22 November, 2024
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Un pezzo della storia sociale e operaia di Carloforte compie un secolo di vita, spaccato della storia dell’intera isola e del Paese. Gli inizi del ‘900 sono un periodo caratterizzato da un forte sviluppo industriale, dall’introduzione di tante innovazioni tecniche e tecnologiche da cui derivano agi e un benessere non conosciuto fino ad allora (energia elettrica arriva agli inizi del 900), il contraltare è l’aumento della concentrazione e dello sfruttamento di tanti operai/masse operaie.

Dopo la seconda rivoluzione industriale, dunque, sono forti in Europa le spinte delle idee socialiste che arrivano in Italia, in Sardegna e a Carloforte, nascono le rivendicazioni, le lotte e le organizzazioni sindacali stabili.

La storia economica e sociale del Sulcis è legata alle miniere e, inevitabilmente, anche quella della sua isola nell’isola, Carloforte era il luogo di primo stoccaggio dei minerali estratti dai pozzi che vi venivano trasportati da una flottiglia di 200 imbarcazioni a vela e remi con equipaggio di zappatori e battellieri.

Da questo nucleo di lavoratori marittimi e caricatori nasce nel 1907 la lega dei battellieri, promossa dal medico piemontese Giuseppe Cavallera, da cui il teatro prende il nome, un protagonista di questi eventi sullo scenario nazionale, che fu oltre che sindaco di Carloforte nel 1907 anche parlamentare del Regno e senatore della Repubblica dopo la seconda guerra mondiale.

Dal nucleo della Lega dei battellieri il 26 marzo 1922 venne costituita la Cooperativa Casa del Popolo che divenne proprietaria anche del Teatro, era talmente radicata nella comunità da arrivare ad avere 1800 soci pari a quasi un quarto dell’intera popolazione. Figlia della organizzazione sindacale socialista ne rappresentava le idee e le istanze e per questo oggetto delle attenzioni del regime fascista che nel 1926 requisì lo stabile per affidarlo all’Associazione Generale degli Operai, tornò nella disponibilità della cooperativa solo negli anni 60’ dopo lungo contenzioso con lo stato italiano.

Da quel momento il Teatro intitolato a Cavallera riprese a svolgere il ruolo di aggregatore sociale, promotore di iniziative culturali e ad ospitare nella propria sede organizzazioni e associazioni che hanno rappresentato istanze sociali, l’ambientalismo, il progressismo politico e l’espressione artistica. È anche il luogo delle feste di fine d’anno delle scuole, della pentolaccia carnevalesca e del veglione di capodanno e da ultimo l’hub vaccinale dell’isola.

Dopo un secolo insomma la Cooperativa Casa del Popolo ed il suo Teatro Cavallera continuano ad essere un protagonista della vita dell’isola,

Cesare Napoli, l’attuale Presidente, descrive così la loro struttura: «Il Cine Teatro Cavallera è un immobile di particolare interesse storico e artistico perché rappresenta una qualificata testimonianza storica di un edificio costruito (1920-1922) come sede di leghe e cooperative per lavoratori (pescatori, contadini, battellieri)». Così veniva dichiarato dal ministero dei beni culturali nel 1998. In occasione del centenario dell’atto costitutivo della cooperativa, grazie anche al contributo di Fondazione Sardegna, Lega Coop, Portovesme srl, comune di Carloforte, sono previste una serie di manifestazioni celebrative dell’avvenimento.

Il Coordinamento Territoriale di Cagliari Sulcis guidato dal presidente Alessandro Moro ha coinvolto per la celebrazione del 26 marzo la coop. Teatro di Sardegna che curerà la messa in scena della rielaborazione da parte di Elisa Pistis di “mistero buffo” di Dario Fo.

Il presidente regionale di Legacoop Claudio Atzori sottolinea come «quelli raggiunti dalla coop Casa del Popolo di Carloforte sono traguardi esemplari per tutta la cooperazione Sarda, l’aggregazione di un ampio nucleo di lavoratori attorno a valori e bisogni sociali hanno costituito un modello cooperativo che ha prodotto benefici non solo per i propri soci ma per tutta la comunità in cui è nata, e addirittura per un intero secolo. Ancora oggi è uno dei più alti esempi di mutualità esterna».

Jose Moica, vice presidente nazionale del Settore Cultura e Turismo di Legacoop, evidenzia «i comparti che rappresentiamo sono stati tra i più colpiti da questo biennio di pandemia. Il turismo, i musei e le aree archeologiche hanno registrato cali di fatturato fino al 50% ma lo spettacolo dal vivo ed il teatro sono stati quasi azzerati. Oggi sull’intero territorio nazionale stiamo ricominciando a programmare spettacoli e stagioni ed useremo l’esempio della Cooperativa Casa del Popolo per essere sempre più da stimolo culturale per l’intero Paese».

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Dal 3 al 5 novembre sono in programma, a Cagliari, tavole rotonde, dibattiti, proiezioni e mostre, per celebrare i 130 anni di Legacoop. La Sardegna diventa protagonista con un programma ricco di iniziative in programma il 3, 4 e 5 novembre nella sede della Fondazione Sardegna, via San Salvatore da Horta. «Si tratta di un appuntamento molto importante per la cooperazione, la Sardegna e la cooperazione nell’isola – spiega Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop – e la nostra regione con le sue testimonianze, i suoi partecipanti e questa iniziativa, diventa protagonista di questa grande celebrazione». Ospiti di rilievo per tre giorni di discussioni e approfondimenti. Saranno presenti il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, il presidente nazionale di Unipol Pierluigi Stefanini, il presidente della Fondazione Sardegna Antonello Cabras, il presidente dell’Abi Sardegna Giuseppe Cuccurese, il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba, il magnifico rettore dell’Università di Cagliari Maria del Zompo, il presidente della Regione Francesco Pigliaru. 

Primo appuntamento giovedì 3, alle ore 11.00 inaugurazione mostre “130 anni di Legacoop” e “Le parole di Grazia”, omaggio di Legacoop a Grazia Deledda. Alle 15.00 apertura lavori con Roberto Negrini vice presidente Legacoop nazionale. Proiezione video celebrativi 130-Storia di un futuro possibile, Cooperare in Sardegna. Seguono i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e incontro dibattito su “Agroalimentare cooperativo tra innovazione e sostenibilità” modera Daniele Caddeo direttore Legacoop Sardegna, dialogo con Elisabetta Falchi assessore regionale Agricoltura. Interventi di Salvatore Palitta (Consorzio pecorino romano), Nino Siclari (Coop Santa Margherita terra e sole), Gabriele Chessa (responsabile regionale pesca Legacoop), Francesco Casula (3A Arborea), Renato Ilotto Coop Cao, Salvatore Pala (Coop Pastori Nurri), Roberto Spoletti (Granarolo).

Ore 17.00, Cooperare tra Welfare e cultura, avvia i lavori Giovanni Condorelli presidente Legacoop Sassari. Dialogo con Luigi Arru assessore regionale alla Sanità, Claudia Firino assessore regionale alla Cultura. Interventi di Enzo Porcu (responsabile Coopsociali), Jose Moica (Coop culturali), Susanna Naitza (Coop La memoria storica), Silvio Obinu, (Coop sociale Lariso). Ore 18.30 La cooperazione è unica. Dialogo con Claudio Atzori (presidente Legacoop Sardegna), Fabio Onnis (presidente Confcooperative Sardegna), Sergio Cardia (presidente Agci Sardegna).

Venerdì 4 novembre

– ore 10.00

130 anni cooperativi in Sardegna, Gianni Locci vice presidente Legacoop Sardegna dialoga con Aldo Accardo (Docente Unica), Maria Rosa Cardia (Docente Unica), Giorgio Caredda (Docente La Sapienza). Interventi di Carlo Salis (Mediacoop), Giampiero Meloni (Coop Lacesa), Marta Brasi (Coop allevatrici sarde), Gianni Usai (Cooperazione)

– Ore 11.30

La cooperazione nella nuova economia tra capitale umano e innovazione. Avvia i lavori Riccardo Barbieri (direttore generale Fidicoop), Claudio Atzori (presidente Legacoop), Mauro Lusetti (presidente nazionale Legacoop), Francesco Pigliaru (Presidente regione Sardegna), Maria Del Zompo (Rettore Unica), Antonello Cabras (Fondazione Sardegna), Emilio Floris (Senatore)

– Ore 15.00

Cooperare è dare credito all’Europa

Avvia i lavori Chicco Gregu, ad Efficienza 4.0. Dialoghi con Claudio Atzori (Legacoop), Luigi Bobba (Sottosegretario ministero del Lavoro), Renato Soru (Eurodeputato), Salvatore Cicu (Eurodeputato), Raffaele Paci (vice presidente della Regione Sardegna), Pierluigi Stefanini (Presidente Unipol), Alberto Scanu (Presidente Confindustria Sardegna), Giuseppe Cuccurese (Presidente Abi Sardegna), Giovanni Luppi presidente nazionale agroalimentare Legacoop.

– Ore 17.00

La cooperazione è lavoro giusto.

Avvia i lavori Totoni Sanna (Legacoop Nuoro), dialoghi con Ignazio Angioni (Senatore), Virginia Mura (Assessore regionale al Lavoro), Luigi Piano (Responsabile area lavoro Legacoop), Silvana Frau (Responsabile turismo Legacoop), Ignazio Ganga (segretario regionale Cisl ), Michele Orlandi (Conad), Tonino Tanda (Isolex).

Sabato 5 novembre

– Ore 10.00

Apprendimento cooperativo, avvia i lavori Daniela Schirru (Legacoop Cagliari). Partecipano Roberta Trovarelli (responsabile progetto Bellacopia), Francesco Feliziani (Direttore generale ufficio scolastico regionale), Luisa Zedda (Isforcoop), Stefano Curati (Cooperativa Infora), presidi scuole superiori Sardegna.