22 November, 2024
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Archiviata l’amarezza per la sconfitta di Torino, maturata con la tripla da oltre metà campo dell’ex Jerome Dyson all’ultimo secondo del primo tempo supplementare, la Dinamo Banco di Sardegna ritorna al PalaSerradimigni, questa sera alle 20.45 (diretta su Rai Sport 1 HD), per affrontare la Grissin Bon Pallacanestro Reggiana di Massimiliano Menetti, la grande rivale della finale scudetto della passata stagione, oggi capolista con Cremona  Milano, quattro punti avanti alla squadra di Marco Calvani.

La sfida si presenta equilibrata, non solo per l’ormai storia rivalità tra le due squadre, ma anche per l’importanza dei due punti in palio, soprattutto in prospettiva Final Eight di Coppa Italia.

«Abbiamo le potenzialità per battere Reggio – ha spiegato Marco Calvani – ma per farlo dobbiamo giocare di squadra.»

«Siamo qui in Sardegna consapevoli di affrontare una gara ‘terribile’ – ha replicato Massimiliano Menetti -. Conosciamo bene la forza dei campioni d’Italia e del PalaSerradimigni, perché al di là dei problemi oggettivi, soprattutto in Eurolega, Sassari ha costruito un roster che la dava tra le favorite al titolo insieme a Milano già ad inizio stagione. Affrontiamo questa partita da primi in classifica con la voglia di rimanerci e di misurare la nostra forza contro una squadra forte e ambiziosa come la Dinamo.»

Arbitreranno l’incontro Manuel Mazzoni, Fabrizio Paglialunga e Beniamino Attard.

La Dinamo attende conferme da David Logan, Jarvis Varnado e Matteo Formenti, grandi protagonisti tre giorni fa a Torino, e segnali di crescita dagli altri che, chi più chi meno, si sono espressi molto al di sotto dalle loro possibilità, ad iniziare da Joe Alexander e Rok Stipcevic.

Jarvis Varnado 77

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Jarvis Varnado contro Frejus Zerbo copia

Niente da fare per la Dinamo anche contro l’Unicaja, impostasi al PalaSerradimigni per 77 a 65, nella sfida valida per la nona giornata del gruppo D dell’Eurolega. Non sono bastate le ottime prestazioni di Joe Alexander, autore di 19 punti (3 su 7 da due punti, 3 su 7 da tre punti e 4 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi e 21 di valutazione) e di un Jarvis Varnado confermatosi in grande crescita, autore di 16 punti (6 su 7 da due punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 18 di valutazione), per reggere il confronto con la squadra spagnola che con la settima vittoria in nove partite ha raggiunto in vetta alla classifica del girone il CSKA Mosca che deve però ancora giocare la nona partita, questa sera, con il Darussafaka Dogus Istanbul. In evidenza anche Marquez Haynes, 13 punti (1 su 1 da due punti, 3 su 7 da tre punti, 2 su due ai tiri liberi, 6 assist, 13 di valutazione).

Marco Calvani ha mandato in campo Haynes, Logan, Alexander ed Eyenga, coach Joan Plaza ha risposto con Jackson, Hendrix, Diez, Suarez e Nedovic. È stato David Logan ad aprire le danze (per il resto in ombra, con 2 soli punti a referto a fine partita, con 1 su 4 da due punti e 0 su 6 da tre punti)  mentre per gli avversari ha risposto Jackson dalla lunga distanza. Jarvis Varnado ha messo a segno 8 punti ma lo strappo nei primi dieci minuti lo ha dato Alexander dai 6.75: 20-15. L’Unicaja con Hendrix e Smith, infallibile dall’arco, hanno chiuso il primo quarto avanti di un possesso: 23-26.

Nella seconda frazione gli spagnoli hanno cercato e trovato il break con il solito Smith coadiuvato da Hendrix. Per i giganti è stato Haynes, aiutato dall’intensità degli italiani, a tenere i suoi a contatto. Negli ultimi possessi Malaga si è portato al riposo di metà gara avanti di 9 lunghezze: 39-48.

Al rientro dall’intervallo lungo l’Unicaja ha provato a scappare con Smith, Kuzminskas e Jackson: dopo aver incassato un break di 10-2 coach Calvani ha chiamato time-out. Al rientro in campo la Dinamo ha provato ad accorciare le distanze con Eyenga, Alexander e Haynes: 51-63.

Nell’ultima frazione Malaga ha messo il sigillo sulla vittoria, la Dinamo non è riuscita a rimontare e il PalaSerradimigni e alla sirena finale (65 a 77) ha salutato l’Eurolega con un lungo applauso e il desiderio di potersi riscattare in Eurocup. Il limite maggiore della squadra è emerso ai rimbalzi, solo 20 di squadra (lo scorso anno i rimbalzi erano il principale punto di forza della squadra, con Shane Lawal in primo piano).

«I segnali che aspettavamo per chiudere la partita ci sono stati – ha commentato Marco Calvani -. Nella prima parte la cosa che abbiamo sofferto maggiormente  sono stati i rimbalzi in attacco., è evidente che c’è una fisicità diversa dalla nostra. Non dobbiamo dimenticare che parliamo di una squadra di altissimo livello e che ha grandissima tradizione in Eurolega. Nella seconda parte del match ci sono stati quattro tiri sulla sirena quindi la difesa è stata importante. Anche a livello individuale ci sono state buone risposte, la buona performance di Alexander ci permette , in assenza di Petway, di poter contare non soltanto sul contributo che ci può dare Varnado. Anche da elementi meno utilizzati come Devecchi e Formenti ci sono state buone risposte e questo è importante perché le risorse della panchina ci serviranno nelle prossime gare, che saranno anche test importanti per noi. Sulla difesa stasera non mi sento di essere critico come con Trento, fermo restando che dobbiamo lavorare sui rimbalzi in attacco, problema che sappiamo di avere e che già si era rilevato in diverse altre gare precedenti. Ma stasera la squadra non ha mollato, è chiaro che con avversari della caratura di Malaga i problemi sono più evidenti. Mi ha fatto piacere ritrovare quello che è sempre stato il pubblico di Sassari, che ha sostenuto e si è identificato nella squadra in campo e nello sforzo dei ragazzi.»

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Anticipo amaro per la Dinamo Banco di Sardegna nella decima giornata del campionato di A1 di basket. La squadra di Marco Calvani è stata battuta dalla Dolomiti Energia Trentino, al PalaSerradimigni, con il largo punteggio di 88 a 73, primo tempo 43 a 27.

La squadra di Maurizio Buscaglia, balzata temporaneamente in vetta alla classifica con Milano, è stata sempre in grado di controllare la partita (23 a 17 al termine del primo quarto) ma è nel secondo quarto, chiuso sul 20 a 10, che ha costruito il margine che l’ha portata al riposo dell’intervallo lungo avanti di 16 punti, e quindi l’ha messa nella condizione di controllare con sufficiente tranquillità nella seconda parte dell’incontro, 68 a 57 al termine del terzo quarto, 88 a 73 alla sirena finale).

La Dinamo ha portato cinque uomini in doppia cifra (Joe Alexander 15 punti, Jarvis Varnado 14, Marquez Haynes 13, David Logan e Christian Eyenga 10) ma questo non è bastato a reggere il confronto con l’avversario che ha giocato meglio come squadra, senza particolari prestazioni individuali, tanto che il miglior realizzatore, Julian Wright, ha messo a segno 15 punti. Trento ha tirato molto di più da due punti (28 su 56, 50%, contro 19 su 33, 57,57%), molto meglio dai 6.75 (7 su 13, 53,85%, contro 6 su 22, 27,27%), mentre non sono emerse differenze dalla lunetta (17 su 21, 80,95% per la Dinamo, 11 su 14, 78,57% per Trento); Trento meglio ai rimbalzi, 36 a 25.

Ancora assente Petway, Varnado ha confermato di essere in crescita, mentre Eyenga ha fatto registrare un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni.

Dopo la quarta sconfitta in campionato (tre maturate al PalaSerradimigni, con Brindisi, Venezia e Trento, una in trasferta, a Bologna), la prima della gestione Calvani, ora il Banco deve concentrarsi sul match in programma giovedì sera, alle 20.30, ancora al PalaSerradimigni, contro Malaga, una delle squadre migliori dei gironi dell’Eurolega 2015/2016.

Jarvis Varnado 77

 

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David LOgan 1

La Dinamo Banco di Sardegna reagisce al fine settimana più difficile delle ultime stagioni, culminato con l’inatteso esonero di Meo Sacchetti, e ritorna al successo in campionato, travolgendo la Consultinvest Pesaro per 106 a 80 (primo tempo 57 a 48).
I biancoblu, indisponibile Joe Alexander, sono apparsi trasformati, come era abbastanza prevedibile. Le percentuali al tiro della Dinamo dicono quasi tutto sull’andamento della partita: 18 su 24 da 2 punti, 75%; 17 su 33 da 3 punti, 51,5%; 19 su 24 ai tiri liberi, 79,2%). Cinque giocatori sono andati in doppia cifra: David Logan 21 (0 su 1 da 2 punti, 5 su 5 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 3 assist, 25 di valutazione); Rok Stipcevic 19 (0 su 2 da 2 punti, 5 su 8 da 3 punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 3 assist, 20 di valutazione); Jarvis Varnado 16 (7 su 7 da 2 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 1 assist, 18 di valutazione); Brian Sacchetti 25 (3 su 3 da 2 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 0 su 1 si tiri liberi, 6 rimbalzi, 2 assist, 25 di valutazione); Christian Eyenga 15 (6 su 8 da 3 punti, 0 su 2 da 3 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist, 22 di valutazione).
Gli ospiti, allenati da Riccardo Paolini, hanno retto il confronto nel primo tempo, grazie ad una buona percentuale dai 6.75 (alla fine 9 su 25, 36%, con un 4 su 5 di Marco Ceron), chiudendo in vantaggio di 1 punto il primo quarto, 24 a 23, e finendo sotto di 9 all’intervallo lungo, sotto i colpi dei “bombardieri” della Dinamo: 48 a 57.
Pesaro ha cercato di stare in partita riuscendovi fino al 23′ con i canestri di Trevor Lacey e Shaquielle McKissic, 54 a 61, ma le triple di Stipcevic e Sacchetti, un canestro da sotto di Eyenga, due tiri di Logan e un canestro da sotto di Varnado hanno lanciato la Dinamo a +15, 73 a 58, +17 all’ultimo intervallo: 81 a 64. Da li in avanti la partita non ha avuto più storia con un divario cresciuto via via fino al +27 al 37′, con un canestro da sotto di Brenton Petway e fissato a +26 al 40′: 106 a 80.
La Dinamo Banco di Sardegna, guidata questa sera da Massimo Maffezzoli ma da domani sotto la guida del nuovo coach Marco Calvani, in campionato c’e’ ancora, ora è terza con 10 punti insieme a Venezia, Trentino, Reggio Emilia e Cremona, a due punti dalla coppia di testa formata da Milano e Pistoia, ma è attesa da una reazione anche in Eurolega. La qualificazione alla Top 16 è compromessa ma venerdì sera a Mosca, contro la corazzata Cska, all’esordio di Marco Calvani in panchina, proprio perché privi di interessi di classifica, Logan e compagni sono attesi ad una prova d’orgoglio.
Martedì mattina, alle 11.30, il presidente Stefano Sardara presenterà ufficialmente il nuovo coach, Marco Calvani.

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Uno strepitoso David Logan, autore di 33 punti con percentuali da NBA (2/3 da due punti, 8/14 da tre, 5/5 ai liberi, con 4 rimbalzi e 2 assist in 37 minuti giocati per un totale 32 di valutazione), non è stato sufficiente alla Dinamo Banco di Sardegna per espugnare la Unipol Arena di Bologna e tornare al secondo posto in classifica alle spalle della capolista Giorgio tesi Group Pistoia. L’Obiettivo Lavoro, reduce da cinque sconfitte consecutive che l’hanno relegata all’ultimo posto solitario in classifica, ha disputato una partita tutta orgoglio e voglia di rivincita, reggendo bene al solito sprint iniziale sassarese e allungando nella seconda parte, finendo con l’imporsi negli ultimi secondi dell’extra-time con una tripla di Michele Vitali che ha spento l’estremo tentativo di rimonta della squadra di Meo Sacchetti, per 92 a 87 (primo tempo 41 a 37, 76 pari al 40′).

Al fischio d’avvio, Meo Sacchetti ha mandato in campo Haynes, Petway, Logan, Eyenga e Varnado, Giorgio Valli ha risposto con Pittmann, Fontecchio, Gaddy, Mazzola e Odom. Dopo un canestro da sotto di Simone Fontecchio, due triple di David Logan hanno aperto il match della Dinamo, i padroni di casa mettono la testa avanti con 5 punti di Valerio Mazzola. La schiacciata di Marquez Haynes e la risposta di Dexter Pittman: Bologna ha trovato un mini allungo per il 15-8 al 5′.

L’ingresso in campo di Joe Alexander, che ha piazzato un break personale di 7-0 con due tiri liberi, un canestro da sotto e una tripla, ha permesso alla Dinamo di chiudere avanti 18-20 il primo quarto. Stipcevic e Alexander hanno allungato il break biancoblu (20 a 26): reazione della Virtus che con un parziale di 8 a 0 di Vitali, Fontecchio, Gaddy e Odom, ha firmato il sorpasso: 28 a 26. Il Banco è uscito bene dal timeout chiamato da coach Sacchetti ed ha superato ancora i padroni di casa con un super Logan, arrivato a quota 17 punti: 41 a 34. L’Obiettivo Lavoro ha reagito con Mazzola, Odom e Fontecchio ed ha limato tre lunghezze prima del riposo: 37-41.

Al rientro dall’intervallo lungo i padroni di casa hanno colmato il break e con un 2+1 di Pittman hanno messo la testa avanti con un’azione da 3 punti (canestro, fallo subito e tiro libero realizzato) e due tiri liberi di Dexter Pittmann. Meo Sacchetti ha sostituito Petway ed Eyenga, entrambi al quarto fallo ed è stato Brian Sacchetti a trascinare i suoi con 7 punti e a trovare l’allungo. David Logan ha raggiunto quota 20 punti con una splendida tripla e anche Alexander si è messo in evidenza, con la Dinamo avanti di 7 punti all’ultimo intervallo: 58-65.

Bologna ha costruito la sua vittoria in avvio di ultimo quarto, piazzando un parziale di 6 a 0, con Gaddy, Odom e Pittmann e Brian Sacchetti ha interrotto il digiuno sassarese. Odom dalla lunetta ha ristabilito la parità: 67a 67. Squadre ancora punto a punto, Logan ha cercato lo strappo decisivo, due azioni da tre punti (canestro da sotto e tiro libero realizzato) hanno lanciato avanti l’Obiettivo Lavoro sul 75 a 74 ma poi Williams dalla lunetta ha sbagliato uno dei due tiri liberi a sua disposizione, mentre Marquez Haynes non ha sbagliato e a 2″ dalla sirena finale ha fissato il punteggio sul 76 a 76 che ha portato le due squadre al supplementare.

Nell’extra-time Bologna è più determinata e, trascinata da Gaddy, vola a + 9 (89 a 80), grazie anche all’aiuto che le dà Christian Eyenga che si fa espellere per doppio tecnico per proteste. Viene fuori l’orgoglio della Dinamo che riesce a rientrare in partita con due tiri liberi di Brian Sacchetti, l’ottava tripla della splendida serata di David Logan che poi realizza anche due tiri liberi (89 a 87) ma alla fine è Michele Vitali a chiudere i conti con una straordinaria tripla che fissa il punteggio finale sul 92 a 87.

La nuova sconfitta, terza in campionato, prima in trasferta, ottava stagionale se si aggiungono le cinque di Eurolega, confermano che la Meo Sacchetti non è ancora riuscito a trovare la nuova Dinamo dopo la rivoluzione estiva seguita alla storica stagione 2014/2015 coronata dalla conquista del “triplete” (Supercoppa, Coppa Italia e Campionato) e non sono da escludere novità di mercato nelle prossime settimane. Che qualcosa non va lo confermano anche i numeri della partita di ieri che hanno registrato un solo punto a referto della coppia Petway-Varnado. Il primo è rimasto in campo 10 minuti, con 0 punti (0 su 1 da 2 unti, 0 su 1 da 3, 1 rimbalzo, 1 palla persa, 4 falli commessi, nessun fallo subito); il secondo ha giocato 15 minuti, segnando a referto 1 punto (0 su 1 da 2 punti, 1 su 2 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 2 palle perse, 4 falli commessi, 3 falli subiti). A Sassari molti ricordano i numeri di Shane Lawal e se la Dinamo, come oggi pare assai probabile, dovesse tornare sul mercato, i primi indiziati per un possibile “taglio” sarebbero proprio loro.

David Logan.

David Logan.

 

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Meo Sacchetti 47 copiaMarquez Haynes 7Christian Eyenga 1-2David Logan 7

L’Eurolega resta un percorso tutto in salita per la Dinamo Banco di Sardegna, battuta al PalaSerradimigni anche dal Brose Baskets Bamberg che, trascinati da un superbo Nicolò Melli (miglior realizzatore del match con 26 punti, con ben 8 rimbalzi), si sono imposti con un largo punteggio: 90 a 73 (primo tempo 36 a 34).

Meo Sacchetti inizialmente ha mandato in campo Marquez Haynes, David Logan, Joe Alexander, Christian Eyenga e Jarvis Varnado, il coach ospite Andrea Trinchieri ha risposto con Melli, Zisis, Wanamaker, Miller e Idbihi. La Dinamo ha retto il confronto per 20′, come spesso le è accaduto quest’anno in Europa, brillando a tratti nel primo quarto, chiuso avanti di 7 punti: 21 a 14. In evidenza Eyenga, Varnado e Haynes. I tedeschi hanno replicato con Idbihi, Miller dall’arco e Wanamaker. L’ingresso in partita di Theis ha portato i tedeschi in parità: una bomba di Strelnieks ha firmato il sorpasso. Squadre punto a punto, botta e risposta tra Zisis e Petway dai 6,75 (31-30). Un tiro allo scadere di Wanamaker ha chiuso il primo tempo 34-36.

Al rientro dall’intervallo lungo è stato David Logan a dare la sua impronta al match con un parziale di 8-0 ma Bamberg ha trovato in Melli intensità e punti (10 nella terza frazione) per restare in parità. Gli ospiti hanno provato la fuga con Wanamaker e Strelnieks (53-60) e d lì in avanti non c’è stata praticamente più partita, fino al 90 a 73 finale con un parziale di 30 a 20 per i tedeschi nell’ultimo quarto.

Dai numeri emerge la differenza tra le due squadre. La Dinamo ha concluso con 19 su 42, 45,2% da 2, e con 9 su 19, 47,4% da 3 il Brose Bamberg ha fatto registrare 22 su 34, 64,7% da 2 punti e 12 su 20, 60% da 3 punti. Differente anche il bilancio ai rimbalzi: 22 per la Dinamo, 34 per il Brose Bamberg, con un divario decisivo nei rimbalzi difensivi, 17 contro 27; e negli assist, 11 contro 21.

Nella Dinamo Haynes ed Eyenga hanno chiuso con 14 punti a testa, Logan con 12; nel Brose Bamberg, dietro Melli, MVP con 26 punti (7 su 10 da 2 punti, 3 su 3 da 3 punti e 3 su 3 ai tiri liberi), 8 rimbalzi (7 difensivi), hanno concluso in doppia cifra Bradley Wanamaker con 18 punti e Daniel Theis con 12.

«Stasera c’è stata la conferma che al di fuori dei valori tecnici e fisici è necessaria la durezza mentale nei momenti giusti, e noi non la abbiamo – ha commentato Meo Sacchetti -. Abbiamo fatto bene per una parte della gara, abbiamo preso un break importante ma non siamo riusciti ad essere tosti nei momenti cruciali. Abbiamo fatto fatica contro la loro difesa con i cambi, li abbiamo sempre seguiti e mai riusciti a tenerli e poi hanno fatto anche buon canestro. Quando in un gruppo ci sono problemi di questo tipo, in una competizione come l’Eurolega si accentuano. Dobbiamo prendere atto che non siamo a questo livello del girone di Eurolega. Sapevamo che sarebbe stata difficile ma pensavamo di essere più competitivi.»

Il calendario degli impegni non dà tregua alla Dinamo che lunedì sera tornerà in campo alle 20.45 alla Unipol Arena di Bologna, contro l’Obiettivo Lavoro Bologna, per la settima giornata di andata della “regular season” del campionato di A1.

 

 

Meo Sacchetti 47 copia Brenton Petway 0 copia David Logan 52 copia David Logan 44 copia

La Dinamo si ritrova in campionato, vince ad Avellino (90 a 88, primo tempo 50 a 48 per Avellino) e sale al terzo posto alle spalle di Milano e Pistoia, a pari punti con Brindisi, Venezia, Reggio Emilia e Trentino.
È stata una partita dai mille volti. L’inizio della Dinamo è stato devastante, 21 a 5 in 5′ con David Logan, Marquez Haynes e Brenton Petway in gran spolvero. Tutto facile? Solo in apparenza, perché improvvisamente l’inerzia della partita è cambiata radicalmente e con un parziale di 17 a 2, con Ivan Buva e Janis Blums in evidenza, la squadra di Pino Sacripanti ha ripreso la Dinamo, chiudendo il primo quarto sotto di un solo punto: 22 a 23.

Un avvio di secondo quarto Avellino ha operato subito il sorpasso ma tutto il tempo è stato caratterizzato da un grande equilibrio, 50 a 48 all’intervallo lungo.
Nel terzo quarto Avellino ha sbagliato pochissimo, i ragazzi di Meo Sacchetti si sono innervositi e hanno perso contatto da Avellino, trascinata da un grande Ivan Buva: +10, 69 a 59 al 25′, 75 a 69 all’ultima pausa.
Rok Stipcevic e Joe Alexander hanno scosso la Dinamo nei momenti decisivi e Haynes ha segnato il canestro del 77 a 77 al 35′ ed una tripla di Brian Sacchetti ha riportato avanti la Dinamo al 39′, sull’89 a 87. Avellino ha cercato un ultimo assalto ma nelle fasi finali la maggiore esperienza dei giocatori della Dinamo è risultata decisiva per il 90 a 88 che vale due punti pesantissimi che potrebbero segnare la svolta della stagione.
Nella Dinamo il miglior realizzatore è risultato Marquez Haynes con 19 punti, seguito dal ritrovato David Logan e da Christian Eyenga con 14 a testa, Joe Alexander 12 e Jarvis Varnado 10.
Nella Sidigas Avellino 29 punti per Ivan Buva (10 su 14 da due punti, 1 su 1 da 3 e 6 sh 6 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 29 di valutazione, Mvp della serata), 21 per James Nunnally e 14 per Taurean Green.

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Dopo l’Enel Brindisi, anche l’Umana Reyer Venezia passa al PalaSerradimigni e la Dinamo Banco di Sardegna conferma di non essere ancora squadra nella stagione post-triplete. Se dopo il ko interno di Eurolega subita ad opera della corazzata CSKA Mosca la squadra aveva saputo reagire andando a vincere a Varese, questa volta, dopo il nuovo ko infrasettimanale di Tel Aviv, ha perso anche in campionato (70 a 82, primo tempo 35 a 34), contro una delle squadre più forti, tra le pretendenti allo scudetto 2015/2016.

La “fotografia” della serataccia della Dinamo è sintetizzabile nello score di David Logan, da due stagioni in leader della squadra, l’uomo decisivo in tante battaglie, ieri assolutamente irriconoscibile: 0 punti, nessun tiro da 2, 0 su 5 da 3 punti, nessun tiro libero, 5 palle perse, 2 assist.

Ma se altre volte una prestazione di David Logan inferiore allo standard abituale è stato compensato dai compagni, ieri sera, se si eccettuano le prestazioni in crescendo di Jarvis Varnado e Brenton Petway e quelle sufficienti di Joe Alexander e Christian Eyenga, per gli altri è stata una partita da dimenticare in fretta.

L’Umana Reyer di Carlo Recalcati ha giocato di squadra, senza giocatori in particolare evidenza sui compagni. Tre uomini in doppia cifra, Phil Goss 16 (4 su 6 da 3 punti), Hrvoje Peric 15 (7 su 12 da 2 punti) e Josh Owens 13 (5 su 8 da 2 punti). In evidenza anche Mike Green con 8 punti, 4 rimbalzi e 8 assist.

La partenza della Dinamo era stata positiva, 13 a 4 al 4′, con Varnado ed Eyenga protagonisti, ancora + 9 sul 20 a 11 con due tiri liberi segnati da Joe Alexander e 20 a 13 al termine del primo quarto.

In avvio di secondo quarto, la squadra di Meo Sacchetti ha mantenuto un margine tra i 3 e i 5 punti fino al 16′, poi una tripla di Stefano Tonut ha portato Venezia a -2, 30 a 28, e lo stesso Tonut ha firmato il sorpasso al 19′, sul 33 a 34, con due tiri liberi. Un canestro da sotto di Joe Alexander ha portato la Dinamo avanti di un punto all’intervallo lungo, 35 a 34.

L’Umana Reyer ha iniziato a costruire la sua vittoria in avvio di terzo quarto, scattando avanti di 10 punti in 4′ (39 a 49) con tre triple di Phil Goss, una schiacciata di Josh Owens e due tiri liberi di Mike Green. la Dinamo ha saputo reagire, in 3′ s’è riportata a -1, 50 a 51, ancora con Varnado ed Eyenga e una tripla di Rok Stipcevic, ma è stato l’ultimo segnale di vita, perché Venezia ha ripreso rapidamente le redini del gioco, portandosi a +12 al 29′ con Peric, Green, una tripla di Michael Bramos, andando all’ultimo riposo breve sopra di 10 punti, 54 a 64.

L’ultimo quarto non ha avuto storia. Venezia è arrivata a +15 al 32′ con una tripla di Jeff Viggiano, solo Alexander – troppo poco – ha provato a riaprire i giochi, Venezia è arrivata ad un vantaggio di 17 punti al 35′, 56-73, con un canestro da sotto di Jarrius Jackson ed ha poi gestito, chiudendo sull’82 a 70 che vale il primato in classifica con 8 punti, alla pari con Milano, Reggio Emilia e Pistoia, con due punti di vantaggio sulla Dinamo e su Capo D’Orlando, Brindisi e Trentino.

La Dinamo è ancora in costruzione, Meo Sacchetti ha tanto da lavorare, ma gli impegni non concedono tregua, perché venerdì 6 novembre sarà ancora Eurolega, a Malaga. Probabilmente una vittoria in Coppa potrebbe essere la medicina migliore per ritrovare la vera Dinamo.

Meo Sacchetti e David Logan 3 copia

 

 

 

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David Logan 78

Ritrovata la strada della vittoria lunedì sera a Varese nella quarta giornata di campionato, la Dinamo Banco di Sardegna va alla ricerca questa sera della prima vittoria in Eurolega. Il calendario non è certamente benevolo con gli uomini di Meo Sacchetti che alle 20.05 scendono sul parquet della Nokia Arena di Tel Aviv, per la sfida con il Maccabi, da molti anni una delle grandi del basket europeo.

Consapevoli del valore dell’avversario, Logan e compagni si preparano a una vera battaglia in una cornice suggestiva, quella di uno dei palazzetti più caldi d’Europa. L’imperativo per i giganti è dare tutto sul parquet, combattendo senza sosta per quaranta minuti, memori dell’esperienza contro il Darussafaka: entrambe le squadre sono a caccia della prima vittoria della regular season di Eurolega, vittoria che nel caso del Banco varrebbe doppia visto l’alto coefficiente di difficoltà di una partita in trasferta. Energia e motivazioni potrebbero arrivare dai tre ex del round 3, David Logan, Marquez Haynes e Joe Alexander, e tutta la squadra è chiamata a dare il suo contributo nella prima, storica sfida contro il leggendario Maccabi, campione europeo del 2014.

Arbitreranno l’incontro i signori Christos Christodoulou (GRE), Juan Carlos Garcia Gonzales (SPA) e Sergey Zashchuk (UKR).

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David LOgan 1Marquez Haynes 1-2

La Dinamo Banco di Sardegna torna alla vittoria, espugnando Varese, nella quarta giornata del girone d’andata del campionato di A1, con il punteggio di 86 a 70 (primo tempo 48 a 37). La squadra di Meo Sacchetti ha assunto subito la gestione dell’incontro con un margine di 12 punti (22 a 10 al 6′), trascinata da Alexander, Logan ed Eyenga. Brandon ha riportato sotto Varese, 22 a 28 alla fine del primo quarto e la rimonta è stata completata al 13′ sul 28 a 28 con 3 tiri liberi di Thompson.
Il piccolo passaggio a vuoto della Dinamo è stato interrotto da due triple di Haynes e Logan ha portato il punteggio sul 38 a 30, margine salito a +10 al 18′, 44 a 34, con le triple di Logan e Sacchetti, +11 all’intervallo lungo: 48 a 37.
Nel terzo quarto, l’ultimo timido tentativo di reazione varesina con una tripla di Faye che fissa il punteggio sul 53 a 47 al 24′ ma da lì in avanti per la Dinamo la strada si è fatta tutta in discesa: 58 a 47 al 26′ con una tripla di Logan ed una schiacciata di Alexander, 60 a 53 al 28′ con una tripla di Thompson e poi ancora +13 al 29′, 66 a 53 con tre tiri liberi di Haynes, e alla fine del terzo quarto: 68 a 55 con un canestro da sotto di Rok Stipcevic.
Ultimo quarto senza storia con massimo vantaggio al 39′, 86 a 66 fino all’86 a 70 del 40′ fissato dai canestri di Molinaro e Ferrero.
I migliori in campo sono stati un sempre più convincente Joe Alexander (19 punti in 32′ con 9 su 12 da 2 punti, 0 su 1 da 3 e 1 su 1 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 2 assist e 26 di valutazione) ed il solito David Logan (23 punti in 31′, con 3 su 7 da 2 punti, 5 su 7 da 3 e 2 su 2 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 4 palle recuperate, 3 assist e 25 di valutazione). In crescita Marquez Haynes (12 punti con 3 su 6 da 3 punti e 3 su 3 dalla lunetta), Brian Sacchetti (10 punti con 2 du 3 da 2 punti e 2 su 4 da 3) e Christian Eyenga (11 punti, 5 su 11 da 2 punti e 1 su 1 dalla lunetta). Ancora in ombra Jarvis Varnado, impiegato per soli 6 minuti (4 punti, 2 su 2 da 2 punti) e penalizzato da un infortunio, e Brenton Petway (0 punti in 15 minuti).
Nell’Openjobmetis Varese in evidenza Brandon Davies (17 punti), Roko Ukic (15) e Mouhammad Fate (14).
Ripreso il cammino vincente in campionato, ora la Dinamo si prepara ad una nuova sfida con una grande dell’Eurolega, il Maccabi, a Tel Aviv, giovedì sera, alle 20.00.