22 November, 2024
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Il tema delicato del linguaggio giornalistico quando affronta i temi della salute mentale verrà sviluppato martedì prossimo, 28 novembre, a Cagliari nel corso di un seminario dal titolo “Le parole della psichiatria nella cronaca giornalistica”. L’incontro avrà inizio alle 9.30, presso l’aula della Clinica Psichiatrica dell’Università, in via Liguria 13 e si concluderà alle 14.30.

Il programma, curato dalla SIP ((Società Italiana di Psichiatria), in collaborazione con UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione), prevede un’intera mattinata di interazione tra giornalisti e specialisti della salute mentale

Dopo l’introduzione di Carlo Buffoli, Capo ufficio stampa SIP e di Francesco Birocchi (presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, interverranno

Bernardo Carpiniello (professore ordinario di psichiatria all’Università di Cagliari, direttore Struttura Complessa di Clinica Psichiatrica, Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, residente della Società Italiana di Psichiatria (SIP) sul tema “Le parole della psichiatria, i numeri delle malattie mentali, l’algoritmo narrativo e le fonti”.

Liliana Lorettu (professore associato di psichiatria all’Università di Sassari, direttore Clinica Psichiatrica, Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari e presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense) sul tema: “Disturbi mentali e devianza: evidenze, controversie, pregiudizi, timori, problemi. Il Rapporto tra psichiatria e giustizia”.

Federica Pinna (professore associato di psichiatria, Università di Cagliari, dirigente medico della Struttura Complessa di Clinica Psichiatrica, Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, Segretario Regionale Sardegna, Società Italiana di Psichiatria) sul tema: “Lo stigma e la salute mentale. Comportamenti e linguaggi contro l’isolamento e lo stigma del paziente”.

La partecipazione darà diritto a 5 crediti formativi per i giornalisti.

 

E’ un fenomeno che fa paura: l’anno scorso le vittime di femminicidio nel nostro Paese sono state 120. Si calcola inoltre che, in Italia, almeno sette milioni di donne abbiano subito qualche forma di violenza nel corso della loro vita. Nonostante la cultura generale si stia evolvendo la situazione continua ad essere molto grave.

Quali sono gli stereotipi che continuano a resistere? Quale è la percezione della violenza di genere? Quale il ruolo che ha svolto e continua a svolgere l’informazione?  Se ne parlerà a Sassari, mercoledì 29 novembre, in un seminario dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna dal titolo: “Narrazione della violenza e del femminicidio, standard e stereotipi”.

Si svolgerà presso l’Auditorium del Carmelo, Viale Umberto I° – Piazza Colonnello Gavino Serra, 9, dalle 14.00 alle 17.00.

Introdurrà i lavori Francesco Birocchi (presidente Odg Sardegna). Interverranno quindi Francesca Garbarino (criminologa e responsabile del Cipm (Centro per la mediazione sociale e penale del Comune di Milano), Marisa Cantaluppi (psicologa e psicoterapeutica) e Nicoletta Malesa (presidente del Centro ascolto uomini maltrattanti nord Sardegna)

Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati 5 crediti formativi.

 

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Si svolgerà domani 18 ottobre, dalle 8,30 alle 13,30, nella Clinica di Psichiatria, al villaggio San Camillo, la prima edizione dell'(H)-Open day dedicato alle donne in menopausa.

L’appuntamento, che si aggiunge all'(H)-Open day della salute mentale che si è svolto il 12 ottobre scorso sempre a San Camillo, è stato promosso da Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, in occasione della giornata mondiale della menopausa. Strutture sanitarie e ospedali con i Bollini rosa – 110 in Italia e tra questi l’Aou di Sassari – apriranno le proprie porte alla popolazione femminile con consulenze, colloqui, esami strumentali, dedicati alla salute mentale e alla promozione del benessere in menopausa.

La menopausa è una tappa fisiologica nella vita della donna e rappresenta un momento particolarmente delicato per le profonde modificazioni fisiche e patologiche correlate. «Le reazioni e le modalità di risposta a questo grande cambiamento dipendono da numerosi fattori che – spiega la direttrice della Clinica Liliana Lorettu – possono influire in modo rilevante sulla qualità e sul benessere della donna». Un ruolo fondamentale lo gioca la prevenzione primaria e la valutazione generale dello stato di salute, per identificare situazioni di rischio e definire strategie efficaci di prevenzione e cura.

L’obiettivo di questa giornata è quello di sensibilizzare la popolazione, per far capire che i disturbi delle donne, la depressione, sono patologie che possono essere curate. «La soluzione c’è, è a portata di mano e può migliorare la qualità della vita», conclude Liliana Lorettu.

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Si svolgeranno a Sassari il 12 e il 18 ottobre, nella Clinica di Psichiatria al villaggio San Camillo, due giornate interamente dedicate alla donna e alla promozione del suo benessere. Si tratta della quarta edizione dell'(H)-Open day della salute mentale e della prima edizione dell'(H)-Open day della giornata mondiale della menopausa.

Gli appuntamenti sono stati promossi da Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, e vedranno strutture sanitarie e ospedali con i Bollini rosa – 110 in Italia e tra questi l’Aou di Sassari – aprire le proprie porte alla popolazione femminile con consulenze, colloqui, esami strumentali, conferenze e info point dedicati alla salute mentale e alla promozione del benessere in menopausa.

La Clinica di Psichiatria di San Camillo quindi sarà in prima fila per sensibilizzare utenti e familiari all’accesso alle cure, alla promozione di stili di vita sani e alla corretta alimentazione, per abbattere i pregiudizi e superare lo stigma che ancora affligge chi soffre di patologie psichiche.

L’(H)-Open Day sulla salute mentale, in programma il 12 ottobre, dalle 8,30 alle 13,30, ha l’obiettivo di migliorare l’accesso alle cure di disturbi psichici femminili più frequenti. La depressione, a esempio, è uno dei principali problemi che affliggono la popolazione femminile e che ancora oggi viene troppo spesso trascurato.

«Nel Nord Sardegna i sintomi depressivi sono molto diffusi – afferma Liliana Lorettu, direttrice della Clinica di Psichiatria dell’Aou di Sassari – e si parla di dati vicino all’11,30 per cento contro il 6,6 per cento della media nazionale. Un recente studio, presentato a Cagliari dall’associazione Giovani Psichiatri, ha messo in evidenza che la Sardegna risulta essere tra le regioni con più alti tassi di depressione e di suicidi. Parliamo di 20 casi per centomila abitanti – aggiunge Liliana Lorettu – contro un 7-8 casi per centomila abitanti in Italia. La malattia mentale è, allora, un fattore di rischio per il suicidio.»

La prima edizione dell'(H)-Open day dedicato alle donne in menopausa si svolgerà, invece, il 18 ottobre, sempre nei locali della Clinica di Psichiatria a San Camillo, dalle 8,30 alle 13,30.

La menopausa è una tappa fisiologica nella vita della donna e rappresenta un momento particolarmente delicato per le profonde modificazioni fisiche e patologiche correlate. «Le reazioni e le modalità di risposta a questo grande cambiamento dipendono da numerosi fattori che – spiega ancora la direttrice della Clinica – possono influire in modo rilevante sulla qualità e sul benessere della donna». Un ruolo fondamentale lo gioca la prevenzione primaria e la valutazione generale dello stato di salute, per identificare situazioni di rischio e definire strategie efficaci di prevenzione e cura.

«L’obiettivo di queste giornate – conclude Liliana Lorettu – è quello di sensibilizzare la popolazione. Dobbiamo far capire che i disturbi delle donne, la depressione sono patologie che possono essere curate. La soluzione c’è, è a portata di mano e può migliorare la qualità della vita.»