22 November, 2024
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Sarà Simona Molinari la madrina del 14° Premio Bianca d’Aponte, l’unico concorso in Italia dedicato alla canzone d’autore femminile, che si terrà ad Aversa il 26 e il 27 ottobre 2018.

L’annuncio è stato dato nel corso della serata romana del “Premio Bianca d’Aponte in tour”, un trittico di appuntamenti per presentare il nuovo bando di concorso del Premio. Iniziato a Milano il 7 marzo, il piccolo tour si concluderà il 9 aprile a Napoli con un evento speciale al teatro Piccolo Bellini, dove verrà anche annunciato il nome del nuovo direttore artistico dopo la scomparsa, un anno fa, di Fausto Mesolella che ha diretto il Premio sin dalla sua nascita.

Simona Molinari, napoletana di nascita, è una cantante e compositrice di grande rilievo della scena jazz e elettro-swing italiana. Due volte al Festival di Sanremo, vanta numerose collaborazioni con artisti di calibro internazionale come Al Jarreau, Gilberto Gil, Andrea Bocelli, Lelio Luttazzi, Fabrizio Bosso e Danny Diaz. Ha appena pubblicato il nuovo singolo ‘Maldamore’.

Il suo nome si aggiunge a quello delle altre prestigiose madrine del d’Aponte, come Paola Turci, Irene Grandi, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Nada, Elena Ledda, Petra Magoni, Rachele Bastreghi, Andrea Mirò, Rossana Casale, Mariella Nava, Fausta Vetere e Brunella Selo.

Saranno proprio queste ultime due le protagoniste, insieme ad alcune delle passate finaliste del Premio, della tappa partenopea del d’Aponte in tour, in programma il 9 aprile. Una serata tutta al femminile che vedrà sul palco anche Momo e Federica Morrone (vincitrici del d’Aponte nel 2009 e nel 2017), Fede ‘N’ Marlen (Premio della critica ‘Fausto Mesolella’ 2017), Lea, Katres e Alfina Scorza (tutte premiate negli anni scorsi). L’evento è realizzato da BeQuiet, un progetto nato nel 2012 da un’idea dell’artista Giovanni Block, che ha intercettato l’esigenza di creare attorno alla canzone d’autore partenopea un vero e proprio circuito, fatto non solo di pubblico, ma anche di addetti ai lavori e appassionati. 

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Quarta e conclusiva giornata domenica 1 ottobre, a Cagliari, per “Forma e Poesia nel Jazz”, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, quest’anno alla sua edizione numero venti. 

I cancelli dell’ex Manifattura Tabacchi si aprono in mattinata alle 10.30 per i primi appuntamenti in scaletta: il laboratorio per bambini “Suoni dalla Natura“, a cura dell’associazione culturale Spazio per Tempo (posti già esauriti), e il secondo incontro dedicato al mondo del sassofono con il musicista e collezionista Attilio Berni: nell’occasione si potranno ammirare alcuni tra gli esemplari di sax più rari e interessanti.

Completato il cammino attraverso la storia del jazz nella quarta conferenza del musicista e musicologo Enrico Merlin, in programma alle 18.00, spetta a Manuel Magrini il compito di aprire con il suo piano solo, alle 19.00, l’ultima serie di concerti (ingresso a 18 euro). Classe 1990, il pianista umbro è uno dei più promettenti talenti, come certifica anche il premio “Lelio Luttazzi” che gli è stato assegnato lo scorso giugno in qualità di migliore giovane pianista jazz italiano.

Il set delle 20.00 vede alla ribalta L’Extreme Quintet, formazione nata nel 2009 come quartetto “pianoless”, costituita cioè dai due strumenti a fiato – Claudio Corvini alla tromba e Sandro Satta al sax contralto – con Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Gianni Di Renzo alla batteria: una formazione senza il supporto, dunque, di uno strumento armonico, seguendo una tradizione ben collaudata nel corso della storia del jazz. In questa occasione, il quartetto originale si presenta come quintetto con la partecipazione del chitarrista cagliaritano Giorgio Murtas, l’ideatore, nel 1996, di “Forma e Poesia nel Jazz2. 

Gran finale alle 21.30 con uno dei concerti più attesi della rassegna: protagonista il quartetto di Fabrizio Bosso che fa tappa con il suo lungo tour “State of the Art” in cui il trombettista torinese, nome di primissimo piano del panorama jazzistico italiano, è affiancato dal pianista Julian Oliver Mazzariello, dal batterista Nicola Angelucci e dal contrabbassista Jacopo Ferrazza (freschissimo reduce, dunque, dal precedente impegno con l’Extreme Quintet). “State of The Art” è il titolo di un doppio album live uscito lo scorso aprile per la Warner Music e registrato dal vivo durante i concerti del quartetto a Roma, Tokyo e Verona. Esplorando le infinite possibilità del suo modo di fare musica, grazie al confronto costante con i musicisti che ormai da tempo condividono con lui il palco, Fabrizio Bosso- quarantaquattro anni da compiere il prossimo novembre – raggiunge qui la sua più completa e matura espressione artistica, sia in qualità di musicista che di compositore.

 

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La crema dei nuovi cantautori italiani si ritroverà sabato 30 settembre al Mei di Faenza per “Il Premio dei Premi”, un contest che riunisce i vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati a cantautori scomparsi. Ogni artista eseguirà un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana, da Pierangelo Bertoli a Fred Buscaglione, da Bruno Lauzi a Fausto Mesolella, da Lelio Luttazzi a Mia Martini, da Sergio Endrigo ad Andrea Parodi, sino a Luigi Tenco. Una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che li stanno sostituendo.

L’appuntamento è alle 20 al Teatro Masini di Faenza. Saliranno sul palco: Mezzania per il Premio Bertoli, Roberta Giallo per il Premio Bindi, i Blindur per il Premio Buscaglione, Giulia Mei per il Premio Cesa, Sighanda per il Premio d’Aponte, i Tamuna per il Premio De André, Guido Maria Grillo per il Premio Lauzi, Carmen Ferrari per il Premio Luttazzi, Rusty per il Premio Mia Martini, i Pupi Di Surfaro per il Premio Andrea Parodi.

Il vincitore si aggiudicherà un premio in denaro più un pacchetto promozionale a cura dell’Altoparlante e uno spazio promozionale nei canali del Mei.

A decidere il vincitore sarà una nutrita giuria composta da addetti ai lavori come Alberto Salerno (Officina della musica e delle parole), Tino Silvestri (manager), Matteo Zanobini (Picicca), Michele Lionello (Voci per la libertà), Leopoldo Cavalli (Fonoprint), Daniela Esposito (Strategie di comunicazione), Giuseppe Marasco (Calabriasona), Massimo Roccaforte (Goodfellas). Con loro alcuni dei giornalisti aderenti al 2° Forum del giornalismo musicale, che si terrà il 30 settembre e 1° ottobre al Mei con incontri, corsi di aggiornamento, premiazioni e una assemblea finale. Si tratta di Roberta Balzotti, Tiziana Barillà, Giancarlo Bolther, Valentina Brunelli, Cinzia Canali, Giuseppe Catani, Piero Chianura, Luca D’Ambrosio, Elisabetta Malantrucco, Michele Manzotti, Claudia Marchetti, Vincenzo Martorella, Marco Messineo, Nello Pappalardo, Federico Savini, Alessandro Sgritta, Francesco Spadafora, Dejan Uberti, Barbara Urizzi, Rossella Vetrano.

Il Premio dei Premi è realizzato con la consulenza artistica di Enrico Deregibus.

Nella serata si esibiranno in veste di ospiti Daniele Isola, Braschi, Gianluca Secco e Leo Folgori, mentre Brunori Sas sarà premiato dal Mei con il Pimi 2017 come Artista indipendente dell’anno. Ingresso gratuito.

Il Mei, giunto alla 23ª edizione, si svolge dal 29 settembre al 1° ottobre a Faenza con un fitto programma, consultabile su www.meiweb.it .