24 November, 2024
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Quarta giornata di concerti e incontri musicali al Teatro Massimo e ai Giardini dell’Exma di Cagliari, per il 37° Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo. Si parte la mattina con l’appuntamento dedicato alle appassionanti lezioni del musicologo Giovanni Bietti, si ascoltano i nuovi talent del jazz italiano con Growin’Jazz e Italian Jazz Quartet e ci si emoziona col trio Blicher-Hemmer-Gadd, concerto-evento che consentirà di ammirare il grande batterista Steve Gadd nel contesto unico dell’Organ trio, affiancato da Michael Blicher al sax e Dan Hemmer all’organo Hammond, per un ensemble folgorante dove i tre elementi dialogano in un equilibrio perfetto fatto di grandi dinamiche e atmosfere raffinate e coinvolgenti. A fine serata, nel Fuaié del teatro spazio a RadioX Corner.

Ma ecco nel dettaglio il programma di sabato 2 novembre

TRA SCRITTURA E IMPROVVISAZIONE

2 novembre

Sala M2, ore 11.00 e ore 18.00

Luca Caponi – percussioni

Pasquale Laino – sax soprano

Alessandro Gwiss – piano

Considerato tra i migliori divulgatori musicali italiani (ma è anche compositore, pianista e musicologo, collaboratore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e voce radiofonica notissima), Bietti, in occasione dell’EJE sarà il protagonista di un ciclo di lezioni dal titolo “Tra scrittura e improvvisazione”, in scena negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari, dove assieme ai suoi compagni di viaggio Luca Caponi (percussioni), Pasquale Laino (sax soprano) ed Alessandro Gwiss (piano) racconterà i lati più nascosti della musica. Per esempio? Integrazione, alchimia, spiritualità.

GROWIN’ JAZZ

I NUOVI TALENTI DEL JAZZ ITALIANO

Giardini Exma, Radio Social Club, ore 13.00

Vittorio Esposito – pianoforte

Simone Faedda – Chitarra

Gabriel Marciano – Sax alto

Cesare Mecca – Tromba

Matteo Piras – contrabbasso

Gianrico Manca – batteria e direzione artistica

Il progetto di Growin’Jazz si inserisce a largo raggio nel solco dell’esperienza ormai quarantennale di Jazz in Sardegna. La ricerca continua di nuove forze, idee e talenti si manifesta con una rassegna all’interno del cartellone di EJE2019. I protagonisti, tutti giovanissimi talenti e certamente futuri protagonisti della scena musicale italiana, sono stati selezionati da Gianrico Manca, uno dei più prolifici artisti del panorama musicale isolano e nazionale. I concerti si terranno in diverse soluzioni durante i due jazzbrunch previsti al RadioX SocialClub per poi aprire i concerti sul palco del teatro Massimo la sera di sabato 2 novembre.

JAZZ IN SARDEGNA MEMORIES

2 novembre

Fuaié ore 19.30

Racconti in video e vinile in musica con

ITALIAN JAZZ QUARTET

Gianni Cazzola, batteria

Jordan Corda, vibrafono

Alessandro Usai, chitarra

Matteo Piras, contrabbasso

BLICHER-HEMMER-GADD

Sala grande ore 22.00

Michael Blicher sax

Dan Hemmer, Hammond organ

Steve Gadd, batteria

Un uomo che ha saputo mettere insieme la storia della batteria, da Elvin Jones a John Bonham, creando uno stile unico e inconfondibile. Il “rullante alla Gadd”, il “drumming e il layback Gaddiano” sono ormai dei veri e propri stilemi della musica contemporanea. Nessuno come lui ha determinato lo stile del batterista universale dal pop al jazz, quello stile basato sulla filosofia del “less is more” che tanto ha generato nella produzione musicale mondiale. Steve Gadd è il batterista più ascoltato del panorama musicale, anche inconsapevolmente, quanti di noi infatti hanno “divorato” in questi anni i dischi di Al Jarreau, James Taylor, Michel Petrucciani, Joe Cocker, Paul Simon, Chick Corea, Eric Clapton, Donald Fagen… Solo per citare qualche artista la cui musica è stata frequentemente scolpita sullo stile di Gadd. Eccoci quindi all’atteso appuntamento con questo concerto-evento che consentirà di ammirare Gadd nel contesto unico dell’Organ trio, affiancato da Michael Blicher al sax e Dan Hemmer all’organo Hammond, per un ensemble folgorante dove i tre elementi dialogano in un equilibrio perfetto fatto di grandi dinamiche ed atmosfere raffinate e coinvolgenti. Per tutti gli appassionati e per noi giovani tecnici di allora, inconsapevoli testimoni dell’epoca d’oro, sarà certamente una carezza per l’anima.

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È iniziato il conto alla rovescia per l’inaugurazione del 37° Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo che, dal 30 ottobre al 3 novembre 2019, andrà in scena a Cagliari su sei palcoscenici diversi: Teatro Massimo (con i suoi quattro spazi T1, Minimax, T3 e Fuaiè), Exma’ e Jazzino.

Un’edizione davvero particolare, interamente dedicata ad Alberto Rodriguez nel 20° anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 12 agosto del 1999. Fine intellettuale e grande firma de L’Unione Sarda, di cui diresse per molti anni la terza pagina, Rodriguez è stato un brillante critico di musica jazz e, fino alla metà degli anni Ottanta, mentore e ispiratore del Festival Jazz in Sardegna.

A testimoniare l’importanza della sua figura saranno non soltanto le diverse iniziative a lui dedicate (mostre fotografiche, pubblicazioni, graphic novel ed altro, che saranno comunicate successivamente nel dettaglio), ma l’eccezionale caratura artistica del cartellone, contrassegnata dal concerto di apertura del leggendario pianista e compositore americano Herbie Hancock, in scena al Teatro Massimo, mercoledì 30 ottobre, ore 21,30, alla testa di una line up di altissimo livello composta da James Genus (bass), Lionel Loueke (guitar), Terrace Martin (sax) ed il mitico Vinnie Colaiuta (drums).

Sarà quindi il Teatro Massimo, non più la Fiera come precedentemente comunicato, ad ospitare il concerto di Herbie Hancock Quintet: un cambio in corsa dovuto a motivi puramente logistici, che porterà qualche poltrona in meno per i tanti appassionati (700 posti del Teatro Massimo a fronte dei 1.400 offerti dal Padiglione D della Fiera) ma sicuramente una location più idonea ad ospitare un evento di questa portata.

La prevendita per l’ingresso ai concerti del Festival riparte dunque da oggi con ulteriori 160 abbonamenti in vendita, i cui prezzi variano a seconda delle file poltrone e dei settori, e altrettanti biglietti serali per le quattro giornate del festival.

Una disponibilità di posti sicuramente insufficiente a soddisfare la prevedibile richiesta da parte degli appassionati, tenuto anche conto che il resto del festival si sviluppa all’insegna dell’eccellenza, a partire da Blicher Hemmer Gadd, l’eccezionale trio che riunisce la leggenda della batteria Steve Gadd, il sassofonista (due volte Danish Grammy) Michael Blicher ed il grande specialista dell’organo Hammond Dan Hemmer.

Si prosegue con il quartetto di Eli De Gibri, sassofonista e compositore già al fianco di Hancock, riconosciuto come band leader di livello internazionale grazie al suo inesauribile talento artistico.

Tra i mostri sacri è obbligatorio inserire Franco D’Andrea, uno dei talenti più amati da Alberto Rodriguez per la sua carica innovativa e creativa, protagonista il primo novembre con il suo Ottetto e in Duo con il funambolico percussionista olandese Han Bennink.

Oltre alle grandi stelle del jazz, il cartellone rivolge lo sguardo verso artisti più giovani e formazioni tra le più talentuose e innovative del mondo: da Adam Ben Ezra, che si esibirà in uno stupefacente solo di contrabbasso, a Federico Nathan, virtuoso del violino di origine uruguayana, più volte tra i solisti di spicco di Snarky Puppy, alla testa di un quintetto che promette scintille.

E assieme a questi musicisti eccezionali, non poteva mancare il nostro Gavino Murgia protagonista di ben due esibizioni ma con distinte formazioni: in quartetto con Mauro Ottolini, Pietro Iodice e Aldo Vigorito, ed in trio con Hamid Drake e Majid Bekkas.

Altra citazione d’obbligo è quella dell’Italian Jazz Quartet, ovvero le nuove promesse del jazz italiano Jordan Corda, Alessandro Usai e Matteo Piras, sapientemente guidati da un nome storico del drumming nazionale come Gianni Cazzola.

Ma non è tutto. Oltre al ricco cartellone degli eventi in abbonamento, e alle numerose e importanti iniziative collaterali (sulle quali seguirà comunicato), il festival chiuderà 3 novembre (ore 20.00) con una serata speciale, fuori abbonamento, dedicata al grande Faber nel ventennale della scomparsa: sul palco del Teatro Massimo andrà in scena De Andrè canta De Andrè, il grande omaggio di Cristiano De Andrè al padre, reduce dal successo strepitoso conseguito nella sua unica data italiana lo scorso luglio all’Arena di Verona.

La manifestazione, anche quest’anno sostenuta dalla Fondazione di Sardegna, dalla Regione Sardegna con gli Assessorati della Pubblica Istruzione, del Turismo e dal Comune di Cagliari, è stata riconosciuta lo scorso anno anche dal Ministero Turismo e Spettacolo tra i festival di maggior rilievo nazionale.

Hamid Drake.

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Molto combattuta la prima finale delle tre previste per il Concorso Nazionale per giovani talenti del Jazz italiano “Chicco Bettinardi”, arrivato alla sua sedicesima edizione. La giuria ha decretato, non senza difficoltà visto il livello altissimo dei cinque finalisti, di premiare i giovanissimi Jordan Corda, vibrafonista 24enne proveniente da Serrenti, vicino a Cagliari ma che vive attualmente a Milano ed il fiorentino Giulio Ottanelli di anni 23 al sax contralto. Il premio del pubblico se l’è aggiudicato al fotofinish sempre Jordan Corda, che ha vinto questo riconoscimento per una sola preferenza in più, dopo un serrato testa a testa con Ottanelli. Ancora non è dato sapere chi tra i due musicisti è arrivato primo e chi secondo: la graduatoria finale sarà resa nota solo nel corso della serata conclusiva del Piacenza Jazz Fest 2019 che si terrà domenica 7 aprile, alle 18.00, presso lo Spazio Rotative a Piacenza. In palio per il primo classificato un premio di 1.300,00 euro più un ingaggio nel cartellone del Piacenza Jazz Fest 2020, al secondo un premio di 750,00 euro.

La prima delle finali per questa edizione 2019 del concorso, ha visto confrontarsi i cinque Solisti selezionati sulla base del materiale audio inviato al momento dell’iscrizione. Le finali dedicate alle altre sezioni del concorso si terranno nelle prossime settimane: quella dedicata ai Gruppi sabato 26 gennaio, mentre la categoria dei Cantanti sarà protagonista di quello successivo del 2 febbraio, entrambe alle 21.30. La sede delle esibizioni è il Milestone di via Emilia Parmense 27 a Piacenza, sede storica del Piacenza Jazz Club, l’associazione culturale che organizza il concorso legato al Piacenza Jazz Fest con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.

I nomi dei due primi classificati Corda e Ottanelli sono stati annunciati sabato scorso dal presidente del Piacenza Jazz Club Gianni Azzali al termine della finale del concorso che ha visto cinque concorrenti in lizza valutati da una giuria di esperti del settore, presieduta dal maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore ed arrangiatore.

Tutti i concorrenti si sono potuti avvalere per la loro esibizione dell’accompagnamento di una sezione ritmica eccezionale, formata da Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. I tre erano anche tra i membri della giuria presieduta dal maestro Parmigiani e composta inoltre da Giancarlo Spezia critico musicale della rivista “Musica Jazz”, Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà” e Giuseppe “Jody” Borea, esperto in musica afroamericana.

L’organizzazione si è complimentata con tutti i finalisti per l’alto livello di preparazione dimostrato.

L’appuntamento è per domani, sabato 26 gennaio, alle ore 21.30 per la finale della sezione Gruppi.

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Sedici anni sono una bella età per qualsiasi manifestazione. Il concorso nazionale “Chicco Bettinardi” i suoi li porta splendidamente. Fin dalla nascita abbinato alla manifestazione Piacenza Jazz Fest, organizzato dal Piacenza Jazz Club, questo concorso mantiene alta la bandiera del jazz italiano e mette a disposizione risorse per scovare i giovani musicisti più talentuosi grazie al sostegno che non è mai venuto meno di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy, ma soprattutto della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che dà corpo all’iniziativa. Le sezioni in cui è suddiviso il concorso sono tre, si parte come da tradizione dalla categoria dei solisti che si presenteranno durante la finale loro dedicata sabato 19 gennaio alle 21.30 al Milestone, la sede del Jazz Club, di via Emilia Parmense a Piacenza. Per accedere alle serate è necessaria come sempre la tessera Piacenza Jazz Club o Anspi, che si può comunque richiedere all’ingresso.

I finalisti sono stati accuratamente selezionati da una prestigiosa giuria di musicisti ed esperti del settore sulla base del materiale inviato dai partecipanti. Si tratta di cinque giovanissimi molto talentuosi di cui solo uno si aggiudicherà il premio più ambito, del valore di 1.300 euro e soprattutto l’ingaggio nel cartellone principale del Piacenza Jazz Fest del 2020, insieme ad artisti di caratura internazionale. Al secondo premio spetteranno 750 euro. A fine serata saranno resi noti i due solisti primi classificati, ma la graduatoria dei vincitori (primo e secondo posto) rimarrà top secret anche per i diretti interessati e sarà rivelata solo nel corso del Galà di premiazione, che si svolgerà presso lo Spazio Rotative domenica 7 aprile, alle ore 18.00, a chiusura del Piacenza Jazz Fest 2019.

Tra i cinque finalisti sono stati selezionati ben quattro saxofonisti (due che suonano il contralto, uno il baritono e uno il tenore) e un vibrafonista. Il sax contralto è lo strumento di Vittorio Cuculo, venticinquenne proveniente da Roma che proporrà gli standard “Oleo” di Sonny Rollins, “’Round Midnight” di Thelonius Monk e “You’d be so nice to come to”, un brano scritto da Cole Porter che ha avuto innumerevoli interpretazioni, tra cui quella indimenticabile di Diane Keaton nel film Radio Days di Woody Allen.

Col suo sax baritono invece Andrea Iurianello, di 27 anni da Augusta, in provincia di Siracusa, presenterà “I’ll remember April” di G. De Paul, “What’s new” di Bob Haggart ed uno dei classici di Richard Rodgers, l’aggraziata, dolce e romantica “Have you met Miss Jones”.

Il più giovane, un saxtenorista di 22 anni di nome Riccardo Sala di Biella suonerà un brano inciso da Pat Metheny all’inizio degli anni Ottanta dal titolo “Song for Bilbao”, scritta dal chitarrista per il pubblico della città spagnola, per passare agli anni Sessanta con “Central Park West” di John Coltrane ed un brano della fine degli anni Venti, “Softly as in a morning sunrise” di Romberg-Hammerstein.

Il vibrafono è suonato dal sardo Jordan Corda, 24enne di Serrenti nella provincia del Sud Sardegna, che si esibirà nei due standard “Herzog”, di un grande vibrafonista come Bobby Hutcherson, e nel delicato “Everything I love” di Cole Porter, oltre ad un brano originale da lui composto dal titolo “Morning Air”.

Sarà, infine, la volta dell’altro saxofono contralto, Giulio Ottanelli, 23enne proveniente da Firenze, che suonerà un brano ormai celeberrimo come “Willow Weep For Me”, che però fece fatica a imporsi quando fu scritto nei primissimi anni Trenta, forse perché composto da una donna, Ann Ronell, il passionale “The star-crossed lovers” di Billy Strayhorn e quel gioiello che richiede tecnica e solida preparazione che è “Lennie’s Pennies” di Lennie Tristano.

I finalisti vivranno l’emozione e l’onore di essere accompagnati dalle punte di diamante della giuria, tre big della scena jazz internazionale, quali Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria.

La Giuria chiamata a valutare l’esecuzione dei musicisti, è presieduta dal maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore e arrangiatore, e composta inoltre da Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà”, il critico musicale Aldo Gianolio e un esperto in musica afroamericana come il pianista Giuseppe “Jody” Borea.

Anche il pubblico del Milestone sarà chiamato ad esprimere a sua volta una preferenza, che al termine della serata determinerà l’assegnazione del “Premio del pubblico”, rappresentato da una targa offerta dagli organizzatori a simbolico riconoscimento del favore popolare.

Le finali del concorso proseguiranno al Milestone di Piacenza anche la prossima settimana: sabato 26 sempre alle ore 21.30 sarà la volta della Sezione B dedicata ai Gruppi mentre l’ultima dedicata ai Cantanti si terrà la sera di sabato 2 febbraio.