5 November, 2024
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La dottoressa Marcella Munaro è la nuova dirigente del 4° servizio, con competenze nei settori relativi a “Servizi al cittadino, appalti e contratti, politiche della casa, patrimonio ed espropriazioni” del comune di Carbonia. La nuova dirigente è stata chiamata in servizio, con determinazioni n. 169/1 del 20 giugno 2017 e n. 364/1 dell’11 novembre 2017, quale vincitrice della procedura di mobilità indetta ai sensi di legge per la copertura di un posto di dirigente amministrativo, resosi vacante per la cessazione dal servizio per mobilità del dott. Livio Sanna.
La dottoressa Munaro, classe 1964, è laureata in Giurisprudenza e vanta numerose esperienze professionali nel settore pubblico: dal 1989 al 1992 è stata responsabile dei servizi demografici, elettorali e cimiteriali presso il comune di Cormano; dal 1992 è stata in servizio presso il comune di Busto Arsizio, ente nel quale, dal 2010 al 2017, ha ricoperto il ruolo di dirigente, occupandosi di vari settori: dalle risorse interne al personale/organizzazione/formazione, dagli affari generali all’innovazione tecnologica.
Il sindaco Paola Massidda e l’intera Amministrazione comunale di Carbonia hanno accolto la dottoressa Munaro formulandole i migliori auguri di buon lavoro.
 

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Conferenza stanopa Casa dell'Anziano 3 Paola Massidda e Arianna Vinci

Il 12 luglio il dirigente del IV Servizio del comune di Carbonia, Livio Sanna, ha inviato una nota alla Cooperativa sociale C.A.M. che gestisce la Casa dell’Anziano Maria Immacolata di via Mazzini, con la quale, «facendo seguito ad un atto del 20 aprile scorso, ormai definitivo», “diffida” la stessa «a voler provvedere immediatamente al trasferimento degli ospiti presenti nella struttura, assegnando a tal fine un termine non superiore ai 20 giorni».

Nella nota si evidenzia che «ove non si venga rispettato rigorosamente il suddetto termine, si procederà alla chiusura coattiva della struttura. impregiudicate tutte le conseguenze previsted alla normativa vigente. I servizi sociali vigileranno in ordine alla puntuale esecuzione del trasferimento, a salvaguardia degli interessi e dei diritti degli anziani».

Sulla vicenda sono scoppiate polemiche, non tanto sul contenuto della diffida, ormai noto da tempo, in presenza di condizioni strutturali e logistiche che non rispetterebbero le severe normative in vigore nel settore, quanto per una presunta promessa di una possibile via d’uscita per evitare la chiusura, che sarebbe stata fatta dai responsabili della nuova Amministrazione nel corso di una visita effettuata da una delegazione all’interno della struttura.

Stamane il sindaco, Paolo Massidda, ha convocato una conferenza stampa, affiancata dall’assessore dei Servizi sociali, Arianna Vinci, presenti in sala Giunta anche altri assessori e consiglieri comunali di maggioranza, nel corso della quale ha spiegato che che la chiusura è un passo obbligato e che, in via assolutamente straordinaria, sono stati concessi ulteriori 20 giorni di tempo (scadenza 2 agosto 2016) per consentire di trovare una situazione logistica ai 22 anziani costretti a lasciare la struttura che li ha ospitati fino ad  oggi. E la struttura, nella quale attualmente sono ospitati 22 anziani, non potrà essere riaperta fino a quando non saranno stati effettuati tutti gli interventi indicati dai NAS nel corso di un sopralluogo effettuato recentemente, necessari e indispensabili per la completa messa a norma.

Vediamo ora l’intervista realizzata con il sindaco, Paola Massidda.

 

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Grave atto intimidatorio ieri pomeriggio ai danni dell’avv. Livio Sanna, 53 anni, dirigente dei settori Servizi sociali, Casa, Contratti ed appalti, Patrimonio ed espropri, Pubblica istruzione e Sport del comune di Carbonia. Ignoti, intorno alle 14.00, hanno appiccato il fuoco alla sua auto, parcheggiata nella centralissima via Grazia Deledda, ad alcune centinaia di metri dal Municipio. Le fiamme, spente da una squadra dei vigili del fuoco, hanno interessato il vano motore e parte dell’abitacolo. I carabinieri della stazione di Carbonia hanno avviato le indagini per cercare di risalire agli autori.

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, in un comunicato diffuso nella tarda mattinata, nel condanna il vile atto subito dal dirigente comunale Livio Sanna.

«Quanto accaduto nel pomeriggio del 7 gennaio, ai danni del dirigente comunale, avvocato Livio Sanna – dice Giuseppe Casti -, è di una gravità inaudita e non può in alcun modo essere tollerato. Il dirigente, nell’esercizio delle sue funzioni, ha sempre dimostrato un grande attaccamento al lavoro e una grande disponibilità nei confronti dei cittadini, impegnandosi con costanza, dedizione e determinazione nel trovare soluzioni in tutti gli atti di sua competenza.»

«Episodi di violenza come questo non appartengono alla cultura della nostra città – aggiunge Casti – e vanno condannati nella maniera più categorica. Il dissenso non può mai essere espresso con la violenza. Le forze dell’ordine, nelle quali si ha la massima fiducia, sono al lavoro per individuare i responsabili.»

«A nome mio, della Giunta e di tutta l’Amministrazione comunale – conclude il sindaco di Carbonia – esprimo solidarietà al dirigente del 4° servizio del Comune, Livio Sanna, per il vile gesto subito e una dura condanna per quanto accaduto.»

Municipio Carbonia 1 copia

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IMG_1827IMG_1806 IMG_1807   IMG_1820Ligestra 1

Questa mattina, alle ore 13.00, presso la Sala Giunta al secondo piano del palazzo comunale, in piazza Roma, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’accordo tra la società Ligestra Srl e il comune di Carbonia. L’accordo riguarda i terreni che facevano parte del patrimonio dell’Azienda carboni italiani, oggi di proprietà di Ligestra, la finanziaria nata nel 2007 per la gestione del patrimonio dell’Efim, Ente Partecipazioni e Finanziamento Industria Manifatturiera, quando questo venne posto in liquidazione.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco Giuseppe Casti e i rappresentanti di Ligestra, l’amministratore delegato Alessandro La Penna e l’avvocato Francesco Palladino.

La transazione conclusa oggi, avviata nel 2007, pone fine a occupazioni d’urgenza e contenziosi che si trascinavano dal 1980. 

«La firma dell’accordo con la società Ligestra – ha detto il sindaco Giuseppe Casti da una parte chiude una vertenza che sembrava senza fine, dall’altra apre una nuova stagione, in cui Carbonia, ridiventando proprietaria di diverse zone della città, potrà realizzare nuovi progetti in grado di portare importanti benefici economici.»

La firma dell’accordo ha una forte valenza strategica, poiché mette la parola fine ad una vertenza dalla durata più che trentennale, permettendo al Comune di rientrare in possesso di alcune vaste aree come, per fare qualche esempio, quella all’ingresso nord della città, nell’area vicina all’Ospedale Sirai e le colline di inerti vicine a via Nazionale.

«La chiusura di questa vertenza ha un valore sociale ancora più importante se si pensa che a Carbonia, a differenza di altre città, il proprietario della stragrande maggioranza dei terreni e degli immobili non era il Comune, ma bensì altri soggettiha aggiunto il sindaco di Carbonia -. Grazie allo storico atto firmato oggi si chiude anche la vicenda legata agli espropri, mai conclusi né avviati dalle Amministrazioni precedenti (soprattutto anni ‘80 e primi anni ‘90) relativi ai Piani di Edilizia Economica e Popolare.»

«Si tratta dell’atto definitivo di una transazione tra due Enti pubblici, che hanno iniziato a dialogare nel 2007, quando l’attuale sindaco era assessore dell’Urbanisticaha spiegato l’amministratore delegato della Ligestra Alessandro La Penna -. Il lavoro è stato molto lungo, sia per la complessità della vicenda, sia per l’estensione dei terreni, circa 100 ettari, che fanno parte dell’accordo. Alla fine abbiamo dimostrato che due enti pubblici che lavorano insieme seriamente riescono a fare bene. Per questo motivo ringrazio il sindaco e tutta l’Amministrazione comunale.»

«Queste aree ha detto ancora Giuseppe Casti saranno ora interessate da un’attività di ripristino ambientale e da importanti progetti di riqualificazione e riconversione, come la realizzazione di un Eco parco. I lavori per la riqualificazione vedranno come partner la stessa Ligestra e altri Enti.»

«La stessa Ligestra – ha ribadito il sindaco ed ha confermato l’amministratore delegato La Penna si impegnerà per fare in modo che le aree rimaste di sua proprietà vengano messe sul mercato (per esempio la “vetrina commerciale” situata di fronte al PIP) in modo da contribuire a far nascere nuove forme di sviluppo economico in città. Questo fatto accresce il valore sociale dell’accordo con Ligestra. La data di oggi è un importante traguardo e insieme un punto di partenza per dare nuovo impulso alla ripresa economico-sociale della città e del territorio.»

In conclusione, il sindaco Casti ha ringraziato la Società Ligestra per il lavoro svolto insieme al Comune, gli uffici comunali e in particolare il dirigente Livio Sanna per essersi impegnati insieme alla Giunta per trovare i punti d’incontro con la società e il Consiglio comunale per aver approvato lo schema di accordo e aver dato mandato per la firma.

Sintesi elenco terreni oggetto dell’accordo Comune di Carbonia – Ligestra:

  1. reliquato stradale via Libertà
  2. area impianto di sollevamento fognature Barbusi
  3. strada accesso discarica comunale
  4. strade interne Barbusi
  5. rete stradale di accesso  a Caput Acquas
  6. impianto di sollevamento fognario Barbusi
  7. aree Piano di Edilizia Economica Popolare di Bacu Abis
  8. aree Piano di Edilizia Economica Popolare “via Dalmazia – ex Azienda Agraria”
  9. aree Piano di Edilizia Economica Popolare via Logudoro
  10. aree rete fognaria via Dalmazia
  11. aree Piano di Zona Bacu Abis
  12. Sede circoscrizionale Bacu Abis
  13. aree edificio scuola media via Dalmazia
  14. alloggi popolari Piano di Zona Santa Caterina
  15. aree discarica RSU
  16. aree impianto depurazione Bacu Abis
  17. aree impianto depurazione Barbusi
  18. aree Piano di Zona via Dalmazia – ex Azienda Agricola
  19. aree Piano di Zona via Logudoro
  20. aree rotatoria ingresso zona PIP
  21. aree Passante Ovest
  22. aree industriali in ambito PIP
  23. aree nuovo campo sportivo Barbusi
  24. aree ampliamento discarica comunale RSU
  25. area vecchia discarica comunale
  26. aree in località Genna Corriga
  27. strada di accesso scuola Ipia
  28. area in località Sirai
  29. area località Tanas
  30. area località Nuraxeddu – S’acqua Stanziaria

Sono state consegnate questa mattina, a Carbonia, le chiavi agli assegnatari delle sei nuove case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case popolari), costruite nell’ex cantiere comunale di via Trieste.

Le case consegnate oggi rientrano in un progetto più ampio per il recupero di parte del patrimonio pubblico cittadino, da destinare alla realizzazione di nuovi alloggi. Grazie a questo progetto, dal valore complessivo di  868.000 euro, oltre all’ex cantiere comunale sono stati recuperati anche il primo piano dell’ex albergo operaio di via Trieste (6 alloggi temporanei) e l’ex ambulatorio di piazza 1° Maggio (2 alloggi). Con la consegna delle case recuperate dall’ex cantiere si è conclusa anche la fase della consegna degli alloggi alle famiglie.

La consegna odierna è parte di un importante progetto voluto dall’Amministrazione comunale per dare risposte al “bisogno” di case espresso dalla popolazione. A questo proposito si ricorda che il 7 maggio di due anni fa il Comune aveva consegnato le chiavi agli assegnatari delle 25 case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case popolari), costruite all’incrocio tra via Angioj, via Carducci e via Manzoni.

«Ringrazio l’assessore dei Lavori Pubblici, Franco Manca, l’assessore alle Politiche per la Casa, Marco Galizia, l’ingegner Giampaolo Porcedda e l’ingegner Lucia Pilleri dell’Ufficio Tecnico, che hanno seguito i lavori, la dott.ssa Iasmine Nieddu e l’avvocato Livio Sanna, che si sono occupati delle assegnazioni – ha commentato il sindaco Giuseppe Casti -. Ringrazio anche l’impresa che ha eseguito i lavori, poiché grazie al suo impegno siamo riusciti a completare i lavori in tempi brevi. Faccio appello agli assegnatari affinché si prendano cura di questi appartamenti che sono il risultato di un importante lavoro e di un consistente investimento.»

L’area nella quale sono state realizzate le sei nuove case, comprende un ampio terreno che gli assegnatari potrebbero trasformare in un giardino o anche in un orto urbano, nel quale coltivare piante da frutto e ortaggi.

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