22 December, 2024
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Giornata fitta di impegni, domani (giovedì 23 agosto), a Nuoro Jazz. Alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”, dove martedì sono iniziate le lezioni del trentesimo Seminario jazz, prende il via (per andare avanti fino a sabato 25) la masterclass internazionale di Peter Bernstein: nel bagaglio di esperienze del chitarrista newyorkese, classe 1967, un centinaio di dischi compresa una quindicina da leader, collaborazioni con jazzisti come Lou Donaldson, Jimmy Cobb, Larry Goldings, Joshua Redman, Diana Krall, Dr. Lonnie Smith e apparizioni nei gruppi di Nicholas Payton, Sonny Rollins, Lee Konitz, Tom Harrell, tra gli altri.

Quattro diversi appuntamenti fanno da corollario alle attività didattiche. Il buongiorno si vede dal mattino con una nuova “Colazione Jazz” che, dopo quella di lunedì scorso al caffè I Grani, trova ospitalità, alle 9.00, al Grand Bazaar Cafè in via Satta: di scena, in questa occasione, un ensemble formato da quattro dei dieci musicisti che partecipano alla residenza dell’Intercultural Creation Session in corso a Nuoro (dal 16 al 30 di questo mese) nell’ambito dell’OJM, l’Orchestra Giovanile del Mediterraneo, e della rete Medinea (Mediterranean Network for Emerging Artists), che sostiene l’inserimento professionale di giovani musicisti dell’area del Mediterraneo. Si tratta di Ezgi Elkirmis (Turchia) alla darbuka, Leïla Soldevila (Francia) al contrabbasso, Aya El Dika (Libano) al canto, e Lucie de Saint Vincent (Francia) al pianoforte.

Da un caffè a un altro: al Tettamanzi, al civico 71 del corso Garibaldi, Enrico Merlin tiene alle 16.45 il primo dei suoi “Quattro passi nel jazz”, la serie di conferenze del musicista e musicologo (tra i massimi esperti di Miles Davis) incentrate sul tema del jazz come musica senza confini. Prossimi incontri venerdì 24 e sabato 25 sempre alla stessa ora e aperti gratuitamente al pubblico.

Alle 19.00 Nuoro Jazz entra per la prima volta a Casa Rosas, la gioielleria in via Lamarmora, cornice ideale per il concerto d’arpa di Ottavia Rinaldi: vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali, finalista (lo scorso giugno) al ventiduesimo Premio Internazionale “Massimo Urbani” di Camerino (il più importante concorso per solisti jazz italiano), l’arpista nata a Messina nel 1991 è è stata selezionata per far parte del gruppo dell’Intercultural Creation Session della rete Medinea che si sta tenendo in questi giorni a Nuoro.

Altre sonorità e atmosfere, alle 21.00, nel consueto concerto serale nei cortili del Museo del Costume; in programma “Lumină”, progetto ideato e prodotto su disco da Paolo Fresu con la sua etichetta Tŭk Music, che vede in scena cinque giovani musicisti: Carla Casarano alla voce, Leila Shirvani al violoncello, Marco Bardoscia al contrabbasso, William Greco al pianoforte e Emanuele Maniscalco alla batteria e alle percussioni. “Lumină” – come suggerisce il titolo – ruota intorno al tema della Luce, declinato in dieci composizioni musicali diverse, ognuna col titolo “Luce”, appunto, nelle diverse lingue del mondo. Fanno parte del progetto anche quattro testi originali sullo stesso tema, scritti da Erri De Luca, Lella Costa, Marcello Fois e Flavio Soriga, oltre a una poesia di Emily Dickinson. Il concerto, che due settimane fa è stato proposto anche a Berchidda nell’ambito del trentunesimo festival Time in Jazz, è organizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.

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Terza giornata di musica e altro ancora, domani, venerdì 10 agosto, a Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu che fino a giovedì 16 celebra la sua edizione numero trentuno tra la sua Berchidda ed altri sedici centri del nord Sardegna.

Si comincia alle 11.00, nella suggestiva cornice della stazione ferroviaria di Tempio Pausania, dove risuoneranno le note del piano del pianista svedese Jan Lundgren con la produzione originale “Biasi’s Lands”: una dedica a Giuseppe Biasi, uno dei nomi di spicco della pittura sarda del Novecento, che ha impreziosito con la sua arte alcuni ambienti della stazione inaugurata nel 1931. Il concerto sarà dunque un’occasione per ammirare i dipinti dell’artista nato a Sassari nel 1885, e per vedere, nella sala officine, alcuni macchinari ferroviari e un vagone d’epoca.

Mettendo sempre la sua straordinaria tecnica al servizio della musicalità, Jan Lundgren (classe 1966) è capace di integrare nel suo pianismo le più disparate influenze: che si tratti di musica classica contemporanea, dell’inesauribile tradizione del folk nordico o del pulsante ritmo del jazz, sa guidare l’ascoltatore in un viaggio alla scoperta – ora rilassata, ora di grande energia – dei suoi personalissimi paesaggi sonori. Il suo concerto alla stazione di Tempio Pausania si inserisce nell’ambito del progetto “JazzRail – I Luoghi del Jazz” sostenuto dal MIBACT che vede coinvolte in partenariato sette realtà associative no profit operanti nel settore della promozione del jazz in Italia: Ancona Jazz (Associazione Spaziomusica, Ancona), Fabbrica Europa (Fondazione Fabbrica Europa, Firenze), Il Volo del Jazz (Circolo culturale Controtempo, Cormòns), Locomotive Festival (associazione culturale musicale Locomotive, Sogliano Cavour), Novara Jazz (associazione culturale Rest-Art, Novara), Vicenza Jazz (associazione culturale Musica Moderna, Thiene) e Time in Jazz, appunto, come capofila.

Nel frattempo, a diverse miglia al largo delle coste isolane, si starà svolgendo un altro appuntamento che è ormai un “classico” del festival: il concerto a bordo della motonave della Corsica Ferries-Sardinia Ferries in viaggio da Livorno (partenza alle 8.00) verso Golfo Aranci (arrivo previsto alle 14.30), che si rinnova per la tredicesima volta grazie alla collaborazione della compagnia delle navi gialle. Ad accompagnare i passeggeri nella traversata del Tirreno, quest’anno, è la musica trascinante della Fanfaraï Big Band composta da musicisti francesi, algerini e marocchini che mescolano raï, chaabi, musica gnawa, ottoni jazz, afro-cubani e tzigani, riunendo nord e sud in una festosa traversata delle sponde del Mediterraneo. Una coinvolgente miscela di ritmi e suoni che la formazione di dodici elementi farà dilagare l’indomani sera (sabato 11 alle 21.30) a Cheremule, e nei giorni successivi alle 19.45 in parata nelle strade di Berchidda, prima di salire sul palco di piazza del Popolo, mercoledì prossimo, per la consueta festa di Ferragosto.

Nel primo pomeriggio di domani, venerdì 10 agosto, a Berchidda (ore 15.00), terzo appuntamento del progetto “Periferie Urbane” organizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”. I giovani musicisti under 35 del festival incontrano i migranti, la popolazione e il pubblico in un dialogo all’insegna dell’arricchimento culturale e, insieme, umano; questa volta, protagonista e animatore dell’incontro sarà il contrabbassista salentino Marco Bardoscia.

Alle 18.00, il festival approda a Bortigiadas, nella chiesa di San Nicola, con il trio ClarOscuro di Matteo Bortone, contrabbassista che si sta affermando a livello nazionale, e non solo, come strumentista ma anche come compositore e leader, in particolare dopo esser stato eletto miglior nuovo talento italiano del 2015 all’annuale referendum della rivista Musica Jazz. Con Enrico Zanisi al pianoforte e Stefano Tamborrino alla batteria, musicisti di forti capacità interpretative, il trio esplora il mondo delle risonanze, delle timbriche e dei ruoli delle voci, dando vita a una musica intimista, che si svela poco a poco, ora delicata, ora energica, ma sempre attenta all’interazione e all’ascolto.

In serata si torna a Berchidda per un fine di serata all’insegna di Calici di Stelle per la Notte di San Lorenzo al Museo del Vino, in cui è atteso alle 21.30 “Lumină”, progetto ideato e prodotto da Paolo Fresu con la sua etichetta Tŭk Music, che vede in scena cinque giovani musicisti: Carla Casarano alla voce, Leila Shirvani al violoncello, Marco Bardoscia al contrabbasso, William Greco al pianoforte e Emanuele Maniscalco alla batteria e alle percussioni. “Lumină” – come suggerisce il titolo – ruota intorno al tema della Luce, declinato in dieci composizioni musicali diverse, ognuna col titolo “Luce”, appunto, nelle diverse lingue del mondo. Fanno parte del progetto anche quattro testi originali sullo stesso tema, scritti da Erri De Luca, Lella Costa, Marcello Fois e Flavio Soriga, oltre a una poesia di Emily Dickinson. Il concerto (con biglietto a pagamento di 10 euro, che include anche una consumazione) è organizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.

Jan Lundgren