24 November, 2024
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Si è svolto, organizzata dalla Copagri Nord Sardegna in collaborazione con il Centro Studi Agricoli, a Villanova Monteleone, nei locali di “Su Palattu”, un incontro sulle problematiche agricole che attanagliano il territorio. A fare gli onori di casa e introdurre l’incontro l’agronomo locale Leonardo Spanu, referente di Copagri Nord Sardegna. Numerosi gli allevatori intervenuti, presenti tra cui  il presidente della Cooperativa allevatori di Villanova e numerosi conponenti il CDA, presente inoltre il sindaco Quirico Meloni, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale.

Numerosi gli argomenti discussi. Paolo Ninniri, presidente di Copagri Nord Sardegna, ha illustrato l’importanza di Copagri, il lavoro svolto nella gestione dei fascicoli aziendali e l’importanza delle consulenze aziendali che si andrà a svolgere nei prossimi mesi alle aziende agricole associate a valere sul prossimo bando PSR Sardegna. Tore Piana, vice presidente Copagri Nord Sardegna e presidente Centro Studi Agricoli, ha illustrato nei dettagli la situazione del comparto del latte ovi-caprino, le proiezioni future e le proposte messe in campo dall’organizzazione per risolvere il problema annoso del prezzo del latte. Inoltre, è stata trattate la situazione dei ritardi nel pagamento delle misura dei bandi del PSR, dei ritardi sul pagamento della siccità decretata nel 2017 e sul nuovo Organismo Pagatore Regionale.

Marco Satta, dirigente Copagri Nord Sardegna, ha illustrato nei dettagli la nuova PAC e le decisioni che dovranno essere prese dagli organismi politici. Ma a riscuotere la maggiore attenzione dei numerosi allevatori è stato l’argomento sulle problematiche del prezzo sul  latte di pecora e la nuova campagna di produzione che inizierà il 1 ottobre, nell’incertezza più assoluta, a causa della mancanza della ormai certa NON approvazione del piano dell’offerta sul Pecorino Romano e sulle incertezze sull’applicazione dei dazi da parte degli Stati Uniti. Tore Piana e Paolo Ninniri, in merito alla problematica, hanno illustrato la proposta della Copagri Nord Sardegna e del Centro studi Agricoli, sia sui punti di modifica della proposta del nuovo piano dell’offerta, sia i risultati sino a oggi non raggiunti nella filiera e ritengono «che, ad oggi l’unica soluzione, visti i tempi ristrettissimi, sia quella di organizzare ed attuare il ritiro dal mercato di circa 30 milioni di litri di latte di pecora, quantità ritenuta in surplus e che verrebbe ad essere trasformata quasi certamente in Pecorino Romano, causando una eccedenza di Pecorino Romano rispetto a quanto il mercato possa assorbire». La proposta si renderebbe necessaria, perché «secondo le proiezioni del Centro Studi Agricoli, la stagione che sta per iniziare, vedrà produzioni di latte di pecore a livelli record, attestandosi sui 330 milioni di litri l’anno».

Il ritiro – secondo Tore Piana e Paolo Ninniri, dovrebbe avvenire in parte destinandolo alla polverizzazione (circa 15 milioni di litri), in parte vendendo latte crudo sfuso in Europa (15 milioni). «Solo così e “senza intervento pubblico” si risolverebbe il problema della probabili e certe eccedenze di latte, per la trasformazione a Pecorino Romano nella nuova stagione», concludono Tore Piana e Paolo Ninniri.

Sono state iIllustrate anche le proposte di modifica della proposta del piano dell’offerta sul Pecorino Romano.