24 November, 2024
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Altra tappa fondamentale, forse decisiva, per il Cagliari, questa mattina, alle 12.30, alla Sardegna Arena, sulla strada che porta alla salvezza .

Arriva il Bologna dell’ex Roberto Donadoni, formazione ormai salva e priva di interessi di classifica, e la squadra di Diego Lopez deve assolutamente vincere per scacciare definitivamente le paure emerse nelle ultime settimane, ed affrontare con meno ansie le ultime partite di questo complicato campionato di serie A (dirige Daniele Doveri, assistenti di linea Stefano Liberti di Pisa e Francesco Fiore di Barletta, quarto uomo Daniele Martinelli di Roma, addetti al VAR Fabio Maresca di Napoli e Alberto Tegoni di Milano).

Il Bologna, pur privo di particolari stimoli, è squadra di qualità, e come tale va affrontata e rispettata. Diego Lopez potrà nuovamente contare su Luca Cigarini e Nicolò Barella a centrocampo. In attacco Leonardo Pavoletti giocherà al fianco di Marco Sau o del giovanissimo talento nord coreano Kwang-Song Han. Come contro l’Udinese, più ancora di chi andrà in campo conterà l’atteggiamento della squadra e sarà importantissimo l’apporto del pubblico, sempre molto vicino ai suoi beniamini in questa fase così delicata della stagione.

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Dalla grande paura, alla grande gioia, per una vittoria e 3 punti pesantissimi, a 6 giornate dalla conclusione del campionato. Cagliari-Udinese ha offerto tante emozioni, questo pomeriggio, alla Sardegna Arena, nell’anticipo della 13ª giornata di ritorno. La squadra di Diego Lopez ha interrotto una pericolosissima striscia negativa di tre sconfitte consecutive, mentre quella di Massimo Oddo è arrivata alla nona sconfitta consecutiva ed ora inizia veramente a temere per la stessa permanenza in serie A, considerato che in classifica conserva un solo punto di vantaggio sul Cagliari e deve sperare che le squadre che le stanno dietro, ad iniziare da Verona, Crotone e Spal, non facciamo risultato.

La partita per il Cagliari era iniziata decisamente male. Al 10′, infatti, Kevin Lasagna ha portato in vantaggio l’Udinese, con un tiro imparabile che ha spedito la sfera sotto la traversa. Il Cagliari ha accusato il colpo ma ha saputo reagire ed ha riagguantato il pari al 21′, con un colpo di testa di Leonardo Pavoletti, che ha ribadito in rete il pallone respinto dal palo su uno splendido calcio di punizione di Luca Cigarini (poi ammonito, salterà per squalifica la partita con l’Inter in programma martedì sera al Giuseppe Meazza di Milano).

La seconda parte del primo tempo ha visto le due squadre darsi battaglia ma non ha registrato chiare occasioni da goal.

Anche nella prima parte della ripresa non ci sono state grandi emozioni ma né il Cagliari né l’Udinese hanno mostrato di accontentarsi del pari. Al 28′ Bram Nuytinck ha sfiorato il goal con un bel colpo di testa, terminato a lato. Al 39′ l’occasione capita a Luca Ceppitelli su angolo di Andrea Cossu e stavolta il difensore rossoblu non sbaglia, portando il Cagliari in vantaggio. Il finale è stato un’autentica una battaglia, tra sostituzioni e ammonizioni, ma il risultato non è cambiato più ed il Cagliari al fischio finale ha festeggiato per una vittoria pesantissima che, a questo punto, potrebbe avere un’importanza vitale ai fine della salvezza.

La gioia di Leonardo Pavoletti dopo il goal del pareggio.

Leonardo Pavoletti.

 

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Il Cagliari affronta questo pomeriggio un passaggio fondamentale sul cammino che porta alla salvezza. I punti in palio al Bentegodi contro il Vero o sono di un’importanza capitale e la squadra di Diego Lopez deve fare assolutamente risultato, possibilmente vincere, per scacciare buona parte delle paure riaffiorate dopo gli ultimi risultati negativi, determinati in parte per propri demeriti, ma anche per sfortuna (vedi il caso di domenica scorsa a Marassi contro il Genoa dell’ex Davide Ballardini, impostosi all’ultimo munito c0n una prodezza del portoghese Iuri Medeiros dopo aver rischio di perdere sulla conclusione di Leonardo Pavoletti terminato sul palo a portiere battuto).

Il Verona, in crisi profonda, è avversario che non va sottovalutato, perché nel calcio, si sa, la disperazione a volte moltiplica le forze e complica la vita agli avversari ed oggi, probabilmente, la squadra scaligera si gioca le ultime chances di permanenza in serie A.

Diego Lopez, purtroppo, non può disporre degli Farias, Han, Deiola e Dessena e degli squalificati Ceppitelli e Andreolli. Ritorna Luca Cigarini.

«Sapevamo che questa sarebbe stata una partita fondamentale, sin dall’uscita del calendario, perché è uno scontro diretto – ha detto alla vigilia Diego Lopez -. Conteranno molto i primi 20′. Dovremo avere lo stesso atteggiamento di Benevento, dove avevamo rubato quattro-cinque palloni stando dieci metri più avanti a centrocampo ma poi non eravamo riusciti ad andare in porta. Sono dettagli da migliorare: il Napoli ci ha rubato due palle e ha segnato due gol. Sarà una gara particolare, dobbiamo essere intelligenti, mostrare personalità, andare a fare la partita.»

«Il Cagliari non è una squadra fragile – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Sempre a Benevento abbiamo avuto una grande reazione di carattere negli ultimi minuti, sul campo di una squadra in salute che ha battuto avversarie come Sampdoria, Crotone; contro il Torino abbiamo fatto male nella ripresa ma nel primo tempo avevamo costruito tre palle gol pulite. A Genova siamo andati a cercare la vittoria anche dopo avere raggiunto il pareggio e abbiamo avuto l’occasione per vincerla: certo, poi abbiamo preso il gol del 2-1, è stato un errore nostro perché se una partita non riesci a vincerla devi cercare almeno di non perderla. Questi dettagli fanno la differenza.»
«Dipende da quello che faranno le altre, ma è sicuro che se usciamo da Verona con un risultato positivo facciamo un buon salto in avanti: non solo muoviamo la classifica ma limitiamo uno dei nostri avversari diretti. Non dimentichiamo – ha concluso Diego Lopez – che abbiamo 5 punti di vantaggio: sono le altre a dover inseguire.»

 

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Dalla grande paura alla gioia sfrenata per una rimonta ed una vittoria clamorosa, maturata nei minuti di recupero che rilancia le quotazioni rossoblu nella corsa salvezza.

Benevento-Cagliari è una partita che la squadra di Diego Lopez ricorderà a lungo. Per 90′ è stata una grande sofferenza, perché il Benevento ha giocato decisamente meglio, costruito diverse occasioni da goal, realizzandone uno in avvio di ripresa, ma il Cagliari ha saputo soffrire e nel finale ha costruito il clamoroso sorpasso che, per la squadra campana, ha il sapore di una beffa atroce.

Dopo un avvio equilibrato, il primo brivido per la porta rossoblu è arrivato al 24′, quando Enrico Brignola ha superato Alessio Cragno con un rasoterra forte e preciso che si è stampato su un palo. La seconda metà del primo tempo non ha fornito grandi emozioni.

Al 2’ della ripresa è arrivato il goal del Benevento, con un gran tiro dalla distanza che si è infilato all’incrocio dei pali, imprendibile per Alessio Cragno.

Il Benevento ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal della tranquillità ma il Cagliari è riuscito ad evitarlo e nel finale, dopo una lunga serie di cambi, ha cambiato atteggiamento, alla ricerca del goal del pareggio, senza risultato fino al 90′.

La svolta, nei minuti di recupero. Un tiro di Diego Farias, subentrato all’80’ a Leandro Castán, è stato deviato in angolo, sulla battuta dello stesso Farias, Senna Miangue sul primo palo ha prolungato di testa per Leonardo Pavoletti che, sempre di testa, ha messo la sfera alle spalle del portiere campano, il sardo Christian Puggioni (37 anni). Tutto finito? Per niente!

Il Cagliari, ritrovato il pari e fiducia nei propri mezzi, ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal-vittoria che è arrivato al 97′: Nicolò Barella ha crossato dal fondo, il brasiliano Sandro in tuffo ha deviato con una mano, l’arbitro Gianluca Manganiello in un primo momento non è intervenuto ma è stato richiamato dagli uomini del VAR e costretto a cambiare la sua decisione, con l’assegnazione del calcio di rigore. Sul dischetto si è portato il 21enne Nicolò Barella che ha trasformato con grande freddezza, con un tiro forte ed angolato alla destra di Christian Puggioni.

Dopo un ultimo disperato tentativo del Benevento, neutralizzato da Alessio Cragno, l’arbitro ha fischiato la fine ed il Cagliari ha dato sfogo alla sua gioia per la conquista di 3 punti che potrebbero avere un peso decisivo in chiave salvezza. Per il Benevento, viceversa, potrebbe essere tramontata anche l’ultima speranza di risalire la china, in un campionato iniziato con 14 sconfitte consecutive, ed una classifica che oggi lo vede fermo a quota 10 punti, ben 15 meno della quart’ultima, a 9 giornate dal termine.

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Una perla del capocannoniere Ciro Immobile (colpo di tacco da cineteca) al 95′ ha negato al Cagliari una vittoria contro la Lazio che sembrava ormai acquisita ed avrebbe portato con sé un peso rilevante sulla classifica che nella zona calda vede un affollamento di squadre racchiuse in pochi punti (5 in due punti, 6 in quattro punti).

Il Cagliari ha disputato una partita eccellente, completamente diversa rispetto a quella di due settimane fa con il Napoli (va detto che la Lazio, soprattutto in questa fase della stagione, non vale certamente il Napoli), ed ha sbloccato il risultato al 25′ con Leonardo Pavoletti, pronto a ribadire in rete di testa un pallone deviato sulla traversa dal portiere laziale Thomas Strakosha su un colpo di testa di Kwang-Song Han.
La reazione della Lazio non s’è fatta attendere ed ha portato al pareggio dopo soli 9 minuti. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Luis Alberto, Luca Ceppitelli è intervenuto per evitare l’intervento di Lucas Leiva ma la sua deviazione sfortunatamente ha spedito il pallone alle spalle di Alessio Cragno.
La prima metà della ripresa non ha offerto particolari emozioni, né dall’una né dall’altra parte e il tecnico laziale Simone Inzaghi ha tentato il tutto per tutto per cercare di vincere la partita, inserendo Sergej Milinković-Savić e Felipe Anderson (inizialmente tenuti a riposo in vista del match di ritorno degli ottavi di finale dell’Europa League con la Dinamo Kiev), al posto di Jordan Lukaku e Marco Parolo.
Al 25′ il portiere della Lazio Thomas Strakosha e Luiz Felipe pasticciano su un disimpegno, Leonardo Pavoletti si e termina a terra. L’arbitro Marco Guida inizialmente non concede il calcio di rigore ma interviene il Var che capovolge la decisione ed assegna il calcio di rigore al Cagliari. Sul dischetto dopo alcuni minuti dall’azione del fallo, si presenta Nicolò Barella, che non sbaglia.
A quel punto Diego Lopez sprona i suoi a difesa del preziosissimo vantaggio e le cose vanno bene fino al 95′, quando CiroImmobile si inventa un goal capolavoro, beffando Alessio Cragno con uno meraviglioso colpo di tacco su cross di Felipe Anderson.
Finisce 2 a 2, con una grande amarezza per il Cagliari che ormai stava assaporando il gusto di un’importantissima vittoria che avrebbe consentito di distanziare di due punti in più le dirette concorrenti per la salvezza. Oggi il Cagliari ha 26 punti, uno in più del Chievo, due del terzetto Crotone-Sassuolo-Spal e quattro sul Verona.

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Riparte il campionato dopo l’interruzione determinata dalla tragica scomparsa di Davide Astori, il capitano della Fiorentina che ha lasciato a Cagliari tanti ricordi per la sua lunga esperienza con la maglia rossoblu, durata ben sei stagioni (dal 2008 al 2014, 174 presenze, 3 goal). La partita non disputata domenica scorsa a Marassi con il Genoa, verrà recuperata il 3 aprile.

Alla Sardegna Arena arriva la Lazio, una delle grandi del campionato, in corsa per uno dei primi quattro posti che valgono la qualificazione diretta alla Champions League, sicuramente non nel suo miglior periodo di forma ma in grado di fare paura in trasferta, dove ha conquistato 29 dei 42 punti a disposizione in 14 giornate, frutto di ben 9 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Uno degli elementi sui quali cercherà di fare leva il Cagliari, oltre alla voglia di riprendere a conquistare preziosi punti salvezza e all’entusiasmo del pubblico della Sardegna Arena, è il numero di goal subito in trasferta dalla Lazio, ben 20, alla media di quasi 1,5 a partita. Per contro, la squadra di Simone Inzaghi ha un attacco che fa paura, capace finora di realizzare in trasferta ben 33 reti, stesso bottino messo insieme dalla Juventus, superiore a quello del Napoli (30).

Sono tanti gli uomini della Lazio da controllare con particolare attenzione: dal bomber Ciro Immobile – capocannoniere del campionato con 23 reti realizzate in 24 partite (stesso numero con il quale ha concluso la passata stagione in 36 giornate; le reti realizzate nella stagione in corso tra campionato e coppe sono addirittura 33) – a Milinkovic-Savic, da Felipe Anderson a Luis Alberto.

Alla gara del girone d’andata, vinta dalla Lazio per 3 a 0, è legato l’esordio di Diego Lopez sulla panchina rossoblu, dopo l’esonero di Massimo Rastelli.

Il tecnico rossoblu deve fare a meno di Joao Pedro, sospeso dopo essere stato trovato positivo all’idroclorotiazide (un diuretico) nei test effettuati da Nado Italia subito dopo la partita con il Sassuolo dell’11 febbraio scorso, ma recupera Diego Farias, terzo del reparto offensivo al fianco del nordcoreano Kwang-Song Han e di Leonardo Pavoletti.

Dirigerà Marco Guida di Torre Annunziata, assistenti di linea Ciro Carbone di Napoli e Giorgio Schenone di Genova. Quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce. Addetti al VAR Claudio Gavillucci di Latina e Alberto Tegoni di Milano.

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Sette giorni dopo la pesante sconfitta subita alla Sardegna Arena ad opera della capolista Napoli, il Cagliari torna in campo alle 12.30 al Marassi di Genova, per un delicato scontro salvezza con il Genoa dell’ex Davide Ballardini. Dirige Fabrizio Pasqua di Tivoli.

Il tecnico romagnolo, subentrato ad Ivan Jurić il 5 novembre scorso, ha rilanciato la formazione ligure, che è stata capace di andare a vincere sui difficili campi di Chievo e Lazio e si è allontanata dalla zona più calda della classifica.
Il Cagliari deve assolutamente reagire, perché la classifica in coda si è notevolmente accorciata (la vittoria della Spal nell’anticipo di ieri, la seconda consecutiva dopo l’impresa di Crotone, ha portato la squadra estense temporaneamente al quart’ultimo posto, a soli due punti dal Cagliari) e una nuova battuta d’arresto renderebbe tutto più difficile.

Sarà una domenica particolare per Leonardo Pavoletti, impostosi nel campionato di serie A proprio con la maglia del Genoa. Diego Lopez, purtroppo, dovrà fare a meno di un elemento importante qual è Luca Cigarini e chiederà una prova di grande applicazione e sacrificio a tutti i suoi calciatori.

Davide Ballardini ai tempi del Cagliari.

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Il Bentegodi continua ad essere stregato per il Cagliari quando affronta il Chievo. La squadra rossoblu c’è presentata alla sfida con la formazione veneta con una tradizione negativa di 13 partite senza vittorie (6 pareggi e 7 sconfitte) ed anche questa volta torna a casa a mani vuote, piegata nell’ultimo quarto d’ora dai goal di Emanuele Giaccherini e Roberto Inglese. La reazione finale ha portato al goal di Leonardo Pavoletti, insufficiente per evitare la sconfitta.

Il Chievo si è presentato a questo appuntamento reduce da una serie negativa di dieci partite senza vittorie e fin dall’inizio ha mostrato di volerla spezzare con tutte le sue forze ma la partita è rimasta a lungo bloccata. Il Chievo ha costruito una buona occasione al 38′ con Roberto Inglese, neutralizzata con un grandissimo intervento da Alessio Cragno.

Il portiere rossoblu s’è ripetuto al 22′ del secondo tempo, quando con un grande balzo ha tolto dall’incrocio dei pali il pallone colpito di testa da Roberto Inglese.

Tutte le emozioni sono arrivate nell’ultimo quarto d’ora. Rolando Maran ha azzeccato la mossa con l’inserimento di Emanuele Giaccherini. L’ex napoletano e juventino ha pennellato una splendida punizione dal limite dell’area, indirizzandola dove Alessio Cragno non è riuscito ad arrivare. Il Cagliari ha accusato il colpo e un minuto dopo il Chievo gli ha assestato il colpo del ko: Roberto Inglese si è involato in contropiede, si è accentrato ed ha inventato un destro imparabile.

A quel punto il Cagliari ha tentato una disperata reazione, Diego Lopez ha effettuato l’ultimo cambio inserendo il nord coreano Kwang-Song Han al posto di Artur Ionita e al 37′ Leonardo Pavoletti ha accorciato le distanze con una splendida deviazione di testa su cross del greco Lykogiannis. Il Cagliari, a quel punto, ci ha creduto e al 41′ ha avuto l’occasione per siglare il 2 a 2, ancora con Leonardo Pavoletti, pronto a concludere a rete su assist di Marco Sau. Decisiva la deviazione di Stefano Sorrentino in angolo.

Il Chievo ha stretto i denti fino alla fine ed è riuscito a conquistare i tre punti che, tutto sommato, sono meritati.

In classifica il Cagliari resta fermo a 25 punti e lunedì prossimo, alla Sardegna Arena, arriverà il Napoli.

«Ci siamo un po’ troppo adattati alla partita – ha riconosciuto a fine partita Diego Lopez -. Il Chievo non spingeva tanto, noi invece avremmo potuto accelerare e fare male. Meglio nella ripresa, ma è vero che non si può aspettare di prendere un gol per reagire. Sul primo gol è stato bravo Giaccherini, ma quando abbiamo concesso la punizione il pallone era nostro. Il Chievo ha fatto bene sulle seconde palle – ha concluso il tecnico rossoblu -, ha cercato le mezze ali, tutte cose che sapevamo.»

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Cagliari, missione compiuta! I rossoblu superano la Spal, 2 a 0 (goal di Luca Cigarini e Marco Sau, il primo con un tiro dalla distanza, il secondo 3 minuti dopo il suo ingresso in campo), e portano a 7 i punti il vantaggio sul terz’ultimo posto. E’ stata una vittoria limpida, anche al di là dello scarto di due goal, frutto di una prestazione convincente che conferma la crescita della squadra.

Diego Lopez ha impiegato nell’undici iniziale i tre giocatori reduci da squalifiche: Nicolò Barella, Joao Pedro e Leonardo Pavoletti. Il Cagliari ha controllato il gioco fin dall’inizio ma nella prima mezz’ora non ci sono state grandi occasioni da rete e a sbloccare la situazione ci ha pensato Luca Cigarini, alla seconda marcatura consecutiva dopo quella di Crotone, che ricevuta palla sulla trequarti al 34′, se l’è sistemata sul destro ed ha esploso un bolide che si è infilato in rete dopo aver sbattuto sul palo, fuori portata per il giovane portiere ferrarese Alex Meret.

Il Cagliari ha sfiorato subito il raddoppio, al 40′, con Leonardo Pavoletti, arrivato in ritardo alla deviazione vincente su cross di Paolo Faragò.

Anche in avvio di secondo tempo è stato il Cagliari a rendersi più pericolo, con un cross di Simone Padoin, sul quale Jasmin Kurtic ha deviato in angolo, sugli sviluppi del quale Alex Meret ha compiuto un miracolo sul colpo di testa di Luca Ceppitelli. Il raddoppio del Cagliari era ormai nell’aria ed è arrivato al 15′, con una splendida azione avviata da Luca Cigarini, rifinita da Diego Farias e conclusa da Joao Pedro con un tiro imprendibile per il pur bravo Alex Meret. Tutto inutile, purtroppo, perché l’arbitro Davide Massa, dopo aver inizialmente convalidato il goal, lo ha poi annullato su indicazione del VAR, per fuorigioco di Diego Farias al momento dell’assist per Joao Pedro.

Il Cagliari il secondo goal lo voleva ad ogni costo, ha continuato a cercarlo e lo ha trovato al 33′, con Marco Sau, entrato in campo 3′ prima al posto di Diego Farias. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla destra da Luca Cigarini, Leandro Castán (trai migliori in campo) ha servito con un colpo di tacco Marco Sau che con un tiro forte e preciso non ha lasciato scampo ad Alex Meret.

Il finale ha offerto ancora qualche emozione ma la vittoria del Cagliari, ampiamente meritata, non è mai stata in discussione.

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E’ un punto pesantissimo, in prospettiva salvezza, quello conquistato questo pomeriggio dal Cagliari allo Scida di Crotone, nello scontro diretto con la squadra allenata da Walter Zenda, reduce da una larga vittoria per 3 a 0 sul campo del Verona (corsaro oggi al Franchi di Firenze con un clamoroso 4 a 1).

Costretto a schierare una formazione d’emergenza per le assenze degli squalificati Joao Pedro, Nicolò Barella e Leonardo Pavoletti, sotto di un goal dal 27′ del primo tempo per il calcio di rigore molto dubbio, decretato su intervento del VAR e trasformato da Marcello Trotta, il Cagliari è rimasto in 10 uomini dalle battute finali del primo tempo, per un’ingiusta espulsione di Fabio Pisacane, anche questa assegnata dopo la consultazione del VAR. Quando tutto sembrava volgere contro i rossoblu, è arrivata una grande reazione, con il pareggio di Luca Cigarini, al 7′ di recupero del primo tempo con un grande calcio di punizione, e nella ripresa una strenua difesa del pareggio sugli assalti del Crotone.

La partita ha regalato un ultimo brivido, con il goal del Crotone realizzato al 90′ di testa da Federico Ceccherini su punizione di Federico Ricci ed annullato, ancora dopo la consultazione del VAR, ed il Cagliari ha poi potuto festeggiare il prezioso pareggio che consente di tenere a distanza di due punti il Crotone e a quattro la Spal che è riuscita a strappare un pari contro l’Inter e domenica prossima sarà protagonista alla Sardegna Arena in un’altra partita importantissima in chiave salvezza.

«I miei ragazzi hanno dato sul campo una grande risposta – ha commentato a fine partita Diego Lopez –. Avevo detto loro alla vigilia che era il momento di dimostrare la validità del gruppo e la squadra mi ha preso in parola. Alcuni elementi che non giocavano da tempo hanno fatto vedere di essere pienamente all’altezza. Non era facile venire qui in questo campo, il Crotone è andato in vantaggio, poi c’è stata una grande parata di Cordaz che ha impedito il pareggio. Siamo rimasti in dieci, la squadra ha giocato sino alla fine, minuto dopo minuti. Anche i giocatori che sono entrati mi sono piaciuti tantissimo, hanno dato il loro contributo al raggiungimento del risultato.»
«Il Crotone aveva due attaccanti alti e forti in area, ha cercato di rifornirli continuamente dalle fasce, andare uno contro uno. Abbiamo tenuto bene il campo, volevamo contrattaccare con qualche ripartenza ma non è stato possibile. La squadra ha fatto vedere di possedere lo spirito e la mentalità giusta – ha concluso Diego Lopez -: è così che si deve giocare per raggiungere la salvezza. Sono molto contento, il punto ce lo siamo guadagnato.»