Tra le patologie che hanno conosciuto un aumento preoccupante negli ultimi due anni, ci sono i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN). Sono quasi 4 milioni gli italiani che ne soffrono, il 70% di loro sono adolescenti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella fascia d’età tra i 12 e i 25 anni questo tipo di patologie rappresenta la seconda causa di morte, con circa 4 mila decessi l’anno nel nostro Paese.
È ormai certo che la possibilità di avere accesso in tempi brevi alle cure può fare la differenza tra la vita e la morte. In Italia, purtroppo, la risposta non corrisponde alla richiesta e molti centri per la cura di queste patologie chiudono. “Lo Specchio DAN”, realtà che si occupa da anni di questi disturbi – accogliendo pazienti da tutta Italia tramite il SSN – ha deciso di invertire la rotta ed inaugura una nuova struttura, per poter curare un maggior numero di persone.
Mercoledì 9 novembre, alle ore 11.00, a Domunovas, nel corso di una conferenza stampa, in via Cagliari 83, verrà presentata questa nuova realtà, alla presenza di rappresentanti istituzionali, medici, operatori e testimonianze di pazienti.
Saranno presenti:
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Verrà presentato venerdì 2 ottobre alle ore 12.00, in via Argentaria, a Iglesias, lo sportello d’ascolto dedicato ai Disturbi del Comportamento Alimentare che verrà attivato gratuitamente a Iglesias e Domusnovas. L’attività è proposta da Associazione Casa Emmaus e sarà curata da una psicologa ed una nutrizionista.
A presentare il servizio, modalità e orario d’accesso, ci sarà Leonardo Mendolicchio, medico psichiatra psicoanalista lacaniano, attualmente supervisore della Struttura dei Disturbi del Comportamento Alimentare sita in Iglesias e gestita da Casa Emmaus, l’unica residenziale in Sardegna.
Secondo la Società Italiana per lo Studio dei DCA, questi disturbi in Italia colpiscono ogni anno 8.500 persone. Otto-nove donne su 100.000 si ammalano di anoressia e 12 di bulimia. Tra gli uomini i nuovi casi di anoressia sono 0,02-1,4 ogni 100.000 persone e i casi di bulimia sono circa 0,8.I numeri sono orientativi perché non è semplice ottenere una stima precisa. La diffusione di questi , infatti, può avere valori poco indicativi nella popolazione generale, ma tassi molto alti in popolazioni specifiche. Ne soffrono, ad esempio, 10 adolescenti su 100. Tra questi, uno o due presentano forme più gravi come l’anoressia e la bulimia mentre gli altri soffrono di manifestazioni più lievi. La fascia compresa tra i 15 e i 19 anni è tradizionalmente quella più a rischio, ma negli ultimi anni l’età in cui compaiono i primi disturbi si sta abbassando. Sono sempre più numerosi casi di bambini che soffrono di anoressia o bulimia già intorno agli 8-9 anni ma anche i casi che riguardano gli adulti over 40.