18 July, 2024
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Sono bastati 4 minuti a Joao Pedro, per dimenticare le amarezze vissute negli ultimi sei mesi, vissuti lontano dai campi per la squalifica inflittagli per la vicenda della positività al controllo antidoping. Un goal splendido, giunto al termine di un’azione travolgente, dopo il palo colpito da Leonardo Pavoletti. Un goal che ha esaltato il Cagliari che di lì a poco è andato vicinissimo al raddoppio con Nicolò Barella, autore di una prestazione superlativa e di una conclusione che ha fatto gridare al goal il pubblico della Sardegna Arena, ma si è spenta sul palo alla destra di Gianluigi Donnarumma.

La furia del Cagliari si è pian piano attenuata ed è venuto fuori il Milan, che ha iniziato a macinare gioco e a mettere in seria difficoltà la difesa rossoblu, salvata a più riperse da un eccezionale Alessio Cragno, sia nel finale del primo tempo sia, soprattutto, nella ripresa, quando è arrivato il goal del pari di Gonzalo Higuain (il primo in maglia rossonera) e, sulla spinta di un vivacissimo Suso, sono arrivate alcune grandi occasioni che solo grazie alle prodezze di Alessio Cragno non hanno regalato i 3 punti alla squadra di Gennaro Gattuso.

A fine partita Rolando Maran s’è dichiarato soddisfatto sia della prestazione dei suoi ragazzi sia del risultato che ha definito giusto.

«Siamo partiti con un ritmo altissimo, aggredendo il Milan in ogni zona del campo, concedendo poco e costruendo almeno tre occasioni: oltre al gol, c’è stato il palo di Barella e poi, purtroppo, Farias è scivolato mentre era praticamente solo davanti al portiere. Nella ripresa abbiamo pagato lo sforzo, non siamo riusciti a ripartire spesso, però abbiamo rischiato relativamente. Il Milan col suo palleggio ci ha fatto correre tanto, ha meritato il pareggio, però i ragazzi sono andati a cercarsi la prestazione, con la voglia di essere protagonisti. Stiamo diventando squadra partita dopo partita, lo rileva il fatto che sappiamo leggere ogni momento della gara, questo è indice di maturità.»

Poi sulla gioia per il goal di Joao Pedro.

“Per Joao è stata una partita particolare. Sbloccare la situazione in avvio è stato un regalo che si è fatto, ci teneva tanto a partire col piede giusto, non per il gol ma per fare una prestazione utile alla squadra. Ha sfruttato bene la sua occasione, siamo felici per lui.»

«Per me è stata una serata indimenticabile, davanti al nostro pubblico – ha commentato Joao Pedro -. Sono stati sei mesi difficili, aspettavo il rientro da tanto tempo, non vedevo l’ora, l’ho preparato in maniera accurata. Certo, non mi aspettavo di segnare così presto: fare gol è sempre bello, ma sono contento soprattutto perché la squadra ha giocato bene. Fermare il Milan non è mai facile.»

Soddisfatto anche il presidente Tommaso Giulini.

«Abbiamo giocato un grande primo tempo, mettendo in campo la mentalità mostrata con Sassuolo e Atalanta. Peccato solo non avere realizzato il secondo gol che avremmo meritato, a quel punto sarebbe stato più difficile per il Milan riprendere la partita. Invece i rossoneri nella ripresa hanno giocato un grande calcio, inserendo tre giocatori di qualità: è stato bravo il nostro allenatore a contenerli, cambiando modulo e portando a casa il pareggio. Sono felice anche per Joao Pedro: rientrava dopo tanto tempo, ha segnato un gol e offerto una buona prova.»

 

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Un calcio di rigore di Kevin Prince Boateng, assegnato dal direttore di gara, Luca Pairetto di Nichelino, al 97′ e trasformato al 99′, ha negato al Cagliari una meritata vittoria nel match di esordio casalingo alla Sardegna Arena con il Sassuolo, vanificando una prestazione eccellente e due straordinari goal realizzati con prodigiosi colpi di testa dal bomber Leonardo Pavoletti. A privare i rossoblu di due punti, purtroppo, è stata un’ingenuità del 21enne Filippo Romagna che nell’ultimo disperato assalto degli emiliani, è saltato con le braccia larghe su una conclusione a rete di Babacar, riuscendo a ritrarre solo in parte il braccio destro, che ha fermato, purtroppo il pallone, come ha rivelato il VAR, al quale si è appellato il direttore di gara dopo le proteste dei giocatori ospiti.

Al di là della beffa terribile maturata in extremis, la prestazione fornita dal Cagliari dopo il brutto esordio di Empoli, è stato più che positiva. La squadra, scesa in campo con una difesa cambiata per metà con i debutti dei nuovi Darijo Srna e Ragnar Klavan, e con Marco Sau al fianco di Leonardo Pavoletti, dopo un avvio di gara favorevole al Sassuolo, caricatissimo dopo l’exploit compiuto contro l’Inter, il Cagliari ha sbloccato il risultato già al 10′ con Leonardo Pavoletti, bravo a girare a rete con un preciso colpo di testa un cross di Simone Padoin. Il goal ha esaltato i rossoblu che al 14′ avrebbero potuto raddoppiare con Marco Sau, fermato al momento della conclusione da un recupero di Marlon.

Dopo una fase equilibrata, con tentativi da una parte e dell’altra, il Cagliari ha sfiorato nuovamente il raddoppio al 40′ con il solito Leonardo Pavoletti, ancora con un colpo di testa su lancio di Luca Cigarini, con il pallone a lato d’un soffio. Il primo tempo si è concluso senza più sussulti.

In avvio di ripresa, improvviso, il goal del pareggio della squadra di Roberto De Zerbi, al secondo centro stagionale dopo il calcio di rigore che ha piegato l’Inter, bravo a infilare la difesa rossoblu su lancio di Stefano Sensi e a battere imparabilmente Alessio Cragno.

Il Cagliari inizialmente sente il contraccolpo per il goal subito ma dopo gli ingressi di Filip Bradarić per Luca Cigarini e Diego Farias per Marco Sau, al 28′ ritorna in vantaggio, con Leonardo Pavoletti, puntuale alla deviazione di testa, forte ed imparabile, su calcio d’angolo battuto da Darijo Srna.

Nel finale il Sassuolo non sembra creare grandi preoccupazioni alla difesa rossoblu, soprattutto dopo che rimane in dieci uomini per l’espulsione di Marlon che riceve il secondo cartellino giallo per un fallo su Simone Padoin e finisce anzitempo negli spogliatoi.

Quando erano ormai pronti i titoli di coda, al 7′ di recupero, la beffa: su angolo di Domenico Berardi, Babacar calcia a rete con forza e decisione, il pallone è intercettato dal braccio destro di Filippo Romagna e finisce ancora in angolo ma sulle proteste dei giocatori emiliani Luca Pairetto consulta il VAR e concede il calcio di rigore che Kevin Prince Boateng realizza spiazzando Alessio Cragno.

Non c’è più tempo, la partita finisce in un clima di grande nervosismo e, soprattutto, di grandissima delusione per il Cagliari di Rolando Maran che credeva di avere ormai i primi tre punti stagionali in tasca.

«Avevamo l’obbligo di dimostrare, a noi stessi e ai tifosi, che domenica scorsa era stato un episodio isolato – ha commentato a fine match Rolando Maran -. Ci siamo riusciti, addirittura migliorando la qualità della prestazione rispetto al precampionato. Ho fatto delle rotazioni inserendo giocatori che si sono fatti trovare pronti e questo non può che farmi piacere. Al di là di chi scende in campo, stanno lavorando nel migliore dei modi. Contro il Palermo in Coppa forse avevamo sofferto qualcosa, oggi non direi. Il pareggio di Berardi è arrivato in un momento nel quale non stavamo rischiando nulla, e siamo stati infilati da una giocata in verticale. Abbiano alzato il baricentro, ci siamo riportati in vantaggio ed abbiamo sfiorato il terzo gol. Per portare a casa la vittoria – ha concluso Rolando Maran – si ha bisogno anche di un pizzico di buona sorte: invece oggi gli episodi, in particolare sull’occasione capitata a Marco Sau salvata sulla linea e sul rigore all’ultimo respiro non ci hanno girato bene.»

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Leonardo Pavoletti.

Andrea Cossu lascia il campo con le lacrime agli occhi al 7′ della partita con l’Atletico Madrid che ha chiuso la sua lunga e brillante carriera.

Una doppietta di Leonardo Pavoletti, contro il Palermo, ha regalato al Cagliari la qualificazione al quarto turno della Coppa Italia. Al 31′ del primo tempo il primo goal, al 7′ della ripresa il temporaneo pari dei rosanero, realizzato su calcio di rigore da Ilija Nestorovski, al 28′ il goal del definitivo 2 a 1 del bomber rossoblu.

«Tutto sommato è stato un ulteriore passo in avanti – ha commentato a fine partita il tecnico rossoblu Rolando Maran -. Innanzitutto è arrivato il risultato, propiziato da due gol di un attaccante. Abbiamo creato tanto nel corso della partita. Certamente dobbiamo crescere, forse abbiamo commesso l’errore di pensare di gestirla: noi invece dobbiamo sempre andare a tavoletta. Nel finale abbiamo rischiato su due verticalizzazioni ma non credo che in quelle occasioni abbiamo rallentato, piuttosto c’è stata qualche imperfezione nella nostra fase difensiva. Dobbiamo crescere di condizione – ha concluso Rolando Maran -, ma lo sapevamo ed è normale in questo periodo.»

I rossoblù torneranno in campo per la Coppa Italia nel quarto turno, avversario il Chievo in trasferta. Domenica prossima, ad Empoli, l’esordio nel nuovo campionato di Serie A.

Cagliari: Cragno, Faragò, Romagna, Ceppitelli, Lykogiannis, Castro, Cigarini (80’ Bradaric), Ionita, Pavoletti (86’ Cerri), Farias (62’ Sau). All.: Maran.

Palermo: Brignoli, Salvi, Bellusci, Rajkovic, Mazzotta, Fiordillino, Murawski (77’ Embalo), Jajalo, Trajkovski, Nestorovski, Balogh (62’ Moreo). All.: Tedino.

Arbitro: Paolo Valeri di Roma.

Reti: 31’ Pavoletti, 52’ Nestorovski su rigore, 73’ Pavoletti.

Stamane, intanto, la società ha annunciato che Andrea Cossu entra nel a far parte dello staff tecnico del Settore giovanile. La bandiera rossoblù coadiuverà, inoltre, l’area scouting.

A distanza di pochi giorni dal suo addio al calcio, la storia tra il Cagliari e il suo numero 7 continua. Da questa stagione Andrea Cossu, 270 partite in rossoblù, unico cagliaritano ad aver giocato con la Nazionale maggiore, metterà a servizio dei giovani tutta la sua esperienza e classe: collaborerà, infatti, con il settore giovanile, dedicandosi principalmente a far crescere sotto la sua ala i centrocampisti ed i trequartisti.

Andrea Cossu avrà inoltre un incarico nell’area scouting dove, collaborando soprattutto con il responsabile dell’area tecnica, Daniele Conti, avrà il compito di individuare i giovani talenti da portare in casa rossoblù.

 

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Nove goal nella prima uscita stagionale del Cagliari, allo “Stadio del Vento” di Aritzo, contro la Rappresentativa Barbagia. Il primo goal porta la firma di Leonardo Pavoletti, il bomber rossoblu atteso alla stagione della consacrazione dopo le buone cose fatte nello scorso campionato, dopo il suo arrivo a stagione iniziata.

CAGLIARI: Cragno (30′ Aresti), Faragò, Romagna, Andreolli (30′ Pisacane), Lykogiannis, Dessena, Colombatto, Barella, Ionita, Pavoletti (30′ Ragatzu), Farias.

(Secondo Tempo): Rafael, Padoin, Ceppitelli, Pisacane (60′ Capuano), Pajac, Castro, Cigarini, Deiola, Ragatzu (60′ Caligara), Sau, Han. All.; Maran

RAPPRESENTATIVA BARBAGIA: Mennella (46′ Meloni), Atzeni, Frau (35′ Floris), Mameli, Pili, Forma, Curreli, Boi, Secci, Noli, Lai (35′ Lungi) – Nel corso dell’incontro sono entrati anche Dembele, Mocci, Dearca, Patta, Soro. Selezionatore: Cadeddu.

ARBITRO: Usala di Cagliari.

RETI: 4′ Pavoletti, 17′ Farias, 30′ Dessena, 47′ Han, 58′ Ragatzu, 76′ Caligara, 77′ Deiola, 78′ Sau, 88′ Caligara.

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Il Cagliari ha vinto la terza edizione del “Trofeo Sardegna”, disputato ieri sera alla Sardegna Arena, contro l’Olbia, formazione che milita in Lega Pro. 2 a 1 il risultato finale, con reti di Niccolò Giannetti e Marco Sau nel primo tempo per il Cagliari, Andrea Vallocchia nella ripresa per l’Olbia.

Tra il primo e il secondo tempo è stata festeggiata la formazione Primavera allenata da Max Canzi che ha conquistato la promozione in Primavera 1. Leonardo Pavoletti, inoltre, ha ricevuto il premio quale miglior calciatore del Cagliari della stagione appena conclusa.

  

 

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Un grande goal di Luca Ceppitelli ha dato la vittoria al Cagliari, nell’ultima decisiva partita con l’Atalanta dei miracoli, 3 punti che valgono la salvezza, al termine di una stagione tormentata. E’ stata festa grande alla Sardegna Arena per questa felice conclusione del campionato, ma bisogna dire che la paura di retrocedere è stata forte, due settimane fa, quando la squadra è precipitata al terz’ultimo posto in classifica, con due partite in calendario da far venire i brividi, a Firenze e in casa con l’Atalanta, due squadra in lotta per la qualificazione all’Europa League. E’ stato proprio nel momento più difficile che è venuto fuori l’orgoglio dei rossoblu che sono stati capaci di conquistare due vittorie di misura, con l’identico punteggio di 1 a o (a Firenze con goal di Leonardo Pavoletti, oggi con quello di Luca Ceppitelli), e di salvarsi con le proprie forze, senza dover approfittare dei risultati delle dirette concorrenti.

Non è stata una partita facile, come d’altronde era ampiamente prevedibile. Le emozioni nono sono state molte, anche perché l’atteggiamento delle due squadre è stato inevitabilmente condizionato, a lungo, da quanto accadeva sugli altri campi, in particolare a Napoli, dove la squadra partenopea s’è portata sul 2 a 0 sul Crotone (diretta concorrente del Cagliari nella corsa salvezza) già al 32′, e a Milano, dove il Milan (diretta concorrente dell’Atalanta nella corsa al sesto posto che vale la qualificazione diretta all’Europa League), dopo aver subito un goal dalla Fiorentina, ha pareggiato subito ed ha chiuso il primo tempo in vantaggio, prima di dilagare nella ripresa.

Il Cagliari ha avuto due chances con Diego Farias ed Alessandro Deiola, una l’Atalanta con un cross di José Luis Palomino sventato da Leonardo Pavoletti.

In avvio di secondo tempo, l’arbitro Davide Massa ha annullato un goal a Leonardo Pavoletti per un’azione fallosa. A 3′ dal 90′, quando tutto lasciava pensare ad un pareggio senza goal, il Cagliari ha sbloccato il risultato con Luca Ceppitelli, bravo a deviare di testa, sotto la traversa, un angolo ben calciato da Luca Cigarini.

Al 91′ l’ultima emozione: l’arbitro ha assegnato un calcio di rigore all’Atalanta, sul dischetto s’è portato Mattia Caldara (all’ultima partita a Bergamo perché in partenza per Torino, sponda Juventus) che ha spedito il pallone altissimo, oltre la traversa.

Al fischio finale tifoseria in festa alla Sardegna Arena, la grande paura è passata, il Cagliari di Diego Lopez (subentrato in corso d’opera all’esonerato Massimo Rastelli) resta in serie A, ma ora dovrà riflettere sull’andamento di una stagione sicuramente assai inferiore alle attese che, ad un certo punto, due settimane fa, sembrava quasi compromessa! In serie B ci va il Crotone, sconfitto 2 a 1 al San Paolo di Napoli.

 

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Il Cagliari espugna il “Franchi” di Firenze con un goal di Leonardo Pavoletti (37′ p.t.) e “vede” la salvezza. Nella giornata più difficile che avrebbe potuto spegnere, in caso di un risultato negativo, le sue speranze di salvezza, la squadra di Diego Lopez ha avuto un’impennata d’orgoglio e con i 3 punti ha scavalcato in classifica il Crotone, non andato al di là del 2 a 2 interno con la Lazio, e la Spal, piegata nel finale sul campo del Torino. Ora il Cagliari ha un punto di vantaggio su entrambe a 90′ dalla fine.

Il Cagliari ha giocato una bella partita, costruendo tanto e sciupando due goal che sembravano ormai “fatti” con Diego Farias che, nella prima occasione, ha colpito la traversa, ed avrebbero consentito di non soffrire, come è avvenuto, fino alla fine. La Fiorentina ha fatto decisamente poco, al di là della buona volontà, considerato che aveva bisogno di punti per continuare il sogno di accesso alla prossima Europa League, non ha quasi mai impensierito la difesa rossoblu. Nel finale la partita è diventata nervosa, sono stati espulsi prima il tecnico Stefano Pioli poi Jordan Veretout per un brutto fallo su Joao Pedro e si è rischiata la rissa in mezzo al campo, in un clima che stride con quello iniziale, caratterizzato dal saluto comune nel ricordo di Davide Astori.

Domenica prossima i rossoblu ospiteranno l’Atalanta, il Crotone giocherà a Napoli, la Spal in casa con la Sampdoria. Indipendentemente dal risultato della partita con l’Atalanta, il Cagliari sarà salvo se almeno una delle due dirette concorrenti non riuscirà a vincere.

Nella giornata odierna, hanno compiuto un notevole passo avanti verso la salvezza l’Udinese, tornata alla vittoria dopo alcuni mesi sul campo del Verona con un goal di Antonín Barák, ed il Chievo, corsaro in rimonta a Bologna (goal di Simone Verdi, Emanuele Giaccherini e Roberto Inglese). Entrambe sono ora a quota 37 punti, un punto avanti al Cagliari, due punti avanti a Spal e Crotone.

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Un goal del ventenne attaccante turco Cengiz Ünder ha regalato alla Roma i tre punti nel match di questa sera alla Sardegna Arena, risultato che punisce severamente un ottimo Cagliari, protagonista di un’ottima partita, capace di costruire e sciupare mezza dozzina di palle goal, alcune delle quali in maniera clamorosa. I rossoblu recriminano anche per un episodio dubbio verificatisi al 95′ nell’area di rigore della squadra di Eusebio Di Francesco, decisamente poco brillante quattro giorni dopo la sfortunata eliminazione dalle semifinali di Champions League ad opera del Liverpool.

Il goal decisivo è arrivato al quarto d’ora, con un diagonale rasoterra “chirurgico” di Cengiz Ünder (al settimo goal stagionale), dopo due buone opportunità di Alessandro Deiola e Diego Farias, ed una conclusione dello stesso Cengiz Ünder, servizio da Edwin Dzeko, respinta da Charalampos Lykogiannis.

La prima vera palla goal per il pari del Cagliari è maturata al 33′, quando Paolo Faragò ha servito uno splendido assist a Leonardo Pavoletti, con velo di Artur Ioniță, ma la conclusione del centravanti rossoblu è stata debole e centrale, facile preda del portiere brasiliano della Roma Alisson. E, un minuto dopo, lo stesso Alisson s’è opposto bene ad una deviazione all’indietro del compagno Bruno Peres, su cross di Artur Ioniță.

In avvio di ripresa è stato ancora il Cagliari a creare gioco ed occasioni da rete. Al 47’, Farias, è scattato solitario nell’area avversaria, ha superato Alisson, ma la sua conclusione è stata respinta da Elio Capradossi. Il Cagliari ha conquistato quattro calci d’angolo consecutivi, senza riuscire a sfruttarli al meglio, ed al 55’ ha costruito una nuova grande occasione per pareggiare: lancio lungo per Diego Farias, giunto solo davanti ad Alisson ma impreciso nel controllo per la battuta a rete decisiva, con la sfera che si è persa a fondo campo. Al 72’ Nicolò Barella, tra i più brillanti, ha lanciato Diego Farias che ha approfittato di un errore di Alessandro Florenzi e si è involato solo verso la porta, fermato da Aleksandar Kolarov.

All’84’ nuova grandissima palla-goal per il Cagliari: lancio di Luca Ceppitelli, Aleksandar Kolarov è superato, Marco Sau si è presentato a tu per tu con Alisson, ma il suo destro è stato ancora una volta respinto dal portierone giallorosso.

L’arbitro Marco Di Bello ha assegnato sei minuti di recupero, giocati dal Cagliari quasi interamente in attacco, alla disperata ricerca del goal del pareggio. Al 91’ punizione dalla destra di Andrea Cossu, Alisson è uscito con i pugni e la conclusione di Paolo Faragò è stata deviata in angolo.

Al 95’, infine, l’episodio dubbio verificatosi nell’area della Roma, per un intervento del brasiliano Gerson su Alessandro Deiola, ostacolato al momento della conclusione. L’arbitro ha lasciato proseguire. Ed è finita lì, con la vittoria di misura della Roma, per 1 a 0.

Il Cagliari resta fermo a quota 33 punti, scavalcato da Chievo e Spal ed ora terz’ultimo in classifica in solitudine. Il calendario fa paura: domenica trasferta a Firenze, poi finale in casa, alla Sardegna Arena, con l’Atalanta. Serve almeno un punto per sperare di riagganciare almeno una squadra, la più probabile è il Crotone che deve affrontare prima la Lazio in casa poi la trasferta di Napoli, ma potrebbe non bastare. Il Cagliari di Diego Lopez deve assolutamente reagire anche alla sfortuna che oggi l’ha privato di un meritato pareggio, ora o mai più. La retrocessione, in questa stagione disgraziata sarebbe una vera beffa, perché la squadra rossoblu non è assolutamente tra le tre peggiori di questo campionato di serie A.

 

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Il Cagliari è uscito pesantemente sconfitto dal “Luigi Ferraris” di Genova nel confronto con la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo, 4 a 1, ha dilapidato due dei quattro punti di margine sulla terz’ultima posizione, ed ora “trema” a tre giornate dalla conclusione del campionato, perché il calendario che l’attende è molto complicato.

Questo pomeriggio la squadra rossoblu non è mai entrata in partita, fin dall’inizio dominata dalla Sampdoria, in vantaggio già al 7’ con Praet, bravo a superare Cragno con un destro angolato su assist di Quagliarella. Il Cagliari ha cercato di reagire, senza riuscire a creare grandi problemi alla porta di Viviano, e la Sampdoria ha prima sfiorato il raddoppio con Quagliarella che, servito da Kownacki, è stato fermato da un’uscita di Cragno, poi lo ha siglato con lo stesso Quagliarella al 26′, su assist di Linetty.

Diego Lopez ha inserito Farias al posto di Pisacane ed il nuovo entrato ha chiamato subito Viviano ad un grande intervento. Al 40’ l’arbitro ha concesso un calcio di rigore alla Sampdoria, per un fallo di Barella su Torreira: Quagliarella s’è incaricato della trasformazione ma sulla sua conclusione il pallone è finito sul palo.

Il Cagliari non ha avuto il tempo per organizzare un tentativo di rimonta che la squadra doriana ha trovato il terzo goal con Kownacki, imbeccato da Bereszynski.

3 a 0 al riposo, partita praticamente chiusa. Il Cagliari, comunque, in avvio di ripresa ha cercato di organizzare una reazione, quantomeno per rendere la sconfitta più onorevole, e trova subito il goal con Leonardo Pavoletti, al 4′, pronto a ribadire in rete un prezioso assist di Faragò. Marco Giampaolo ha sostituito Quagliarella con Ramirez. Il Cagliari ha continuato ad attaccare ma non ha costruito nitide occasioni per realizzare il secondo goal ed al 25′ Cragno ha risposto presente con i piedi ad una bella conclusione di Linetty. Al 32′ il Cagliari resta in 10 perché di Luca Cigarini ingenuamente si fa ammonire per la seconda volta e viene espulso.

La partita non è finita, perché al 40′ la Sampdoria realizza il quarto goal, autore Ramirez, pronto a ribadire in rete il pallone terminato sul palo su conclusione di Linetty. Il Cagliari prova ad alleggerire il passivo e allo scadere coglie un palo con un colpo di testa di Ceppitelli.

Crotone e Spal hanno vinto, l’Udinese ha pareggiato, il Chievo ed il Verona hanno perso, il Cagliari ora è quint’ultimo, con due soli punti di margine sul Chievo e uno sulla Spal. E domenica alla Sardegna Arena arriva la Roma, mentre il Chievo ospita il Crotone e la Spal il già retrocesso Benevento. Ora la permanenza in serie A del Cagliari è fortemente a rischio.

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Solo un pari senza goal, con tanti rimpianti, nell’anticipo delle 12.30, per il Cagliari alla Sardegna Arena, contro il Bologna dell’ex Roberto Donadoni. La squadra di Diego Lopez ha disputato una discreta partita ma non è riuscita a scardinare la difesa ospite, in una partita condizionata dal primo caldo stagionale, con le due formazioni in campo che alla fine si sono annullate a vicenda ed equivalse. Resta il grande rammarico per il goal realizzato da Marco Sau nel secondo tempo, annullato con una decisione che ha lasciato tanti dubbi, per un presunto gallo di mano dell’attaccante sardo.

La situazione di classifica si è complicata, per l’inattesa vittoria conquistata dal Crotone sul campo dell’udinese, giunta all’11ª sconfitta consecutiva. Questo risultato ha coinvolto nella mischia la squadra friulana ma al tempo stesso ha ridotto da 5 a 4 punti il pagine di vantaggio del Cagliari sulla terz’ultima posizione, ora occupata dalla Spal, travolta ieri sul proprio campo dalla Roma per 3 a 0.

«Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare – ha detto a fine gara Diego Lopez -. Se analizziamo i novanta minuti, abbiamo concesso solo due o tre ripartenze al Bologna nel corso del primo tempo. In una partita così contava la prestazione e i ragazzi l’hanno fatta. Abbiamo avuto una palla importante con Leonardo Pavoletti, poi nella ripresa siamo arrivati tante volte sulle fasce per il cross, c’è stato il gol di Marco Sau non convalidato, Antonio Mirante ha fatto una bella parata. Non abbiamo rischiato nulla, giocando con intelligenza: nel calcio devi anche tenere conto di queste cose.»

«Avevamo davanti un’ottima squadra, queste partite vanno affrontate in questo modo. Cosa è mancato? Forse l’ultimo passaggio, la fase di concretizzazione; ma un gol comunque l’avevamo messo a segno. Non voglio polemizzare, se il direttore di gara ha visto una irregolarità, è giusto che l’abbia fischiata. Dico solo che la tecnologia consente di avvalersi dell’aiuto del VAR e forse l’arbitro avrebbe potuto rivedere le immagini dell’azione se non avesse fischiato prima che la palla entrasse in rete. Rivedendo le immagini – ha concluso Diego Lopez – non c’è niente di irregolare.»