22 December, 2024
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E’ stato inaugurato questa mattina, nei locali de La Fabbrica del Cinema, presso l’ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, è stato ufficialmente inaugurato il primo corso dedicato a “Sceneggiatura e paesaggio”.

Si tratta di un’iniziativa di alta formazione articolata in 12 masterclass, per lo sviluppo di progetti originali per il cinema e la serialità televisiva ispirati dai paesaggi della Sardegna e dalle storie delle sue comunità.

Il corso è stato presentato da Michele Casula, esperto in ricerche nel settore audiovisivo e rappresentante della società Clapbox, e dalla direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, a cui si deve l’ideazione e l’organizzazione dell’iniziativa. Gli incontri si svolgeranno fra novembre e febbraio, con il sostegno del comune di Carbonia, rappresentato al taglio del nastro dall’assessore alla cultura Sabrina Sabiu, insieme alla Fondazione di Sardegna e dal Centro Servizi Culturali, rappresentato dal Direttore Paolo Serra. Era presente anche Alberto Zonchello, segretario particolare dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.

A Carbonia l’avventura inizia con la prima lezione della produttrice esperta di sviluppo Daniela Masciale. In squadra anche il regista e sceneggiatore Andrea Magnani che terrà la masterclass di domenica 24 novembre e che, insieme a Daniela Masciale, svolgerà un ruolo da story coach, con la gestione di altri 4 appuntamenti cui si legherà il tutoring dei progetti sviluppati dai partecipanti.

Le altre 6 masterclass vedranno il coinvolgimento di professionisti di spicco del panorama audiovisivo nazionale, chiamati a condividere le esperienze creative del dialogo fra “sceneggiatura e paesaggio”.

Fra questi lo scenografo Giancarlo Basili, che raggiungerà Carbonia a metà dicembre dopo l’esperienza sul set della seconda stagione de “L’amica geniale”. Giancarlo Basili sarà accompagnato anche dal regista Marco Cruciani, che legherà alla tappa sarda una fase di location Scouting per il documentario sul cinema italiano visto dagli occhi della scenografia.

Terranno una lezione anche il regista Paolo Zucca, reduce dal successo de “L’uomo che comprò la luna”, lo sceneggiatore Filippo Gravino (“Veloce come il vento”, “Il primo re” e la serie in lavorazione “Romulus”), la regista Laura Lucchetti, che ha firmato e diretto in Sardegna il pluripremiato “Fiore gemello”, e lo sceneggiatore Salvatore De Mola, cui si devono gli adattamenti de “Il Commissario Montalbano”, il recente successo della fiction Rai “Imma Tataranni” e la scrittura, insieme a Gianfranco Cabiddu ed Ugo Chiti, de “La stoffa dei sogni”.

Il percorso si completerà con la condivisione dei risultati di un concept test – gestito dal team Clapbox con la collaborazione della società Ergo research – che misurerà il potenziale dei progetti sviluppati dai partecipanti presso campioni rappresentativi degli spettatori di film e serie tv.

Sono 18 gli autori finalisti, selezionati fra 33 candidati: Lucio Aru, Roberta Balestrucci, Maria Vittoria Durante, Marcello Lasio, Fabrizio Lo Bianco, Maria Elena Mallei, Luigi Manca, Pietro Martinetti, Elisa Meloni, Daniele Mocci, Andrea Pau, Simone Petrucci, Giovanni Davide Piras, Vanessa Podda, Alessandra Pusceddu, Andrea Rosas, Luca Sotgiu, Gabriele Tanda. Arrivano da diverse località della Sardegna e i progetti originali con i quali si sono candidati hanno ambientazioni che spaziano da Portoscuso al villaggio minerario di Ingurtòsu, all’isola de l’Asinara, a Tandalò, al complesso nuragico di Malchittu, da Siniscola alle spiagge della Baronia, ad Orgosolo, fino al colle di San Michele, con storie che attraversano generi ed epoche diverse: il banditismo dei primi del ‘700, lo sviluppo dei collegamenti interni all’isola dell’inizio dell’800, le lotte sindacali della prima parte del secolo scorso, il dopoguerra, il ’68 isolano, fino ai giorni nostri gettando uno sguardo verso il futuro prossimo.

                                               

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Il 1 e il 2 luglio ritorna il Bosa Animation Award, unico concorso in Sardegna dedicato al corto d’animazione e tra i pochissimi presenti in Italia. Per questa speciale sezione del Sardinia Film Festival, giunta alla quinta edizione, si contendono il primo premio corti provenienti da tutto il mondo, presentati in prima visione regionale.

L’iniziativa, che accoglie gli eventi e le proiezioni negli spazi dell’ex convento del Carmine, è organizzata dal Cineclub Sassari in sinergia con l’Amministrazione comunale di Bosa.

Lunedì la manifestazione prende il via, alle 18.00, in Sala convegni, con la prima parte del workshop “Laboratorio di lettura e scrittura del fumetto – per bambini e ragazzi”, a cura del Centro internazionale del fumetto diretto da Bepi Vigna. L’appuntamento è dedicato ai più giovani per introdurli nel mondo del “racconto per immagini”, con l’obiettivo di apprendere, in maniera semplice e immediata, quali siano gli step necessari alla creazione di una storia a fumetti per poi metterli in pratica.

Le proiezioni dei lavori in concorso si terranno alle 21.00, all’interno del chiostro. Sono in programma “Drachenhoehle”, dello svizzero Lynn Gerlach, “Ian, a moving story” dell’argentino Abel Goldfarb, “Sugarlove” dell’italiana Laura Lucchetti, “The good queue” dello spagnolo Roger Giménez, “Nightmare (Nachtmahr)” della colombiana Ana Maria Angel, “Kim” dei francesi Lucas Lermytte, Simon Krieger e Mathilde Dugardin, “Roundabout” dell’americano Noah Gavrich, “Goodbye Marilyn” dell’italiana Maria Di Razza, “La Noria” dello spagnolo Carlos Baena, “Limbo” di Soe Che e Zar Nwaye dalla Birmania, “The Svankhausen cas” della spagnola Lula Gomez, e Mani Rosse dell’italiano Francesco Filippi.

Il 2 luglio, alle 18.00, in Sala convegni si svolgerà la seconda parte del workshop a cura del Centro Internazionale del Fumetto diretto da Bepi Vigna. Contestualmente Luca Raffaelli presenterà il libro “Anime disegnate”, un volume che svela i misteri e le leggende dei disegni animati più popolari, andando nel dietro le quinte di quello che è ormai un immaginario comune. Luca Raffaelli, che è un giornalista, saggista e sceneggiatore, considerato tra i massimi esperti italiani nel campo dei fumetti e dell’animazione, nel testo spiega come si realizza un cartone animato seriale portandoci dentro le produzioni, da quelle della Warner & Co. a quelle televisive, da Braccobaldo ai Simpson e oltre fino agli anime.

Alle 21.00, negli spazi del Chiostro, riprenderanno le proiezioni dei corti provenienti da Spagna, Francia, Armenia, Estonia, Polonia e Italia. A fine serata la proclamazione del vincitore.