Si svolgerà domani, sabato 16 novembre, dalle ore 8.30, a Cagliari, presso l’Auditorium Antigori del Palazzo CIS in viale Bonaria, il convegno dal titolo “Il ritmo del pensiero percettivo: “Musicoterapia” nell’approccio medico riabilitativo”.
La giornata di studio èorganizzata dalla Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER), l’Istituto Europeo per la Ricerca la Formazione e l’Orientamento Professionale di Eccellenza per disabili ed emarginati (IERFOP), la Comunità Mondiale della Longevità (CmdL) con la collaborazione della Fondazione di Sardegna.
Il programma prevede la partecipazione di esperti e ricercatori a livello internazionale e sarà inaugurato dal presidente SIMFER, Mauro Piria e dal presidente IERFOP Onlus e CMdL Roberto Pili. Al convegno interverrà anche il presidente nazionale dell’Unione Ciechi d’Europa, Bachisio Zolo.
Alla conclusione dei lavori è prevista una performance musicale eseguita da strumentisti non vendenti e l’orchestra degli allievi della Scuola Secondaria 1° grado “Leonardo Alagon” di Oristano.
L’Aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu ha ospitato ieri sera la presentazione del libro “L’ultima Spagna”, di Pietro Soddu, ex presidente della Regione Sardegna. L’incontro, moderato dal sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, ha visto la partecipazione dell’autore, dei giornalisti Giacomo Mameli ed Anthony Muroni, e del deputato del Partito Democratico Francesco Sanna.
“L’ultima Spagna” è il terzo libro di Pietro Soddu, dopo “Il Regno e l’azzardo” e “A mala gana”, sulle vicende dei sardi nella storia. «Racconta i due secoli e mezzo della Sardegna spagnola, tra il 1478 e il 1720. È proprio dopo la sconfitta di Leonardo Alagòn e la definitiva scomparsa delle ambizioni d’indipendenza che la Sardegna si può considerare a tutti gli effetti spagnola, cioè parte integrante della Spagna di allora, formata sul vecchio nucleo aragonese-catalano e dalla Castiglia, che diventerà poi egemone. Una Sardegna sempre oscillante tra autonomia e integrazione, che parla spagnolo e sardo, che si proclama nazione ma esprime piena fedeltà al re. Una storia difficile da raccontare senza introdurre qualche elemento di fantasia letteraria, secondo una libertà propria della struttura narrativa, che si fonda sulla storia, però la arricchisce di personaggi e di fatti inventati ma possibili, coerenti alla realtà anche se non esistiti».
Il dibattito si è sviluppato sulla condizione di sottomissione verso gli invasori o i potenti di turno in cui si è sempre trovata la Sardegna nell’arco dei secoli, come emerge molto bene negli spezzoni di interventi di Pietro Soddu, Anthony Muroni e Giacomo Mameli che abbiano registrato e vi proponiamo e, inevitabilmente, ha poi spaziato anche sull’attualità, sull’operato dell’attuale Giunta regionale, giudicato in termini assai negativi, indirettamente da Pietro Soddu e più direttamente da Giacomo Mameli, che ha definito la Giunta Pigliaru la peggiore dal 1948 ad oggi, ed Anthony Muroni.
Nel corso del dibattito, tra gli altri, è intervenuto il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis, Gianfranco Trullu, sindaco di Perdaxius.
Pietro Soddu, nato a Benetutti il 19 giugno 1929, laureato in Legge, è stato eletto 7 volte presidente della Regione, un record difficilmente superabile, ed è stato un esponente di primissimo piano del mondo politico sardo per diversi decenni. Ha ricoperto diversi incarichi sia di partito, nella Democrazia Cristiana, sia nelle istituzioni (deputato, consigliere regionale per cinque legislature dal 1961 – a soli 32 anni – al 1983, assessore regionale della Sanità, della Rinascita, dell’Industria e delle Finanze, presidente della provincia di Sassari).
Oggi, a 87 anni, uomo di grande cultura, conserva una grande lucidità e, lasciata ormai da anni la politica attiva, si dedica alla scrittura.
«La Giunta regionale snatura Sa Die de Sa Sardigna per dedicare la festa del popolo sardo ai migranti. Una ricorrenza così importante che richiama l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con la cacciata dei piemontesi, dovrebbe essere dedicata al ricordo degli eroi isolani come Giovanni Maria Angioy, Eleonora D’Arborea, Leonardo Alagon, il premio nobel Grazia Deledda, Sebastiano Satta, Emilio Lussu che hanno contribuito a dare dignità al popolo sardo con un alto valore di attaccamento all’Isola.»
A dirlo è Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale.
«Si dimostra la scarsa sensibilità verso un popolo che è in grave sofferenza economica e sociale, che come nel passato tenta di liberarsi dalle difficoltà e dalle imposizioni dall’alto», aggiunge Gianluigi Rubiu, sottolineando che «la scelta della Giunta appare un ulteriore schiaffo, visto che l’evento sarà celebrato alla presenza del presidente della Corsica Gilles Simeoni e dei rappresentanti dell’esecutivo isolano. Sarebbe stata una decisione azzeccata dedicare la giornata ai popoli del mare – conclude Gianluigi Rubiu – invece di intitolare la festa ai migranti che, pur riconoscendo lo spirito umanitario dell’iniziativa, non hanno nessuna radice in Sardegna».