2 November, 2024
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Martedì 10 luglio proseguono nel Conservatorio di Cagliari gli appuntamenti con “Notturni di note”, la rassegna musicale che ha come filo conduttore l’ispirazione notturna.

Alle 21,30 nel cortile interno dell’istituzione musicale (Parco della musica) la serata si apre con il pianista Federico Manca che proporrà la sonata Al chiaro di luna di Ludvig Van Beethoven, seguita da 4 Ballate, op. 10 di Johannes Brahms.

A seguire musice di Wolfang Amadeus Mozart con il pianista Gabriele Carta che proporrà la Sonata in do minore KV 457. A seguire, il musicista si misurerà con la Ballata n. 4 op. 52 di Federik Chopin e, infine, col Movimento musicale op. 16 n. 4 di Sergej Rachmaninov, con cui si chiuderà il sipario su questo nuovo appuntamento.

Giunta alla sua seconda edizione, “Notturni di note”, sino al 31 luglio ogni martedì vede i migliori allievi delle classi di Pianoforte e Musica d’insieme e Corno del Conservatorio esibirsi sotto la magica atmosfera del cielo stellato.

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Si alza il sipario sulla Stagione di Danza 2017-18 organizzata dal CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna: otto spettacoli in tournées nell’Isola tra gennaio e aprile tra classici balletti e intriganti coreografie contemporanee. Affascinanti e poetiche visioni d’autore – dalla magia di una fiaba sulle punte a “una storia d’amore mediterranea”, emozionanti racconti per quadri e raffinati intrecci fra danza, letteratura, musica e poesia nel segno dell’arte di Tersicore. Le stelle della danza illumineranno i palcoscenici della Sardegna – da Sassari a Cagliari, Paulilatino, Tempio Pausania, San Gavino Monreale, Carbonia e Alghero, Santa Teresa Gallura e Macomer, e ancora Ozieri e Sinnai.

Immortali capolavori – dallo “Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij al “Don Chisciotte” di Ludwig Minkus – e creazioni orginali di coreografi contemporanei – da “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti a “Odissey Ballet” di Mvula Sungani, dalle “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi a “Pulsazioni” di e con Ricky Bonavita, alle atmosfere da fiaba de “Il mantello di pelle di drago” di Massimiliano Volpini – che reinventa anche lo “Schiaccianoci” – oltre ad “Amore Impossibile” di Kristian Cellini e “Just Joy” di Guido Tuveri ovvero le “New Dances of Italian Choreographers” tra la Sardegna e New York.

Sotto i riflettori étoiles come Sabrina Brazzo, Andrea Volpintesta e Emanuela Bianchini, Maurizio Licitra e Antonella Albano (rispettivamente solista e prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano), Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov e i danzatori del Balletto Nazionale di Sofia, la compagnia del Balletto di Roma, lo Spellbound Contemporary Ballet e la Mvula Sungani Physical Dance, Alessandra Corona e i danzatori della newyorkese Alessandra Corona Performing Works, il Jas Art Ballet, la compagnia Excursus e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Ouverture, mercoledì 10 gennaio, alle 21.00, al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino – con “Lo Schiaccianoci” su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, nella versione del coreografo Massimiliano Volpini che “rilegge” uno dei capolavori della storia della danza per il Balletto di Roma, mettendo l’accento sul contrasto tra ricchezza e povertà e trasportando la vicenda nelle periferie metropolitane. Il sogno di Clara – e dei suoi amici – è varcare il muro che nasconde la povertà e il dolore degli “invisibili” per conquistare un futuro migliore, mentre il dono di un misterioso benefattore diventa il simbolo di “colui che ce l’ha fatta” e ha saputo conquistare il successo e la ricchezza. Tra scontri di strada e disordini (invece della battaglia contro il re dei topi dell’originale, ispirato al racconto di E. T. A. Hoffmann) la fanciulla riuscirà a varcare il confine tra due mondi e vivere una meravigliosa avventura. Nel finale un viaggio tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri cancellerà per un attimo – come per incantesimo – gli incubi di un’esistenza nell’ombra.
Lo Schiaccianoci” del Balletto di Roma – dopo la prima a Paulilatino – sarà giovedì 11 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, venerdì 12 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, sabato 13 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia e infine concluderà la tournée domenica 14 gennaio alle 21 al Teatro Civico di Alghero che l’indomani – lunedì 15 gennaio – ospiterà anche una matinée per le scuole con lo spettacolo multimediale “Home Alone” ideato da Alessandro Sciarroni.

Viaggio lungo le sponde del “mare nostrum” con “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti, in scena in prima regionale venerdì 19 gennaio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari mentre sabato 20 gennaio alle 21.00 e domenica 21 gennaio alle 17.00 inaugurerà la Stagione di Danza 2017-18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Un’opera immaginifica e poetica, di grande forza evocativa, ispirata alle culture dei popoli che si affacciano sulle rive del Mediterraneo in un alternarsi di momenti “corali” e duetti che mettono in risalto forza giovanile e bellezza, energia e velocità. Focus su due figure maschili – l’Uomo di Terra e l’Uomo di Mare – che si incontrano e si scontrano, in emozionanti sequenze in cui la danza rappresenta la guerra e la pace, l’eterno conflitto tra Eros e Thanatos che solo si ricompone nell’armonia del cosmo.

Sulle tracce della storia e delle emozioni, il fortunato spettacolo di Mauro Bigonzetti – creato nel 1993 per il Balletto di Toscana e reiventato nel 2008 per il Teatro alla Scala di Milano – rinasce 25 anni dopo con i danzatori e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment. Una coreografia ormai “classica” – sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti e Giovanni Pierluigi da Palestrina accanto a melodie e ritmi “mediterranei” – per un tema di forte attualità in un’epoca segnata dagli scontri di civiltà tra Oriente e Occidente.

S’intitola “Pulsazioni” la coreografia creata e interpretata da Ricky Bonavita (che firma anche la regia assieme a Ugo Bentivegna) con i danzatori della compagnia Excursus – in programma giovedì 15 febbraio alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura, venerdì 16 febbraio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e sabato 17 febbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale. L’artista s’ispira a immortali capolavori per tradurli in suggestive geometrie di corpi in movimento e raccontare attraverso la danza il «viaggio emozionale ed onirico compiuto da un attore/lettore assetato di bellezza». Tra romantici accenti riecheggiano le parole dei poeti, in una curiosa sinestesia in cui le metafore e il ritmo dei versi si fondono alle melodie tra passaggi virtuosistici e ricchi di pathos, in un non casuale gioco di accostamenti e contrasti, per diventare azione coreutica. Sotto i riflettori Enrica Felici, Francesca Schipani, Yari Molinari, Emiliano Perazzini con Ugo Bentivegna e lo stesso Ricky Bonavita sulle note di Johannes Brahms, Camille Saint-Saëns, Sergej Rachmaninov e Claude Debussy in una scenografia che evoca le pagine scritte a sottolineare l’intreccio fra danza, musica e poesia.

Il fascino di una moderna fiaba per “Il mantello di pelle di drago” – originale balletto firmato da Massimiliano Volpini e interpretato dalle étoiles Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, accanto a Maurizio Licitra e Antonella Albano del Teatro alla Scala di Milano e ai danzatori del Jas Art Ballet – in cartellone venerdì 16 febbbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, sabato 17 febbraio alle 21.00 e domenica 18 febbraio alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 19 febbraio alle 21.00 al Teatro Civico di Alghero. In una grotta magica gli elfi creano il prezioso manto che una dama misteriosa – fata o regina – porterà in con sé in un lungo viaggio alla ricerca delle anime pure «le uniche in grado di indossarlo senza esserne sopraffatti». Un’intrigante narrazione per quadri liberamente ispirata al ricco patrimonio delle novelle popolar,i tra elementi fantastici e soprannaturali, senza dimenticare gli insegnamenti etici e morali che caratterizzano ogni percorso di iniziazione e crescita, insieme alla fondamentale distinzione tra il bene e del male.

Una trama fantastica per una coreografia che fonde l’eleganza della danza classica alla libertà e l’espressività della danza contemporanea nella caratterizzazione dei personaggi – dalla Fata Regina ad un essere demoniaco, dal capo degli Elfi a Celestina – per condurre gli spettatori in un mondo inventato tra vita e sogno.

«Una storia d’amore mediterranea» con “Odyssey Ballet” del coreografo italo-africano Mvula Sungani – venerdì 23 febbraio alle 21 a San Gavino Monreale, sabato 24 febbraio alle 21 a Macomer, poi domenica 25 febbraio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri (con una matinée per le scuole lunedì 26 febbraio) e infine – martedì 27 febbraio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia. Un’originale e moderna rilettura del poema omerico, interpretata dall’étoile Emanuela Bianchini e dai ballerini della Mvula Sungani Physical Dance, in cui la misteriosa autrice dei versi è una donna donna in attesa del ritorno dell’amato, intenta a fantasticare sulle peripezie del viaggio e sui fatidici incontri con dèe e regine, maghe e principesse. Se le figure femminili rappresentano altrettante proiezioni della poetessa, in tutte le sfaccettature di una relazione amorosa – secondo un’ipotesi sostenuta da letterati e studiosi come Samuel Butler, Robert Graves e L.G. Pocock – «il Ciclope e le altre figure mitologiche sono maschere delle incertezze date dal futuro». Tra musiche tradizionali e brani originali eseguiti dal vivo da Alessandro Mancuso e Riccardo Medile, la narrazione procede con taglio quasi cinematografico, in un riuscito amalgama tra danza e arti marziali, acrobazie circensi e folklore.

Tra i capolavori della storia del balletto – il “Don Chisciotte” ispirato al celebre romanzo di Miguel de Cervantes su musiche di Ludwig Minkus sbarca nell’Isola – venerdì 9 marzo alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari e sabato 10 marzo alle 21 e domenica 11 marzo alle 17 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari nella versione del Balletto Nazionale di Sofia. Le (dis)avventure dell’hidalgo si intrecciano alla storia d’amore tra la bella Kitri e un giovane barbiere, costretti a fuggire perché il padre di lei vorrebbe darla in sposa ad un ricco signore. Tra le allegre danze di una festa paesana, uno spettacolo di marionette e l’epica battaglia contro i mulini a vento, e ancora fughe e inseguimenti, sfide e duelli, i due innamorati potranno infine convolare a nozze mentre Don Chisciotte riprenderà il suo viaggio con il fido Sancho Panza. Il balletto in un prologo e quattro atti con le coreografie di Vakhtang Chabukiani – ispirate alle fortunate mises en scène di Marius Petipa e Alexander Gorsky – sarà interpretato da Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov (nei ruoli principali) accanto al corpo di ballo della storica compagnia che accosta la rivisitazione dei classici alle opere di coreografi contemporanei.

Nel “Don Chisciotte” del Balletto di Sofia si fondono mirabilmente la perfezione della danza classica e le suggestioni della colonna sonora, nella magia senza tempo di un racconto sulle punte capace di incantare grandi e piccini.

Ritratto d’artista tra luci e ombre con “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi – mercoledì 4 aprile alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, giovedì 5 aprile alle 2.00 al Teatro del Carmine di Tempio, poi sabato 7 aprile alle 21 e domenica 8 aprile alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 9 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura. Sulle note di celebri partiture del compositore pesarese, i danzatori dello Spellbound Contemporary Ballet (Alice Colombo, Caterina Politi, Fabio Cavallo, Giacomo Todeschi, Giovanni La Rocca, Giuliana Mele, Maria Cossu, Mario Laterza, Serena Zaccagnini) daranno corpo alle inquietudini e ai fantasmi, ripercorrendo la vita del maestro, uomo dai molteplici talenti e dalle differenti passioni. «La sua era musica estrema. Il segno di una forza e di una energia superiore, ed ho volutamente cercato di creare una danza estrema, carica di energia, di vitalità, di incontri, di seduzioni, di suggestioni» racconta il coreografo, ammaliato da quella “follia organizzata” fatta di «intensità, caos puro, smarrimento, fuga» da cui scaturiscono «opere musicali di una grazia assoluta ed eterna». Nel segno della bellezza – e del mal di vivere – “Rossini Ouvertures” è un omaggio al genio del grande compositore, e insieme un viaggio nei labirinti della mente e del cuore, un sublime e semplice atto d’amore.

Suggellerà la Stagione di Danza 2017-18 del CeDAC un duplice appuntamento – mercoledì 18 aprile alle 21.00 al Teatro Civico di Sinnai e venerdì 20 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura – con le “New Dances of Italian Choreographers” a cura dell’ Alessandra Corona Performing Works di New York. “Amore Impossibile” di Kristian Cellini – si ispira a “La signora delle camelie” per descrivere attraverso la danza la forza di un sentimento eterno, capace di sfidare la malattia perfino la morte, con la voce narrante di Fulvio Della Volta e le musiche originali di Thomas Lentakis accanto a brani classici e al pathos delle opere di Fryderyk Chopin. “Just Joy” di Guido Tuveri celebra le diverse stagioni dell’esistenza e rievoca le atmosfere delle feste paesane in Sardegna, terra natìa del danzatore e coreografo (e della stessa Alessandra Corona), attraverso le canzoni di Elena Ledda. Tra modernità e radici, vita e arte, le due pièces interpretate da Alessandra Corona con James Johnson, Maria Vittoria Villa, Dannon O’Brien, Nicholas Montero, Michael Bishop e Cassandra Orefice tracciano un ideale ponte tra l’Isola e gli Stati Uniti, attraverso gli echi di una civiltà ancestrale e la rivisitazione in chiave contemporanea di un tema universale come l’amore.

La Stagione di Danza 2017-18 è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna, dei Comuni di Cagliari e Sassari, Carbonia, Macomer, Ozieri, San Gavino Monreale, Santa Teresa Gallura e Tempio Pausania, della Fondazione Meta di Alghero e dell’Unione dei Comuni del Guilcier, in collaborazione con L’Effimero Meraviglioso, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

 

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Secondo imperdibile appuntamento domani, mercoledì 30 agosto, nell’Auditorium del Conservatorio “G. P. Da Palestrina” con “Le Notti Musicali”, la rassegna che vede sul palco le stelle internazionali della musica classica, in questi giorni in città in qualità di docenti della XVII Accademia di musica di Cagliari.

Alle 21.00, insieme alla stella della viola Hartmut Rohde, sale sul palco il Michelangelo string quartet, fenomenale quartetto d’archi i cui musicisti si distinguono per la loro attività di solisti, cameristi e docenti di livello internazionale. Insieme a Rohde, i violinisti Mihaela Martin e Daniil Austrich, la violista Nobuko Imai e il grande violoncellista Frans Helmerson affronteranno il Quintetto per archi n. 4 in sol minore di Wolfang Amadeus Mozart.

Il Michelangelo string quartet resterà sul palco anche nella seconda parte della serata per proporre al pubblico, insieme alla stella del pianoforte Pavel Gililov, il Quintetto per pianoforte e archi di Johannes Brahms.

Il concerto all’Auditorium del Conservatorio sarà preceduto alle 18, nel T hotel da Venti di note. Dal mondo a Cagliari” un’occasione capace di sorprendere il pubblico con concerti fuori dai contesti convenzionali e un approccio giovane alla musica colta, che vede protagonisti i giovani virtuosi in questi giorni in città.

L’Accademia di musica di Cagliari è organizzata dall’associazione Sardegna in musica ed è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del comune di Cagliari. Conta sulla co-produzione con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”.

 

Nobuko Imai
photo: Marco Borggreve
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bach@xs4all.nl

Photo: Marco Borggreve

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Dal Michelangelo string quartet, fenomale quartetto d’archi i cui musicisti si distinguono per la loro attività di solisti, cameristi e docenti di livello internazionale, a Enrico Pace, pianista a cui viene riconosciuta una raffinatissima arte del tocco. Da Julien Beaudiment, considerato tra i più brillanti rappresentanti della scuola francese di flauto, a Pavel Gililov, eclettica stella del pianoforte amato in tutto il mondo. Passando per Hartmut Rohde, violista che fa dell’ispirazione e della forza dell’immaginazione la sua cifra.

Si avvicina l’edizione numero XVII per l’Accademia internazionale di musica di Cagliari, appuntamento con la musica colta considerato il fiore all’occhiello dell’ultimo scorcio d’estate cagliaritana. Dal 26 agosto al 3 settembre più 200 giovani virtuosi della musica provenienti da tutto il mondo arriveranno in città per seguire i corsi di alto perfezionamento, tenuti da docenti universalmente apprezzati.  E, come da tradizione, l’Accademia coglie questa opportunità per offrire, accanto allo studio, “Le Notti musicali”: tre serate (il 29, 30 e 31 agosto) in cui il pubblico potrà ascoltare in un’unica, rara, occasione le più apprezzate stelle internazionali della musica classica.

Si ripete così la formula di successo nata tanti anni fa dalla felice intuizione di Cristian Marcia, chitarrista di rilevo internazionale e direttore artistico dell’Accademia, e di suo fratello Gianluca, direttore dell’associazione culturale Sardegna in musica da cui l’Accademia è nata. Un progetto, il loro, apprezzato perfino dall’Unesco che, cinque anni fa, ha dichiarato l’Accademia sua partner e ogni anno, nella sua prestigiosa sede di Parigi, la accoglie in un apposito evento culturale che per la Sardegna è un’importante occasione di promozione internazionale.

Il sipario sulle Notti musicali 2017 si apre la sera di martedì 29 agosto alle 21 sulle note del Quintetto per clarinetto e archi di Wolfang Amadeus Mozart, una delle pietre miliari del repertorio clarinettistico. Sul palco ci sarà il Michelangelo string quartet (composto dalla leggendaria Mihaela Martin, violinista vincitrice del  prestigioso concorso di Indianapolis e del Premio Tchaikowski, Daniil Austrich, altro violinista vincitore di importanti riconoscimenti internazionali, Nobuko Imai, unica violista al mondo ad avere vinto nello stesso anno i famosi concorsi internazionali di Ginevra e Monaco, sino a Frans Helmerson,  leggenda del violoncello recentemente giurato nell’importante concorso “Reine Elisabeth”) che,  insieme a Florent Heau, tra i maggiori rappresentanti della scuola francese di clarinetto. La seconda parte della serata si apre con la overture dall’opera di Gioacchino Rossini Il barbiere di Siviglia, per proseguire ancora con Rossini e la overture della sua La gazza ladra: protagonisti di queste esecuzioni saranno il flautista Julien Beaudiment, Daniil Austrich, componente del Michelangelo string quartet ma anche carismatico solista, e Cristian Marcia.

Il chitarrista e direttore artistico dell’Accademia resterà sul palco, raggiunto dall’intero Michelangelo string quartet, ancora per gli ultimi due brani pensati a chiusura della serata: il delizioso Quartetto con chitarra di Joseph Haydn e il Fandango Quintet di Luigi Boccherini che vedrà anche l’intervento del percussionista Roberto Migoni.

I virtuosi del Michelangelo string quartet tornano sul palco anche mercoledì 30 agosto: nella prima parte della serata, insieme alla stella della viola Hartmut Rohde, proporranno il Quintetto per archi n. 4 in sol minore di Wolfang Amadeus Mozart. Segue il Quintetto per pianoforte e archi di Johannes Brahms, eseguito insieme al pianista ucraino Pavel Gililov.

Giovedì 31 agosto la prima parte della serata vedrà sotto i riflettori Julien Beaudiment insieme all’eclettico pianista Enrico Pace: il duo affronterà la Sonata per violino e pianoforte di Richard Strauss.

Al trio composto dai grandissimi Frans Helmerson, Mihaela Martin ed Enrico Pace è invece affidata la chiusura di questa edizione 2017 delle “Notti Musicali”: i tre musicisti saluteranno il pubblico con il Piano trio n. 22 di Felix Mendelssohn.

Ogni serata comincerà alle 21.00.

 

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Gran finale domani, martedì 6 giugno, alle 20.00, sl Conservatorio di Cagliari per il concorso di esecuzione musicale “Golfo degli Angeli”, organizzato dal Club Lion Cagliari Host in collaborazione con l’istituzione musicale di piazza Porrino.

Alle 20.00, all’Auditorium, si esibiranno i finalisti dell’edizione 2017: laureandi e laureati oltre che del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” anche di quello di Sassari “Luigi Canepa”. I finalisti sono cinque: Gabriele Lissia (chitarra), Lucia Porcedda (Clarinetto), il duo formato da Giulia Greco e Marco Schirru (violino e pianoforte), Marina Onidi (flauto) e Ilaria Vanacore  (canto).

Sotto gli occhi attenti di una giuria di alto livello, presieduta dal soprintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Claudio Orazi, e formata da musicisti come Romeo Scaccia, Giulio Biddau e Marcello Melis, i giovani concorrenti affronteranno un programma che prevede musiche di Leo Brouwer, Claude Debussy, Johannes Brahms, Jacques Ibert, Gaetano Donizetti, Georges Bizet, Giacomo Puccini.

E’ da 28 anni che il Club Lions Cagliari Host collabora strettamente col Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, attraverso la promozione del concorso di esecuzione musicale “Golfo degli Angeli”.

Il premio, giunto alla 14ª edizione, è destinato esclusivamente agli allievi laureati o laureandi che si siano distinti particolarmente nel corso degli studi.

Sono previste due borse di studio da € 2.500,00 l’una.

Anche quest’anno, l’edizione si caratterizza per l’alto livello dei partecipanti e per l’alto profilo della commissione chiamata a giudicarli.

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L’associazione artistico culturale “Pietro Allori” di Iglesias, curatrice del progetto sotto l’egida dell’assessorato della Cultura del comune di Iglesias, e l’Archivio Musicale dell’Angelo intendono, con un’iniziativa annuale, valorizzare al meglio le risorse musicali ambientali presenti nella città di Iglesias. Le accademie musicali nel Novecento costituivano momenti di condivisione di quei valori capaci di offrire una rappresentazione corale ed elevata della società religiosa e civile di una città o di un paese, e si svolgevano in un clima di festa con la partecipazione di tante persone di diversa estrazione sociale.

Memorabile fu l’Accademia musicale svoltasi il 20 novembre del 1955 nella cattedrale di Iglesias in occasione del 25° anniversario di consacrazione episcopale del vescovo Giovanni Pirastru.

Le accademie musicali pensate dall’Archivio musicale dell’Angelo di Milano per la Cattedrale di Iglesias e per l’organo “Palmas” recentemente collocato in una delle due cappelle laterali, si ispirano a quella storica accademia che aveva registrato il concorso dei più validi strumentisti della Diocesi, della Banda cittadina diretta dal maestro Rosolino Ferrara, e delle migliori corali polifoniche del territorio.

La Prima Accademia è in programma venerdì 24 febbraio 2017, alle ore 20.00, in Cattedrale e si intitola “E… per maestri Palestrina e Bach”, Johannes Brahms, Licinio Refice, Pietro Allori.

La Seconda Accademia si svolgerà sabato 25 febbraio 2017, alle ore 9,30, ed ha per titolo “Matinée intorno all’organo Palmas”.

L’organo della Cattedrale, con i suoi 25 registri distribuiti su due tastiere e pedaliera, per le sue particolarità timbriche, è una delle risorse principali per dar vita a momenti di cultura musicale. Le armonie organistiche brahmsiane, interpretate da Emanuele Carlo Vianelli, organista titolare del Duomo di Milano, saranno inframmezzate da mottetti di polifonia sacra composti da Licinio Refice e don Pietro Allori – le loro composizioni negli anni ’50 furono assai eseguite appena don Allori fu nominato maestro di cappella della Cattedrale – e saranno interpretati dal Gruppo vocale “don Allori” di Iglesias e dai Coristi dell’Angelo di Milano.

L’organista titolare del Duomo di Milano, Emanuele Carlo Vianelli avrà modo di farci gustare tutte le belle caratteristiche dello strumento e di valorizzare appieno tutte le sonorità nelle sue molteplici sfaccettature. Ovvero quelle sonorità raffinate e sublimi che sono presenti in queste impareggiabili pagine musicali di Johannes Brahms.