22 December, 2024
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Quattro appuntamenti pensati per riscoprire alcuni tra i più grandi interpreti della musica antica. Si intitola “Grandi interpreti per splendide musiche” la mini rassegna, inserita nella manifestazione Cagliari Paesaggio, che dal 17 luglio il festival Echi lontani propone all’interno del suo cartellone. Si tratta della proiezione di concerti tenuti da alcuni tra i più grandi maestri di questo genere, che ripercorrono le musiche di Johann Sebastian Bach, Carl Philipp Emanuel Bach, Jean Gilles e Georg Friedrich Händel.

Martedì 17 luglio si parte, alle 21.00, negli spazi della Fondazione Siotto (in via dei Genovesi 114) dove sarà proposta la registrazione del concerto “Gli oratori dell’ascensione”, composti da Johann Sebastian Bach e dal figlio Carl Philipp Emanuel, nell’esecuzione del Coro Ex Tempore – La Petite Bande, diretti da Sigiswald Kuijken. L’appuntamento è il primo degli omaggi che Echi lontani dedica ai fratelli Wieland, Sigiswald e Barthold Kuijken, una grande famiglia di decani della musica antica.

Il giorno dopo, mercoledì 18 luglio, sempre nel Palazzo Siotto alle 21.00, si prosegue con “L’offerta musicale”, altro capolavoro firmato da Johann Sebastian Bach, nell’interpretazione del Kuijken Ensemble (Barthold Kuijken, al traverso, Sigiswald Kuijken, al violino, Wieland Kuijken, alla viola da gamba, e Robert Kohnen al clavicembalo) tenuta a Lipsia nel 2000.

Venerdì 20 luglio si riprende, sempre alle 21 ma nella Chiesa di Santa Maria del Monte, con uno dei capisaldi della letteratura musicale francese del diciassettesimo e diciottesimo secolo: il “Requiem” di Jean Gilles, compositore di cui quest’anno ricorre il 350° anniversario della nascita. L’esecuzione di questa opera è affidata all’ensemble Le Concert Spirituel, diretto da Hervé Niquet, un gruppo che può definirsi la nuova generazione di ensemble dediti alla musica antica.

“Grandi interpreti per splendide musiche” si chiude domenica 22 luglio nel Palazzo Siotto dove, alle 21.00, sarà proposta la registrazione del “Dixit Dominus” di Georg Friedrich Händel nell’esecuzione del 2014 resa in Inghilterra da Sir John Eliot Gardiner (direzione) con il Monteverdi Choir e l’English Baroque Soloists.

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In occasione della Giornata europea della musica antica e, secondo il calendario giuliano, giorno di nascita di J.S. Bach, mercoledì 21 marzo a Cagliari prende il via la XXIV edizione del festival internazionale Echi lontani.

La manifestazione pensata per riproporre musiche del periodo che va dal Medioevo al tardo Settecento nei luoghi più suggestivi della città propone, nella chiesa gotico-catalana di Santa Maria del Monte, “J.S. Bach & Vivaldi, Concerti varij per Stromenti” una serata incentrata sulle musiche del grande Johann Sebastian Bach e del brillante Antonio Vivaldi.

Protagonista sarà l’ensemble L’Iride – ricerca continua per la musica antica, formazione fondata dal direttore artistico del festival, Dario Luisi e composta, oltre che da lui e Gabriele Toscani (violino barocco), da Elsa Frank (oboe d’Amore), Jérémie Papasergio (fagotto), Emanuele Marcante (viola), Marta Semkiw (violoncello barocco) e Marco Vitale (clavicembalo).

L’Iride (in una formazione che vedrà ancora Dario Luisi, Gabriele Toscani e Marco Vitale, insieme a Rosita Ippolito alla viola da gamba) torna sul palco della chiesa di Santa Maria del Monte, sempre alle 21.00, anche sabato 24 e domenica 25 marzo quando, per celebrare i 350 anni della nascita di François Couperin (tra i grandi della storia della musica), il festival apre la sezione “Capitali Europee del Barocco nel 2018” dedicata a Parigi. Per l’occasione di Couperin sarà eseguito integralmente in doppio concerto la monumentale opera Les Nations a cui si aggiungono i concerti Apothéose di Lully e Apothéose de Corelli.

Echi lontani è organizzato dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”.

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Musica, conferenze di presentazione e proiezioni per riscoprire il fascino della musica antica, suonata con strumenti storici. Dal 21 marzo al 14 ottobre Cagliari ospita la 24esima edizione di Echi lontani, il festival che ripropone il prezioso patrimonio musicale appartenente all’arco di tempo compreso tra il Medioevo e il tardo Settecento.

Organizzata dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, la manifestazione si avvale della direzione artistica di Dario Luisi, violinista genovese e grande esperto di musica antica.

Chiese e biblioteche storiche, antichi palazzi signorili e istituzioni dove si insegna la musica alle generazioni più giovani. Sono questi i luoghi della nuova edizione di Echi lontani, che ospiterà affermati artisti provenienti oltre che dal resto d’Italia da tutto il mondo.

Novità di quest’anno sono i due concerti dell’Aurata Fonte ensemble, formazione italiana i cui membri provengono dalle migliori scuole e accademie musicali, vincitrice della prima selezione internazionale indetta da Echi lontani per affidare due concerti durante la Settimana Santa. Una selezione che ha richiamato l’attenzione di numerosi ensemble da Francia, Spagna e Italia, fatta tramite video e curriculum.

A inaugurare l’edizione 2018 di Echi lontani sarà, mercoledì 21 marzo (Giornata europea della musica antica e, secondo il calendario giuliano, giorno di nascita di J.S. Bach) alle 21.00, nella chiesa gotico-catalana di Santa Maria del Monte, J.S. Bach & Vivaldi, Concerti varij per Stromenti, una serata in cui le musiche di Johann Sebastian Bach saranno affiancate da quelle di Antonio Vivaldi. Protagonista sarà l’ensemble L’iride.

L’Iride torna sul palco della chiesa di Santa Maria del Monte, sempre alle 21.00, anche nelle serate del 24 e 25 marzo quando, per celebrare i 350 anni della nascita di François Couperin (tra i grandi della storia della musica), si apre la sezione “Capitali Europee del Barocco nel 2018” dedicata a Parigi. Per l’occasione di Couperin sarà eseguito integralmente in doppio concerto la monumentale opera Les Nations a cui si aggiungono i concerti Apothéose di Lully e Apothéose de Corelli.

Il 28 marzo l’appuntamento è con il primo dei due concerti inseriti nella sezione “Pasqua a Cagliari”. Alle 21.00, nella chiesa di San Michele, nello storico quartiere Stampace, l’Aurata Fonte ensemble eseguirà brani selezionati da Leçons de ténèbres di François Couperin. Venerdì 30 marzo la formazione proporrà invece Due donne veneziane tra amor sacro e amor profano.

La sezione “Pasqua a Cagliari” si chiude venerdì 6 aprile, alle 18.00, quando, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari, sarà presentato il cd L’immagine di Corelli, uscito per l’etichetta discografica tedesca Querstand. I brani presenti nel cd saranno proposti il giorno dopo, sabato 7 aprile, alle 21.00, nella chiesa di Santa Chiara nel concerto che vedrà protagonisti Susanne Scholz (violino) e Michael Hell (clavicembalo).

Il 24 aprile si prosegue con il primo appuntamento della sezione “Feste musicali per Sant’Efisio”: alle 21.00 nella chiesa monumentale di Santa Chiara, Stefano Bet, tra i più innovativi flautisti italiani della sua generazione, propone Del sonar con ogni sorte de flauti, arie, balli e variazioni in Friuli, a Venezia, e nell’Europa tra Rinascimento e Barocco.

Ad aprile Echi lontani propone anche la XXIIesima edizione di “Organi in concerto: itinerari sugli organi storici restaurati”, sezione che propone concerti nelle chiese in cui, grazie al restauro, i vecchi organi hanno ricominciato a suonare. Questa parte della rassegna stavolta omaggia Luigi Ferdinando Tagliavini (1929-2017), unanimemente considerato il più grande interprete e conoscitore a livello mondiale della musica su organi storici. A lui sono dedicati, il 29 aprile nella chiesa del Santo Sepolcro, il concerto dell’organista olandese Liuwe Tamminga, e il 1°maggio, nella basilica di Santa Croce, quello che vedrà protagonista ancora Tamminga insieme al cornetto di Doron David Sherwin (elogiato dalla critica internazionale come uno dei migliori strumentisti del mondo) per un programma di musiche tra ‘500 e ‘600.

 

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Proseguono, a Cagliari, gli appuntamenti con il III Festival organistico del Conservatorio. Grazie a un accordo Erasmus firmato tra l’istituzione musicale e la “Novia University of Applied Sciences” di Jakobstad, in Finlandia, giovedì 16 novembre arriva il concertista finlandese Dan Lönnqvist che, dalle 10.00, negli spazi del Conservatorio, terrà una masterclass rivolta agli studenti e una conferenza aperta a tutti sulla musica organistica prima di Bach.

Venerdì 17 novembre, alle 19.00, sarà la volta del concerto che vedrà Loonqvist impegnato alla consolle dell’organo della Cattedrale di Cagliari. In programma musiche di Franck, Hakim e Messiaen, in omaggio al tema del “Festival organistico” quest’anno dedicato alla musica francese fra ‘800 e ‘900.

Dan Lönnqvist ha studiato presso l’Accademia di Sibelius, laureandosi come organista e ottenendo un master in musica. Ha debuttato come organista in un recital alla cattedrale di Helsinki. Ha suonato nei paesi nordici, in Germania, Polonia, Lituania, Lettonia, Svizzera, Lussemburgo, Italia, Repubblica Ceca e Stati Uniti (Washington Cathedral).

Nel 1989 ha fondato il Coro da camera “Bel Canto” e da allora ne è stato il direttore in opere quali “Passione secondo Matteo” di Johann Sebastian Bach e “Oratorio di Natale”, Luigi Cherubini, il “Requiem” di Mozart, “Messe Solennelle” di Giaocchino Rossini, e i “Carmina Burana” di Carl Orff. E’ docente alla “Novia University of Applied Sciences” di Jakobstad.

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Con un concerto dal titolo “Il flauto dolce ci mette il becco” domani, sabato 29 luglio, si chiude nel Museo d’arte contemporanea di Calasetta la rassegna “Colori e note”.

L’appuntamento prenderà il via alle 22 quando nella terrazza del Macc si esibirà il duo composto da Giorgio Matteoli (flauto dolce) e Simone Pagani (clavicembalo) che offrirà una serata incentrata sulla letteratura per flauto dolce dal soprano al basso, con brani che spazieranno da autori come Francesco Mancini a Jacob Van Eyck, da Georgh Philipp Telemann a Johann Sebastian Bach.

Organizzata dall’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias, sotto la direzione artistica del bandoneonista e compositore Fabio Furìa, “Colori e note” vuole unire musica e arte figurativa per arricchire l’offerta culturale di un centro che in questo periodo dell’anno attira migliaia di visitatori.

“Colori e note” è una anteprima del Festival internazionale di musica da Camera che si svolgerà nello storico Teatro Electra di Iglesias il prossimo autunno.

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A 500 anni dalla Riforma protestante, sabato 24 giugno, a Cagliari, il Festival Echi lontani le dedica un appuntamento per esplorarne gli effetti dal punto di vista musicale.

Dalle 18.00, nella Sala settecentesca della Biblioteca universitaria il musicologo Roberto Milleddu introdurrà alla proiezione di alcune cantate di Johann Sebastian Bach dedicate alla Riforma: “Gott der Herr ist Sonn und Schild  BWV 79”, “Eine feste Burg ist unser Gott  BWV 80” e “Nun danket alle Gott  BWV 192.

Scrive il direttore del festival Dario Luisi  nel testo di presentazione della serata: . E’ grazie alla Riforma protestante, inoltre, che l’uso della lingua tedesca si è imposto nella musica, addirittura sostituendo il latino in chiesa.

Dopo quello di sabato, Echi lontani prosegue domenica (25 giugno) con l’ultimo concerto della stagione: un omaggio a Johann Jakob Froberger a 350 anni dalla morte. Protagonista sarà l’organista Enrico Bissolo che, alle 19.00 nella Basilica di Santa Croce, proporrà una serata dal titolo “Méditation sur ma morte future”: musiche di J. J. Froberger, J. P. Sweelinck e J. Pachelbel.

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Pasqua a Cagliari con la rappresentazione forse più struggente della Passione di Cristo. Nella Settimana Santa il festival Echi lontani propone, in tre diversi giorni e in tre diversi luoghi, la proiezione video del concerto “Johann Sebastian Bach: La passione secondo Giovanni”, registrato nel duomo di Gratz (in Austria) nel giugno 1985 e diretto dal grande maestro Nikolaus Harnoncourt, morto lo scorso anno.

L’appuntamento è mercoledì 12 aprile, alle 21.15, nella Chiesa di San Michele in Stampace (via Ospedale 2), giovedì 13 aprile alle 18.00, nella sala convegni della Fondazione di Sardegna (via San Salvatore da Horta 2), sabato 15 aprile, alle 20.00, nella Chiesa Monumentale di Santa Chiara (scalette Santa Chiara).

Filmata nella splendida Cattedrale gotico-barocca di Graz, l’autorevole guida di Nikolaus Harnoncourt, alla direzione del famoso coro tedesco di voci bianche Tölzer Knabenchor e del suo Concentus Musicus Wien, su strumenti d’epoca, ci presenta la Passione forse più drammatica di tutte.

«In questa esecuzione abbiamo cercato di realizzare i desideri di Bach nella maniera più autentica possibile», disse Nikolaus Harnoncourt, per descrivere la registrazione di questo concerto. Del quale alcune cose rimangono memorabili e sono tuttora pressoché insuperate, come l’uso di voci bianche per i soli (Soprano e Alto), che segue la pratica vigente all’epoca di Bach e l’inconfondibile carica emotiva di Harnoncourt stesso.

Altri aspetti denotano una certa ingenuità tipica per quegli anni: la rottura con la tradizione bachiana non è, a parte l’uso di strumenti più o meno originali, completa; l’orchestra ed il coro stesso rimangono numericamente ben più numerosi di qualsiasi esecuzione avvenuta all’epoca di Bach, ed i restanti solisti non fanno parte del coro, come sarebbe avvenuto in epoca bachiana. Chiaramente di rilievo rimane la visione harnoncourtiana, trasparente, tagliante ed energica tipica di colui che ha, in quegli anni, rivoluzionato il mondo della musica, non solo antica.

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Musica e meditazione giovedì 3 novembre per il Festival degli strumenti antichi organizzato dal Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Cagliari.

Alle 18.30 nell’aula magna dell’istituzione musicale (in piazza Porrino) l’appuntamento è con “Musica e meditazione. La danza dello Spirito“, conferenza di padre Davide Magni, sacerdote della Compagnia di Gesù che vanta una lunga esperienza legata alla meditazione Buddhista e al T’ai Chi Ch’üan.

Durante l’incontro musica e spiritualità saranno esplorate nella comparazione analogica tra la sapienza spirituale dell’occidente mediterraneo e quella dell’estremo oriente cinese. La meditazione sarà quella modalità di cura e nutrizione della vita che consente di cogliere e percorrere l’itinerario di questa interconnessione. Essa, infatti, è a sua volta l’esperienza che accomuna i patrimoni sapienziali d’oriente e d’occidente.

Trait d’union tra la spiritualità e la musica saranno le forme musicali proprie della tradizione occidentale: il violinista Attilio Motzo eseguirà la Sarabanda dalla partita in Re minore per violino solo di Johann Sebastian Bach e la Passacaglia di Heinrich Ignaz Franz von Biber.

L’incontro di giovedì chiude il ciclo di conferenze organizzato all’interno della rassegna. L’ingresso è libero e gratuito.

Il “Festival degli strumenti antichi” è organizzato dal Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Cagliari.

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Da domani, martedì 11 ottobre, sino al 12 novembre, ritorna il “Festival degli strumenti antichi”, organizzato dal Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Cagliari.

Giunta alla V edizione la manifestazione, realizzata in collaborazione con l’associazione Studium Canticum, il Festival Echi lontani, il Bizzarria Ensemble e, per la prima volta, il Complesso vocale di Nuoro, anche stavolta ospiterà nomi di primo piano come Rebecca Ferri, che terrà una masterclass di violoncello barocco e di flauto dolce, Massimo Marchese, apprezzato liutista, e Pierpaolo Scattolin, direttore di coro di fama internazionale che dirigerà un concerto incentrato su musiche della Scuola bolognese.

Domani alle 21 nel Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114) si comincia con un concerto che vedrà protagonisti Francesco Giammarco al fortepiano, Attilio Motzo al violino e Fabrizio Meloni al violoncello. In programma due trii di F. J. Haydn e una sonata per fortepiano.

Il 24 ottobre, alla stessa ora, nella chiesa di San Michele in Stampace, concerto del  clavicembalista Fernando De Luca dedicato al 400° anniversario della nascita di Johann Jacob Froberger (1616-1667). Mercoledì 26 ottobre, alle 21.00, ancora una volta nella chiesa di San Michele, protagonisti del terzo concerto saranno i giovani musicisti dell’ensemble “Musici di Castello Baroque”, che affronteranno un programma dedicato alle musiche di ispirazione francese. Il 27 ottobre (alle 21.00 nella chiesa di San Michele) sarà la volta di Fabrizio Marchionni al clavicembalo, che proporrà le monumentali Variazioni Goldberg di J.S. Bach. Il 29 ottobre, alle 21.00, ci si sposta nella chiesa di San Sepolcro per un concerto dedicato alla scuola Bolognese con Pierpaolo Scattolin impegnato nella direzione del Bizzarria Ensemble e del coro Studium Canticum. Sabato 5 novembre (alle 21.00, nella chiesa di San Michele) penultimo appuntamento della rassegna: Franca Floris dirigerà il suo complesso vocale di Nuoro in collaborazione con il Bizzarria Ensemble, diretto da Attilio Motzo. Il 12 novembre (ore 21.00, Palazzo Siotto) il sipario sul festival cala con un concerto che avrà due giovani protagoniste: Enrica Sirigu al traversiere e Manuela Giardina al fortepiano proporranno un programma interamente dedicato ai figli del grande Johann Sebastian Bach.

Da segnalare anche mercoledì 19 ottobre, alle 17.00, nell’aula magna del Conservatorio la lezione – concerto dal titolo “Parole, suoni, canti e contrappunti: esercizio e ricreazione nel madrigale” tenuta da Michele Napolitano e Concetta Assenza, docenti rispettivamente di Musica corale e Biblioteconomia nel Conservatorio. Per l’occasione si esibirà il Gruppo vocale del Triennio di direzione e composizione corale.

Ai concerti si affiancano le conferenze, tenute da importanti studiosi e docenti del Conservatorio, che si svolgeranno alle 18.30, nell’aula magna: il 14 ottobre Angelo Castaldo, docente di organo, parlerà di “Arte e fede a Napoli tra ‘600 e ‘700: la storia della Cappella musicale del Tesoro di San Gennaro”. Il 24 ottobre sarà la volta di Myriam Quaquero, docente di Storia ed estetica della musica, che illustrerà le Variazioni Goldberg di J. S. Bach. Il 3 novembre il padre gesuita Davide Magni, esperto di meditazione orientale, parlerà di “Musica e meditazione. La danza dello Spirito”.

I seminari e laboratori saranno tenuti da docenti di chiara fama del Conservatorio di Cagliari.

L’ingresso agli appuntamenti è libero e gratuito.

Attilio Motzo Fabrizio MeloniFrancesco Giammarco

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Sabato 7 maggio, alle 21.00, il Palazzo Regio – piazza Palazzo, Cagliari – ospita il concerto “Johann Sebastian Bach: il Clavicembalo ben temperato. Libro II, parte prima”. L’appuntamento fa parte della ventiduesima edizione della rassegna “Echi lontani-Musiche d’epoca in luoghi storici”. Al clavicembalo, Onofrio Della Rosa.

Il concerto. Opera mastodontica di Johann Sebastian Bach con 48 Preludi e Fughe in due Libri (24 + 24), utilizzata dal genio tedesco come pezzo da concorso per il posto di “Thomaskantor” a Lipsia. Un concorso che Bach (1685 – 1750) si aggiudica senza difficoltà. L’intestazione dell’opera riporta: «Il Clavicembalo ben Temperato, altra parte, che consta di Preludii e Fughe attraverso tutti i Toni e Semitoni, redatta da Johann Sebastian Bach, Compositore di Corte di Sua Maestà Reale di Polonia ed Elettrice di Sassonia, Maestro di Cappella e Direttore di Musica a Lipsia». Dario Luisi, direttore artistico di Echi lontani, rimarca: “Un viaggio contemplativo, semitono per semitono, attraverso la scala musicale”.

L’interprete. Onofrio Della Rosa ha avuto tra i suoi maestri uno dei più grandi clavicembalisti al mondo, Bob van Asperen. Studi musicali al conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, diploma in pianoforte, col massimo dei voti e la lode, sotto la guida di Angela Montemurro, si è perfezionato con Carlo Grante. Ha completato la sua formazione studiando organo e composizione. Dal 1997 si dedica alla Musica Antica per tastiere. Ha collaborato con figure di primo piano in ambito mondiale. Onofrio Della Rosa ha registrato e pubblicato per Digressione Music le Variazioni Goldberg di Bach che hanno ricevuto un lusinghiero consenso di critica.

Onofrio Della Rosa