Il Cagliari va sotto di due goal, riprende la Spal in tre minuti con Leonardo Pavoletti e Artur Ioniță e sale a quota 14 punti in classifica.
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E’ un punto pesantissimo quello strappato questa sera dal Cagliari sul campo della Spal, a Ferrara. La squadra rossoblu, sotto di un goal dopo soli tre minuti per la prodezza dell’ex milanista ed ex atalantino Andrea Petagna, sullo 0 a 2, al 26′ del secondo tempo, per la prodezza di Mirco Antenucci su assist di Manuel Lazzari, ha reagito con grande orgoglio ed in tre minuti ha ripreso l’avversario sul 2 a 2, legittimando alla fine il risultato di parità. A dare il là alla rimonta è stato, ancora una volta, Leonardo Pavoletti, con la sua inimitabile specialità, il colpo di testa, un goal con il quale ha anche festeggiato la fresca convocazione in Nazionale: ed ha completato l’operazione riaggancio Artur Ioniță, abile a liberarsi in area avversaria e a superare imparabilmente il portiere della Spal.
«Siamo andati a riprenderci la partita attraverso il gioco, mettendo in pratica quello che avevamo provato durante la settimana. Nonostante i due gol al passivo non ci siamo persi d’animo, abbiamo conservato la lucidità in una gara non semplice – ha commentato a fine partita il tecnico rossoblu Rolando Maran -. Durante la partita ci sono aspetti positivi e altri meno buoni. Anche oggi abbiamo incassato una rete dopo un paio di minuti: l’approccio è stato quello giusto, ma dobbiamo essere più tosti, non regalare nulla. Nella prima parte non abbiamo fatto bene, il gol subito incassato ha generato un pizzico di confusione, dovevamo essere più bravi ad attaccare la profondità ed allungarli, non solo con gli attaccanti. La seconda rete ha fatto venire fuori la nostra parte migliore, abbiamo rotto gli indugi, con giocate delle nostre individualità che per noi sono fondamentali. Per come si era messa e per la partita che ha fatto la Spal – ha concluso Rolando Maran -, non era facile uscire da Ferrara con un risultato favorevole.»
«Siamo partiti così così, loro avevano più fame e potevano contare su un gran tifo – ha detto Leonardo Pavoletti -. Ci hanno messo in difficoltà, ma da vera squadra siamo stati bravi a riprenderla. Nel secondo tempo penso che in campo ci fosse solo il Cagliari. Siamo rimasti uniti nei momenti di difficoltà, non ci siamo abbattuti. Abbiamo continuato a fare il nostro gioco, mettendo in campo quel che avevamo provato durante la settimana. Poi abbiamo addirittura provato a vincerla, questo deve essere il nostro spirito.»
Il bomber rossoblu ha commentato anche la convocazione in Nazionale.
«Torno dopo due anni, lo devo a me stesso ma anche alla squadra. Per me è un periodo fantastico, da quando è nato mio figlio Giorgio la mia vita si è completata. La dedica va ovviamente alla mia compagna, che questa settimana sarò costretto a lasciare sola col bimbo. Spero di poter esordire o quantomeno essere utile alla squadra. Avere tre giocatori in Nazionale vuol dire che il Cagliari sta facendo bene – ha concluso Leonardo Pavoletti -, la società sta progettando in modo intelligente e la squadra darà tante soddisfazioni ai tifosi.»