tempo 44 a 32, al 40′ 76 a 76). La squadra di Federico Pasquini ha sofferto nei primi due quarti, nei quali ha ceduto 12 punti alla squadra di casa, 6 per quarto), reagendo alla grande nel terzo quarto che l’ha vista dominare la scena, trascinata da Joe Alexander e Rok Stipcevic, e riprendere in mano la partita (parziale di 26 a 15 e 59 a 58 all’ultimo intervallo breve), per prendere poi il largo fino al + 9 in un esaltante avvio di quarto set, con due “bombe” a testa di Joe Alexander e Rok Stipcevic, in quei minuti praticamente infallibili dalla lunghissima distanza. Trento, trascinata a sua volta da un eccezionale Davide Pascolo (con 19 punti il miglior realizzatore dell’incontro, al gigante Dominique Sutton e a Giuseppe Poeta (gli ultimi due i migliori per valutazione, rispettivamente con 23 e 24, al parti del gigante della Dinamo Jarvis Varnado, finalmente brillante, con 24 – frutto di 14 punti e 12 rimbalzi), ha reagito ed ha ripreso la Dinamo nel finale, fallendo anche l’opportunità di chiudere l’incontro entro i 40′.

Il supplementare non ha avuto storia, come emerge chiaramente dal parziale di 17 a 5.

La Dinamo a tratti ha giocato una grande partita, puntando moltissimo sul tiro dalla lunga distanza (15 centri su ben 44 tentativi effettuati, 34,1%) ma ha pagato nel tiro da 2, con un 16 su 33 che l’ha tenuta sotto il 50%); Trento ha risposto con un gioco più semplice, superando il 60% nel tiro da 2 (29 su 48) e fermandosi al 31,3% dai 6.75, con 5 centri su soli 16 tentativi, ma facendo la differenza dlala lunetta (20 su 24, 83,3%, contro il 4 su 8 della Dinamo, 50%).

Sul piano individuale, oltre ai già menzionati Alexander e Stipcevic, bene a tratti David Logan (12 punti in 37′ giocati), e Josh Akognon (11 punti) e prezioso l’apporto di Matteo Formenti, autore di due triple nelle fasi decisive dell’incontro; nella formazione di Maurizio Buscaglia, oltre ai già citati Poeta, Pascolo e Sutton, in evidenza Trent Lockett (18 punti, 7 su 11 da 2 punti e 8 rimbalzi), Julian Wright (13 punti) e Diego Flaccadori (9 punti).

Questa battuta d’arresto frena la rincorsa della Dinamo verso i play off ma niente è perduto e la squadra pensa già alla prossima partita, in programma il 3 aprile al PalaSerradimigni contro la Pasta Reggia Caserta.

Jarvis Varnado 77

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Federico Pasquini 1 copia

La Dinamo Banco di Sardegna torna a sorridere. Questa sera la squadra di Federico Pasquini ha travolto Capo D’Orlando con un punteggio che dice tutto: 92 a 63 (primo tempo 40 a 42). Decisivo il secondo tempo, dopo una prima parte dell’incontro equilibrata che ha visto addirittura la squadra siciliana andare al riposo con un vantaggio di due punti. In un colpo solo ha guadagnato alcune posizioni in classifica, salendo al sesto posto, posizione utile, se mantenuta al termine della regular season, per l’accesso ai play-off scudetto.

Tre gli uomini in doppia cifra del Banco: David Logan, autore di 20 punti,  3 rimbalzi, 4 palle recuperate e 7 assist con un totale 28 di valutazione, Joe Alexander a segno con 23 pt, 3 rb e 2 stoppate, e Rok Stipcevic  a referto con 13 punti, 2 rimbalzi, 5 assist e 4 falli subiti. Interessanti i dati che coinvolgono gli italiani: a partire da Matteo Formenti in quintetto, autore di diverse capriole per recuperare palloni impossibili,  i 5 falli subiti e i 4 rimbalzi di Brian Sacchetti, il 21 di plus minus di Jack Devecchi.

«Nei primi venti minuti ogni volta che facevamo qualcosa di buono subivamo qualcosa da Capo d’Orlando, come il canestro di Laquintana o la rimessa a sei secondi dalla fine con Boatright che segna da tre o il rimbalzo offensivo di Basile che è andato a canestro – ha commentato Federico Pasquini -. Nel secondo tempo ho visto la squadra che vedo ogni giorno in allenamento, sono molto contento di averli visti tutti pronti a buttarsi per terra, giocatori che, sebbene non siano grandi difensori, hanno dato qualcosa in più, con un grande spirito di collaborazione. Non sono un mago, quello che si è visto stasera è qualcosa che è partito dai giocatori che ogni giorno fanno qualcosa di positivo. Non dobbiamo guardare il passato perché ci facciamo del male, soprattutto in una stagione come questa in cui è successo di tutto.  Non credo che ci siamo tolti la scimmia dopo una gara vinta ma credo che una partita così ci farà tornare in palestra martedì con una energia incredibile. Ora dobbiamo sfruttare questa vittoria di 30 per essere ancora più arrabbiati con noi stessi e lavorare a fondo su dettagli importanti. La prossima sfida sarà Trento, non credo sarà la gara decisiva ma sicuramente un bel test perché giochiamo con una squadra che con il doppio impegno campionato-Europa ha dei momenti di up&down. Noi dobbiamo essere bravi a sfruttare questo e a reggere l’impressionante energia che mettono tutti in campo.»

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Federico Pasquini 1 copia

La Dinamo Banco di Sardegna Sassari cerca riscatto dopo due ko consecutivi in campionato. Le sconfitte interne contro Avellino (94-95) e Bologna (85-91) hanno lasciato il segno e gli uomini del nuovo head coach Federico Pasquini – che ha preso in mano le redini della squadra a inizio settimana dopo che il club aveva accettato le dimissioni di Marco Calvani proprio in seguito alla debacle con Bologna – hanno lavorato intensamente in palestra per tutta la settimana in vista della sfida contro la Victoria Libertas Pesaro. I marchigiani non navigano in acque tranquille, che sia chiaro, ma le tre vittorie consecutive inanellate in casa, l’ultima delle quali nel match infrasettimanale, recupero della sesta giornata di ritorno, contro Trento per 79-72 non devono far dormire sogni tranquilli ai campioni d’Italia in carica.

Grazie all’inatteso succesesso contro Trento, che ha smentito la previsione di Scommesse.it
Pesaro ha agganciato Capo d’Orlando e il terzetto completato anche dalla presenza di Bologna è riuscito ad allungare su una Manital Torino che è sempre più fanalino di coda del campionato. Pesaro ha trovato in Austin Daye, arrivato a inizio dicembre, punti ed energia e l’ala americana sarà da tenere particolarmente d’occhio in casa-Sassari: Daye sta viaggiando a una media di 21.5 punti a partita.

Tornando alla situazione del Banco di Sardegna, invece, nonostante la sconfitta di domenica scorsa, sono emersi alcuni dati importanti in termini di crescita della squadra e di inserimento dei nuovi. Al PalaSerradimigni decisamente buona la prova di Josh Akognon, un autentico trascinatore nei concitati minuti finali, così come ha destato un’impressione positiva Kenny Kadji, che si era eretto a ottimo protagonista nel primo tempo. I due giocatori hanno chiuso rispettivamente con 19 e 18 punti. Kadji, in particolare, ha messo a segno un positivo 7 su 9 da due più 4 rimbalzi. I migliori rimbalzisti del match sono stati invece a parimerito Joe Alexander e Tony Mitchell.

Come detto, l’Adriatic Arena è stata terra di conquista in settimana per la Consultinvest Pesaro che in casa vanta un’andatura migliore dei rivali sardi. Sette le vittorie arrivate in questa stagione sul parquet di casa a fronte di quattro sconfitte. Contro Trento, la partita si è decisa nell’ultimo quarto quando, al 35′, Pesaro ha infilato un parziale di 9-0 che l’ha portata dal 60-64 al 69-64 al 38′. Un piccolo margine di vantaggio che è stato sufficiente perché Trento a quel punto è arrivata stanca, commettendo troppi errori in fase di realizzazione. La Consultinvest è stata brava a rimanere sempre a contatto con i trentini pur tirando meno bene (40% contro 45%), grazie alle buone prove di Lydeka (12 punti), Christon (15), Gazzotti e soprattutto di Lacey (23). Il già citato Daye (1/11 da due, 3/10 da tre), impalpabile per buona parte del match, si è parzialmente riscattato segnando i 4 liberi della sicurezza.

Sassari si presenta all’Adriatic Arena forte di 7 successi negli ultimi confronti diretti. È dal 22 aprile del 2012 che Pesaro non batte i sardi e allora finì 89-81. Nella gara di andata di questa stagione, invece, fu Sassari a dominare portando a casa il successo per 106-80.