24 November, 2024
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Il pareggio conquistato ieri a Torino, ha avvicinato ancora il Cagliari al traguardo finale della salvezza. E’ stato un pareggio sicuramente meritato, maturato al termine di un’aspra battaglia che ha prodotto anche tre espulsi e ben sette ammoniti. In conseguenza delle espulsioni di Luca Pellegrini e Nicolò Barella e dell’ammonizione di Fabio Pisacane, che era diffidato, arrivate dopo quella di Simone Zaza, sabato pomeriggio, nell’anticipo di Pasqua con il Frosinone, alla Sardegna Arena, Rolando Maran sarà costretto a schierare una formazione fortemente rimaneggiata. Una vittoria con la squadra ciociara, potrebbe risultare decisiva per tagliare il traguardo della salvezza con cinque giornate di anticipo sulla conclusione del campionato.

Sono molte le note positive emerse a Torino, contro una delle squadre più in forma del campionato, in piena corsa per una qualificazione alle prossime competizioni europee, ad iniziare dall’ennesimo goal di testa di Leonardo Pavoletti, il miglior cannoniere della serie A nel gioco aereo.

«Ci siamo presi un pari prezioso e meritato, sfoderando l’atteggiamento giusto – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Sul campo c’era molta tensione, abbiamo ribattuto colpo su colpo, sfiorando il gol con la traversa di Ionita. Siamo rimasti lucidi anche una volta andati sotto nel punteggio, abbiamo rimontato e cercato il gol della vittoria. Peccato per quella palla di Faragò nel recupero, sulla quale Cerri è arrivato con mezzo secondo di ritardo. Per il coefficiente di difficoltà della gara, contro una squadra che ultimamente in casa era diventata un rullo compressore, la definirei una delle migliori prestazioni dell’anno.»

 

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Missione compiuta! Il Cagliari ha vinto il confronto-salvezza con la Spal con i goal di Paolo Faragò in avvio e quello decisivo di Leonardo Pavoletti, e con 36 punti ora è veramente ad un passo dal traguardo! Non è stata, come ampiamente previsto, una partita facile, ma il Cagliari l’ha interpretata bene, come fa quasi sempre in casa, e l’ha fatta sua con merito.

«E’ una vittoria importante ma che non ci assegna certo la salvezza matematica – ha detto a fine partita Rolando Maran -. Dietro stanno correndo tutte, quindi dobbiamo continuare a correre anche noi più forte che possiamo, senza fare calcoli. Tutto dipende da noi, dalle prestazioni, dal modo in cui affronteremo gli impegni. Oggi era la terza partita in pochi giorni, l’abbiamo finita in crescendo, è un segnale positivo. Il fatto poi di essere più vicini al decimo posto che non al terz’ultimo mi fa piacere, vuol dire che la classifica è migliorata, ma pensiamo prima a raggiungere la certezza della permanenza in A prima di fare altri discorsi.»

«Gli esterni hanno fatto bene – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Non è facile giocare contro la Spal se non riesci a dare ampiezza. I nostri due centrali si sono trovati spesso nell’uno contro uno con giocatori che conosco bene e che sono bravi ad andare via in velocità. Una buona gara da parte di tutti. Eravamo partiti benissimo, poi il rigore ci ha un po’ frenato; però abbiamo giocato un grande secondo tempo.»

«Nel prossimo turno giochiamo contro una delle squadre peggiori in questo momento, difficile da affrontare soprattutto a mezzogiorno: perché copre bene il campo e ti fa correre molto – ha concluso Rolando Maran -. Noi dobbiamo andare a Torino con la volontà di ottenere sempre il massimo: questa dev’essere la nostra mentalità.»

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Una Juventus troppo forte, nonostante le numerosissime assenze, per il Cagliari di Rolando Maran, ha violato la Sardegna Arena con i goal di Leonardo Bonucci e Moise Kean, uno per tempo. E’ vero che non è stato il solito Cagliari formato casalingo, ma alla base di una prestazione inferiore alle attese, c’è la forza della capolista, autentica dominatrice del calcio italiano ormai da otto stagioni consecutive.

Della partita di ieri sera restano, soprattutto, le polemiche seguite al secondo goal, per l’esultanza di Moise Kean sotto la curva Nord e la reazione di alcuni tifosi che ha fatto gridare ad un nuovo episodio di razzismo, contestato in casa rossoblu per l’esultanza, giudicata inopportuna, del giovane talento bianconero.

Rolando Maran a fine partita ha riconosciuto i meriti agli avversari: «Proprio perché era decimata e reduce da una sconfitta nell’ultima trasferta, oggi abbiamo trovato una Juventus che ha messo tanta cattiveria e attenzione. Ha concesso poco, rimanendo sempre compatta dietro; sugli esterni abbiamo spinto meno perché ci siamo trovati davanti due giocatori molto forti fisicamente che ricevevano l’aiuto da parte dei centrocampisti centrali. Noi abbiamo provato a mettere in campo l’aggressività delle ultime partite alla Sardegna Arena ma non siamo riusciti a dare il ritmo che volevamo alla gara. Abbiamo sbagliato molto quando eravamo in possesso di palla, cercando di forzare certe situazioni. Non era facile andare a prenderli, con la loro tecnica e gamba spesso ci hanno mandato a vuoto».

«La partita è rimasta in bilico sino a cinque minuti dalla fine, nel primo tempo abbiamo avuto un’occasione per parte, quella di Joao Pedro è stata nitidissima, avremmo potuto pareggiarla subito – ha aggiunto Rolando Maran -. Siamo stati ingenui sul primo gol di Bonucci, dando troppo spazio alle nostre spalle e permettendo all’avversario di saltare indisturbato. Non abbiamo fatto complessivamente una brutta partita ma contro la Juventus bisogna sperare che loro giochino con meno voglia e concentrazione rispetto a quanto hanno fatto oggi. Potevamo fare meglio se non è successo, lo si deve principalmente della prova della Juventus.»

«Ho provato ad inserire giocatori freschi, con certe caratteristiche, per cercare di recuperare il risultato. Artur Ionita era il giocatore che sino a questo momento aveva accumulato più minuti nelle gambe, sostituirlo dopo 70’ era quasi in preventivo, lo stesso Joao Pedro era affaticato – ha concluso Rolando Maran -. Ho quindi provato a mettere un attaccante al fianco di Leonardo Pavoletti e Simone Padoin in mezzo al campo per avere più spinta».

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E’ la grande serata di Cagliari-Juventus, una partita dalle emozioni forti alla Sardegna Arena. Da una parte una squadra in salute come quella rossoblu, quasi al completo (Rolando Maran recupera Leonardo Pavoletti, caricatissimo dopo l’esordio con goal in maglia azzurra e deve fare a meno dei soli Lucas Castro e Ragnar Klavan), forte di un ruolino di marci invidiabile davanti ai propri tifosi, con recenti vittorie di prestigio contro Inter e Fiorentina; dall’altra una Juventus schiacciasassi, che in campionato ha lasciato solo 9 punti per strada (1 sconfitta e 3 pareggi, a fronte di 25 vittorie!), ma che oggi, in vista dell’andata dei quarti di finale di Champions League con l’Ajax, sarà priva quasi certamente di ben 9 titolari (sicuri assenti Cristiano Ronaldo, Andrea Barzagli, Douglas Costa, Juan Cuadrado, Sami Khedira e Leonardo Spinazzola; incerti sino all’ultimo Paulo Dybala, Mattia Perin e Mario Mandžukić). Ce n’è abbastanza perché Il Cagliari e i tifosi di tutta l’Isola possano sognare un’impresa, sperando che la pluriscudettata Juventus sia effettivamente distratta dalle assenze e dal pensiero alle prossime sfide europee, considerato che lo scudetto, in virtù dei 15 punti di vantaggio sul Napoli, va considerato ormai acquisito.
«Con la vittoria di Verona ci siamo tolti un peso, il successo pieno in trasferta non arrivava da troppo tempo – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Una vittoria che ci deve dare ulteriore entusiasmo per affrontare la Juventus. Tutti hanno detto che sabato contro l’Empoli non ha incontrato la sua miglior giornata, ma intanto ha vinto comunque. Ha la capacità di essere sempre sul pezzo, il cinismo per portare a casa il risultato anche nelle partite meno positive. Metterla in difficoltà non è semplice: dobbiamo essere forti e convinti di noi stessi, fare le cose col coraggio giusto e con la voglia che ci deve contraddistinguere sempre. Le loro assenze in attacco? Dovrebbero giocare due elementi che sono stati titolari nell’ultima partita della Nazionale, dunque la caratura della squadra non cambia tanto.»

«Questa gara ha un significato particolare – ha aggiunto Rolando Maran -. La classifica è ancora da migliorare, dobbiamo trovare continuità e ci piacerebbe dare un’altra soddisfazione ai nostri tifosi. Dobbiamo avere dentro di noi la volontà di coltivare il sogno. Sappiamo di dover percorrere un altro tratto di strada e domani abbiamo di fronte l’avversario più complicato possibile. Stiamo attraversando un buon momento, le motivazioni sono al top: per riuscire a fare risultato bisogna fare ancora meglio delle ultime gare. Il nostro percorso – ha concluso il tecnico rossoblu – dobbiamo tracciarlo noi, guai ad abbassare la guardia di un millimetro.»

Cagliari-Juventus, inizio ore 21.00, sarà diretta da Piero Giacomelli di Trieste, assistenti di linea Enrico Caliari di Legnago e Davide Imperiale di Genova; quarto ufficiale Livio Marinelli di Tivoli, addetti al VAR Federico La Penna di Roma ed Alfonso Marrazzo di Frosinone.

Leonardo Pavoletti.

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Missione compiuta per il Cagliari a Verona: 3 a 0 al Chievo e 3 punti che profumano tanto di salvezza anticipata! Com’era prevedibile, nonostante il risultato finale, non è stata una partita facile. Nel primo quarto d’ora, la formazione allenata da Domenico Di Carlo ha tenuto il controllo del gioco, creando anche alcune favorevoli occasioni per sbloccare il risultato, trovando sulla sua strada un super Alessio Cragno.

Al 16′, il Cagliari è andato a segno al primo affondo nella difesa del Chievo, con un gran colpo di testa di Fabio Pisacane, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Luca Cigarini e perfezionato con un assist perfetto da Luca Cigarini. Il Cagliari si conferma spietato sui colpi di testa nonostante l’assenza forzata di Leonardo Pavoletti, squalificato, autore finora di ben 7 goal di testa.

La partita dopo il vantaggio del Cagliari è cambiata completamente, il Chievo si è sgonfiato, soprattutto nel morale, è per i rossoblu da lì in avanti è stata quasi una passeggiata…

Poco dopo la mezz’ora il raddoppio: al 33’ su grande iniziativa di Nicolò Barella, appena ristabilitosi da una brutta botta che aveva fatto temere dovesse abbandonare il campo, perfetto l’assist per Joao Pedro, impeccabile nel colpo finale che ha spedito il pallone alle spalle di un incolpevole Stefano Sorrentino (40 anni compiuti giovedì 28 marzo). E 10 minuti più tardi, prima del riposo, Artur Ionita ha messo la ciliegina sulla torta, con una splendida deviazione di testa in tuffo, su cross di Paolo Faragò. E’ il 12° goal di testa del Cagliari in 29 partite, come è riuscita a fare solo l’Atalanta, uno in più della Juventus.

Il secondo tempo, inevitabilmente, non ha avuto storia, quasi una formalità.

Il Cagliari con questi 3 punti è salito a quota 33, ora veramente ad un passo dal traguardo della salvezza a 9 giornate dalla conclusione del campionato. In attesa delle altre partite in programma oggi e domani, sono 9 i punti di vantaggio sul Bologna, terz’ultimo, 8 quelli sulla coppia formata da Udinese ed Empoli, 7 sulla Spal.

«Ho visto dei bei segnali che devono darci ulteriore forza e fiducia sul lavoro che stiamo facendo – ha detto a fine partita Rolando Maran -. Abbiamo sviluppato diverse ottime azioni e costruito molte palle gol, i gol sono stati di pregevole fattura. Siamo stati bravi, contro una squadra non facile da affrontare e che nelle ultime partite aveva messo in difficoltà avversarie di valore.»

Fabio Pisacane

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Il Cagliari in campo, alle 20.30, allo stadio Bentegodi di Verona, contro il Chievo, nell’anticipo della decima giornata di ritorno del campionato di serie A. Dirige Rosario Abisso di Palermo, assistenti di linea Alberto Tegoni di Milano e Matteo Bottegoni di Terni, quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce, addetti al VAR Marco Piccinini di Forlì e Valentino Fiorito di Salerno.

L’occasione è importantissima per compiere un ulteriore passo in avanti, quasi decisivo, verso il traguardo finale della salvezza. Una vittoria avrebbe un peso fondamentale ma il Chievo, nonostante la classifica disperata, non va assolutamente sottovalutato, perché è squadra orgogliosa che non regala mai niente a nessuno, come ha confermato uscendo imbattuto dal campo dell’Atalanta.

Rolando Maran, grande ex, deve fare a meno dello squalificato Leonardo Pavoletti, reduce dall’esordio con goal in maglia azzurra.

Oggi, intanto, la società ha annunciato l’ingresso di due nuovi professionisti all’interno della struttura societaria: Fedele Usai entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Club; Mario Marchetti è il nuovo presidente dell’Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

Fedele Usai, 48 anni, nato a Quartu Sant’Elena, ha maturato un’importante carriera nelle principali agenzie di pubblicità italiane fino a diventare nel 2009 amministratore delegato di TBWA, passando prima per FIAT, dove ha assunto la direzione sulla comunicazione a livello mondiale. Nel settembre 2011 è entrato a far parte di Condé Nast – la casa editrice che pubblica alcune delle più note riviste al mondo come Vogue, Vanity Fair e Wired. Attualmente ricopre la carica di amministratore delegato del gruppo.

Mario Marchetti, nato a Bonorva, classe 1939, una volta divenuto Magistrato, nel 1986 arriva nella Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari dove ha seguito numerose e importanti inchieste, sino a rivestire il ruolo di procuratore aggiunto. Dopo oltre 30 anni di carriera ha messo la sua esperienza e professionalità al servizio della ASL 6 di Sanluri come presidente del Nucleo di Valutazione; nel 2014 è stato nominato consigliere di amministrazione della Fondazione del Teatro lirico di Cagliari.

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Archiviata la sconfitta di Bologna, il Cagliari torna alla Sardegna Arena nell’anticipo di questa sera con la Fiorentina, partita nel ricordo di Davide Astori. Con il sostegno dei suoi tifosi i rossoblu cercheranno di ripetere l’impresa compiuta due settimane fa contro l’Inter, consapevole che i 3 punti potrebbero segnare una tappa importante, quasi decisiva, nel cammino verso la salvezza, riaperto dal ko di Bologna. Il tecnico viola Stefano Pioli non potrà disporre di Jordan Veretout, squalificato, ma ha recuperato Federico Chiesa, uno dei più fulgidi talenti giovani del calcio italiano, l’uomo più temuto insieme al nuovo bomber Luis Muriel, letteralmente scatenato dopo il suo ritorno in Italia dall’esperienza spagnola al Siviglia. Sono da tenere d’occhio anche Gerson e Giovanni Simeone. Rolando Maran recupera Luca Cigarini e la corsa e i polmoni di Paolo Faragò. E Valter Birsa avrà una condizione migliore, dopo il suo recente in campo.

Dirigerà Daniele Doveri di Roma, assistenti di linea Gianluca Vuoto di Livorno e Mauro Tonolini di Milano, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma1, addetti al VAR Federico La Penna di Roma1 e Alfonso Marrazzo di Frosinone. Fischio d’inizio alle 20.30.

Tra i rossoblu c’è grande entusiasmo anche per la convocazione in azzurro di Nicolò Barella, Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti per le prime partite di qualificazione agli Europei 2020 (il 23 marzo Italia-Finlandia a Udine, il 26 Italia-Liechtenstein a Parma). Filippo Romagna è stato convocato nell’Under 21 per le due amichevoli in programma giovedì 21 marzo, alle 18.30, a Trieste, contro l’Austria, e lunedì 25, a Frosinone, contro la Croazia, in preparazione della fase finale dei Campionati Europei.

Nicolò Barella.

 

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Tre punti che profumano tanto di salvezza! Il Cagliari ha battuto con pieno merito l’Inter all Sardegna Arena, con una prestazione maiuscola, ed ora il traguardo finale è molto più vicino. La squadra di Rolando Maran ha costruito la vittoria nel primo tempo, schiacciando a lungo l’Inter nella sua metà campo, costruendo tanto gioco, capitalizzando due delle numerose occasioni con Luca Ceppitelli e Leonardo Pavoletti, autori di due splendidi goal (da manuale l’azione del secondo, conclusa da Leonardo Pavoletti – su assist di Darijo Srna – che ha gelato Samir Handanovič con una girata al volo meravigliosa) e sfiorandone almeno altrettanti. L’Inter è rimasta sorpresa, ha sofferto tanto, mostrando anche di essere poco tranquilla per le polemiche sul caso dell’ex capitano Mauro Icardi, assente anche oggi. La squadra di Luciano Spalletti ha avuto una reazione dopo il goal di Luca Ceppitelli (bravo ad anticipare di testa Ivan Perisic su punizione battuta da Luca Cigarini e a superare imparabilmente Samir Handanovič) ed ha pareggiato sette minuti dopo con Lautaro Martinez, bravo a girare di testa un cross di Radja Nainggolan, con la sfera che si è infilata tra le gambe di un sorpreso Alessio Cragno. Ma il goal subito non ha frenato la spinta del Cagliari che ha ripreso ad attaccare ed è tornato pochi minuti dopo in vantaggio con la splendida azione già descritta, finalizzata da Leonardo Pavoletti che ha dimostrato di non saper fare goal (e che goal!) solo di testa!

Dopo il riposo, l’Inter è tornata in campo un po’ più decisa ed ha cercato di costruire gioco per arrivare quantomeno al pareggio ed effettivamente in alcune occasioni ci sono voluti un super Alessio Cragno ed un pizzico di fortuna per salvare il risultato del Cagliari, ma nel finale i rossoblu hanno avuto la grande opportunità di triplicare, con un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Luca Banti per un netto fallo di Milan Škriniar su Despodov che Nicolò Barella ha sciupato spedendo oltre la traversa.

Nei minuti di recupero il Cagliari ha stretto le maglie della difesa ed ha portato in porto una preziosissima quanto meritata vittoria che gli consente di raggiungere quota 27 punti in classifica, al momento 9 punti avanti alla quota salvezza, in attesa delle partite di sabato e domenica, con il Bologna (18 punti) impegnato a Udine ed il Frosinone (16) a Genova con la quadra di Cesare Prandelli. E domenica prossima affronterà il Bologna in trasferta, in un’altra tappa importantissima in prospettiva salvezza. L’Inter resta ferma al terzo posto con 47 punti, ma domani il Milan in caso di vittoria nel match casalingo con il Sassuolo completerebbe l’operazione sorpasso al terzo posto e la Roma, se facesse suo il derby con la Lazio, l’affiancherebbe al quarto posto.

«Sono contentissimo per la vittoria e mi godo la prova dei miei ragazzi: del resto nella conferenza di presentazione di ieri avevo sottolineato che questi risultati puoi coglierli solo attraverso grandi prestazioni – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Dovevamo mantenere la nostra identità, tenendo un pressing alto: se fossimo rimasti passivamente ad aspettare sarebbe stato difficile arginare le giocate dell’Inter, che ha una grande capacità di affondare sugli esterni e creare superiorità numerica. Va merito ai ragazzi di aver tirato fuori la partita perfetta in un momento particolare. Abbiamo costruito tante occasioni, mettendo in campo quello che avevamo provato durante la settimana, con personalità, in tutte le zone del terreno di gioco, con cuore e sacrificio. È stata la vittoria del gruppo.»

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Il Cagliari sfida l’Inter orfana di Mauro Icardi, questa sera, alle 20.30, alla Sardegna Arena, nel primo anticipo della settima giornata di ritorno del campionato di serie A. Dirige Luca Banti di Livorno, assistenti di linea Alessandro Costanzo di Orvieto e Lorenzo Manganelli di Valdarno, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma, addetti al VAR Daniele Doveri di Roma e Mauro Vivenzi di Brescia. Nonostante l’assenza del suo bomber, al centro ormai da alcune settimane delle note vicende, l’Inter arriva a Cagliari reduce da un periodo molto positivo, nel corso del quale ha vinto tutte le partite disputate, eccezion fatta per l’ultima pareggiata in extremis a Firenze. Il Cagliari, viceversa, reduce dalla sfortunata trasferta di Genova con la Sampdoria, nella quale ha perso immeritatamente, sarà ancora privo di diversi titolari, ma Rolando Maran recupera Joao Pedro, chiamato ad affiancare in attacco Leonardo Pavoletti.

«Veniamo da due gare positive, la prova dovrà essere maiuscola: affrontiamo un avversario di grande caratura tecnica e la prestazione rimane il mezzo migliore per avere più possibilità di fare risultato – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Dovremo saper mettere in campo sacrificio e coraggio, vogliamo dare continuità. Servirà giocare con sfacciataggine, fare della compattezza un punto di forza. Abbiamo la convinzione di poter ottenere un risultato positivo.»

«Un aspetto fondamentale sarà essere bravi ad uscire dalla prima pressione – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Gli attaccanti e i centrocampisti dell’Inter coprono bene il campo, dovremo proporci per osare qualcosa in avanti. Non dovremo fare una partita di attesa, ma di personalità, ricorrendo alla nostra identità. In questo momento non possiamo permetterci di guardare il nome dell’avversario: un risultato positivo avrebbe un significato enorme.»

«Abbiamo attraversato un momento delicato ma penso che sia passato: ho visto lavorare bene i ragazzi in settimana e sono ottimista. Le assenze? Non ne voglio parlare, sembrerebbe un alibi. Però sì, ci sono: e in considerazione di questo è importante che ci sia compattezza, che il pubblico ci aiuti e capisca quel che mettiamo in campo. In casa poche volte abbiamo fallito per quanto riguarda atteggiamento mentale ed interpretazione delle partite. Abbiamo un buon futuro davanti a noi – ha concluso Rolando Maran -, bisogna avere fiducia.»

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Dalla grande paura, affiorata dopo il goal di Juraj Kucka al 40′ del primo, alla grande gioia, per la straordinaria rimonta firmata da una doppietta di Leonardo Pavoletti, sempre più trascinatore rossoblu! E’ stata una serata dalle emozioni forti quella vissuta alla Sardegna Arena, in una partita che il Cagliari era chiamato a vincere ad ogni costo per mettere un freno alla crisi degli ultimi di risultati due mesi e che fino a metà ripresa ha temuto di perdere, anche se ha messo in campo tutto il suo orgoglio, per  ribaltare il risultato e conquistare la tanto attesa vittoria.

E’ questo il Cagliari che ci vuole per superare la crisi e tornare in una posizione di classifica più consona alle potenzialità della squadra e alle ambizioni della società e dei tifosi che hanno riempito ancora una volta le tribune.

E’ stata una vittoria sofferta ma, alla fine, sono queste le vittorie più belle, quelle che regalano le migliori gioie. E nel finale è passata in secondo piano anche l’espulsione di Joao Pedro, maturata al 90′, quando ormai i giochi erano quasi fatti… L’espulsione di Joao Pedro, purtroppo, priverà Rolando Maran (già oggi privo di cinque titolari, Lucas Castro, Ragnar Klavan, Valter Birsa, Favrizio Cacciatore e Cyril Théréau) dell’attaccante brasiliano nella prossima partita, domenica 24 febbraio, al Marassi di Genova, contro la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo.