Da giovedì 7 a sabato 9 dicembre, al Teatro delle Saline, la compagnia Akròama – nell’ambito della residenza artistico-creativa Living Macbeth, porta in scena “Farsa nera”.
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Giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 dicembre, alle 21.00, al Teatro delle Saline (piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari), la compagnia Akròama – nell’ambito della residenza artistico-creativa Living Macbeth, coordinata dal regista e direttore artistico, Lelio Lecis, porta in scena “Farsa nera”. Lo spettacolo è in cartellone per la “Stagione del teatro contemporaneo 2017”.
“Farsa Nera” è uno spettacolo di e con Valentina Capone e Andrea Cosentino. Lo spettacolo è una riscrittura, in chiave tragicomica e alla luce del Macbeth shakespeariano, di un fatto di cronaca nera, “la strage di Erba”. L’episodio sconvolse il Paese: la strage compiuta da Rosa Bazzi e Olindo Romano l’11 dicembre 2006 mise a nudo la fragilità di cittadini spesso ai margini delle consuete. Oltre la dinamica del delitto di coppia e le manifestazioni di follia a due, la cronaca nera è un pretesto per indagare sulla percezione del tragico oggi. Che cos’è il tragico? Come viene percepito nella nostra società? Ha ancora senso tentare di metterlo in scena? E cosa può il Teatro, di fronte all’autorappresentarsi ossessivo di un Reale che si manifesta nell’esibizione scandalosa di corpi martoriati e dettagli morbosi da parte dei media e della rete? L’argomento de la “strage di Erba”, ovvero la trama, si conosce dai mass media: Rosa Bazzi, maniaca di pulizie, silenzio e ordine, con il marito, il più mite e succube Olindo, massacrano la famiglia dei vicini del piano di sopra, compreso un bambino di tre anni, rei di disturbarli con i rumori più svariati a tutte le ore. Così descritta sembrerebbe una tragedia elisabettiana dalle tinte forti: la violenza usata sui corpi delle vittime, ampiamente illustrata da tv e giornali, che in questi casi non risparmiano particolari scabrosi.
Rosa Bazzi come Lady Macbeth, personificazione del male? Nel Macbeth ciò che avviene è un regicidio, si uccide per il potere e si perde il sonno per il rimorso. Qui, si uccide direttamente per dormire, per avere sonni tranquilli. Apparente inversione farsesca della tragedia, eppure a sua volta profondamente tragica. «Nella nostra tragedia contemporanea è questa insignificanza, questo niente al fondo delle storie degli uomini a venire prepotentemente in superficie. Del testo di Shakespeare – spiega Lelio Lecis – restano echi e frammenti che si insinuano tra interviste, confessioni, intercettazioni ambientali e telefoniche con dovizia di particolari inversamente proporzionali alla capacità di illuminare la porzione di male che è parte di noi».
Lo spettacolo deriva dalla residenza artistico creativa “Living Macbeth”, realizzata dalla compagnia Akròama e finanziato dalla Regione Sardegna e dall’Unione Europea. Progetto derivante dalla residenza artistico creativa “Living Macbeth” Finanziato dalla Programmazione unitaria 2014-2020. Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” – Programma di intervento 3 “Competitività delle imprese” Por Sardegna F.E.S.R. 2014/2020. Asse III. Bando ScrabbleLAB “Residenze artistico-creative in Sardegna”.
Il cast. In Scena Valentina Capone e Andrea Cosentino. Scena e costumi, Marco Nateri. Assistente scena e costumi, Noemi Tronza. Light design e direzione tecnica, Lele Dentoni. Video design, Stefano di Buduo (Aesop Studio). Effetti sonori, Valentino Carcassi. Fonica, Nicola Pisano. Assistente alla regia, Margherita Delitala. Maschera Pulcinella, Stefano Perocco di Meduna. Marionetta Antonin Artaud, Andrea Cosentino. Sarta, Mariana Axenti. Foto, Laura Atzori. Scenografia, Andrea Loddo Infissi.