22 November, 2024
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Questa mattina, nell’aula magna “Alberto Boscolo” – Cittadella universitaria, Monserrato – si è aperto Unistem Day 2016. La giornata, coordinata dalle professoresse dell’ateneo di Cagliari, Micaela Morelli (prorettore per la Ricerca), Roberta Vanni e Iole Tomassini Barbarossa, ha avuto per cornice “Il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali”. Un percorso promosso dalla senatrice e scienziata Elena Cattaneo.

Brian Sacchetti, Joe Alexander, Giacomo Devecchi, Lorenzo D’Ercole, Matteo Formenti e Jarvis Varnado, il preparatore atletico Matteo Boccolini, accompagnati dal presidente Stefano Sardara («Il contatto con i giovani è sempre proficuo, la nostra mission è legata al territorio e alle future generazioni») sono stati accolti con un lungo applauso dai 500 studenti dei licei e degli istituti Brotzu, Motzo e Levi di Quartu Sant’Elena, Tommaseo, Euclide, Michelangelo, Buccari-Marconi e Da Vinci-Besta di Cagliari, Pitagora di Selargius, Piga di Villacidro, Giua di Assemini e Bacaredda di Capoterra. A seguire, domande su campionato e classifica («ci attendono otto finali, stiamo lavorando duro» rassicura capitan Devecchi), selfie, autografi e merenda collettiva. All’ottava edizione dell’Unistem Day 2016 hanno preso parte 30 città, 35 atenei italiani e 28 europei, 400 relatori e 27mila studenti. Per la prima volta Serbia, Polonia, Germania e Danimarca con Italia, Spagna, Regno Unito e Svezia. L’evento ha avuto il supporto della Fondazione Banco di Sardegna ed è stato trasmesso in streaming (www.unica.it).

Un filmato con un messaggio chiave («Forti nel ponderare, fermi nel criticare, indisponibili a mentire, sempre») sulle note di “Imagine” di John Lennon, ha aperto la Giornata. Il videocollegamento e i saluti con le scolaresche riunite nelle università di Bonn e Udine per aperitivo di una mattinata ricca di spunti e riflessioni, non solo scientifiche e accademiche. «La cultura apre la mente, studiate o sarete schiavi. La scienza aiuta a capire il mondo, solo studidando si è liberi di valutare e scegliere. Da cinque anni partecipiamo a Unistem, con un precetto: le informazioni scientifiche corrette sono utili per giudicare, crescere, migliorarsi» l’incipit di Micaela Morelli. «Sapete che lo studio rallenta la demenza. Sapete che studiare è rivoluzionario. Sapete che circolano tante dicerie sull’inutilità della laurea: ebbene, vi dico che se vi laureate avrete più possibilità di cullare i vostri sogni, di trovare un lavoro, di scegliere quel che volete fare. In Sardegna, diceva il mio maestro Gian Luigi Gessa, non abbiamo materie prime, ma abbiamo il cervello: usiamolo ed esercitiamolo» ha precisato Maria Del Zompo. Il rettore ha accelerato: «Dove non si vuole o non c’è la libertà, bruciano i libri, bloccano la ricerca, chiudono le scuole. Applicatevi e troverete la vostra strada. Iscriversi all’Università è vincente. Vi aspetto». Alla Giornata Unistem, su ricerca, cellule staminali e vaccini, sono intervenuti gli specialisti e docenti Valeria Sogos, Carlo Carcassi, Alessandra Pani, Aldo Manzin, Giuseppe Masnata, Erminia Stocchino, Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. In chiusura, quiz e premi per gli studenti.

Stefano Sardara 33 copia

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Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

Bologna ha espugnato il PalaSerradimigni (85 a 91, primo tempo 45 a 40) e il coach della Dinamo Marco Calvani si è dimesso. Un girone fa, dopo la partita persa a Bologna, il presidente Stefano Sardara decise di esonerare il coach del “Triplete” Meo Sacchetti, arrivato a fine ciclo, ma risultati alla mano, emerge chiaramente che quella scelta non ha dato frutti positivi, con la squadra ancora più in difficoltà che rischia seriamente di non centrare neppure la qualificazione ai play-off scudetto.

«Prima di parlare della gara – ha detto a fine partita Marco Calvani – vi informo che ho chiamato il presidente e il manager e ho rassegnato le dimissioni, perché credo che nel tempo in cui sono stato qui abbia trovato persone splendide come Stefano Sardara e Federico Pasquini, – e cito loro due per citare tutti – che mi hanno sempre messo nelle condizioni di lavorare bene e di intervenire sul mercato, e siccome io la mattina voglio continuare a guardarmi allo specchio, devo rispetto a questa gente. Dimissioni è un vocabolo che non rientra nel mio scenario ma quando ci si trova davanti a persone oneste che hanno fatto tutto ciò che hanno fatto per la Dinamo e per Sassari, credo che il minimo che possa fare è essere onesto con loro e quindi se io sono il problema, mi tiro indietro. Ho comunicato questo al presidente, che ha preso atto di quello che io gli ho detto ma si è riservato di dare una risposta.»

La partita odierna è stata la fotografia di questa stagione della Dinamo, capace di momenti di gioco brillante ed efficace e, subito dopo, di cali di tensione improvvisi che vanificano tutto il lavoro svolto, favorendo le vittorie delle squadre avversarie.

Marco Calvani ha schierato inizialmente Petway, Mitchell, Logan, Akognon e Kadji; Giorgio Valli ha risposto con Pittmann, Vitali, Gaddy, Fontecchio e Odom. Bologna è partita meglio, trascinata da un super Pittman, in doppia cifra dopo soli tre minuti di gioco. È stato Kadji a sbloccare la Dinamo e a riportarla in parità dopo un parziale di 4-11 in favore degli ospiti. La Dinamo si è portata avanti con una tripla di Devecchi e una schiacciata di Alexander, che ha fatto esplodere il Palazzetto. Valerio Mazzola chiuso i primi 10’ con una tripla sul 26 a 24.

Nel secondo quarto, in evidenza Joe Alexander che ha messo a segno un break di 4 punti che ha permesso alla Dinamo di restare in vantaggio. Pittman ha firmato il -1 ma l’asse Mitchell-Alexander e un’ottima azione di squadra hanno riportato la Dinamo a un possesso pieno di distacco: 36 a 33. Dinamo avanti con Kadji e una tripla di David Logan e l’ultimo arrivato Akognon dalla lunetta ha chiuso il primo tempo con il massimo vantaggio sassarese +5: 45- a 40.

Al rientro dall’intervallo lungo la Dinamo ha allungato sul + 11 e la partita è sembrata incanalata a favore della Dinamo con Akognon, Logan e Alexander. Reazione bolognese con Fontecchio e Vitali: 56 a 51. Le triple di Akognon e Petway hanno tenuto a distanza Bologna ma poi Hasbrouk e Collins hanno piazzato due triple che hanno portato la squadra ospite al sorpasso.

La partita è filata via punto a punto, e Bologna ha chiuso il terzo quarto avanti di due punti: 65 a 67.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha reagito con orgoglio, con Mitchell, Akognon e Petway e la partita è tornata in parità a 2’41” dalla fine. Bologna ha piazzato un break di 5 a 1 e la Dinamo non è più riuscita a reagire, finendo col perdere ancora una volta davanti ai suoi tifosi, con il punteggio di 85 a 91.

La situazione è diventata assai critica e le dimissioni di Marco Calvani potrebbero portare ad una nuova svolta, dopo la fine del ciclo di Meo Sacchetti e la successiva mezza rivoluzione dell’organico.

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David Logan 47

Ancora una sconfitta casalinga, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella sfida della sesta giornata del girone di ritorno del campionato di A1, con la Sidigas Avellino, impostasi per 95 a 94 al termine di 40′ tiratissimi. Per la squadra di Pino Sacripanti si tratta dell’ottava vittoria consecutiva.

Alla Dinamo sul parquet del PalaSerradimigni non sono bastati un super Josh Akognon, autore di 13 punti nei primi 10’, a referto con 23 punti, 6 falli subiti e 2 assist; Kenny Kadji, autore anche lui di 23 punti e di un grandissimo terzo quarto; e il solito David Logan, 18 punti e un grande secondo tempo, seguito da Joe Alexander (13) e Rok Stipcevic (10). Alla Dinamo resta il grande rammarico di non essere riuscita a chiudere la sfida quando aveva già un margine di cinque punti nelle battute finali e di aver concesso la tripla decisiva a Ragland.

Marco Calvani inizialmente ha mandato in campo Mitchell, Logan, Alexander, Akognon e Kadji; Pino Sacripanti ha risposto con Ragland, Acker, Leunen, Cervi e Nunally. È stato David Logan ad aprire le danze, gli ha risposto Acker e le due squadre si fronteggiato a lungo punto a punto. Josh Akognon si è presentato nel migliore dei modi al suo pubblico mettendo a segno 13 punti (3 su 4 da tre punti) nella prima frazione: è stato il play biancoblu a trascinare i suoi. Reazione Avellino con Cervi e 5 punti di Acker (19-23). Mitchell e Akognon hanno accorciato le distanze ma Buva ha chiuso la prima frazione sul 28-34, con il +6 per Avellino.

Alexander e Stipcevic hanno guidato la Dinamo alla rimonta in avvio del seco do quarto, Avellino ha allungato ancora con Veikalas (37-44). Break di 4-0 firmato Kadji e Stipcevic, Acker ha ricacciato indietro la Dinamo dai 6.75: fiammata sassarese con Logan, Kadji e il piazzato di Akognon dice -1. Cervi ha chiuso il primo tempo avanti per i suoi sul 50 a 53.

Al rientro dall’intervallo lungo è successo di tutto. Kenny Kadji ha realizzato 12 punti in pochi minuti ed ha trascinato la Dinamo al sorpasso a metà parziale: è 65-64. Reazione campana con Leunen e Acker ma Logan ed Alexander hanno riportato avanti la Dinamo al 30’: 80 a 77.

Ancora equilibrio nell’ultimo quarto, con la Dinamo avanti di 5 punti ma Avellino ancora sotto sul 92 pari, quando Ragland ha piazzato la tripla del +3: 92 a 95. Logan in contropiede ha riportato ancora la Dinamo a -1 a 5 secondi dal termine ma ogni ulteriore sforzo è risultato vano e la Sidigas Avellino s’è portata a casa i due punti che valgono tanto in una fase assai delicata della regular season.

«Perdere così sicuramente fa male, dispiace – ha commentato a fine match Macro Calvani -. E’ un partita che abbiamo giocato, che si poteva chiudere a nostro vantaggio ma non siamo riusciti  a concluderla. Nell’arco dei 40 minuti non è stata buona l’interpretazione di attaccare il canestro in avvicinamento, sia con i lunghi sia con gli esterni, abbiamo un po’ abusato del tiro da tre punti che in alcuni tratti della partita ci ha dato delle risorse ma nelle  fasi finale non è stata la cosa migliore. Difensivamente 95 punti in casa sono sicuramente troppi, la difesa non è stata incisiva, complimenti ad Avellino, una giornata incredibile da parte loro e non siamo riusciti a difendere nel modo dovuto. Nell’azione finale a 11 secondi, la loro difesa ci ha impedito di prendere un tiro da tre per la parità e l’unico tiro possibile è stato quello da due di Logan. Inutile recriminare sul singolo episodio. Nella sconfitta comunque possiamo prendere atto di essere un squadra competitiva, stasera abbiamo giocato con un squadra di altissimo livello, e abbiamo visto il buon inserimento dei nuovi, Kadji e Akognon, che hanno dato prova di essersi inseriti già bene. Ci sono ancora nove partite da giocare e il nostro piazzamento nei playoff dipenderà da tante variabili.»

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David Logan 47

La Dinamo torna alla vittoria a Venezia (70 a 74 dopo un tempo supplementare) e si rilancia in chiave play-off scudetto. La squadra di Marco Calvani ha espugnato il Taliercio al termine di una partita sviluppatasi a fasi alterne. La Dinamo è andata al riposo avanti di 4 punti, 28 a 32, dopo aver chiuso il primo quarto sotto di 5, 14 a 19, ed ha avuto il merito di restare sempre in partita, anche quando, al rientro in campo dall’intervallo lungo, ha subito il gioco dei veneti, chiudendo il terzo quarto sotto di 4 punti, 46 a 42, in una serata da basse percentuali al tiro per entrambe le squadre (Venezia ha tirato molto male da 3, 5 su 30, 16,7%, mentre la Dinamo non è andata bene nel tiro da 2, 16 su 38, 42%).

Negli ultimi dieci minuti del tempo regolare la Dinamo è stata presa per mano da Joe Alexander (21 punti, 7 rimbalzi e 5 falli subiti, 24 di valutazione) e Tony Mitchell (14 punti, 10 rimbalzi e 4 assist) per riportarsi in partita e per chiudere in parità al 40′: 58 a 58. La partita si è così decisa nei cinque minuti dell’overtime, grazie a una bomba dello specialista Rok Stipcevic e al contributo dato da David Logan. La vittoria della Dinamo è fondamentale per la classifica e l’umore, anche in vista dell’impegno della prossima settimana in Coppa Italia.

«E’ una vittoria importante, devo fare i complimenti ai miei giocatori perché direi che c’è stata un certa continuità con quello che si è visto a Istanbul nella partita giocata mercoledì, anche se poi lì il risultato finale ci ha condannato a uscire dall’Eurocup e, soprattutto, ci ha fatto perdere una gara con un punteggio che non ha rispecchiato in modo veritiero il modo il cui abbiamo giocato – ha detto a fine partita Marco Calvani -. Stasera abbiamo fatto bene dal punto di vista difensivo, tenendo una squadra con un potenziale come Venezia a 70 punti dopo un overtime, e questa è stata un cosa estremamente positiva. Rispetto alla gara contro il Galatasaray, inoltre, siamo anche stati bravi a controllare i secondi tiri dell’avversario, non concedendo seconde possibilità ed essendo anche molto più presenti sul rimbalzo difensivo. Sono estremamente contento per i miei giocatori, perché lavorano tanto in palestra e non sempre riusciamo a raccogliere i risultati attesi. Questa è un vittoria che dà energia e fiducia, individualmente e reciprocamente tra compagni di squadra.»

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Sofferta quanto meritata vittoria, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella quarta giornata del girone eliminatorio di Eurocup. Ieri sera, al PalaSerradimigni di Sassari, la squadra di Marco Calvani ha superato il Cai Saragozza con il punteggio di 75 a 72 (primo tempo 44 a 28).

La Dinamo ha dominato il primo tempo, chiuso con un margine di vantaggio di ben 16 punti, accumulato soprattutto nel secondo quarto, chiuso con un parziale di 21 a 10. Cinque gli uomini in doppia cifra per il Banco, determinante in alcuni frangenti l’atletismo del centro Jarvis Varnado, autore di 13 punti e 8 rimbalzi: fondamentale anche l’apporto di Marquez Haynes, top scorer per i suoi con 16 punti, a referto anche con 8 assist. Esordio in Eurocup per Tony Mitchell, a segno con 10 punti: tanta la grinta portata in campo da Rok Stipcevic (10 punti e 2 rimbalzi) e Joe Alexander (12 punti e 5 falli subiti).

Marco Calvani inizialmente ha schierato un quintetto con Haynes, Logan, Mitchell, Alexander e Varnado; coach Andreu Casadevall ha risposto con Bellas, Sastre, Benzing, Norel e Fotu. In avvio la Dinamo è stata trascinata da c’è Alexander, Logan e Mitchell e ha chiuso la prima frazione con una tripla a fil di sirena di Stipcevic: 23 a 18. Nel secondo quarto la Dinamo ha trovato l’energia e il cinismo per scappare via, Varnado si è imposto con autorità sotto canestro e gli esterni biancoblu hanno messo in difficoltà la difesa spagnola. A metà quarto un solo possesso divideva le due squadre, 29 a 27, ed è stato lì che la Dinamo ha piazzato un  break di 13 punti, andando al riposo sul punteggio di 44 a 28.

Reazione spagnola in avvio di ripresa con un parziale di 8 a 0, al quale ha Dinamo ha saputo replicare con determinazione, riportando il vantaggio in doppia cifra: 49 a 38. Dieci i punti di vantaggio della Dinamo alla fine del terzo quarto: 59 a 49.

Il Cai Saragozza ha trovato un nuovo break con Kravtsov e Swing: 65 a 62. Una schiacciata di Tony Mitchell ha fatto seplodere il PalaSerradimigni e la Dinamo questa volta ha saputo resistere al ritorno iberico, chiudendo l’incontro con una tripla di Rok Stipcevic sul 75 a 72 che, se non è sufficiente a ribaltare, per la differenza canestri, il risultato dell’andata, porta comunque la Dinamo a quota 4 punti, in piena corsa per la qualificazione alla seconda fase.

«Questa partita serviva non soltanto per mettere due punti in classifica e provare a ribaltare il risultato della gara di andata, come successo nei primi due quarti – ha commentato Marco Calvani -, ma anche per la solidità mentale e la fiducia del team. Nei primi due quarti siamo riusciti a non mettere l’avversario in ritmo nei tiri da tre punti. Peccato per l’avvio del secondo tempo, quando abbiamo perso quell’inerzia che avevamo portato nel primo tempo e loro hanno trovato il break. Sapevamo di non poterci opporre alla loro superiorità fisica e proprio giocando su questo sono riusciti ad aprirsi qualche tiro da fuori. Nel complesso la squadra ha fatto una partita eccellente, non può essere un caso che si costringa una squadra a perdere 21 palle, se non con un buon atteggiamento e dimostrando di aver lavorato sulle criticità che avevano caratterizzato la gara di andata. Questa vittoria ci mantiene in corsa, e questa è già una componente importante, ma ci aiuta anche nel dare un po’ più di solidità mentale per capire che possiamo fare bene.»

Marquez Haynes 1-2

 

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Jarvis Varnado 2

Ancora una sconfitta, l’ottava in 17 giornate, la quarta casalinga, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella A1 di basket. Questa volta a violare con merito il PalaSerradimigni è stata la Pallacanestro Cantù, impostasi per 86 a 78 (primo tempo 45 a 43).

E’ stata una partita completamente diversa rispetto a quella del girone d’andata, vinta nettamente dalla squadra biancoblu, allora ancora con Meo Sacchetti in panchina.

Alla Dinamo non è bastata una prestazione davvero super di Joe Alexander, autore di 27 punti con 10/13 da due, 4 rimbalzi e 5 falli subiti per un totale 31 di valutazione. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, che ha visto Cantù tentare più volte l’allungo, con una Dinamo sempre pronta a rientrare, nel terzo quarto Cantù ha preso il largo mentre negli ultimi dieci minuti la Dinamo non è più riuscita a rientrare in partita, nonostante la grande energia e produttività offensiva di Alexander, Mitchell e Stipcevic, quest’ultimo vero trascinatore con due triple fondamentali nel momento topico che hanno riportato il Banco a -5 al 35’. Ma alla fine ogni sforzo è risultato vano e Cantù s’è imposta per 86 a 78, avvicinando la Dinamo in classifica, a due sole lunghezze (16 a 18).

«La partita era cominciata sui binari giusti, poteva anche essere un segnale per i prossimi appuntamenti – ha commentato coach Marco Calvani -. Poi però sono andati via e quando siamo riusciti a riprenderla abbiamo fatto qualche errore di troppo, peccando soprattutto nelle letture. Un altro male che si ripete è quello dei rimbalzi in attacco. Una gara che abbiamo sempre in po’ rincorso, brava Cantù a tenerla sempre. Avremmo dovuto avere un po’ più di incisività difensiva. Il tecnico a Varnado, con il quarto e quinto fallo, che lo ha confinato in panchina, ci ha impedito di poter mettere in campo soluzioni fondamentali in un momento in cui cercavamo di essere un più incisivi e prenderci un break.»

Il calendario non dà tregua alla Dinamo che mercoledì tornerà in campo al PalaSerradimigni, contro il Cai Basket Saragozza, per la quarta giornata delle Last 32 di Eurocup.

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Jarvis Varnado 77

La Dinamo Banco di Sardegna è uscita sconfitta dal campo del Saragozza (87 a 75, primo tempo 50 a 37), nellasfida valida per la terza giornata del girone eliminatorio di Eurocup. Dopo un primo quarto in sostanziale equilibrio, con Saragozza in leggero vantaggio (23 a 20), la partita si è di fatto decisa nel secondo, nel quale gli spagnoli hanno accumulato un margine di 11 punti (27 a 16), andando all’intervallo lungo avanti di 15 punti: 50 a 37). La seconda parte dell’incontro è stata caratterizzata da nuovo equilibrio ma la Dinamo non è stata più in grado di rimontare il cospicuo margine di ritardo, finendo con il perdere per 87 a 75.

Alla Dinamo non sono bastati i 24 punti di Joe Alexander, che ha chiuso a referto con 24 punti, 2 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate e 6 falli subiti per un 23 di valutazione totale. In doppia cifra anche Jarvis Varnado, 19 punti e 5 rimbalzi, e Rok Stipcevic, 12 punti. Tra gli spagnoli ottima giornata per Stevan Jelovac, autore di 21 punti con 3/5 da tre e 6 rimbalzi; tre i giocatori a quota 12 punti: Isaac Fotu, Joan Sastre e Viacheslav Kravtsov. Degna di nota la differenza a rimbalzo: 44 quelli catturati dai padroni di casa, di cui 17 offensivi, 22 quelli della Dinamo. E’ questo uno dei maggiori limiti emersi fin qui nella nuova Dinamo che un anno fa, nella stagione del triplete, dominava sotto le plance trascinata da un monumentale Shane Lawal.

Archiviata la sconfitta di ieri sera, la Dinamo ritorna in palestra già questa sera in vista della sfida di campionato di domenica contro Cantù. L’Acqua Vitasnella si presenta a Sassari con un assetto profondamente diverso rispetto a quello visto lo scorso ottobre, a partire dalla guida tecnica affidata a Sergey Bazarevich dopo l’esonero di Fabio Corbani. Tony Mitchell, alla seconda presenza in maglia Dinamo, incontrerà il suo ex presidente e compagno di squadra Dimitri Gerasimenko, attuale presidente di Cantù, e i due ex compagni di squadra, che giocavano con lui al Krasny, JJ Johnson e il centro Kyrylo Fesenko, ultimo acquisto dei brianzoli.

 

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Logan-Edge

David Logan e Marquez Haynes trascinano la Dinamo al successo contro il forte Galatasaray, battuto 79 a 74 (primo tempo 37 a 37) al PalaSerradimigni, nella seconda giornata dell’Eurocup. Dopo 11 sconfitte consecutive europee, 10 in Euroleague e una in Eurocup, dunque, la squadra sassarese ha rotto il ghiaccio nella serata che precede l’esordio del nuovo acquisto Tony Mitchell, arrivato in serata, che sarà in campo domenica a Cremona, nella prima giornata di ritorno della “regular season” del campionato di A1.

La partita è rimasta sempre in equilibrio e si è decisa negli ultimi istanti quando la Dinamo, trascinata dalle triple di Stipcevic, hanno avuto la meglio sulla corazzata turca, condotta da un super Schilb (25 punti) e Lasme (20). Oltre ad Haynes e Logan, 38 punti in due, supportati da Matteo Formenti (5 punti e 5 rimbalzi) e Brian Sacchetti (7 punti) e dal lavoro a rimbalzo di Joe Alexander (10), incisivo anche Brenton Petway (4 punti e 6 rimbalzi).

Marco Calvani ha mandato in campo un quintetto con Haynes, Logan, Formenti, Alexander e Varnado, coach Ataman ha risponsto con Schilb, McCollum, Micov, Lasme e Guler. Il Galatasaray è partito bene con un super Lasme, la Dinamo ha rotto il ghiaccio con Varnado e Alexander. I turchi hanno trovato un break di 8 punti (4-14) ma la Dinamo ha accorciato le distanze con Haynes e Varnado (13-18). Nella seconda frazione la Dinamo s’è riportata in parità, bombardando dall’arco con Petway, Sacchetti e Logan. Una tripla di Logan ha firmato la parità, la Dinamo ha provato a scappare ma il Galatasaray ha retto con un implacabile Schilb, autore di 19 punti nei primi 20’. Una tripla di Haynes, il primo in maglia biancoblu a portarsi in doppia cifra, ha chiudo il primo tempo sul 37 pari.

Al rientro dall’intervallo lungo gli ospiti sono partiti con intensità mettendo a referto un parziale di 6 a 0. Sono stati Haynes e Logan a suonare la carica, la Dinamo ha recuperato lo svantaggio con tre triple di Haynes, Formenti e Stipcevic. 8-2 giallorosso e al 30’ punteggio sul 55 a 59. Tre bombe di Stipcevic hanno firmato il sorpasso sassarese, il PalaSerradimigni è diventato una bolgia: 66 a 61. Lasme e McCollum hanno riportano il Galatasaray a un possesso di distanza, ma è giunta stavolta puntuale la reazione sarda con Petway in lunetta e una tripla di Logan. 4 punti di Lasme hanno riportato il Galatasary a -3. Guler ha mandato in lunetta Logan, che non ha sbagliato. McCollum ha trovato un canestro impossibile ma non è bastato e Marqeuz Haynes ha chiuso la sul 79 a 74.

 

 

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Jarvis Varnado 2

Christian Eyenga 1-2

Dopo aver chiuso il girone di Eurolega a 0 punti (10 partite disputate, 10 sconfitte subite), la Dinamo Banco di Sardegna ha iniziato male anche l’Eurocup, perdendo per 86 a 75 sukl campo dei campioni d’Ungheria dello Szolnoki Olaj. La partita si è decisa praticamente nel primo quarto, dominato dai magiari e chiuso con un margine di vantaggio di ben 15 punti: 23 a 8.

Alla squadra di Marcio Calvani non sono bastati un eccellente Christian Eyenga, autore di 23 punti con una splendida percentuale di 11 su 14 da due, Marquez Haynes (18 punti e 7 assist) un grande Matteo Formenti (12 punti con il 100% dai 6.75) e Jarvis Varnado (10 punti e 8 rimbalzi). In ombra, viceversa, David Logan, autore di 7 punti (1su 6 da 2 punti e 1 su 8 da 3 punti) e, soprattutto, Brenton Petrway, Joe Alexander e Rok Stipcevic, 2 punti in 3.

Nella squadra di casa è stato protagonista il duo Milosevic-Vojvoda, autori insieme di 39 punti, mentre l’ultimo acquisto Burrell ha chiuso con un bottino di 15 punti.

Dopo il disastroso avvio, è stato Christian Eyenga a guidare la Dinamo alla reazione con 10 punti nel secondo quarto e il ritardo è sceso sotto il tetto dei 10 punti, per poi tornare a 11 all’intervallo lungo: 41 a 30.

L’avvio della ripresa ha visto la miglior Dinamo della serata riportarsi a -5 (41 a 46) e chiudere a -7 all’ultimo intervallo con 4 punti di Marquez Haynes: 61 a 54.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha avuto ancora un paio di possibilità di riportarsi in scia della squadra ungherese ma nei momenti decisivi è mancata la precisione al tiro e il Szolnoki Olaj ha chiuso sull’86 a 75.

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Logan-Edge

Brutto inizio del 2016 per la Dinamo Banco di Sardegna, travolta a Milano con il punteggio di 87 a 50, primo tempo 47 a 20. Marco Calvani ha schierato un quintetto formato da Marquez Haynes, David Logan, Joe Alexander, Christian Eyenga e Jarvis Varnado; Jasmin Repesa ha risposto con Cinciarini, Lafayette, Jenkins, Macvan e Barac.
L’equilibrio dura una manciata di minuti, grazie a due triple di David Logan, ma Milano chiude il primo quarto avanti di 6 lunghezze. Nel secondo quarto la squadra di Repesa prende il largo e la Dinamo sbaglia tanto, subendo un parziale devastante di 31 a 10 che porta le squadre al riposo con Milano avanti di ben 27 punti: 47 a 20.
La partita è ormai segnata ed una reazione della Dinamo porta i ragazzi di Marco Calvani a chiudere il terzo quarto avanti di 1 punto, 20 a 19, ma il vantaggio complessivo di Milano resta larghissimo: 66 a 40.
La partita resta a senso unico anche nell’ultimo quarto che Cinciarini e compagni chiudono sul 21 a 10 per il definitivo 87 a 50.
La Dinamo odierna è stata troppo brutta per essere vera e Marco Calvani deve cercare di scuotere i suoi ragazzi, perché martedì sera, alle 18.00, inizia l’Eurocup, con la trasferta sul campo del Szolnoki Olaj.