22 November, 2024
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Il festival Echi lontani per Cagliari monumenti aperti. Anche quest’anno la rassegna che ripropone la musica antica suonata nei luoghi più suggestivi della città partecipa alla manifestazione che toglie i lucchetti ad alcuni dei monumenti più belli del capoluogo sardo.

L’appuntamento è doppio: il primo è sabato 5 maggio, quando alle 21.00, nella storica Chiesa del Santo Sepolcro, l’organista Luca Guglielmi sarà protagonista di un concerto che proporrà i brani più rappresentativi del Barocco europeo eseguibili sull’organo Piacentini/Battani 1875 e a questo adattati, avvicinandosi ovviamente il più possibile alle caratteristiche foniche ed esecutive degli strumenti e repertori d’origine. Saranno proposti autori da Girolamo Frescobaldi, grazie al quale l’Italia seppe dare un contributo prezioso alla storia della musica per organo, a Johann Sebastian Bach, da Francisco Correa de Arauxo a John Stanley, sino a Dieterich Buxtehude.

Domenica 6 l’appuntamento è invece alle 20 nel Palazzo Siotto (via Dei Genovesi 114) dove il direttore artistico di Echi lontani, Dario Luisi, dialoga con Sergio Balestracci, tra i primi in Italia a posare la sua attenzione sul repertorio musicale rinascimentale e barocco, e fondatore dell’Accademia del Flauto dolce e dell’Accademia del Santo Spirito di Torino.

Il dialogo tra i due non sarà fatto solo di parole ma anche di note, con Dario Luisi al violino e Sergio Balestracci al flauto che proporranno brani di Giuseppe Ottavio Cini, Cristoforo Caresana, Georg Philipp Telemann.

L’ingresso ai due appuntamenti è libero e gratuito. Le due serate saranno trasmesse sulla pagina Fb di Echi lontani.

Organizzata dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, il festival vuole fare riscoprire il prezioso patrimonio della musica antica proponendo concerti in alcuni dei luoghi più suggestivi di Cagliari. La direzione artistica è affidata a Dario Luisi, violinista genovese e grande esperto di musica antica.

Echi lontani è tra i membri del network Rema, l’unico rappresentante per la musica antica in Europa nato con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze, informazioni e collaborazioni nel campo della musica antica.

 

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Tre appuntamenti per riscoprire la vita e l’opera di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che a metà del Settecento decise di abbandonare il posto nella Cappella civica della sua città per trasferirsi a Londra.

A organizzarli è l’associazione culturale Echi lontani che, insieme con il Conservatorio di Cagliari, sabato 16 e domenica 17 dicembre propone i concerti “Giuseppe Agus. Dall’isola all’isola: la Cagliari del Settecento in viaggio incontra la Londra musicale”. Il 18 dicembre è in programma, invece, “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”, l’occasione per presentare la ristampa di una partitura originale di Agus, recentemente acquistata da un antiquario statunitense.

I tre incontri sono gli ulteriori passaggi del progetto triennale, partito l’anno scorso, volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus. Il musicista cagliaritano ha lasciato, infatti, un’eredità importante, riuscendo a ritagliarsi un posto di primo piano nel vivacissimo panorama culturale della Londra di quegli anni, e dopo anche in quello di Parigi.

L’appuntamento di domani è nella suggestiva chiesa di Santa Maria del Monte, nel quartiere  Castello, dove alle 21.00 si terrà il primo dei due concerti che vedrà protagonisti L’Apothéose & Bizzarria Ensemble (composti da Attilio Motzo e Sara Meloni al violino barocco, Enrico Di Felice al flauto traverso barocco, Alessandro Palmeri al violoncello barocco e Alessandra Artifoni al Clavicembalo). Il programma, oltre a musiche di Giuseppe Agus, proporrà anche brani di Georg Friedrich Händel e Francesco Xaverio Geminiani.

Domenica alla stessa ora, sempre nella Chiesa di Santa Maria del Monte, arriva la seconda parte dell’omaggio musicale ad Agus: il programma spazierà da Joseph Marie Clément Dall’Abaco a Karl Friedrich Abel, da Georg Friedrich Händel a John Stanley e Johann Adolph Hasse, senza dimenticare il musicista nostrano. Protagonisti saranno ancora una volta L’Apothéose & Bizzarria Ensemble.

L’ultimo appuntamento di questo piccolo trittico dedicato a Giuseppe Agus è lunedì, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari con l’incontro “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”. Dopo i saluti del direttore e del presidente dell’istituzione musicale, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, dell’assessore comunale della Cultura, Paolo Frau, del  responsabile relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, e del direttore artistico del Festival Echi lontani, Dario Luisi, sarà presentata in anteprima la ristampa, risalente al 1760 circa, delle “Sonate a Violino solo e Basso di Giuseppe Agus”, recentemente acquistata dall’associazione Echi lontani.

Seguirà un intervento della musicologa Myriam Quaquero che illustrerà gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche in corso attorno alla figura di Agus. Una figura ancora in gran parte avvolta da molti punti oscuri: le ultime ricerche condotte dalla musicologa Myriam Quaquero hanno permesso di acclarare che il violinista sardo nel 1775 si trasferì da Londra a Parigi per sfuggire ai suoi creditori, riuscendo ad acquisire notevole importanza anche nel tessuto musicale della capitale francese. Un fatto che fa cadere l’ipotesi secondo cui in quegli anni Agus si trovasse a Londra accusato di un tentato stupro. Ancora: da alcuni spartiti trovati nel Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli è emerso che Agus potrebbe aver compiuto qui i suoi studi. E’ da acclarare tuttavia se quelle trascrizioni siano veramente attribuibili a lui o piuttosto al figlio Joseph Francis.

Questi sono solo gli ulteriori frammenti di un percorso alla riscoperta dell’artista sardo, che andranno a costituire, insieme alla copia di spartito recentemente acquisita, un apposito “Fondo Agus” dell’Associazione Echi lontani che sarà custodito nel “Pierluigi da Palestrina”.

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Tre appuntamenti per riscoprire la vita e l’opera di Giuseppe Agus, violinista cagliaritano che a metà del Settecento decise di abbandonare il posto nella Cappella civica della sua città per trasferirsi a Londra.

A organizzarli è l’associazione culturale Echi lontani che, insieme con il Conservatorio di Cagliari, sabato 16 e domenica 17 dicembre propone i concerti “Giuseppe Agus. Dall’isola all’isola: la Cagliari del Settecento in viaggio incontra la Londra musicale”. Il 18 dicembre è in programma, invece, “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”, l’occasione per presentare la ristampa di una partitura originale di Agus, recentemente acquistata da un antiquario statunitense.

I tre incontri sono gli ulteriori passaggi del progetto triennale,  partito l’anno scorso, volto a far emergere una volta per tutte la figura di Giuseppe Agus. Il musicista cagliaritano ha lasciato, infatti, un’eredità importante, riuscendo a ritagliarsi un posto di primo piano nel vivacissimo panorama culturale della Londra di quegli anni, e dopo anche in quello di Parigi.

L’appuntamento di sabato è nella suggestiva chiesa di Santa Maria del Monte, nel quartiere  Castello, dove alle 21 si terrà il primo dei due concerti che vedrà protagonisti L’Apothéose & Bizzarria Ensemble (composti da Attilio Motzo e Sara Meloni al violino barocco, Enrico Di Felice al Flauto Traverso barocco, Alessandro Palmeri al violoncello barocco ed Alessandra Artifoni al clavicembalo). Il programma, oltre a musiche di Giuseppe Agus, proporrà anche brani di Georg Friedrich Händel e Francesco Xaverio Geminiani.

Domenica alla stessa ora, sempre nella Chiesa di Santa Maria del Monte, arriva la seconda parte dell’omaggio musicale ad Agus: il programma spazierà da Joseph Marie Clément Dall’Abaco a Karl Friedrich Abel, da Georg Friedrich Händel a John Stanley e Johann Adolph Hasse, senza dimenticare il musicista nostrano. Protagonisti saranno ancora una volta L’Apothéose & Bizzarria Ensemble.

L’ultimo appuntamento di questo piccolo trittico dedicato a Giuseppe Agus è lunedì alle 11 nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari con l’incontro “Giuseppe Agus: violinista cagliaritano a Londra e Parigi nel ‘700”. Dopo i saluti del direttore e del presidente dell’istituzione musicale, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, dell’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, del  responsabile relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, Graziano Milia, e del direttore artistico del Festival Echi lontani, Dario Luisi, sarà presentata in anteprima la ristampa, risalente al 1760 circa, delle “Sonate a Violino solo e Basso di Giuseppe Agus”, recentemente acquistata dall’associazione Echi lontani.

Seguirà un intervento della musicologa Myriam Quaquero che illustrerà gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche in corso attorno alla figura di Agus. Una figura ancora in gran parte avvolta da molti punti oscuri: le ultime ricerche condotte dalla musicologa Myriam Quaquero hanno permesso di acclarare che il violinista sardo nel 1775 si trasferì da Londra a Parigi per sfuggire ai suoi creditori, riuscendo ad acquisire notevole importanza anche nel tessuto musicale della capitale francese. Un fatto che fa cadere l’ipotesi secondo cui in quegli anni Agus si trovasse a Londra accusato di un tentato stupro. Ancora: da alcuni spartiti trovati nel Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli è emerso che Agus potrebbe aver compiuto qui i suoi studi. E’ da acclarare tuttavia se quelle trascrizioni siano veramente attribuibili a lui o piuttosto al figlio Joseph Francis.

Questi sono solo gli ulteriori frammenti di un percorso alla riscoperta dell’artista sardo, che andranno a costituire, insieme alla copia di spartito recentemente acquisita, un apposito “Fondo Agus” dell’Associazione Echi lontani che sarà custodito nel “Pierluigi da Palestrina”.