25 November, 2024
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Mario Frezzato Roberto Migoni - significante

Il percussionista Roberto Migoni e il progetto Kintsugi di Mario Frezzato all’oboe e al corno inglese con Michele Uccheddu ai live electronics: questi i protagonisti di Music In Touch, la mini rassegna in due serate organizzata a Cagliari da Spaziomusica Ricerca, domani (martedì 15) e mercoledì (16 dicembre) alle 18.00 nell’Aula Magna del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” con ingresso gratuito.

È proprio nell’istituto in piazza Porrino che ha studiato (nella classe di strumenti a percussione del compianto Roberto Pellegrini) e si è diplomato (nel 2010) Roberto Migoni: cagliaritano, classe 1986, nel suo percorso di formazione conta anche la frequentazione di masterclass di Steven Schick, David Cossin, Michiko Hirayama e François Bedel, tra gli altri, e di vari seminari jazz sotto la guida di batteristi come Ettore Fioravanti, Massimo Manzi e Jeff Ballard, come pure di pianisti del calibro di Franco D’Andrea e Stefano Battaglia. Nell’ambito della percussione contemporanea ha all’attivo numerosi concerti col Modular, un ensemble aperto di percussionisti con cui ha eseguito musiche di Iannis Xenakis, Steve Reich, Louis Andriessen e John Cage. Ed è appunto un brano del grande compositore americano scomparso nel 1992, “Composed Improvisation for Snare Drum” (datato 1987, per tamburo e nastro registrato), ad aprire domani (martedì 15) il concerto di Roberto Migoni. In scaletta, dopo quello di Cage, brani di Mario Garuti (“Ambiance”, per vibrafono), del cagliaritano Marcello Pusceddu (“Solo II“, per due timbales) e di Jeffrey Treviño (“Substitute Judgment”, per multipercussione, in prima esecuzione italiana).

Mercoledì (16 dicembre), sempre alle 18.00, è il turno di Kintsugi, progetto di ricerca e sperimentazione musicale ideato nel 2013 da Mario Frezzato con la collaborazione di Davide Tiso. Esplorando le potenzialità timbriche di strumenti acustici e utilizzando l’elettronica, Kintsugi mira ad armonizzare tradizione e creatività, alternando opere scritte all’uso di libera improvvisazione, fuori da particolari generi o etichette, anche in integrazione con altri linguaggi espressivi. In questa occasione, Mario Frezzato all’oboe e al corno inglese con Michele Uccheddu ai live electronics, proporranno un brano della compositrice brasiliana Jocy de Oliveira, “Solaris”, e due firmati ancora da Marcello Pusceddu, “Solo I” e “Oinnisis”: come tre stazioni di un viaggio onirico.

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Ultimo impegno dell’anno per Spaziomusica, l’associazione cagliaritana attiva dal 1982 nella promozione e diffusione della musica contemporanea e di ricerca. Doppio appuntamento, domani sera (domenica 13 dicembre) a Cagliari, al Ghetto, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via Santa Croce, nel quartiere di Castello. Protagonista del primo, con inizio alle 21.00, è Marek Choloniewski, compositore, sound artist e performer polacco (di Cracovia, classe 1953): un artista in continua ricerca (non a caso ha studiato composizione con il guru della nuova musica polacca, Bogusław Schaeffer), autore di musica strumentale ed elettroacustica, di installazioni sonore e video, fondatore o cofondatore di svariati gruppi e associazioni, impegnato a vari livelli in molte collaborazioni internazionali. Nella sua esibizione cagliaritana proporrà due lavori, “Like Breathing” e “Passage” che, insieme alla sua elettronica, vedranno in azione tre musicisti locali: Martina Marongiu al flauto, Simone Floris al clarinetto e Andrea Angioni al violino. Completa il programma di Marek Choloniewski “Cymatic Brain”, per onde celebrali, luci e elettronica.

Il secondo set della serata (ore 22.00) vede invece di scena Terminale 3: fondato nel 2009, il sodalizio artistico di Filippo Mereu e Marco Salaris si è orientato verso una forma insolita di musica elettroacustica, ispirata principalmente all’improvvisazione radicale e approdata l’anno scorso al primo album, “I-son”.

Con la serata di domani, Spaziomusica suggella dunque la sua programmazione per il 2015. In arrivo invece un duplice impegno per l’associazione consorella, Spaziomusica Ricerca, che martedì e mercoledì (15 e 16, ore 18.00) presenta nell’Aula Magna del Conservatorio di Cagliari la rassegna Music in Touch. In programma martedì un concerto per percussioni di Roberto Migoni con musiche di John Cage, Mario Garuti, Marcello Pusceddu e Jeffrey Treviño; mercoledì di scena invece Kintsugi, progetto di ricerca e sperimentazione musicale, con Mario Frezzato (oboe e corno inglese) e Michele Uccheddu (live electronics) alle prese con brani propri e di Jocy de Oliveira e Marcello Pusceddu.

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Lars Danielsson New Quartet (foto Massimo Schuster) - Silvia Corda (2m)

Calato il sipario sulla ventottesima edizione del festival Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu a Berchidda e in altri centri del nord Sardegna, il testimone passa al suo ormai consueto prolungamento nel Sassarese: domani (lunedì 17) e martedì (18 agosto) si rinnova l’appuntamento con Time in Sassari, quest’anno alla sua nona edizione, con tappe a Sassari e in altre tre località della sua provincia: Cheremule, Siligo e Sorso.

Si comincia domani mattina (17 agosto) a Sassari, a mezzogiorno in Piazza del Comune, con il duo composto dal contrabbassista Lars Danielsson e dal chitarrista John Parricelli, già applauditi in quartetto a Berchidda la sera di ferragosto. Riconosciuto e ammirato per il suo suono unico, lirico e potente allo stesso tempo, il musicista svedese è capace di spaziare dalla classica al jazz con estrema naturalezza. Classe 1958, ha raggiunto il successo alla guida del quartetto con David Liebman, Bobo Stenson e Jon Christensen, e con altri artisti come Alex Acuña e John Abercrombie, ricevendo una serie di riconoscimenti e premi, fino a lavorare, negli ultimi anni, con orchestre sinfoniche e big band come la Denmark’s Radio Concert Orchestra e il JazzBaltica Ensemble. Come il suo compagno di viaggio svedese, anche l’inglese John Parricelli ha iniziato la sua carriera negli anni ottanta; membro fondatore dei Loose Tubes, ha portato avanti un’attività variegata lavorando con musicisti come Annie Whitehead, Kenny Wheeler, Norma Winstone, Leo Konitz, Paul Motian, WDR Band con Peter Erskine, Vince Mendoza, Mark Lockheart, Julian Argüelles, Iain Bellamy, Andy Sheppard, Colin Towns.

Nel pomeriggio (ore 18) tappa a Siligo nei giardini della Comunità Mondo X “ con Silvia Corda, pianista e compositrice cagliaritana, attiva sia nel campo del jazz d’avanguardia che in quelli della musica contemporanea, della libera improvvisazione e in progetti multimediali che coinvolgono le arti performative. Interprete di toy piano con proprie composizioni, improvvisazioni e brani di autori come John Cage, Karlheinz Essl e Matthew McConnell, presenta “New Portraits”, naturale evoluzione di un progetto musicale in solo nato qualche anno fa (“Portraits”) con cui porta avanti un percorso di ricerca e improvvisazione che ruota intorno al pianoforte, all’universo sonoro ed espressivo di questo strumento, attraverso linguaggi e stili musicali differenti.

La serata si trasferisce poi nell’area archeologica di Museddu, nel territorio di Cheremule, dove alle 19.00, si replica la presentazione del libro di Claudio Loi “Billy! La vita e la musica di Roberto Billy Sechi batterista jazz” (Aipsa), un omaggio al musicista precocemente scomparso, reso nel paese in cui ha vissuto per anni e si è sposato.

Alle 21.30 torna in scena Lars Danielsson con il suo New Quartet e il progetto “Liberetto II”, già applaudito sul palco di Berchidda la sera di ferragosto, con John Parricelli alla chitarra, Gregory Privat al pianoforte e Magnus Östrom (ex – Esbjorn Svensson trio) alla batteria. Con l’album “Liberetto II” (uscito proprio un anno fa in agosto e registrato con lo stesso organico di scena in queste date sarde, eccezion fatta per il pianista, che nel disco è Tigran) il contrabbassista e violoncellista svedese prosegue il percorso intrapreso con il precedente del 2012, “Liberetto”, per esplorare nuove dimensioni musicali ai confini tra musica da camera, jazz, e musica popolare europea.

La seconda giornata, martedì (18 agosto), si apre ancora a mezzogiorno in piazza del Comune a Sassari, col duo Bassi Alati dei contrabbassisti Paolino Dalla Porta e Salvatore Maltana, impreziosito dalla partecipazione di Paolo Fresu alla tromba e al flicorno: un concerto di composizioni originali che spaziano a trecentosessanta gradi, dai suoni legati al Mediterraneo alle ballate blues, dalle sonorità della musica indiana al free jazz passando anche attraverso riletture del repertorio degli standard, alla scoperta di inaspettate sonorità e dei colori timbrici che uno strumento considerato “oscuro” e di accompagnamento, quel è il contrabbasso, può offrire.

In serata, gran finale di Time in Sassari a Sorso, in Piazza San Pantaleo, dove (alle 21,30) terranno banco The Rad Trads, la formazione newyorkese già protagonista della festa finale di Time in Jazz, due sere prima a Berchidda, con le sue sonorità che spaziano dal primo jazz delle brass band di New Orleans al Rythm & Blues, al blues di Chicago e al Delta blues, spingendosi fino al Rock & Roll.

Dopo Berchidda, anche a Time in Sassari arrivano alcune iniziative di Green jazz per la promozione dei prodotti del territorio: a Sassari, dopo i concerti di mezzogiorno, e a Cheremule, dopo la presentazione del libro, saranno offerte piccole degustazioni di olio, pane e vini.