22 November, 2024
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Un gemellaggio che guarda al futuro della tutela ambientale e alla valorizzazione dell’Isola di Budelli quello promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena tra i ragazzi dell’Istituto comprensivo di La Maddalena e quelli della III B del “Quintino Sella”di Mosso promotori dell’iniziativa di crowdfunding “Non si sBudelli l’Italia” patrocinato dal WWF – Italia. Appuntamento fissato per il 22 maggio prossimo: tutti insieme i ragazzi avranno modo di sbarcare su quell’Isola che tanto ha rappresentato negli ultimi anni rispetto al dibattito nazionale sul patrimonio ambientale inteso come bene pubblico da custodire come patrimonio culturale a disposizione di tutti. Da un lato: i ragazzi di La Maddalena primi custodi di quel territorio che quotidianamente abitano e vivono, dall’altro le generazioni future che, ospiti di quello stesso territorio, vogliono continuare a fruire responsabilmente dell’Isola simbolo dell’Arcipelago.

I ragazzi avranno modo di conoscersi e confrontarsi sul futuro dell’Isola di Budelli e, guidati dagli educatori ambientali del Parco, avranno modo di scoprire i valori e le problematiche ambientali custodite all’interno dell’Isola sogno che affascinò l’immaginario cinematografico di Michelangelo Antonioni.

«L’Isola di Budelli è patrimonio pubblico per volontà del Parlamento che ha espresso la sua decisione in modo trasversale – spiega il comandante Leonardo Deri, Commissario straordinario del Parco – l’Ente Parco, che si trova investito della responsabilità della sua gestione, ha il dovere di costruire tutte le sinergie possibili perché il patrimonio ambientale in essa custodito sia valorizzato e reso fruibile compatibilmente con i delicati equilibri ecologici che lo contraddistinguono. Il gemellaggio tra la comunità locale rappresentata dai ragazzi delle scuole di La Maddalena e i ragazzi di Mosso è un passo in avanti chiaro in questa direzione, un’indicazione che vuole innanzitutto evidenziare una volontà di collaborazione e di apertura. A inizio anno ci siamo posti degli obiettivi: questo è uno di quelli, trovare il modo di coinvolgere la comunità locale rispetto al futuro del suo territorio e di Budelli in particolare, lasciando alle spalle polemiche e contrapposizioni. La speranza è che i ragazzi sappiano rappresentare in maniera chiara questa volontà conoscendosi e confrontandosi sui problemi dell’Isola.»

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Il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha approvato il Bilancio di previsione dell’Ente Parco: una notizia importante e positiva poiché il giudizio favorevole del Ministero arriva in tempi utili per procedere con le attività programmate.

Un bilancio di circa 5 milioni di euro con undici obiettivi prioritari fissati dalla Relazione programmatica del commissario straordinario Leonardo Deri. Valorizzazione dell’Isola di Budelli, organizzazione della stagione estiva, promozione del Parco e avvio di una campagna di merchandising, attività di monitoraggio scientifico e campagna di abbattimenti degli ibridi di cinghialexmaiale sulle isole di La Maddalena e Caprera. Alcuni di questi impegni infatti stanno prendendo corpo in queste settimane e, grazie all’approvazione del Ministero, si avrà la garanzia di poter procedere con l’avanzamento dei lavori con tutte le coperture finanziarie necessarie alla loro realizzazione.

«L’approvazione del bilancio da parte del ministero del Ambiente era un passaggio obbligato che siamo riusciti ad ottenere in tempi utili alla realizzazione degli obiettivi che ci siamo dati per questa annualità – commenta soddisfatto Leonardo Deri – a questo punto, possiamo procedere con le attività programmate, con le assunzioni del personale per la stagione estiva e con tutti gli impegni assunti per restituire all’Ente Parco una dimensione di efficienza organizzativa e concreta operatività al servizio dei cittadini di La Maddalena e dei fruitori dell’Arcipelago.»

 

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Nel doppio ruolo di Commissario straordinario del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e di comandante della Capitaneria di porto, Leonardo Deri ha incontrato gli operatori della piccola pesca dell’Arcipelago. Da una lato, la responsabilità del controllo, della vigilanza e della sicurezza a mare, dall’altro quello della valorizzazione culturale ed economica di un settore importante per la comunità. L’incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi operatori, è stato l’occasione per fare chiarezza sui principali riferimenti normativi per chi opera a mare: l’adeguata conoscenza dei limiti imposti dalle norme anticipa ed evita eventuali sanzioni da parte delle autorità competenti.

In qualità di commissario straordinario del Parco, il comandante Deri ha invitato con decisione i pescatori alla costituzione di un’associazione comune che rappresenti le posizioni e i legittimi interessi degli operatori: «Le istituzioni, l’Ente Parco in particolare, hanno necessità di interlocutori stabili e rappresentativi di tutta la categoria – ha spiegato Leonardo Deri – non è pensabile che ciascuno si faccia portavoce di singoli interessi, proprio per questo ho voluto sollecitare i pescatori alla costituzione di un’associazione comune in grado di fare sintesi tra le diverse posizioni e rappresentare unitamente problemi, disagi o possibili soluzioni».

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Il commissario straordinario del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena Leonardo Deri ha affidato a Yuri Donno, naturalista-biologo marino e responsabile dell’area ambiente dell’Ente Parco l’incarico di Direttore facente funzioni. Donno aveva già rivestito il ruolo di Direttore facente funzioni traghettando l’Ente nel corso della difficile stagione estiva.

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A seguito dei rilievi formulati dai tecnici del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Direttore a scavalco, ing. Gian Nicola Cossu, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico attribuito con atto deliberativo n. 7 del commissario straordinario Leonardo Deri lo scorso 15 febbraio.

La Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare a seguito della nomina dell’ing. Gian Nicola Cossu si è espressa in termini ostativi rilevando che: «L’assunzione dell’incarico di direzione dell’Ente Parco da parte di un dirigente del Comune che già ricopre le funzioni Direzione della Tutela e dello sviluppo Territoriale e ad interim la Direzione Opere Pubbliche, potrebbe comportare l’insorgenza di problematiche nell’ambito delle previste attività di rilascio nullaosta». 

La delibera è stata precauzionalmente annullata e, pertanto, il commissario straordinario Leonardo Deri ha attivato le procedure per l’individuazione di un Direttore facente funzioni scelto tra il personale di livello apicale dell’Ente Parco. Compatibilmente con i tempi di espletamento della procedura, il nuovo Direttore f.f. dovrebbe essere nominato entro la tarda mattinata di domani.

 

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Parte dalla nomina dell’ingegner Gian Nicola Cossu nuovo dirigente apicale dell’Ente Parco, una nuova stagione di collaborazione con l’Amministrazione comunale di La Maddalena: un percorso condiviso per rilanciare e costruire il futuro dell’Arcipelago. La richiesta del commissario straordinario Leonardo Deri di individuare il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune come direttore a scavalco dell’Ente Parco, favorevolmente raccolta dal Sindaco Luca Montella e dall’amministrazione, evidenzia una comune volontà di collaborazione tra le due istituzioni. L’impegno specifico rivolto al perseguimento di obiettivi condivisi trova una sintesi operativa nell’individuazione di un dirigente comune che possa raggiungere risultati utili a entrambe le amministrazioni. Il superamento del difficile rapporto tra Parco e Comune è la base di partenza necessaria per la valorizzazione del Parco come soggetto motore di sviluppo e come valore aggiunto offerto alla comunità locale.

«Appena insediatomi – spiega il comandante Deri – ho affermato che fosse necessario in primis una riorganizzazione dell’Ente Parco. C’era pertanto la necessità di nominare un manager pubblico per superare tutte le inefficienze che hanno caratterizzato in questi anni il funzionamento di questa amministrazione. Pur ringraziando i dipendenti e in particolare coloro che hanno ricoperto fino ad oggi il ruolo di direttore facente funzioni – sottolinea il commissario dell’Ente Parco – era corretto nominare una figura professionalmente qualificata per rivedere la macchina amministrativa e la capacità di spesa di un Ente che può essere un motore per l’economia maddalenina nel rispetto delle norme di tutela ambientale e della missione attribuitagli per legge. È evidente – aggiunge il commissario dell’Ente Parco – che il dirigente non potrà incorrere in alcun conflitto d’interesse nel momento in cui gli organismi di indirizzo sono, per il comune il Sindaco e il Consiglio comunale mentre per l’Ente Parco il Commissario, pertanto lo stesso dovrà necessariamente rispondere alle indicazioni ricevute da questi organi. Il sacrificio chiesto al Comune potrà essere senz’altro un investimento per il futuro cercando di superare criticità annose.»

Un’esplicita volontà di collaborazione manifestata pubblicamente anche dal sindaco Luca Montella che ha espresso, in una nota inviata al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e all’assessorato all’Ambiente della Regione Sardegna, l’importanza del passaggio amministrativo.

«E’ un messaggio chiaro alle superiori e onorevoli istituzioni regionali e nazionali, una occasione storica per questa comunità – scrive il sindaco Luca Montella – sostituire anni di inutile conflitto con l’opportunità di consentire al Comune e al Parco di lavorare finalmente in sinergia negli interessi reciproci. Una linea di partenza superata la quale si entra in quel percorso che consiste nella corsa a risolvere i problemi assieme e definitivamente.»

L’incontro con i giornalisti è stato inoltre l’occasione per concludere la vicenda rappresentata dal Piano di gestione Sic – Zps “Arcipelago di La Maddalena” e del suo regolamento. Lo scorso 15 Febbraio a firma del Commissario straordinario, è stata pubblicata la deliberazione che rettifica la precedente n. 31 del 22 novembre 2016 approvata dal Consiglio direttivo stralciando dal testo le Schede d’azione recanti la “Regolamentazione degli usi e delle attività nel sito” e gli ambiti di applicazione del regolamento stesso. Il superamento del regolamento SIC- ZPS non condiviso con la comunità locale rimanda la discussione rispetto alle norme da osservare all’interno del perimetro del Parco nazionale all’approvazione del Piano del Parco e del relativo regolamento: strumenti fondamentali e indispensabili di governo del territorio, previsti dalla legge quadro delle aree protette e dai quali non si potrà assolutamente prescindere.

L’impegno del commissario Leonardo Deri lo ha portato dapprima ad un confronto con i tecnici del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, successivamente con quelli dell’assessorato regionale all’Ambiente per individuare una soluzione positiva rispetto ad una vicenda che aveva creato fortissimi malumori in seno alla comunità maddalenina. A risultato ottenuto il Commissario ha voluto esprimere la soddisfazione per essere riusciti a superare un problema di non poco conto:

«La disponibilità dei tecnici del ministero dell’Ambiente prima e di quelli della Regione Sardegna in una fase successiva ci ha consentito di superare l’impasse legata all’approvazione del Piano SIC – ZPS con all’interno un regolamento non condiviso con la comunità – spiega Leonardo Deri -. Abbiamo lavorato intensamente in queste settimane per trovare una soluzione riuscendo a superare le diverse difficoltà di natura amministrativa che abbiamo incontrato. La discussione rispetto agli strumenti di gestione del territorio del Parco non è chiusa, ma semplicemente rinviata al momento di stesura del Piano e del regolamento del Parco. Una discussione che dovrà essere il più possibile aperta e partecipata.»

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Si è svolto stamane, nella sala del Consiglio comunale di La Maddalena, un affollato incontro tra gli operatori economici del settore noleggio e locazione e i responsabili del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e della Capitaneria di Porto. Il comandante Leonardo Deri nella doppia veste di commissario straordinario del Parco e di vertice della Capitaneria ha riunito gli operatori per cercare di fare il punto della situazione in vista della prossima stagione estiva. Da un lato, la necessità di fare chiarezza rispetto alle distinzioni normative che regolano il noleggio e la locazione che troppo spesso generano fraintendimenti risolti fino a questo momento per via giudiziaria. Dall’altro la necessità di normare e inquadrare meglio il settore che regola il noleggio occasionale anche per l’Ente Parco, al momento sprovvisto di regime autorizzativo per questo settore.

Verrà introdotto, infatti, un regime tariffario del Parco anche per i noleggiatori occasionali per equipararli al resto degli operatori. Il noleggio occasionale prevede massimo 42 giornate lavorative all’anno: sulla base del numero di giornate effettivamente lavorate verrà elaborato un tariffario di quanto dovuto all’Ente Parco che provvederà a emettere regolare autorizzazione. L’operatore occasionale sarà chiamato a comunicare anche all’Ente Parco oltre che alla Capitaneria di Porto e alla Agenzia delle entrate le giornate di noleggio che saranno autorizzate e verificate da tutti e tre i soggetti.

«Un confronto positivo e necessario per fare chiarezza prima della stagione estiva ed evitare successivamente incomprensioni e negligenze – ha spiegato il comandante Deri -. In questa fase, è giusto sottolinearlo, siamo pronti a raccogliere suggerimenti e indicazioni che provengano dagli operatori economici e dai portatori di interesse. Abbiamo deciso di normare il noleggio occasionale per evitare che si creino possibili zone d’ombra ingiuste nei confronti di che opera nella piena regolarità e nel rispetto della norma.»

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Per sopraggiunti impegni istituzionali che obbligano il comandante della Capitaneria Leonardo Deri nella duplice veste di Commissario straordinario dell’Ente Parco a presenziare a Cagliari presso gli Uffici della Regione Sardegna, il primo incontro con gli operatori delle Società di noleggio e locazione imbarcazioni, inizialmente previsto per domani, è stato rinviato a venerdì 17 febbraio, alle ore 15.00, presso la sala del Consiglio comunale.

Il commissario Deri sarà impegnato insieme al sindaco di La Maddalena, Luca Montella, in alcune importanti riunioni operative che lo coinvolgono nel ruolo di commissario straordinario del Parco e di Comandante della Capitaneria di Porto di La Maddalena.

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Giovedì 16 febbraio, alle ore 15.00, si terrà presso la sala consiliare del comune di La Maddalena, un incontro tecnico congiunto con l’Ente Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena e la Capitaneria di porto di La Maddalena, a favore delle società di noleggio e locazione imbarcazioni e dei diportisti che effettuano noleggio occasionale che svolgono o intendono svolgere le predette attività commerciali/turistiche all’interno delle acque del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena.

L’incontro, cui sono invitati tutti gli operatori del settore turistico, avrà come oggetto la regolamentazione delle attività di noleggio, locazione e noleggio occasionale svolte all’interno delle acque del Parco nazionale.

In tale occasione il CF (CP) Leonardo Deri, nella doppia veste di commissario del Parco e comandante della Capitaneria di porto, illustrerà la disciplina locale inerente le attività commerciali svolte con le unità da diporto nonché le novità normative di interesse, ponendo particolare attenzione alle norme di sicurezza della navigazione e tutela dell’ambiente marino e costiero.

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Si è svolto in un clima di confronto chiaro, propositivo e di collaborazione, il primo incontro tra i vertici del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e i 29 operatori economici autorizzati all’attività di “Trasporto marittimo passeggeri” all’interno del perimetro del Parco. Convocati nella sala del Consiglio comunale dal Commissario straordinario Leonardo Deri gli operatori hanno ascoltato le proposte avanzate dall’amministrazione dell’Ente. Da un lato le pressanti esigenze di tutela, in particolare per quello che riguarda alcune spiagge sottoposte ad alto rischio erosione determinato anche da un eccesso di pressione antropica, dall’altro il riconoscimento del ruolo di rilievo esercitato nel tessuto economico della comunità da parte degli stessi operatori. Nella prima parte dell’incontro sono stati illustrati i risultati di alcuni monitoraggi condotti dall’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero di Napoli e di Oristano nell’ambito di una convenzione tra l’Ente Parco e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Una situazione definita “preoccupante” in particolare per quello che riguarda la “Spiaggia di Cavalieri” sull’Isola di Budelli: «Prima di intervenire con azioni regolamentari vincolanti che impediscano l’accesso sulle spiagge è meglio che tutti insieme prendiamo atto che la pressione antropica esercitata su alcuni litorali è insostenibile e troviamo insieme soluzioni alternative immediate – ha spiegato il commissario Deri – perdere definitivamente il patrimonio ambientale delle isole, significa rinunciare al potenziale economico che da questo deriva con un danno immenso per la comunità.»

La proposta concreta è quella di avviare immediatamente soluzioni alternative che disincentivino l’accumulo di visitatori sui litorali ampliando la portata autorizzata dall’Ente Parco per il traffico passeggeri e portandola a quella prevista nelle licenze di navigazione a condizione che gli operatori rinuncino all’approdo sulle isole: «Pur di ridurre il numero di persone che scendono sulle spiagge – ha sottolineato Leonardo Deri –  intendiamo mettere a disposizione boe autorizzate all’interno di specchi acquei concordati con gli operatori e creando aree di balneazione sicura per gli ospiti. La rinuncia alla discesa a terra sarà compensata con l’aumento della portata di passeggeri consentita dall’Ente Parco».

Niente di vincolante almeno per questa stagione che verrà considerata “stagione sperimentale” ma che avrà già da subito importanti conseguenze anche relativamente alle tariffe autorizzative dovute all’Ente Parco, al momento infatti un’unica tariffa indistinta è versata dagli operatori. Nelle intenzioni dell’Ente c’è la volontà di rivedere il regime tariffario garantendo la completa esenzione per tutti quegli operatori che decideranno di non sbarcare sulle isole e rivedendo le tariffe sulla base delle caratteristiche dei mezzi: incentivi saranno garantiti a chi utilizza imbarcazioni tecnologicamente avanzate, motori con compatibilità ambientale certificata, ausili per i disabili e a chi deciderà di avere tra l’equipaggio personale con certificazione di salvamento a mare.

«I numeri della scorsa stagione sono stati importanti e anche la prossima si preannuncia positiva. Dobbiamo riuscire a organizzarci da un lato tutelando il patrimonio ambientale, dall’altro garantendo un ritorno economico a tutta la comunità e servizi all’altezza per i visitatori. L’Ente è a disposizione per un confronto positivo con gli operatori, che devono essere consapevoli di alcune emergenze ambientali che siamo chiamati a tutelare.»