22 November, 2024
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Tre appuntamenti per riscoprire la vita e l’opera di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che a metà del Settecento decise di abbandonare il posto nella Cappella civica della sua città per trasferirsi a Londra.

A organizzarli è l’associazione culturale Echi lontani che, insieme con il Conservatorio di Cagliari, sabato 16 e domenica 17 dicembre propone i concerti “Giuseppe Agus. Dall’isola all’isola: la Cagliari del Settecento in viaggio incontra la Londra musicale”. Il 18 dicembre è in programma, invece, “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”, l’occasione per presentare la ristampa di una partitura originale di Agus, recentemente acquistata da un antiquario statunitense.

I tre incontri sono gli ulteriori passaggi del progetto triennale, partito l’anno scorso, volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus. Il musicista cagliaritano ha lasciato, infatti, un’eredità importante, riuscendo a ritagliarsi un posto di primo piano nel vivacissimo panorama culturale della Londra di quegli anni, e dopo anche in quello di Parigi.

L’appuntamento di domani è nella suggestiva chiesa di Santa Maria del Monte, nel quartiere  Castello, dove alle 21.00 si terrà il primo dei due concerti che vedrà protagonisti L’Apothéose & Bizzarria Ensemble (composti da Attilio Motzo e Sara Meloni al violino barocco, Enrico Di Felice al flauto traverso barocco, Alessandro Palmeri al violoncello barocco e Alessandra Artifoni al Clavicembalo). Il programma, oltre a musiche di Giuseppe Agus, proporrà anche brani di Georg Friedrich Händel e Francesco Xaverio Geminiani.

Domenica alla stessa ora, sempre nella Chiesa di Santa Maria del Monte, arriva la seconda parte dell’omaggio musicale ad Agus: il programma spazierà da Joseph Marie Clément Dall’Abaco a Karl Friedrich Abel, da Georg Friedrich Händel a John Stanley e Johann Adolph Hasse, senza dimenticare il musicista nostrano. Protagonisti saranno ancora una volta L’Apothéose & Bizzarria Ensemble.

L’ultimo appuntamento di questo piccolo trittico dedicato a Giuseppe Agus è lunedì, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari con l’incontro “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”. Dopo i saluti del direttore e del presidente dell’istituzione musicale, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, dell’assessore comunale della Cultura, Paolo Frau, del  responsabile relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, e del direttore artistico del Festival Echi lontani, Dario Luisi, sarà presentata in anteprima la ristampa, risalente al 1760 circa, delle “Sonate a Violino solo e Basso di Giuseppe Agus”, recentemente acquistata dall’associazione Echi lontani.

Seguirà un intervento della musicologa Myriam Quaquero che illustrerà gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche in corso attorno alla figura di Agus. Una figura ancora in gran parte avvolta da molti punti oscuri: le ultime ricerche condotte dalla musicologa Myriam Quaquero hanno permesso di acclarare che il violinista sardo nel 1775 si trasferì da Londra a Parigi per sfuggire ai suoi creditori, riuscendo ad acquisire notevole importanza anche nel tessuto musicale della capitale francese. Un fatto che fa cadere l’ipotesi secondo cui in quegli anni Agus si trovasse a Londra accusato di un tentato stupro. Ancora: da alcuni spartiti trovati nel Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli è emerso che Agus potrebbe aver compiuto qui i suoi studi. E’ da acclarare tuttavia se quelle trascrizioni siano veramente attribuibili a lui o piuttosto al figlio Joseph Francis.

Questi sono solo gli ulteriori frammenti di un percorso alla riscoperta dell’artista sardo, che andranno a costituire, insieme alla copia di spartito recentemente acquisita, un apposito “Fondo Agus” dell’Associazione Echi lontani che sarà custodito nel “Pierluigi da Palestrina”.

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Tre appuntamenti per riscoprire la vita e l’opera di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che a metà del Settecento decise di abbandonare il posto nella Cappella civica della sua città per trasferirsi a Londra.

A organizzarli è l’associazione culturale Echi lontani che, insieme con il Conservatorio di Cagliari, sabato 16 e domenica 17 dicembre propone i concerti “Giuseppe Agus. Dall’isola all’isola: la Cagliari del Settecento in viaggio incontra la Londra musicale”. Il 18 dicembre è in programma, invece, “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”, l’occasione per presentare la ristampa di una partitura originale di Agus, recentemente acquistata da un antiquario statunitense.

I tre incontri sono gli ulteriori passaggi del progetto triennale,  partito l’anno scorso, volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus. Il musicista cagliaritano ha lasciato, infatti, un’eredità importante, riuscendo a ritagliarsi un posto di primo piano nel vivacissimo panorama culturale della Londra di quegli anni, e dopo anche in quello di Parigi.

L’appuntamento di sabato è nella suggestiva chiesa di Santa Maria del Monte, nel quartiere  Castello, dove alle 21 si terrà il primo dei due concerti che vedrà protagonisti L’Apothéose & Bizzarria Ensemble (composti da Attilio Motzo e Sara Meloni al violino barocco, Enrico Di Felice al Flauto Traverso barocco, Alessandro Palmeri al violoncello barocco ed Alessandra Artifoni al clavicembalo). Il programma, oltre a musiche di Giuseppe Agus, proporrà anche brani di Georg Friedrich Händel e Francesco Xaverio Geminiani.

Domenica alla stessa ora, sempre nella Chiesa di Santa Maria del Monte, arriva la seconda parte dell’omaggio musicale ad Agus: il programma spazierà da Joseph Marie Clément Dall’Abaco a Karl Friedrich Abel, da Georg Friedrich Händel a John Stanley e Johann Adolph Hasse, senza dimenticare il musicista nostrano. Protagonisti saranno ancora una volta L’Apothéose & Bizzarria Ensemble.

L’ultimo appuntamento di questo piccolo trittico dedicato a Giuseppe Agus è lunedì alle 11 nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari con l’incontro “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”. Dopo i saluti del direttore e del presidente dell’istituzione musicale, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, dell’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, del  responsabile relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, e del direttore artistico del Festival Echi lontani, Dario Luisi, sarà presentata in anteprima la ristampa, risalente al 1760 circa, delle “Sonate a Violino solo e Basso di Giuseppe Agus”, recentemente acquistata dall’associazione Echi lontani.

Seguirà un intervento della musicologa Myriam Quaquero che illustrerà gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche in corso attorno alla figura di Agus. Una figura ancora in gran parte avvolta da molti punti oscuri: le ultime ricerche condotte dalla musicologa Myriam Quaquero hanno permesso di acclarare che il violinista sardo nel 1775 si trasferì da Londra a Parigi per sfuggire ai suoi creditori, riuscendo ad acquisire notevole importanza anche nel tessuto musicale della capitale francese. Un fatto che fa cadere l’ipotesi secondo cui in quegli anni Agus si trovasse a Londra accusato di un tentato stupro. Ancora: da alcuni spartiti trovati nel Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli è emerso che Agus potrebbe aver compiuto qui i suoi studi. E’ da acclarare tuttavia se quelle trascrizioni siano veramente attribuibili a lui o piuttosto al figlio Joseph Francis.

Questi sono solo gli ulteriori frammenti di un percorso alla riscoperta dell’artista sardo, che andranno a costituire, insieme alla copia di spartito recentemente acquisita, un apposito “Fondo Agus” dell’Associazione Echi lontani che sarà custodito nel “Pierluigi da Palestrina”.

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Dal 21 marzo al 25 giugno torna a Cagliari, per la 23esima edizione, “Echi lontani”, il festival che ripropone, rendendolo accessibile a tutti, il prezioso patrimonio musicale appartenente soprattutto al periodo compreso tra il Medioevo e il tardo Settecento.

I dettagli della manifestazione, organizzata dall’associazione Echi lontani, in collaborazione con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, saranno illustrati nella conferenza stampa in programma martedì 21 marzo, alle 10.30, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari, in piazza Porrino.

Parteciperanno: la direttrice e il presidente del Conservatorio, rispettivamente Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, il presidente di Echi lontani, Ferruccio Garau, il direttore artistico del festival, Dario Luisi, l’assessore comunale alla cultura, Paolo Frau, il responsabile comunicazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia.

Il festival entrerà nel vivo poco dopo l’incontro con i giornalisti, con la presentazione alle 11.30, sempre nell’aula magna nel Conservatorio, di “Frangi Cupido i Dardi”, il nuovo cd (recentemente uscito per la prestigiosa etichetta Arcana – Gruppo Outhere) dell’ensemble ArtiCoolAzione in cui sono riportate alla luce cantate per alto e basso continuo del Settecento composte da Johann Adolph Hasse, Leonardo Vinci, Alessandro Scarlatti e Leonardo Leo. L’incontro sarà seguito dalla tavola rotonda “Riflessioni sul mercato discografico della musica antica”, a cui parteciperà, tra gli altri, il direttore artistico dell’etichetta Arcana, Giovanni Sgaria. Sempre martedì sarà possibile ascoltare dal vivo l’ensemble ArtiCoolAzione, che proporrà i brani del suo ultimo lavoro in un concerto in programma alle 21.00, nel Palazzo Siotto.

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Anteprima del festival di musica antica “Echi lontani” domenica 19 marzo nella Casa Manno di Alghero (via Santa Barbara 1).

Alle 18.00, l’associazione “Echi lontani”, in collaborazione con la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, presenta il concerto “Frangi Cupido i Dardi”, Cantate per Alto e Basso Continuo del Settecento napoletano in cui il giovane ensemble ArtiCoolAzione proporrà i brani contenuti nel suo omonimo cd, uscito recentemente per la prestigiosa etichetta Arcana-Gruppo Outhere.

Composto dai giovani musicisti Leandro Marziotte (controtenore), Nicola Brovelli (violoncello), Diego Leveric (arciliuto, chitarra barocca), Luigi Accardo (clavicembalo), l’ensemble ArtiCoolAzione ripropone nel suo lavoro brani scritti più di tre secoli fa da compositori come Johann Adolph Hasse, Leonardo Vinci, Alessandro Scarlatti e Leonardo Leo, riportandone in luce tutta la loro bellezza.

L’appuntamento è uno dei due assaggi della 23ª edizione del festival che prenderà il via a Cagliari il 21 marzo, Giornata europea della musica antica, patrocinata dall’Unesco.

L’altra iniziativa è l’installazione a Cagliari (negli spazi del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e della Mediateca del Mediterraneo) di due totem in legno di pioppo con incastonato uno schermo da cui, per l’intera durata della rassegna, scorreranno video promozionali costantemente aggiornati.

La scelta del legno di pioppo non è casuale: è con questo materiale che, anticamente, venivano costruiti molte parti di sfarzosi strumenti musicali (archi, tastiere, clavicembali). Lo specifico del pioppo e l’elementarità delle forme dei totem vuole essere così un richiamo al contrasto tra la sfarzosità della musica antica, suonata nelle corti del passato, e l’umiltà dei giorni nostri e della condizione artistica di gran parte dei musicisti classici in Italia.

Il costo per il concerto di domenica è di 5 euro.