Dopo l’approvazione avvenuta nella seduta del 6 settembre scorso dell’idea progetto denominata provvisoriamente “Giba Borgo del Benessere” presentata dalla società “Ageing Servicy” onlus che prevede la realizzazione, nei terreni comunali di Campissa di circa 40 ettari, di una struttura socio-sanitaria e turistico residenziale a specifica vocazione per soggetti fragili, anziani e diversamente abili, la Giunta comunale di Giba, guidata dal sindaco Learco Fois, ha deliberato nella seduta del 3 ottobre la nomina della commissione paritetica con funzioni consultive e di orientamento che dovrà provvedere a predisporre gli atti per la concessione delle aree alla costituenda fondazione che dovrà essere composta dal “Comune di Giba” e dalla “Ageing Society” onlus.
Della commissione faranno parte tre membri nominati dal “Comune di Giba” e tre nominati dalla “Ageing Society” onlus.
Il Comune di Giba sarà rappresentato da:
• Ing. Giacinto Granella, assessore, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Giba;
• Ing. Giancarlo Scanu, dipendente ufficio tecnico del Comune di Giba;
• Ing. Barbara Mele, dipendente ufficio tecnico del Comune di Giba.
La società “Ageing Society” onlus sarà rappresentata da:
• Prof. Emilio Mortilla, nato a Palermo il 29.09.1946
• Geom. Serafino Vanni Lai, nato a Barisardo il 7.01.1939
• Prof. Ing. Giampaolo Siotto, nato a Comacchio il 26.04.1943
La partecipazione dei componenti di nomina comunale in seno alla presente commissione è a titolo completamente gratuito;
L’ampia area di circa 40 ettari sita nel Comune di Giba, in località Campissa, di proprietà comunale, si presta ad essere destinata all’accoglienza turistica e residenziale di anziani e disabili nello spirito di favorire un turismo, ma anche una residenzialità di lungo periodo, che sia accessibile così come delineato nel Piano d’Azione Europeo 2004/2010. L’insediamento, sebbene sia riferito ad un’utenza italiana, ha una valenza ed una vocazione internazionale riferendosi anche allo sviluppo del “turismo accessibile”. Il progetto, sposato in unica sinergia fra ente pubblico e soggetto non profit, ha sviluppato contemporaneamente anche ipotesi di insediamento di persone normodotate, diversamente abili ed anziane, sia affette da gravi patologie e quindi bisognevoli di ogni cura, sia sole e senza alcuna assistenza, certi di dover operare affinché a tutti sia garantita un’elevata qualità di vita e condizioni di autonomia ed integrazione che oggi appaiono difficili, se non impossibili ed onerose, nei grandi agglomerati urbani. Il complesso prevede estesi spazi e volumi dedicati all’aspetto assistenziale e riabilitativo, alla formazione per il supporto socio sanitario, alla presenza di botteghe artigianali e laboratori di formazione professionale, ad insediamenti residenziali in housing sociale, all’offerta di personale qualificato per gli ospiti che hanno bisogno di supporto familiare e di compagnia, alla disponibilità ad accedere a luoghi di aggregazione e ludici, alla possibilità di avere condizioni e strumenti per l’attività psicomotoria e riabilitativa, alla strutturazione di percorsi facilitati per il superamento delle barriere architettoniche. La possibilità, infine, di unità abitative a canone calmierato o housing sociale per tutti coloro che opereranno nelle strutture o che intendano trasferirsi in un habitat particolarmente idoneo per gli elevati standard di qualità ambientale, abitativa e di strutture di servizio.
L’iniziativa è destinata a produrre anche “reddito”, sia direttamente, sia con le attività indotte; da un calcolo abbastanza vicino alla realtà effettuato dai proponenti, potrebbero trovare spazio lavorativo diretto circa 200 ~ 300 unità ed indotto di circa 1.000 ~ 1.200 unità. Attraverso la formazione di uno specifico “programma urbanistico”verrà favorita la perfetta integrazione con l’abitato di Giba, affinché l’insieme possa diventare allo stesso momento di supporto e di riferimento allo sviluppo socio/economico dell’intero comprensorio intercomunale; bisogna, cioè, concepire un insieme di attività che si muovano attraverso le direttrici programmatiche, pianificatorie, progettuali, valutative ed applicative.
L’area coinvolta, nelle sue varie e successive fasi di sviluppo conterrà:
A – Turistico alberghiera
Hotel
Residence
Residenze in affitto (mini bougalow)
B – Attività ludiche, aggregative e sportive
Centro Eventi e di aggregazione sociale
Centro sportivo, Piscina
Campo Pratica di minigolf
Campo giochi
Percorsi di riabilitazione e per attività sportive
Bar / Discoteca
C – Residenzialità sociale
Residenzialità protetta e da scambio
Unità abitative a canone sociale – co housing
Unità abitative – housing sociale
D – Area socio-sanitaria
Centro di rieducazione e di riabilitazione nei vari possibili indirizzi
Centro Medico Polivalente
Centro integrato di controllo a distanza dei servizi sociali, sanitari e di sicurezza
E – Area Formazione Scuole di formazione tecnica e professionale teorico pratica per gli operatori in sanità e assistenti alla persona finalizzata al miglior uso delle nuove tecnologie
F – Centri di Attività e servizi
Attività produzione e distribuzione di energia
Attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani ed industriali
Centro manutenzioni, trasporti, viabilità
Centro controllo e sicurezza
G – Centro civico
Sportello Farmacia
Banca / Posta
Centro Commerciale
Studi professionali di servizio
Centro Direzionale
H – Fattoria Sociale
Unità per la residenzialità temporanea e la socializzazione
Magazzini attrezzature
Magazzini di stoccaggio prodotti
Allevamento piccoli animali da cortile.
Tutte le strutture di servizio e sociali saranno fruibili dagli abitanti del territorio. Le residenze fanno parte del sistema vocato alla residenzialità per soggetti anziani e diversamente abili e non saranno singolarmente vendibili per almeno 20 anni, come prescritto dalla legge 104. All’offerta residenziale sono connessi i servizi alla persona e l’assistenza socio-sanitaria. Sul territorio questi servizi creano una notevole quantità di lavoro specializzato e non (in media si considera un posto di lavoro ogni 4 anziani o disabili). Il Borgo sarà edificato secondo i più avanzati criteri di bio-architettura e con attenzione sia al risparmio energetico (si cercherà di realizzare l’autosufficienza energetica ed eventualmente la vendita a terzi di energia al fine di abbattere i costi anche per i residenti) che allo smaltimento dei rifiuti con il loro riutilizzo a fini energetici.
Una volta approvato il progetto “Borgo della Salute” sarà gestito da una Fondazione di scopo alla quale parteciperanno, oltre alla Onlus proponente, l’Amministrazione comunale e/o provinciale e regionale. Per la realizzazione delle opere, per la relativa gestione e manutenzione, la Fondazione si impegna a privilegiare l’indicazione di aziende e personale, ai vari livelli di qualificazione, operanti o residenti nell’area del Comune di Giba e limitrofi.