21 November, 2024
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Dodici immagini rappresentative dell’Arcipelago ad accompagnare mese dopo mese lo scorrere delle stagioni e del nuovo anno: è pronto il calendario 2018 del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Realizzato grazie al contributo ed al coinvolgimento di oltre quaranta appassionati fotografi dell’Arcipelago che hanno aderito volontariamente all’avviso pubblico bandito dal Parco, il calendario rappresenta uno strumento di coinvolgimento per i tanti amanti della fotografia che tutti i giorni vanno alla scoperta di angoli rappresentativi delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche dell’Arcipelago; delle 130 foto pervenute ne sono state selezionate 13: una per ogni mese più la copertina, la distribuzione partirà nei prossimi giorni con alcune importanti novità.

«Abbiamo fatto una scelta molto precisa – sottolinea il commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri – abbiamo scelto di coinvolgere la comunità e i tanti appassionati di fotografia nella realizzazione di un prodotto importante per la comunicazione dell’Ente. Abbiamo avuto un’adesione significativa e qualificata, ringraziamo gli autori che hanno mandato le loro immagini e chiediamo scusa per non aver potuto accontentare tutti, ma chiaramente abbiamo dovuto fare delle scelte. Il calendario è un piccolo dono di Natale che l’Ente rivolge alla comunità di La Maddalena.»

Sulla scia del coinvolgimento e della partecipazione dei tanti appassionati di fotografia a partire da quest’anno cambiano le modalità di distribuzione del calendario alle famiglie: saranno i bambini delle scuole elementari a portare nelle case il calendario del Parco, coinvolti in una nuova operazione di scambio e di promozione. L’Ente intende proporre alle scuole elementari di La Maddalena l’iniziativa: “Disegna il tuo Parco”, all’interno della quale i giovani maddalenini saranno chiamati a rappresentare con un disegno la loro idea di Parco. In cambio l’Ente distribuirà ad ogni bambino una copia del Calendario da portare a casa.

«Anche in questo caso vogliamo dare un segnale di apertura dell’Ente alla comunità, coinvolgendo le generazioni più giovani in un progetto che ci sarà utile per realizzare altro materiale promozionale del Parco – spiega il commissario Deri – proviamo a stimolare la creatività dei più piccoli e allo stesso tempo diamo loro la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza di vivere in un luogo speciale che merita di essere curato e protetto.»

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Altri due giorni di pulizia e raccolta rifiuti a terra e a mare promossi dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena in collaborazione con l’Amministrazione comunale di La Maddalena, la Capitaneria di Porto e la Ciclat. Protagonisti di questa edizione autunnale del “Green Days 2017”: 200 bambini delle scuole elementari e medie di La Maddalena che armati di sacchetti e guanti hanno messo ordine lungo il sentiero de “La Conigliera” che dal ponte di Caprera conduce verso la pineta grande in direzione di Stagnali. Accompagnati dalle guide, dagli educatori e dal personale del Parco i bambini hanno avuto modo di affrontare una lezione di educazione ambientale sul campo: il modo più efficace per imparare e acquisire sensibilità e cura verso il territorio. Hanno aderito all’iniziativa i bambini della 2ª E, ª F, 4ª E, 5ª E della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Moneta, i bambini della 2ª B e della 3ª A della Scuola secondaria dello stesso Istituto comprensivo e tutte le classi dell’Istituto San Vincenzo.

Nella parte a mare la giornata si è concentrata nella raccolta di rifiuti sui fondali in prossimità di Cala Villamarina, decine di pneumatici raccolti dal fondo del mare grazie alla collaborazione tra il personale del Parco, quello della Capitaneria di Porto di La Maddalena, dalla Blon di Palau e dai volontari della Protezione civile.

La manifestazione ha coinvolto anche tutti i volontari e le associazioni che hanno raccolto l’invito proveniente dall’Ente Parco: la Protezione civile, la compagnia di barraccelli di La Maddalena, e un nutrito gruppo di volontari che hanno ripulito i litorali di Cala Garibaldi, Cala Brigantina, Cala Andreani ed il tratto di strada asfaltata compreso tra il Forte Arbuticci e l’ingresso per il sentiero di Cala Coticcio.

«In questa seconda edizione del “Green Days 2017” abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione con un messaggio rivolto ai ragazzi di La Maddalena – spiega il commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri -. Coinvolgendo le scuole abbiamo trasformato un momento di pulizia in un’occasione di educazione ambientale sul campo. Ci ha fatto piacere la grande disponibilità delle scuole che hanno raccolto il nostro invito coinvolgendo quasi 200 bambini per questa giornata, il futuro dell’Arcipelago è il loro futuro e devono imparare a prendersene cura in prima persona.»

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Il progetto definitivo per gli abbattimenti degli abusi edilizi perpetrati intorno all’area prospiciente la Spiaggia Rosa in prossimità della casa del guardiano sull’Isola di Budelli è pronto per essere depositato presso l’Ufficio tecnico del comune di La Maddalena. Tutte le volumetrie aggiuntive prive di regolare concessione edilizia sviluppate in particolare durante il periodo di proprietà dell’Isola da parte della società immobiliare svizzera Gallura S.r.l. così come già più volte comunicato dall’Ente Parco: saranno abbattute. Il procedimento amministrativo, necessario per attivare in piena legittimità gli abbattimenti giunge alla fase conclusiva. Ricordiamo che interventi di questo tipo all’interno di un area Sic con i livelli di tutela e protezione previsti in particolare sulla Spiaggia Rosa vanno adeguatamente progettati e discussi con tutti i soggetti istituzionali competenti. Procedure lunghe e complesse che prevedono smaltimento di amianto ed eternit non possono essere ridotte a mera e sterile burocrazia ma sono necessarie per restituire piena legittimità ed efficienza all’azione della pubblica amministrazione nella gestione del patrimonio collettivo.

Abbattimento, smaltimento, ripristino e valorizzazione questa la sequenza di iniziative che impegnano l’Ente verso l’Isola divenuta patrimonio pubblico a seguito di una forte mobilitazione popolare e per volontà trasversale del Parlamento italiano che con un emendamento alla legge di stabilità 2014 scelse la strada dell’esercizio del diritto di prelazione nella difficile querelle relativa all’asta fallimentare avviata dal Tribunale di Tempio. Un bene oggi a disposizione di tutti che deve essere tutelato dalle brutture relative alle volumetrie abusive intervenute a danneggiare negli anni l’immagine dell’Isola. L’Ente Parco intende muoversi per una valorizzazione reale del bene che sappia coniugare tutela e fruizione controllata. I risultati dell’azione e dalle scelte prodotte nel corso di questa stagione sono alla studio in queste settimane con il monitoraggio dell’evoluzione della prateria di posidonia. I dati rilevati e in fase di analisi sembrano confortare la scelta del posizionamento dei campi boa che andranno certamente implementati per il futuro ma che hanno consentito di superare le difficoltà registrate in particolare durante la stagione 2015 durante la quale l’assenza di punti di ormeggio determinò un significativo danno ambientale in tutta l’area.

Occorre inoltre ricordare l’intervento per il recupero fitosanitario di un’area dalle dimensioni di 1,2 ettari ad est della Spiaggia Rosa. A seguito degli evidenti e progressivi fenomeni di deperimento generalizzato dei soprassuoli di ginepro, l’Ente Parco ha commissionato una ricerca scientifica alla sezione di Patologia vegetale ed Entomologia del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Dai risultati della ricerca è emerso che i popolamenti di ginepro fenicio sono gravemente attaccati da patogeni fungini. Il progetto di bonifica fitosanitaria dell’area è stato completato dagli Uffici competenti dell’Ente ed è pronto per la sua discussione in conferenza di servizi.

«Raccogliamo con estrema serenità le segnalazioni e gli appunti giunti attraverso gli organi di stampa nazionali in questi giorni, consapevoli dell’importante lavoro di programmazione e progettazione realizzato in questi mesi dagli Uffici competenti – spiega il Commissario straordinario dell’Ente Parco, il comandante della Capitaneria di porto, Leonardo Deri -. Gli abbattimenti degli abusi edilizi perpetrati ai danni della comunità verranno realizzati, le bonifiche fitosanitarie delle aree a rischio saranno completate, avvieremo la valorizzazione dell’Isola di Budelli come bene collettivo a disposizione di tutti. Disponibili a confrontarci anche con i più feroci critici dell’Ente e delle sue attività siamo a disposizione per un dibattito non strumentalmente polemico ma piuttosto utile a definire una visione strategica il più possibile condivisa che sappia restituire al ruolo pubblico una capacità di gestione efficace del proprio patrimonio ambientale.»

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Il traguardo del milione di euro di incassi derivanti dalla bigliettazione e dalle autorizzazioni è stato superato per la prima volta negli uffici dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena: un dato rilevante utile per capire i risultati di una stagione record per quello che riguarda il profilo economico degli incassi ma  che da solo non basta a spiegare il segno positivo posto innanzi ai principali rilevatori delle attività dell’Ente Parco. Oltre diecimila le autorizzazioni rilasciate, 39 le assunzioni di operatori stagionali impegnati a terra e a mare, 23 cale protette con il posizionamento di cavi tarozzati, 6 campi boa allestiti per l’ormeggio con il posizionamento di oltre 60 boe in tutte le isole dell’Arcipelago; questi i numeri principali dell’attività estiva promossa dall’Ente di via Giulio Cesare orientata innanzitutto alla tutela dell’immenso patrimonio ambientale dell’Arcipelago. Il programma definito dall’Ente prima della stagione estiva è stato sostanzialmente rispettato, determinando significativi risultati in termini di prestazioni ed efficienza nei risultati raggiunti.

Importanti i dati relativi alle assunzioni stagionali: undici addetti alla riscossione e undici conducenti nautici contrattualizzati per quattro mesi, 9 guide ambientali impegnate per tre mesi e distribuite nelle principali spiagge dell’Arcipelago altri due educatori ambientali destinati ai musei del CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera. Cinque  falegnami e un operaio impegnati per nove mesi a restituire agibilità alla sentieristica di Caprera e alla manutenzione delle strutture allestite a tutela dell’erosione costiera sulle principali spiagge del Parco. Relativamente alla sentieristica, gli uffici lavorano alla programmazione di nuovi servizi per la prossima stagione: tra tutti la realizzazione della cartellonistica 3D da posizionare all’ingresso di ciascun sentiero.

I numeri relativi agli incassi derivanti dalla bigliettazione e alle assunzioni non esauriscono le attività del Parco nel corso della stagione: dei quindicimila  posacenere da spiaggia realizzati in materiale riciclato, ne sono stati distribuiti undicimila in due mesi. Tredicimila le cartine tematiche in italiano, suddivise tra spiagge, sentieri, zonizzazione, flora e fauna. Novemilatrecento quelle in lingua francese e settemilacinquecento in inglese. Una distribuzione capillare, diversificata sulla base delle specifiche richieste e indicazioni fornite dai diversi operatori, avvenuta sin dall’inizio della stagione quando tutti i bed and breakfast e gli alberghi di La Maddalena hanno ricevuto una mail dal Parco per compilare la richiesta di materiale informativo.

Attenzione specifica è stata rivolta al tema dei “diversamente abili”: da un lato sostenendo le iniziative promosse da realtà locali come l’associazione “Acque libere”, dall’altro intervenendo in maniera operativa per rispondere ai bisogni di un’utenza con caratteristiche specifiche che devono essere soddisfatte. Il posizionamento delle due passerelle di accesso a mare sulle spiagge di Cala Conchiglia e Punta Tegge ha rappresentato un elemento qualificante dell’attività del Parco durante la stagione estiva. A queste iniziative si aggiungono le giornate di pulizia e di educazione ambientale “Green Days 2017” promosse in stretta collaborazione e coordinamento con tutte le principali istituzioni del territorio: Amministrazione comunale, Capitaneria di porto, Scuola Sottufficiali MM Movm Domenico Bastianini. L’iniziativa, nata nel mese di maggio vedrà un nuovo appuntamento fissato per i prossimi 13-14 Ottobre con altri due giorni di pulizia che coinvolgerà volontari.

«Si chiude una stagione positiva per l’Ente Parco: sono i numeri a confermare un potenziale enorme dell’Ente sia in chiave di rilancio economico a favore della comunità sia in chiave di tutela del patrimonio ambientale dell’Arcipelago – spiega il commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri – Ad inizio stagione abbiamo fissato alcuni obiettivi cardine che grazie all’impegno di tutto il personale sono stati ampiamente raggiunti. Abbiamo superato difficoltà e ritardi lavorando in collaborazione e coordinamento con tutte le istituzioni rappresentative del territorio. Probabilmente c’è ancora tanto da fare ma il Parco rappresenta una risorsa importante per l’Arcipelago.»

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Si è svolta nella terrazza del “Memoriale Giuseppe Garibaldi” presso il Forte Arbuticci sull’Isola di Caprera la presentazione del libro “I segreti di Garibaldi a Caprera” pubblicazione edita dalla casa editrice Taphros di Olbia nell’ambito della collaborazione tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, il comune di Milano, il Polo Raccolte Storiche e Case Museo, il Museo del Risorgimento di Milano e l’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”. L’iniziativa è stata promossa dall’Ente Parco e dall’Istituto Internazionale di studi Giuseppe Garibaldi nell’ambito della manifestazione realizzata dal Polo Museale della Sardegna: “La storia in dispensa – Gustosa narrazione delle imprese agricole del Generale”.

Guidati dal commissario straordinario del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena il Comandante Leonardo Deri, da Giuseppe Garibaldi pronipote dell’Eroe e Presidente dell’Istituto internazionale di studi Giuseppe Garibaldi e dall’autore della pubblicazione: lo storico Ludovico Pisani gli ospiti sono stati accompagnati in un viaggio alla scoperta dei dettagli meno conosciuti della vita dell’eroe risorgimentale sull’Isola di Caprera attraverso una nuova pubblicazione edita dalla casa editrice Taphros di Olbia che svela e riporta alla luce aspetti inediti della quotidianità dell’Eroe e del suo intenso rapporto con l’Isola di Caprera e in particolare con la natura, la terra e i suoi prodotti. Attraverso un’analisi dettagliata dei Diari dell’Eroe il ricercatore si è misurato in particolare nella definizione del rapporto tra l’eroe e l’Isola di Caprera, la sua fatica quotidiana per cercare di recuperare alla produttività agricola quel fondo granitico così difficile da gestire.

I Diari di Garibaldi, o meglio, i “Quaderni Agricoli – Pastorizi” conosciuti da pochi addetti ai lavori, non sono mai stati studiati nel dettaglio né riprodotti, almeno nelle parti più intriganti, come è stato fatto con questo studio promosso dall’Ente Parco di La Maddalena ed affidato all’Istituto Garibaldi grazie alla disponibilità del Museo del Risorgimento di Milano, dove, tra le carte del Fondo Emilio Curatolo, i Diari sono conservati. Questi piccoli quaderni redatti con un calligrafia minuta rendono perfettamente l’idea dell’estrema meticolosità che sempre caratterizzò Garibaldi e ci forniscono ulteriori sorprendenti notizie rispetto alla vita e alla quotidianità del vissuto di Giuseppe Garibaldi sull’Isola di Caprera.

La scelta di andare in stampa con i diari agricoli dell’eroe risponde all’esigenza di approfondire con contenuti inediti una parte non abbastanza conosciuta ma evidentemente fondamentale relativa alla presenza di Giuseppe Garibaldi sull’Isola di Caprera, sfogliando le pagine trascritte dei diari emerge un’attenzione specifica e una curiosità mai banale rispetto al rapporto con la natura e i suoi prodotti; sforzo di approfondimento non puramente intellettuale ma fisico e concreto ancora oggi misurabile e visibile all’interno di quell’area sui cui l’Ente Parco si è proposto di operare in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella valorizzazione degli “Orti di Garibaldi”. In queste pagine, attraverso una lettura agevole e ben curata, è possibile approfondire aspetti fondamentali e inediti di questo intenso rapporto di Giuseppe Garibaldi con la natura e con l’Isola di Caprera.

«Anche la pubblicazione e la presentazione di questo libro è un altro tassello del difficile lavoro di ricostruzione delle attività dell’Ente Parco che abbiamo portato positivamente a termine durante il corso di quest’anno – ha spiegato il commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri -. Avevamo la possibilità di mandare in stampa diverse pubblicazioni, abbiamo scelto di lavorare su questa per confermare l’importante rapporto di collaborazione con l’Istituto Garibaldi.»

«Una pubblicazione che svela una parte meno conosciuta del’Eroe – commenta il pronipote e presidente dell’Istituto internazionale di studi Giuseppe Garibaldi – frutto di una positiva collaborazione tra diversi soggetti istituzionali che hanno creduto nel progetto di raccontare un Garibaldi meno noto ma profondamente legato alla terra e alla natura dell’isola di Caprera.»

 

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Si è svolto con un ampio coinvolgimento dei ragazzi delle scuole di La Maddalena il seminario dal titolo “La citizen science e la ricerca in campo marino: uno strumento efficace per studiare le specie di cetacei nel loro ambiente naturale” organizzato dall’associazione SEA ME Sardinia onlus, dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di La Maddalena. Un’occasione di approfondimento scientifico che ha perfettamente raggiunto il suo obiettivo prioritario: coinvolgere la comunità locale e in particolare le generazioni più giovani rispetto all’importanza della ricerca in un territorio particolarmente ricco di biodiversità marina.

La ricercatrice Chiara Giulia Bertulli, principale relatrice del seminario ha guidato i ragazzi alla scoperta della sua personale esperienza di indagine sui mammiferi marini coinvolgendoli in un appassionante viaggio fotografico intrapreso tra Inghilterra, Norvegia, Islanda, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti provando a spiegare i contenuti organizzativi e scientifici della “citizen science” che coinvolge direttamente i cittadini e le comunità locali  nella raccolta di dati scientifici, tecnica utilizzata da anni anche in Sardegna da SEA ME Sardinia. La dottoressa Bertulli, impegnata da diversi anni nella ricerca e nella conservazione dei mammiferi marini, ha studiato principalmente il comportamento, l’abbondanza delle popolazioni, i parametri sociali e sanitari e gli impatti indotti dal cambiamento climatico sulla distribuzione e sul movimento stagionale delle popolazioni costiere di cetacei nell’Oceano Atlantico settentrionale. La ricercatrice si è occupata inoltre dello sviluppo e dell’evoluzione dei modelli di colorazione nei mammiferi marini e della loro utilità nel determinarne la specie, il sesso, l’età e l’affiliazione della popolazione.

L’iniziativa, nata grazie alla collaborazione tra Ente Parco e SEA ME Sardinia che opera nel campo della ricerca sui cetacei e nell’educazione ambientale e patrocinata dall’Amministrazione comunale di La Maddalena, è stata ancora una volta l’occasione per fare il punto sulla specificità dell’Arcipelago rispetto alla sua adesione alla carta di partenariato: “Santuario Pelagos” un’area marina protetta di 87.500 km² nata da un accordo tra l’Italia, Principato di Monaco e Francia per la protezione dei mammiferi marini: «Compito del Parco – ha spiegato il commissario straordinario Leonardo Deri ai ragazzi presenti nella sala del Consiglio comunale – è quello di coinvolgere il mondo dell’associazionismo con iniziative di sensibilizzazione come questa, in grado di trasferire la consapevolezza di vivere in un ambiente privilegiato con caratteristiche che meritano politiche di tutela e un coinvolgimento costante anche dei cittadini».

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Distribuite nelle principali località dell’Arcipelago, otto guide selezionate dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena accompagneranno i visitatori che in queste settimane andranno alla scoperta dei valori ambientali, paesaggistici e culturali che caratterizzano il territorio del Parco. Sull’Isola di Caprera: in prossimità del sentiero che conduce a Cala Coticcio e quello in prossimità di Cala Portese (Due Mari), sull’Isola di Budelli all’ingresso della Spiaggia Cavalieri e del sentiero che conduce alla spiaggia Rosa, sull’Isola di Santa Maria e a Spargi le otto guide accompagneranno i visitatori alla scoperta dell’Arcipelago e delle sue peculiarità.

Attraverso il lavoro svolto dalle Guide Ambientali Escursionistiche (GAE) l’Ente Parco, coerentemente con le proprie finalità istitutive: quali la tutela, la conservazione e la valorizzazione del territorio, vuole promuovere un’offerta turistica finalizzata a condurre i visitatori a una fruizione consapevole delle bellezze dell’Arcipelago, unendo la sensibilizzazione sui temi della conservazione e del rispetto delle risorse ambientali alla conoscenza del territorio, del paesaggio e delle sue peculiarità. Il lavoro del personale assunto si incentrerà sullo svolgimento di attività di educazione ambientale, accoglienza, sensibilizzazione e animazione ambientale finalizzato alla divulgazione delle nozioni di tutela ambientale, alla informazione sulle prerogative e finalità del parco, alla indicazione di comportamenti corretti al fine di preservare la ricchezza dell’ambiente naturale di riferimento.

«Anche questo è un servizio importante che l’Ente Parco mette a disposizione degli ospiti dell’Arcipelago – spiega il commissario straordinario Leonardo Deri -. La presenza di personale qualificato, regolarmente iscritto all’albo regionale, adeguatamente formato al servizio di accoglienza qualifica l’offerta turistica del territorio. Il personale che sta prendendo servizio in queste ore sarà immediatamente operativo e a disposizione nelle diverse spiagge individuate.»

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S’intitola “I segreti di Garibaldi a Caprera” la pubblicazione nata dalla collaborazione tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, l’Istituto Internazionale di studi “Giuseppe Garibaldi” curata dal ricercatore Ludovico Pisani per conto della Taphros editore che ha visto il coinvolgimento anche del comune di Milano, del Polo Raccolte Storiche e Case Museo e del Museo del Risorgimento di Milano. Una nuova pubblicazione che svela e riporta alla luce aspetti inediti della quotidianità dell’Eroe e del suo intenso rapporto con l’Isola di Caprera e in particolare con la natura, la terra ed i suoi prodotti. Attraverso un’analisi dettagliata dei Diari dell’Eroe il ricercatore si è misurato in particolare nella definizione del rapporto tra l’eroe e l’Isola di Caprera la sua fatica quotidiana per cercare di recuperare alla produttività agricola quel fondo granitico così difficile da gestire.

«I Diari di Garibaldi, o meglio, i “Quaderni Agricoli – Pastorizi”spiega Giuseppe Garibaldi, pronipote dell’Eroe e residente dell’Istituto internazionale di studi Giuseppe Garibaldi sono -conosciuti solo da pochi addetti ai lavori, non sono mai stati studiati tanto nel dettaglio né riprodotti, almeno nelle parti più intriganti, come invece è stato fatto con questo studio promosso dall’Ente Parco di La Maddalena ed affidato al nostro Istituto, grazie alla preziosa disponibilità del Museo del Risorgimento di Milano, dove, tra le carte del Fondo Emilio Curatolo, i Diari sono conservati. Questi piccoli quaderni redatti con un calligrafia minuta rendono l’estrema meticolosità che sempre caratterizzò Garibaldi e ci forniscono ulteriori sorprendenti notizie.»

«La scelta di andare in stampa con i diari agricoli dell’eroe risponde all’esigenza di approfondire con contenuti inediti una parte non abbastanza conosciuta ma evidentemente fondamentale relativa alla presenza di Giuseppe Garibaldi sull’Isola di Caprera – spiega il commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri -. Emerge, sfogliando le pagine trascritte dei diari, un’attenzione specifica e una curiosità mai banale rispetto al rapporto con la natura e i suoi prodotti; sforzo di approfondimento non puramente intellettuale ma fisico e concreto ancora oggi misurabile e visibile all’interno di quell’area sui cui l’Ente Parco si è proposto di operare in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella valorizzazione degli “Orti di Garibaldi. In queste pagine, attraverso una lettura agevole e ben curata, è possibile approfondire aspetti fondamentali e inediti di questo intenso rapporto di Giuseppe Garibaldi con la natura e con l’Isola di Caprera. Augurandoci di aver fatto cosa gradita a tutti i lettori e in particolare agli appassionati della vicenda umana di Giuseppe Garibaldi rilanciamo il nostro impegno per moltiplicare le occasioni di sviluppo e di crescita per la nostra comunità.»

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Sono i numeri a descrivere il cambio di passo registrato dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena in questa prima parte della stagione estiva 2017. Significative le percentuali di crescita in particolare per quello che riguarda il parallelo con i dati relativi alla stagione precedente, un importante segno positivo registrato in tutti i principali parametri di misurazione delle attività dell’Ente: introiti derivanti dalla bigliettazione a mare, introiti acquisiti dalla piattaforma di gestione online, attività di bigliettazione delle strutture convenzionate, equipaggi e personale stagionale assunto in tempi utili ad una corretta gestione delle iniziative, distribuzione del materiale informativo attraverso lo sportello informazioni dell’Ente Parco, l’Infopoint dell’Amministrazione comunale e le attività di partenariato con tutte le iniziative economiche private aderenti al circuito IAC – Isole amiche del Clima.

In termini percentuali colpisce un incremento totale superiore al 50% degli introiti derivanti da tutte le attività dell’Ente Parco rispetto all’annualità 2016. Alla data di chiusura del 31 Luglio la cifra incamerata dall’Ente è più che raddoppiata rispetto all’anno scorso e superiore del 30% rispetto all’annualità 2015. Cresce visibilmente l’importo derivante dalla bigliettazione a mare, con uno sviluppo significativo anche per quello che riguarda la riscossione tramite piattaforma informatica. Crescono gli importi derivanti dalle procedure autorizzative relative alle attività di noleggio e locazione, traffico passeggeri, diving e scuole di vela. Crescono i numeri ma crescono anche le attività e i servizi garantiti dall’Ente Parco ai fruitori del patrimonio ambientale dell’Arcipelago: ad esempio il posizionamento delle cime tarozzate su tutte le principali spiagge dell’Arcipelago per la tutela della balneazione e dell’ecosistema, delle boe di segnalazione in prossimità della Spiaggia Rosa sull’Isola di Budelli e su quella di Mortorio, passando inoltre per il ripristino dei sentieri e della segnaletica sull’Isola di Caprera. Di questi giorni il posizionamento delle passerelle per agevolare l’ingresso a mare per i diversamente abili in due litorali frequentatissimi delle isole di La Maddalena e Caprera a qualificare l’impegno dell’Ente per la fruibilità del patrimonio ambientale del Parco.

A qualificare in termini di prospettiva e di programmazione le attività dell’Ente l’adesione ai due progetti finanziati dall’Unione europea: G.I.R.E.P.A.M. relativo alla Reti ecologiche transfrontaliere e SICOMAR Plus relativo alla sicurezza della navigazione per la salvaguardia dell’ambiente marino sempre all’interno di un partenariato trasfrontaliero Italia/Francia.

«Sono i numeri a descrivere un oggettivo miglioramento delle attività e delle iniziative promosse dall’Ente Parco – spiega il commissario straordinario Leonardo Deri -. In questi mesi, abbiamo cercato di costruire con tutto il personale dell’Ente un percorso che ci mettesse in condizione di arrivare al culmine della stagione preparati per accogliere i turisti garantendo un efficiente sistema di riscossione del ticket d’ingresso ma anche una rete di informazioni e servizi capace di mettersi a disposizione delle esigenze dei visitatori. Allo stesso tempo abbiamo garantito possibilità occupazionali diversificate per i ragazzi di La Maddalena e della Sardegna venendo incontro ad una domanda di lavoro che  rappresenta un problema importante per la comunità locale. Fino a questo momento possiamo dire di aver lavorato seriamente, aspettiamo di chiudere la stagione per analizzare i dati e verificare punti di forza e di debolezza in grado di guidare l’Ente rispetto alle scelte future, aggiustando i possibili errori e valorizzando gli elementi positivi.»

 

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Il ministero dell’Ambiente ha approvato la delibera n. 21 dello scorso 14 giugno che mette ordine nel sistema tariffario relativo ai corrispettivi di ingresso e rilascio autorizzazioni nell’area marina del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Un passaggio obbligato quello disposto dal Commissario straordinario Leonardo Deri per cercare di riordinare la selva di indicazioni accumulate con il sovrapporsi di disposizioni precedentemente adottate.

Tutti i diportisti che accedono all’area marina dal 1 maggio al 31 ottobre devono pagare il ticket d’ingresso per contribuire al mantenimento degli standard di tutela ambientale entro il perimetro del Parco. Insieme ai diportisti, sono soggetti al pagamento di specifiche autorizzazioni anche i soggetti economici che operano con le loro attività a mare; tra le novità più importanti introdotte dal dispositivo approvato dal ministero dell’Ambiente: la regolamentazione del noleggio occasionale, che fino ad oggi non era disciplinato e l’applicazione del ticket anche per coloro che effettuano attività commerciali a mare (vendita di alimenti, souvenir o altra oggettistica); nella delibera del Commissario approvata dal Ministero è stato completamente eliminato il ticket relativo all’area terrestre, introdotto a partire dal 2014.

Le pressanti esigenze di tutela che interessano alcune spiagge sottoposte ad alto rischio di erosione hanno guidato i criteri di definizione delle nuove tariffe, in particolare per quello che riguarda il traffico passeggeri. Ridurre l’eccesso di pressione antropica dovuto agli sbarchi sulle isole ha portato l’Ente a rivedere completamente le regole che hanno disciplinato fino ad oggi questo settore. Per venire incontro alle richieste e alle necessità degli operatori economici che sono stati ascoltati nel corso di diversi incontri pubblici a partire dal mese di febbraio l’Ente ha articolato una proposta con quattro diverse opzioni:

Opzione 1: si effettuano esclusivamente soste al gavitello, l’importo da corrispondere per la stagione in corso sarà pari a zero, sulla base della reale portata dell’imbarcazione in ragione del fatto che nessuna pressione antropica viene scaricata sulle isole.

Opzione 2: si effettuano visite guidate nei sentieri e soste autorizzate al gavitello, si pagherà 3 euro a persona sulla base della portata del natante autorizzata dal Parco, anche in questo caso il criterio della pressione antropica definisce il contributo stagionale dovuto al Parco.

Opzione 3: stabilisce una sosta autorizzata con sbarco a terra e sosta al gavitello, 5 euro a persona sulla base della portata autorizzata dal Parco. In questo caso aumenta la tariffa stagionale dovuta all’Ente Parco in ragione della maggiore pressione antropica esercitata.

Per tutti gli operatori che non vorranno accettare le nuove regole e continueranno ad effettuare le due soste con sbarco a terra e le soste autorizzate al gavitello, è comunque prevista una quarta opzione che prevede il pagamento di un importo di 15 euro a persona sulla base della portata autorizzata dal Parco. Doveroso specificare che il contributo dovuto dalle imbarcazioni da traffico è valido per tutta la stagione.

«Sin dal mese di febbraio abbiamo avviato gli incontri con gli operatori del settore per verificare la possibilità di iniziare a sperimentare nuove strade per proteggere insieme il nostro territorio. Cercare di ridurre la pressione antropica esercitata sulle isole è stato il criterio guida per la formulazione del nuovo tariffario. Questo è il compito del Parco, tutelare il patrimonio ambientale dell’Arcipelago trovando con i portatori di interesse soluzioni condivise – spiega il commissario straordinario, Leonardo Deri -. Il principio che abbiamo deciso di perseguire in questa Delibera è proprio questo: disincentivare lo sbarco di turisti nelle spiagge dell’Arcipelago per proteggerlo e permettere anche alle generazioni future di goderne delle bellezze. Maggiore sarà l’affluenza creata con gli sbarchi dei turisti, maggiore sarà il prezzo che si andrà a pagare.»

Tutte le informazioni di dettaglio relative alle tariffe e alla modalità di pagamento sono reperibili sul sito web dell’Ente Parco o possono essere richieste all’Ufficio relazioni con il pubblico (URP) o all’Ufficio Autorizzazioni nei seguenti orari di apertura al pubblico da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30.