2 November, 2024
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Con un concerto dal titolo “Next tango” sabato 17 agosto a Iglesias cala il sipario sui Tramonti di Porto Flavia, la rassegna organizzata dall’associazione Anton Stadler nel suggestivo scenario dove l’archeologia industriale s’incontra con un panorma naturale mozzafiato.

L’appuntamento è alle 20,30, quando salirà sul palco il Novafonic quartet (formato da Fabio Furìa, bandoneon, Walter Agus, pianoforte, Gianmaria Melis, violino, Giovanni Chiaramonte, contrabbasso), formazione che regalerà una serata costruita sulle note, tra gli altri, di Fernando Otero, Astor Piazzolla, Juanjo Mosalini e dello stesso Fabio Furìa. La serata proporrà un repertorio trasversale capace di trascendere dal tango stesso, proiettandolo verso una dimensione contemporanea e priva di etichette.

Non solo musica: per chi lo volesse, prima del concerto sarà possibile partecipare a una visita guidata al sito minerario a prezzi scontati, curata dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente (info e prenotazioni al numero 0781 274507 – 348.3178065). Da Iglesias al sito minerario è inoltre disponibile un servizio di bus navetta.

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Sono due italiani, Gianni Iorio e Matteo Casula, i vincitori della prima edizione del Concorso internazionale di composizione per bandoneòn “Heinrich Band”, organizzato dall’associazione Anton Stadler e dall’Accademia internazionale del bandoneòn, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “G.P. da Palestrina”.

Nei giorni scorsi la giuria internazionale presieduta da Juanjo Mosalini (compositore e docente di bandoneòn nel Conservatorio di Parigi “Genevilleurs”), ha concluso le operazioni di valutazione delle opere arrivate nei mesi scorsi da tutto il mondo.

Gianni Iorio, foggiano, già vincitore di prestigiosi premi nazionali e internazionali sia come pianista che come bandoneonista, si è aggiudicato la vittoria nella categoria “Opere per trio, per quartetto o per quintetto o per bandoneòn e quartetto d’archi”.

Matteo Casula, nato a Iglesias, pianista e compositore diplomato nel Conservatorio di Cagliari, che ha vanta già la partecipazione a importanti concorsi pianistici in cui si è sempre classificato alle prime posizioni, ha vinto nella categoria “Opere per bandoneòn solo e altro strumento” e si è aggiudicato anche il premio speciale “Compositore under 35”, messo in palio dalla fabbrica tedesca di bandoneòn “Bandonion Fabrik”.

Nessun vincitore, invece, nella sezione “Opere per bandoneón e orchestra d’archi o orchestra da camera”, in cui i partecipanti non sono riusciti a raggiungere il punteggio minimo richiesto. Sono andate comunque delle menzioni speciali a Francesco Venerucci, Giulian Graciano, Leonardo Terrugi e Omar Khoan.

Oltre che da Juanjo Mosalini, a far parte della giuria sono stati Fabio Furìa, direttore artistico dell’Accademia internazionale di bandoneòn, Emilio Capalbo, docente di composizione nel Conservatorio di Cagliari, Yvonne Hahn, docente di bandoneòn nel Conservatorio du Grand Avignon.

«Non mi aspettavo una così alta partecipazione, visto che si tratta della prima edizione del concorso – dice il direttore dell’Accademia internazionale di bandoneòn Fabio Furìa, che è anche docente nel Conservatorio di Cagliari –. Le opere arrivate sono state tutte di altissimo livello e la giuria è riuscita a lavorare con grande armonia e serenità».

«Questo concorso dà sostanza al Bandoneòn che il nostro Conservatorio ha deciso di valorizzare – afferma il direttore del “Palestrina”, Giorgio Sanna – Tale percorso è stato favorito anche dal grande lavoro svolto da Fabio Furìa che in questi anni è riuscito a stimolare l’utenza tanto da portare ad iscriversi da noi decine di studenti. Ci auspichiamo che questo Concorso possa ancor più favorire la conoscenza e lo sviluppo a Cagliari della cultura del Bandoneòn. Come non essere orgogliosi, inoltre, del premio ottenuto dal nostro validissimo studente Matteo Casula, tale risultato conferma la già consolidata tradizione e l’ottimo livello della nostra scuola di Composizione.»

Il concorso, intitolato all’inventore del bandoneòn, nasce con l’obiettivo di rinnovare e arricchire il repertorio dello strumento che ancora oggi viene associato quasi sempre al genere tango, senza tener conto del fatto che si tratta invece di uno strumento estremamente versatile, adatto a infiniti generi musicali.

Il concorso è stato organizzato con il patrocinio della Fondazione di Sardegna e della Bandonion Fabrik di Klingental.

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Il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, insieme all’associazione culturale Anton Stadler e all’Accademia internazionale del bandoneòn, lancia il primo concorso al mondo dedicato alla composizione per questo strumento.

La competizione (intitolata a Heinrich Band, l’inventore del bandoneòn) si rivolge a composizioni per bandoneòn solo e per bandoneòn e altre formazioni cameristiche, con l’obiettivo di rinnovare e arricchire il repertorio dello strumento.

Nonostante negli ultimi anni l’attenzione verso il bandoneon sia enormemente cresciuta, esso viene associato quasi sempre al genere tango, e non si tiene conto del fatto che si tratta invece di uno strumento estremamente versatile, adatto a infiniti generi musicali: dalla classica al jazz, sino alla musica contemporanea.

Da qui l’idea di un concorso che, richiamando l’attenzione di musicisti da tutto il mondo, possa far nascere un nuovo repertorio, capace di dare nuovo respiro alla letteratura bandoneonistica attuale, innovandola ed arricchendola, senza rinnegare le sue origini.

Sono tre le categorie a cui il Concorso internazionale “Heinrich Band” si rivolge: Opere per bandoneón e orchestra d’archi o orchestra da camera; Opere per trio, per quartetto o per quintetto o per bandoneòn e quartetto d’archi; Opere per bandoneòn solo e altro strumento tra chitarra, violino, violoncello, clarinetto, sassofono, flauto.

Possono partecipare compositrici e compositori di qualsiasi età e nazionalità.

Un premio speciale è riservato ai compositori under 35.

I lavori vanno presentati alla segreteria del concorso entro il 30 novembre 2018, accompagnati da un testo (in italiano o inglese) che illustri l’idea che sta alla base dell’opera.

A scegliere i vincitori per ciascuna sezione sarà una giuria internazionale presieduta da Juanjo Mosalini, compositore e docente di bandoneòn nel Conservatorio di Parigi “Genevilleurs” ed erede della tradizione musicale argentina, Emilio Capalbo, docente di composizione nel Conservatorio di Cagliari, Yvonne Hahn, docente di bandoneòn nel Conservatorio du Grand Avignon, Fabio Furìa, docente di bandoneòn nel Conservatorio di Cagliari e direttore artistico dell’Accademia Italiana del bandoneon, Victor Hugo Villena, docente di bandoneòn nel Conservatorio CODARTS di Rotterdam.

 

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Con un concerto che proporrà un approccio unico al tango, superando quello del passato, domani (domenica 27 agosto), a Calasetta, si conclude l’ottava edizione di “ARTango&jazz festival”, manifestazione organizzata dall’associazione Anton Stadler per esplorare il tango in tutte le sue sfaccettature.

L’appuntamento è alle 22.00 nella piazza della suggestiva Torre Sabauda con l’attesissima esibizione del Mosalini – Taruggi Quartet che proporrà il concerto “Chamyuio”.

Musiche scritte dal contrabbassista Leonardo Teruggi e da Juanjo Mosalini, bandoneonista argentino figlio d’arte e in questi giorni a Calasetta come maestro della terza edizione della Masterclass internazionale di bandoneon e prassi stilistica del tango ( inserita tra le iniziative di ARTango), “Chamuyo” vede distillare nel repertorio del quartetto le radici, i colori, gli accenti espressivi e ritmici del tango tradizionale per proporlo in una veste rinnovata, mostrando un’Argentina decisamente cosmopolita.

Accanto a Juanjo Mosalini e Leonardo Teruggi ci saranno Sébastien Surel (violino) e Romain Descharmes (pianoforte).

L’ingresso è libero e gratuito.

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Masterclass di bandoneon, milonghe sotto le stelle, concerti di alcuni tra i più apprezzati rappresentanti di tango al mondo. Dal 22 al 27 agosto Calasetta ospita l’ottava edizione di “ARTango&jazz festival”, manifestazione organizzata dall’associazione culturale Anton Stadler, sotto la direzione artistica di Fabio Furìa, pensata  per esplorare il tango in tutte le sue sfaccettature. Per l’occasione arriverà per la prima volta in Sardegna il bandoneonista Juanjo Mosalini, erede della tradizione musicale argentina e interprete appassionato dei principali compositori dell’inizio del XXI secolo. 

Sarà lui il maestro a cui è affidata la conduzione della terza Masterclass internazionale di bandoneon e prassi stilistica del tango, realizzata in collaborazione con l’Accademia italiana del bandoneon, in programma dal 22 al 25 agosto nel Centro velico di Calasetta.

Oltre alla masterlcass, che richiamerà nel Sulcis iglesiente bandoneonisti da tutto il mondo desiderosi di affinare la propria tecnica con un grande maestro, giovedì 24 agosto alle 20.00 la manifestazione proporrà anche uno stage di tango per principianti ed intermedi, con i maestri Antonello Pateri e Lucia Fiorillo. E alle 21,30, nella terrazza del Museo d’arte contemporanea, i preziosi consigli dati durante la lezione potranno essere messi a frutto nella serata “Milonga sotto le stelle”. Sabato 26 agosto alle 22, sempre al Macc, a esibirisi saranno invece gli allievi della Masterclass internazionale di bandoneon. Mentre domenica 27 agosto (alle 22.00 nella suggestiva piazza della Torre Sabauda), la chiusura della rassegna è affidata al concerto “Chamuyo” che vedrà sul palco Juanjo Mosalini insieme al suo quartetto composto da Leonardo Teruggi (contrabbasso), Sébastien Surel (violino) e Romain Descharmes (pianoforte).